Ciao a tutti!
Sono appassionata di fisica e matematica e volevo solo dire la mia opinione :)
Innanzitutto premettiamo che l'atomo, quando è stato scoperto, si pensava e si supponeva fosse la parte più piccola e indivisibile rappresentante la materia (deriva dal greco, atomico vuol dire proprio indivisibile).
Successivamente studiandone il comportamento nel piano vibrazionale di questi era poco attinente alle teorie formulate.
Si è scoperto in seguito, attraverso esperimenti (tra cui vediamo lo scattering) che l'atomo non poteva essere unico, ma formato da più piccole particelle, elettroni, protoni e neutroni.
Proprio per questo per esempio è possibile la riuscita della fissione nucleare, ovvero la divisione di un atomo in due atomi più un certo quantitativo di energia (è enorme!).
Con studi successivi si è scoperto che esistono altre particelle nucleari, esempio il quark, i bosoni eccetera
Tornando in topic, spiegando in brevi parole:
Il gatto è dentro una scatola
La scatola contiene il gatto ed un macchinario mortale
Il macchinario mortale si attiva casualmente
Dato questo, come faccio a sapere se dopo un'ora il gatto è vivo o morto?
Finché io non lo so, il gatto è in sovrapposizione di stati, ovvero può essere sia morto che vivo (tradotto nel linguaggio normale o è vivo o è morto, questo non si sà, quindi si pone un nuovo concetto, ci troviamo a dover dire che è sia vivo che morto), tutto finché non controlliamo, ovvero procediamo con una osservazione dello stato del gatto.
Quando arriviamo a definire se il gatto è vivo o morto dopo un'osservazione, allora otteniamo un risultato
Ma il paradosso sta nel fatto che il gatto, prima dell'osservazione, può essere o vivo o morto :)
Scusate se mi sono dilungata
Ciao by Alessandra :)