Dal 6 al 9 giugno si voterà per la decima legislatura del Parlamento europeo. In Italia in particolare i seggi saranno aperti sabato 8 e domenica 9 giugno e, grande novità, si potrà votare anche se non ci si trova nel proprio luogo di residenza (ma solo per chi frequenta un'università). Bisogna effettuare apposita richiesta tramite questo modulo del Ministero dell'Interno al proprio comune di residenza allegando copia di un documento di identità, della tessera elettorale e un documento attestante l'iscrizione all'università, entro il 5 maggio (questa domenica).
Non voglio mettermi a discutere di tutte le funzioni del Parlamento europeo, per cui rimando alla voce su Wikipedia più dettagliata. In estrema sintesi, ha il potere di eleggere la presidenza della Commissione europea (che è una sorta di governo dell'unione, anche se dispone di molti meno poteri di quelli nazionali che conosciamo meglio perché l'Unione europea è un organismo molto complicato) e poi approva anche il resto della Commissione (ed eventualmente ha anche il potere di farla sciogliere, ma non credo sia mai stato applicato). Detiene anche parte del potere legislativo, ovvero si occupa di modificare ed approvare, insieme al Consiglio dell'Unione europea (che è formato da rappresentanti del governo ogni stato membro) le leggi europee proposte dalla Commissione europea.
I seggi del Parlamento europeo sono ripartiti circa proporzionalmente in base alla popolazione degli stati membri e l'Italia a questo giro elegge 76 membri su 720 totali. Come credo fondamentalmente qualsiasi assemblea legislativa a qualsiasi livello amministrativo, le persone elette si suddividono in gruppi parlamentari, che si coordinano al loro interno per decidere come votare formando una "maggioranza" e un'"opposizione" in base a chi supporta la Commissione europea, oppure no. De facto gli equilibri sono molto meno rigidi di quanto avvenga in genere nei parlamenti nazionali, quindi non è raro che si formino alleanze estemporanee per l'approvazione (o bocciatura) di singoli provvedimenti. Storicamente la "maggioranza" principale che sostiene la Commissione europea è sempre stata una grande coalizione dei principali gruppi di centrodestra e centrosinistra, con un gruppo di centro ad integrare per una mera questione di numeri. In queste elezioni per la prima volta invece il Gruppo del Partito Popolare Europeo (PPE, di centrodestra), l'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D, di centrosinistra) e Renew Europe (RE, di centro) potrebbero non arrivare a formare una coalizione perché dai sondaggi non sembra essere così impossibile una maggioranza alternativa di destra che includa il Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei (ECR) ed eventualmente anche Identità e Democrazia (ID), per quanto ci siano, almeno a parole, problemi di compatibilità tra alcuni partiti facenti parte di questi gruppi, ma non voglio ammorbare con questi litigi. Per terminare la panoramica dei gruppi parlamentari, menziono anche I Verdi/Alleanza Libera Europea (Verts/ALE), che è il gruppo più eterogeneo e riunisce vari partiti ecologisti con altri partiti autonomisti e il Gruppo della Sinistra al Parlamento europeo (The Left), che riunisce i vari partiti comunisti più i loro eredi. Chi non fa parte di nessun gruppo siede tra i "Non iscritti" e dispone di minori opportunità organizzative, non fa parte dei gruppi di discussione degli ordini del giorno e riceve anche meno fondi.
Generalmente, al di là dei gruppi di maggioranza vera e propria, anche Verts/ALE ha un certo peso nel processo democratico europeo, mentre The Left ed ECR rimangono spesso e volentieri ai margini delle discussioni limitandosi a bocciare qualsivoglia proposta venga votata. Del non-gruppo di Non iscritti ho già parlato, resta fuori l'estrema destra euroscettica di ID. Nel senso che è norma non scritta che il gruppo ID debba essere boicottato a priori senza dare alcun ruolo in alcuna commissione e rigettando senza nemmeno discutere qualsiasi loro proposta, esiste un termine, "cordone sanitario", per indicare questa usanza di escludere forze che hanno come obiettivo più o meno dichiarato lo scioglimento dell'Unione (anche perché il partito prevalente del gruppo alle prossime elezioni sarà Alternative für Deutschland, che sta mostrando sempre più simpatie e nostalgie per il baffetto quello là).
Dopo questa "breve" panoramica a livello europeo, passo a spiegare come funzionano le elezioni nello specifico in Italia (ogni stato membro ha ampia libertà di scelta sulle modalità). Si tratta di elezioni completamente proporzionali, con le preferenze, in cui il numero di seggi viene ripartito in base ai voti presi dalle singole liste e quindi non sono presenti collegi uninominali in cui si vota per una singola persona presentata, in genere, da una coalizione di liste o partiti. L'Italia è stata divisa in cinque circoscrizioni su base regionale: la nord-ovest (Liguria, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta), che elegge 20 persone, la nord-est (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto) che ne elegge 15, la centrale (Lazio, Marche, Toscana e Umbria) che ne elegge 15, la meridionale (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise e Puglia) che ne elegge 18 e infine le isole (Sardegna e Sicilia) che ne eleggono 8. La soglia di sbarramento è pari al 4% nazionale, quindi tutte le liste che prenderanno meno di quella percentuale saranno automaticamente escluse dalla ripartizione dei seggi, anche se in una singola circoscrizione dovessero per assurdo prendere il 18%. Come accennato sopra, saranno presenti le preferenze, quindi al contrario delle politiche dove in parlamento ci va chi ha preso i favori del pezzo grosso di turno e si fa mettere in alto nei listini bloccati, avremo la possibilità di scrivere fino a tre nomi di persone che vogliamo che siano elette ed effettivamente i seggi assegnati alle varie liste andranno a chi prenderà il maggior numero di queste preferenze, a prescindere dalla posizione nelle liste elettorali. Questa cosa è un bene perché personalmente trovo antidemocratico non poter scegliere personalmente chi eleggere, d'altro canto porta a situazioni ridicole di fondamentalmente tutte le principali liste che hanno scelto di candidare leader di partito o altre figure che servono solo a portare gente alle urne e dimostrare quanto valgono a livello personale, ignorando che lo scopo delle elezioni è formare il parlamento europeo e non fare un sondaggione nazionale. Perché poi il 10 giugno Giorgia & co. daranno le dimissioni dalla carica europea per incompatibilità con gli incarichi che già ricoprono a livello nazionale e che non hanno minimamente intenzione di lasciare. Sembra una poracciata? Lo è.
Ecco quindi l'elenco delle liste che vedrete sulla scheda elettorale, in plausibile ordine di voti che andranno a prendere. Per ognuna di esse farò un riassuntino di quali siano le loro posizioni su alcuni temi che personalmente trovo rilevanti: nelle risposte potete darmi suggerimenti per ampliare la lista
Rafforzamento dell'Unione europea 🇪🇺, misure di welfare sociale 🤝, lotta alla crisi climatica 🌏, nucleare ☢️, supporto all'Ucraina 🇺🇦, questione israelo/palestinese 🇮🇱 🇵🇸, diritti civili 🏳️🌈
- Fratelli d'Italia (ECR): in cerca di un risultato particolarmente solido che obblighi il Parlamento europeo ad includere sistematicamente ECR nelle discussioni
🇪🇺: nope, 🤝: nope, 🌏: nope, ☢️: yes, 🇺🇦: sì, senza dubbio, 🇮🇱 🇵🇸: pro Israele fondamentalmente ad oltranza, 🏳️🌈: nope
- Partito Democratico (S&D): in cerca di un risultato migliore delle politiche e particolarmente migliore del MoVimento 5 Stelle per poter riprendere la guida della coalizione di centrosinistra in Italia con più convinzione
🇪🇺: yes, 🤝: yes, 🌏: yes, ☢️: nope, 🇺🇦: sì, ma con notevoli eccezioni di capilista favorevoli a cedere a qualsivoglia richiesta di Putin in nome della "pace", 🇮🇱 🇵🇸: "it's complicated", supportano Israele, ma contestano un uso eccessivo della forza su Gaza, 🏳️🌈: sì
- MoVimento 5 Stelle (NI): in cerca di un risultato che confermi almeno i sondaggi nazionali dopo svariate débâcle amministrative dell'ultimo anno. Probabilmente anche per spingere ad entrare nel Partito Verde Europeo in qualche modo, superando il veto del partito italiano Europa Verde già membro per poter avere una qualche rilevanza nel parlamento europeo. Merito oggettivo: Conte ha scelto di non candidarsi (e poi non l'ha effettivamente fatto, ciao Carlo) perché trova deplorevole ingannare chi vota facendo dare preferenze a chi poi non accetterebbe il seggio.
🇪🇺: dipende dall'oroscopo, ma ultimamente sta diventando un partito europeista dopo che la parte più euroscettica è passata alla Lega negli ultimi anni, 🤝: yes, 🌏: yes, , ☢️: nope, 🇺🇦: condanna di Putin a parole, nei fatti contro il sostegno militare a Kyiv accettando qualsiasi condizione di Putin per far finire la guerra, 🇮🇱 🇵🇸: condanna di Israele per la reazione, non ricordo particolari simpatie per lo stato, ma è un partito che seguo poco, 🏳️🌈: diciamo di sì dai
- Forza Italia/Noi Moderati (PPE): Tajani ha deciso di portare la tecnica dell'opossum del PD all'ennesimo livello facendo letteralmente campagna elettorale con il cadavere di Berlusconi, ma per ora sembra abbastanza certo un sorpasso clamoroso della Lega appena 5 anni dopo l'umiliazione in cui FI era finita sotto di 26 punti.
🇪🇺: yes, 🤝: nope, 🌏: dipende dalle stelle, ☢️: sì, 🇺🇦: sì, dopo la morte di Berlusconi in modo anche credibile, 🇮🇱 🇵🇸: supporto ad Israele con timide condanne per il disastro a Gaza, 🏳️🌈: nope (in aperto contrasto con il gruppo/partito europeo peraltro)
- Lega (ID): Salvini è talmente in crisi che ha deciso di non candidarsi per non subire un'umiliazione indicibile, talmente disperato da candidare un <autocensura> perché sa che a settembre rischia seriamente di perdere il controllo del partito al congresso.
🇪🇺: nope, 🤝: nope, 🌏: nope (è il fulcro della sua campagna elettorale il diritto ad inquinare), ☢️: yes, 🇺🇦: sì, ma solo perché altrimenti Meloni defenestra Salvini, de facto è ancora in vigore un accordo politico di collaborazione con il partito di Putin, per quanto facciano finta di no, 🇮🇱 🇵🇸: supporto incondizionato ad Israele, 🏳️🌈: nope
Le liste fino a qui entreranno pressoché sicuramente in parlamento superando il fantomatico 4% a meno di stravolgimenti imprevedibili (la Lega nei sondaggi più bassi non è comunque scesa sotto il 7,2%), mentre i tre che seguono sono molto più in bilico
- Stati Uniti d'Europa (RE|S&D): alleanza di +Europa (RE) e Italia Viva (RE) con altre quattro formazioni pressoché irrilevanti perché +Europa e Renzi sapevano di non riuscire a raggiungere il 4% in autonomia stando intorno al 2,5 e 3,5 rispettivamente. Funfact: in politica 1+1 non fa 2 e dalla formazione della lista sono abbastanza in picchiata nei sondaggi essendo già arrivata al 4,5 perdendo un punto e mezzo in un paio di settimane nelle rilevazioni. Si tratta comunque di una lista di scopo e la formazione sarà sciolta il 10 giugno con tutti i partiti che proseguiranno in autonomia.
🇪🇺: yes, 🤝: tendenzialmente no, 🌏: dipende dalle stelle, ☢️: yes, 🇺🇦: sì, senza alcuna esitazione, 🇮🇱 🇵🇸: sostegno incondizionato ad Israele per Italia Viva, sostegno ad Israele ma con condanna dei crimini di guerra a Gaza per +Europa, 🏳️🌈: tendenzialmente sì
- Alleanza Verdi e Sinistra (The Left|Verts/ALE): alleanza di Sinistra Italiana (The Left) ed Europa Verde (Verts/ALE) che sembrava essere riuscita a sfondare il 4% prima che arrivasse un'altra lista, Pace, Terra, Dignità, che ha drenato un po' di consensi. Quella stessa lista è stata ammessa solo in alcune circoscrizioni, quindi nelle prossime settimane la situazione potrebbe cambiare.
🇪🇺: yes, 🤝: yes, 🌏: yes (I mean, c'è Europa Verde...), ☢️: nope, 🇺🇦: vedi alla voce MoVimento 5 Stelle, 🇮🇱 🇵🇸: condanna ferma ad Israele, 🏳️🌈: sì
- Azione (RE): Calenda aveva fatto l'accordo con +Europa alle scorse politiche, ma quando poi nella coalizione è entrata AVS come era stato dichiarato da mesi ha deciso che se ne voleva andare ed ha fatto l'accordo con Renzi per poter partecipare alle elezioni. Solo che poi Renzi è Renzi e quindi ha mollato pure lui. Visto che nei sondaggi stava stabilmente sopra il 4 ha deciso di non partecipare alla lista Stati Uniti d'Europa a cui pure era stato invitato, perché i programmi dei tre partiti sono fondamentalmente sovrapponibili. Funfact: dalla formazione della lista è caduto di un punto netto nei sondaggi e ora lo sbarramento sembra molto complicato da raggiungere, ma potrebbe comunque riprendersi parte del consenso quando l'effetto novità svanirà.
🇪🇺: yes, 🤝: tendenzialmente no, 🌏: dipende dalle stelle, ☢️: yes, 🇺🇦: sì, senza alcuna esitazione, 🇮🇱 🇵🇸: sostegno incondizionato ad Israele, 🏳️🌈: tendenzialmente sì
Ho saltato alcune liste di autonomie locali che possono partecipare alle elezioni 'cause reasons (tl;dr: SVP avrà un seggio come al solito, ma se non vivete in Alto Adige non vi interessa e se vivete lì presumibilmente lo sapete di già), mentre le altre non è ancora chiaro se parteciperanno e in ogni caso non passeranno lo sbarramento.
Non ho ancora riletto, quindi potrebbero esserci refusi, domani spero di riuscire a limare un po' il post.
Non voglio mettermi a discutere di tutte le funzioni del Parlamento europeo, per cui rimando alla voce su Wikipedia più dettagliata. In estrema sintesi, ha il potere di eleggere la presidenza della Commissione europea (che è una sorta di governo dell'unione, anche se dispone di molti meno poteri di quelli nazionali che conosciamo meglio perché l'Unione europea è un organismo molto complicato) e poi approva anche il resto della Commissione (ed eventualmente ha anche il potere di farla sciogliere, ma non credo sia mai stato applicato). Detiene anche parte del potere legislativo, ovvero si occupa di modificare ed approvare, insieme al Consiglio dell'Unione europea (che è formato da rappresentanti del governo ogni stato membro) le leggi europee proposte dalla Commissione europea.
I seggi del Parlamento europeo sono ripartiti circa proporzionalmente in base alla popolazione degli stati membri e l'Italia a questo giro elegge 76 membri su 720 totali. Come credo fondamentalmente qualsiasi assemblea legislativa a qualsiasi livello amministrativo, le persone elette si suddividono in gruppi parlamentari, che si coordinano al loro interno per decidere come votare formando una "maggioranza" e un'"opposizione" in base a chi supporta la Commissione europea, oppure no. De facto gli equilibri sono molto meno rigidi di quanto avvenga in genere nei parlamenti nazionali, quindi non è raro che si formino alleanze estemporanee per l'approvazione (o bocciatura) di singoli provvedimenti. Storicamente la "maggioranza" principale che sostiene la Commissione europea è sempre stata una grande coalizione dei principali gruppi di centrodestra e centrosinistra, con un gruppo di centro ad integrare per una mera questione di numeri. In queste elezioni per la prima volta invece il Gruppo del Partito Popolare Europeo (PPE, di centrodestra), l'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D, di centrosinistra) e Renew Europe (RE, di centro) potrebbero non arrivare a formare una coalizione perché dai sondaggi non sembra essere così impossibile una maggioranza alternativa di destra che includa il Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei (ECR) ed eventualmente anche Identità e Democrazia (ID), per quanto ci siano, almeno a parole, problemi di compatibilità tra alcuni partiti facenti parte di questi gruppi, ma non voglio ammorbare con questi litigi. Per terminare la panoramica dei gruppi parlamentari, menziono anche I Verdi/Alleanza Libera Europea (Verts/ALE), che è il gruppo più eterogeneo e riunisce vari partiti ecologisti con altri partiti autonomisti e il Gruppo della Sinistra al Parlamento europeo (The Left), che riunisce i vari partiti comunisti più i loro eredi. Chi non fa parte di nessun gruppo siede tra i "Non iscritti" e dispone di minori opportunità organizzative, non fa parte dei gruppi di discussione degli ordini del giorno e riceve anche meno fondi.
Generalmente, al di là dei gruppi di maggioranza vera e propria, anche Verts/ALE ha un certo peso nel processo democratico europeo, mentre The Left ed ECR rimangono spesso e volentieri ai margini delle discussioni limitandosi a bocciare qualsivoglia proposta venga votata. Del non-gruppo di Non iscritti ho già parlato, resta fuori l'estrema destra euroscettica di ID. Nel senso che è norma non scritta che il gruppo ID debba essere boicottato a priori senza dare alcun ruolo in alcuna commissione e rigettando senza nemmeno discutere qualsiasi loro proposta, esiste un termine, "cordone sanitario", per indicare questa usanza di escludere forze che hanno come obiettivo più o meno dichiarato lo scioglimento dell'Unione (anche perché il partito prevalente del gruppo alle prossime elezioni sarà Alternative für Deutschland, che sta mostrando sempre più simpatie e nostalgie per il baffetto quello là).
Dopo questa "breve" panoramica a livello europeo, passo a spiegare come funzionano le elezioni nello specifico in Italia (ogni stato membro ha ampia libertà di scelta sulle modalità). Si tratta di elezioni completamente proporzionali, con le preferenze, in cui il numero di seggi viene ripartito in base ai voti presi dalle singole liste e quindi non sono presenti collegi uninominali in cui si vota per una singola persona presentata, in genere, da una coalizione di liste o partiti. L'Italia è stata divisa in cinque circoscrizioni su base regionale: la nord-ovest (Liguria, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta), che elegge 20 persone, la nord-est (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto) che ne elegge 15, la centrale (Lazio, Marche, Toscana e Umbria) che ne elegge 15, la meridionale (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise e Puglia) che ne elegge 18 e infine le isole (Sardegna e Sicilia) che ne eleggono 8. La soglia di sbarramento è pari al 4% nazionale, quindi tutte le liste che prenderanno meno di quella percentuale saranno automaticamente escluse dalla ripartizione dei seggi, anche se in una singola circoscrizione dovessero per assurdo prendere il 18%. Come accennato sopra, saranno presenti le preferenze, quindi al contrario delle politiche dove in parlamento ci va chi ha preso i favori del pezzo grosso di turno e si fa mettere in alto nei listini bloccati, avremo la possibilità di scrivere fino a tre nomi di persone che vogliamo che siano elette ed effettivamente i seggi assegnati alle varie liste andranno a chi prenderà il maggior numero di queste preferenze, a prescindere dalla posizione nelle liste elettorali. Questa cosa è un bene perché personalmente trovo antidemocratico non poter scegliere personalmente chi eleggere, d'altro canto porta a situazioni ridicole di fondamentalmente tutte le principali liste che hanno scelto di candidare leader di partito o altre figure che servono solo a portare gente alle urne e dimostrare quanto valgono a livello personale, ignorando che lo scopo delle elezioni è formare il parlamento europeo e non fare un sondaggione nazionale. Perché poi il 10 giugno Giorgia & co. daranno le dimissioni dalla carica europea per incompatibilità con gli incarichi che già ricoprono a livello nazionale e che non hanno minimamente intenzione di lasciare. Sembra una poracciata? Lo è.
Ecco quindi l'elenco delle liste che vedrete sulla scheda elettorale, in plausibile ordine di voti che andranno a prendere. Per ognuna di esse farò un riassuntino di quali siano le loro posizioni su alcuni temi che personalmente trovo rilevanti: nelle risposte potete darmi suggerimenti per ampliare la lista
Rafforzamento dell'Unione europea 🇪🇺, misure di welfare sociale 🤝, lotta alla crisi climatica 🌏, nucleare ☢️, supporto all'Ucraina 🇺🇦, questione israelo/palestinese 🇮🇱 🇵🇸, diritti civili 🏳️🌈
- Fratelli d'Italia (ECR): in cerca di un risultato particolarmente solido che obblighi il Parlamento europeo ad includere sistematicamente ECR nelle discussioni
🇪🇺: nope, 🤝: nope, 🌏: nope, ☢️: yes, 🇺🇦: sì, senza dubbio, 🇮🇱 🇵🇸: pro Israele fondamentalmente ad oltranza, 🏳️🌈: nope
- Partito Democratico (S&D): in cerca di un risultato migliore delle politiche e particolarmente migliore del MoVimento 5 Stelle per poter riprendere la guida della coalizione di centrosinistra in Italia con più convinzione
🇪🇺: yes, 🤝: yes, 🌏: yes, ☢️: nope, 🇺🇦: sì, ma con notevoli eccezioni di capilista favorevoli a cedere a qualsivoglia richiesta di Putin in nome della "pace", 🇮🇱 🇵🇸: "it's complicated", supportano Israele, ma contestano un uso eccessivo della forza su Gaza, 🏳️🌈: sì
- MoVimento 5 Stelle (NI): in cerca di un risultato che confermi almeno i sondaggi nazionali dopo svariate débâcle amministrative dell'ultimo anno. Probabilmente anche per spingere ad entrare nel Partito Verde Europeo in qualche modo, superando il veto del partito italiano Europa Verde già membro per poter avere una qualche rilevanza nel parlamento europeo. Merito oggettivo: Conte ha scelto di non candidarsi (e poi non l'ha effettivamente fatto, ciao Carlo) perché trova deplorevole ingannare chi vota facendo dare preferenze a chi poi non accetterebbe il seggio.
🇪🇺: dipende dall'oroscopo, ma ultimamente sta diventando un partito europeista dopo che la parte più euroscettica è passata alla Lega negli ultimi anni, 🤝: yes, 🌏: yes, , ☢️: nope, 🇺🇦: condanna di Putin a parole, nei fatti contro il sostegno militare a Kyiv accettando qualsiasi condizione di Putin per far finire la guerra, 🇮🇱 🇵🇸: condanna di Israele per la reazione, non ricordo particolari simpatie per lo stato, ma è un partito che seguo poco, 🏳️🌈: diciamo di sì dai
- Forza Italia/Noi Moderati (PPE): Tajani ha deciso di portare la tecnica dell'opossum del PD all'ennesimo livello facendo letteralmente campagna elettorale con il cadavere di Berlusconi, ma per ora sembra abbastanza certo un sorpasso clamoroso della Lega appena 5 anni dopo l'umiliazione in cui FI era finita sotto di 26 punti.
🇪🇺: yes, 🤝: nope, 🌏: dipende dalle stelle, ☢️: sì, 🇺🇦: sì, dopo la morte di Berlusconi in modo anche credibile, 🇮🇱 🇵🇸: supporto ad Israele con timide condanne per il disastro a Gaza, 🏳️🌈: nope (in aperto contrasto con il gruppo/partito europeo peraltro)
- Lega (ID): Salvini è talmente in crisi che ha deciso di non candidarsi per non subire un'umiliazione indicibile, talmente disperato da candidare un <autocensura> perché sa che a settembre rischia seriamente di perdere il controllo del partito al congresso.
🇪🇺: nope, 🤝: nope, 🌏: nope (è il fulcro della sua campagna elettorale il diritto ad inquinare), ☢️: yes, 🇺🇦: sì, ma solo perché altrimenti Meloni defenestra Salvini, de facto è ancora in vigore un accordo politico di collaborazione con il partito di Putin, per quanto facciano finta di no, 🇮🇱 🇵🇸: supporto incondizionato ad Israele, 🏳️🌈: nope
Le liste fino a qui entreranno pressoché sicuramente in parlamento superando il fantomatico 4% a meno di stravolgimenti imprevedibili (la Lega nei sondaggi più bassi non è comunque scesa sotto il 7,2%), mentre i tre che seguono sono molto più in bilico
- Stati Uniti d'Europa (RE|S&D): alleanza di +Europa (RE) e Italia Viva (RE) con altre quattro formazioni pressoché irrilevanti perché +Europa e Renzi sapevano di non riuscire a raggiungere il 4% in autonomia stando intorno al 2,5 e 3,5 rispettivamente. Funfact: in politica 1+1 non fa 2 e dalla formazione della lista sono abbastanza in picchiata nei sondaggi essendo già arrivata al 4,5 perdendo un punto e mezzo in un paio di settimane nelle rilevazioni. Si tratta comunque di una lista di scopo e la formazione sarà sciolta il 10 giugno con tutti i partiti che proseguiranno in autonomia.
🇪🇺: yes, 🤝: tendenzialmente no, 🌏: dipende dalle stelle, ☢️: yes, 🇺🇦: sì, senza alcuna esitazione, 🇮🇱 🇵🇸: sostegno incondizionato ad Israele per Italia Viva, sostegno ad Israele ma con condanna dei crimini di guerra a Gaza per +Europa, 🏳️🌈: tendenzialmente sì
- Alleanza Verdi e Sinistra (The Left|Verts/ALE): alleanza di Sinistra Italiana (The Left) ed Europa Verde (Verts/ALE) che sembrava essere riuscita a sfondare il 4% prima che arrivasse un'altra lista, Pace, Terra, Dignità, che ha drenato un po' di consensi. Quella stessa lista è stata ammessa solo in alcune circoscrizioni, quindi nelle prossime settimane la situazione potrebbe cambiare.
🇪🇺: yes, 🤝: yes, 🌏: yes (I mean, c'è Europa Verde...), ☢️: nope, 🇺🇦: vedi alla voce MoVimento 5 Stelle, 🇮🇱 🇵🇸: condanna ferma ad Israele, 🏳️🌈: sì
- Azione (RE): Calenda aveva fatto l'accordo con +Europa alle scorse politiche, ma quando poi nella coalizione è entrata AVS come era stato dichiarato da mesi ha deciso che se ne voleva andare ed ha fatto l'accordo con Renzi per poter partecipare alle elezioni. Solo che poi Renzi è Renzi e quindi ha mollato pure lui. Visto che nei sondaggi stava stabilmente sopra il 4 ha deciso di non partecipare alla lista Stati Uniti d'Europa a cui pure era stato invitato, perché i programmi dei tre partiti sono fondamentalmente sovrapponibili. Funfact: dalla formazione della lista è caduto di un punto netto nei sondaggi e ora lo sbarramento sembra molto complicato da raggiungere, ma potrebbe comunque riprendersi parte del consenso quando l'effetto novità svanirà.
🇪🇺: yes, 🤝: tendenzialmente no, 🌏: dipende dalle stelle, ☢️: yes, 🇺🇦: sì, senza alcuna esitazione, 🇮🇱 🇵🇸: sostegno incondizionato ad Israele, 🏳️🌈: tendenzialmente sì
Ho saltato alcune liste di autonomie locali che possono partecipare alle elezioni 'cause reasons (tl;dr: SVP avrà un seggio come al solito, ma se non vivete in Alto Adige non vi interessa e se vivete lì presumibilmente lo sapete di già), mentre le altre non è ancora chiaro se parteciperanno e in ogni caso non passeranno lo sbarramento.
Non ho ancora riletto, quindi potrebbero esserci refusi, domani spero di riuscire a limare un po' il post.
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