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Larm
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http://www.nytimes.com
http://www.guardian.co.uk
http://www.sueddeutsche.de
http://www.faz.net
http://www.lemonde.fr
http://www.elpais.com
Mi sorprende che non si possa intuire la portata storica di rivoluzioni in tutto il mondo arabo che hanno buttato già dei regimi dittatoriali corrotti in piedi da più di 20 anni (sostenuti da tutte le potenze occidentali) e nelle quali il popolo non chiede nient'altro che giustizia e democrazia. Mi sorprende che non interessi a nessuno che tali rivoluzioni siano state possibili solo grazie agli strumenti di comunicazione moderni (Facebook, Twitter, ecc), a riprova del motivo per cui tanti governi occidentali vogliono mettere la museruola a internet. Mi sorprende infine che non si comprenda quello che significhi buttare fuori un dittatore sanguinario al potere da più di 40 anni rischiando ogni giorno la propria vita. Bisogna accorgersi che il mondo sta cambiando solo quando della gente comincia a sbarcare sulle proprie coste ?
@ Badruk : non mi pare che vi sia alcun pretesto per una guerra mondiale, visto che le rivolte sono state perlopiù pacifiche (a parte in Libia per via della repressione militare più forte) e che quello che viene chiesto è semplicemente un regime democratico e civile. L'unico motivo di tensione potrebbe essere un'eventuale schizofrenia di Israele per paura di essere accerchiato dagli islamici, ma è d'altronde quello che succede quando mantieni uno Stato guerresco fondato e sostenuto dall'esercito americano. E' tempo che gli Stati Uniti e l'Europa rinuncino per sempre ad avere il controllo economico esclusivo del Medio Oriente.
Le news sulle rivolte nei paesi arabi sono regolarmente in prima pagina di tutti i quotidiani internazionali fin dall'inizio delle manifestazioni in Tunisia.PioPiowski ha scritto:Ma quando è scoppiata la rivolta la notizia era in prima pagina, perché era effettivamente importante come dici tu. Ma perché dovrebbero mettere prima della morte di Yara (una news italocentrica) news del tipo "la rivolta continua" (un notizione che è inconcepibile venga messo come secondo nella scaletta), "ci sono un sacco di morti in nord africa" o l'ultimo discorso di Gheddafi (che, per quanto sia correlato alla rivolta, non vedo come possa segnare le sorti dell'umana stirpe, della società e dell'economia italiana e mondiale)? Oltretutto non mi pare ci siano state tante novità (a parte le dichiarazioni di vari esponenti politici) da quando è iniziata la rivolta, e se proprio vuoi fare un approfondimento ci sono i programmi adatti (Terra!, Matrix, ecc). Non capisco dove sia il problema sinceramente.
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Mi sorprende che non si possa intuire la portata storica di rivoluzioni in tutto il mondo arabo che hanno buttato già dei regimi dittatoriali corrotti in piedi da più di 20 anni (sostenuti da tutte le potenze occidentali) e nelle quali il popolo non chiede nient'altro che giustizia e democrazia. Mi sorprende che non interessi a nessuno che tali rivoluzioni siano state possibili solo grazie agli strumenti di comunicazione moderni (Facebook, Twitter, ecc), a riprova del motivo per cui tanti governi occidentali vogliono mettere la museruola a internet. Mi sorprende infine che non si comprenda quello che significhi buttare fuori un dittatore sanguinario al potere da più di 40 anni rischiando ogni giorno la propria vita. Bisogna accorgersi che il mondo sta cambiando solo quando della gente comincia a sbarcare sulle proprie coste ?
@ Badruk : non mi pare che vi sia alcun pretesto per una guerra mondiale, visto che le rivolte sono state perlopiù pacifiche (a parte in Libia per via della repressione militare più forte) e che quello che viene chiesto è semplicemente un regime democratico e civile. L'unico motivo di tensione potrebbe essere un'eventuale schizofrenia di Israele per paura di essere accerchiato dagli islamici, ma è d'altronde quello che succede quando mantieni uno Stato guerresco fondato e sostenuto dall'esercito americano. E' tempo che gli Stati Uniti e l'Europa rinuncino per sempre ad avere il controllo economico esclusivo del Medio Oriente.
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