@ liuton2005: Con l'inasprimento delle sanzioni per l'alcool attuato l'anno scorso (minimo 500 euro, ecc.) c'è stata una significativa riduzione degli incidenti dovuti allo stato d'ebbrezza. Se si fermasse questa tendenza, la gente tornerebbe a fare come una volta: "pago sti due spicci e amen".
Già con le multe salate di adesso c'è ancora gente che pensa e fa così perché è piena di soldi.... ed è anche per questo motivo che dico che bisogna colpire ancora di più la patente e mettere sul serio in galera chi fa infrazioni gravi e recidive, perché almeno la libertà non si può comprare così facilmente.
DD7 ha scritto:
perchè i carabinieri si divertono a tormentare i ragazzi che non stanno facendo niente di male, invece di fare controlli seri agli automobilisti? Più volte è capitato che nel piazzale dove ci troviamo io e i miei amici arrivino e comincino a chiedere che facciamo lì, se aspettiamo qualcuno, dove abitiamo, ecc... nonostante nessuno di noi non abbia mai fatto niente di male. E se provi a chiederglielo ti rispondono pure male.Per concludere, sono d'accordissimo nell'intensificare i controlli ma solo se fatti da gente seria e non da persone che si divertono a rompere protetti dietro alla divisa.
Come in tutti i mestieri, c'è chi lavora bene, chi da culo, e chi fa la bastardata di approfittare della sua posizione vessando per sport i malcapitati di turno.
Quando io chiedo documenti, molti chiedono il perché soprattutto adducendo il fatto che non stavano commettendo alcuna infrazione. Allora io mi comporto in maniera diversa a seconda dell'atteggiamento di chi mi pone quelle domande. Al ragazzetto idiota che mi guarda con faccia stupita da ebete, gli ricordo che è il nostro lavoro chiedere documenti, e che se non gli sta bene è pronta per lui una sanzione di 400 euro, il fotosegnalamento in questura e una denuncia per rifiuto di fornire le proprie generalità ad un pubblico ufficiale, come recita l'articolo 6 comma 3°.
A chi più intelligentemente rimane gentile (come lo sono io quando chiedo i documenti: io sorrido sempre) e fa domande, gli spiego tutto quello che vuole sapere.
Chi chiede ai ragazzi cosa fanno lì, dove vanno dopo, come ci vanno e con chi vanno potrebbe sembrare una gratuita rottura di coglioni fatta per il gusto di farlo, ma non è quasi mai così. In genere tali domande vanno poste verso chi già sta destando sospetti in qualche modo (per esempio, passaggio d'oggetti da uno zaino ad un altro zaino, oppure restare a lungo in piedi all'uscita di una banca o di un negozio, oppure gironzolare entro un ridotto spazio guardandosi sempre intorno, ecc.). Poi si sa, può capitare che vengano effettuati controlli in modo non ortodosso, con mancanza di rispetto ecc. perché purtroppo c'è sempre qualcuno che si crede Rambo o il dio in terra quando la verità è che lui è un gran cornuto / non ha uno straccio di hobby o passione / conduce una vita insulsa tra il lavoro e il divano di casa /ha la moglie panzona e la collega carina e magra gli ha già detto che non gliela dà.