typo ai seggi elettorali

L

Larm

Ipergorilla ha scritto:
Liuton, vorrei farti notare che il tuo nobile tentativo di modellare la lingua italiana sopra quella rumena è destinato a fallire.

Nonstante tutto, infatti, la lingua è stabilita dalla massa di parlanti. I linguisti (inclusi quelli che compilano i dizionari) devono limitarsi a descriverla così com'è in un certo punto nel tempo.

Quindi, per quanto tu provi a convincerci che si dice "romeno", "rumeno" è di fatto la variante principale.
Ero abbastanza pigro per andare a ricercare le fonti etimologiche della questione, ma il post di liuton e l'accanimento successivo mi hanno fatto cambiare idea. Ecco quindi quanto « rumeno » è veramente la voce principale del lemma :

http://www.proz.com/forum/italian/75852-romeno_o_rumeno.html

La Treccani, al contrario del De Mauro, rinvia la voce « rumeno » al lemma principale « romeno » e determina il primo come variante del secondo. Così fa anche il Garzanti.

In apparenza, il termine Rumania è stato utilizzato storicamente per descrivere la zona della Romania all'epoca in cui era ancora influenzata dalla cultura dei popoli slavi nei dintorni, quindi a un'epoca dove probabilmente la popolazione locale aveva dei modi di vita più simile ai gitani. Romania, invece, è uno dei nomi storici adottati per riferirsi all'Impero Romano.

In seguito, alla creazione della nazione romena, il popolo ha deciso di riadottare la grafia con la O per rimarcare la propria ascendenza dall'Impero Romano dopo la sua caduta.

In francese e spagnolo l'utilizzazione della U è obbligatoria per una questione fonetica, poiché altrimenti non ci sarebbe alcun modo di distinguere « romeno » da « romano » (roumain/romain ; rumano/romano). In inglese il termine « rumanian » è già considerato obsoleto. L'unica altra delle lingue principali europee non-slave che usa il termine con la U senza motivo pragmatico è il tedesco (rumänische).

Quanto al motivo per cui in italiano sia più diffuso « rumeno », mi pare per due ragioni abbastanza ovvie : da un lato il non voler riconoscere ai Romeni la loro appartenenza alla comunità neo-latina o alla discendenza di Roma, dall'altro lato perché i Romeni sono perlopiù visti dalla maggior parte della popolazione italiana come zingari o comunque come persone poco civilizzate. La « u » in questo caso ha un carattere dispregiativo piuttosto evidente, e il tipo di risposte date su questo topic credo non lasci alcun dubbio a riguardo.

Trovo personalmente abbastanza disgustosa la lapidazione collettiva effettuata su questo luogo senza nemmeno curarsi di verificare le proprie fonti. Credo che si abbia ancora molta strada da fare nell'apertura verso lo straniero e il diverso.
 
L

Larm

AMD, in questo forum si usano argomenti per discutere. Siccome non ne hai, non credi che sarebbe più onesto non postare ?
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Larm, un giorno ti voglio dare la mano!

O.T.: Oggi sono andato a cambiare il mio permesso di soggiorno con un attestato di soggiorno. Risultato finale?

Mi hanno cambiato un foglio parzialmente plastificato, colorato e con la mia foto sopra con un foglio di carta riciclata e brutta.

Stronzate burocratiche..
 

Iro

Amministratore di condominio
Quanto al motivo per cui in italiano sia più diffuso « rumeno », mi pare per due ragioni abbastanza ovvie : da un lato il non voler riconoscere ai Romeni la loro appartenenza alla comunità neo-latina o alla discendenza di Roma, dall'altro lato perché i Romeni sono perlopiù visti dalla maggior parte della popolazione italiana come zingari o comunque come persone poco civilizzate. La « u » in questo caso ha un carattere dispregiativo piuttosto evidente, e il tipo di risposte date su questo topic credo non lasci alcun dubbio a riguardo.Trovo personalmente abbastanza disgustosa la lapidazione collettiva effettuata su questo luogo senza nemmeno curarsi di verificare le proprie fonti. Credo che si abbia ancora molta strada da fare nell'apertura verso lo straniero e il diverso.
Non me ne volere, sai, ma penso che nessuno (almeno qui) prima di dire la parola rumeno o romeno si sia fatto tutti questi problemi. Se siamo arrivati a urlare al razzismo solo per una vocale..
 
L

Larm

Iro ha scritto:
Non me ne volere, sai, ma penso che nessuno (almeno qui) prima di dire la parola rumeno o romeno si sia fatto tutti questi problemi. Se siamo arrivati a urlare al razzismo solo per una vocale..
Nessuno si è fatto tutti questi problemi nemmeno quando Berlusconi è stato eletto la terza volta, quando si è costruito la totale immunità ai processi, o quando uno dei membri del suo governo ha in apparenza restaurato di recente le brigate fasciste ... Non è certo nulla di nuovo.

Ma hai ragione, smettiamo di porci delle questioni. La vita è bella, fuori c'è il sole, quanto son belli gli Uffizi di Firenze, gli spaghetti son sempre buoni come una volta.
 

Gkx

Admin
larm, secondo me ci stai pensando troppo: e se "rumeno" fosse più utilizzato semplicemente perché più distinguibile da "romano" (abitante di roma)?
 
Larm ha scritto:
Quanto al motivo per cui in italiano sia più diffuso « rumeno », mi pare per due ragioni abbastanza ovvie : da un lato il non voler riconoscere ai Romeni la loro appartenenza alla comunità neo-latina o alla discendenza di Roma, dall'altro lato perché i Romeni sono perlopiù visti dalla maggior parte della popolazione italiana come zingari o comunque come persone poco civilizzate. La « u » in questo caso ha un carattere dispregiativo piuttosto evidente, e il tipo di risposte date su questo topic credo non lasci alcun dubbio a riguardo.

Trovo personalmente abbastanza disgustosa la lapidazione collettiva effettuata su questo luogo senza nemmeno curarsi di verificare le proprie fonti. Credo che si abbia ancora molta strada da fare nell'apertura verso lo straniero e il diverso.
Non avevo nessuna motivazione razzista, e sicuramente il tuo discorso sulla scelta di "rumeno" come variante razzista di "romeno" non è applicabile alla maggioranza dei parlanti italiani viventi.

Io avevo semplicemente fatto notare che "rumeno" (almeno per quanto riguarda la mia competenza dell'italiano) è la variante più utilizzata per riferirsi agli abitanti della Romania, e che "romeno" è semplicemente una variante meno diffusa non di certo l'unica scelta corretta.  Dagli indizi che ho a disposizione, inoltre, posso aggiungere che la ritengo una variante diastratica, diatopica e diacronica ^^

Penso che la maggior parte dei parlanti non sia nemmeno a conoscenza della variante "romeno", e tantomeno che si siano posti il dubbio sulle connotazioni razziste del termine.

Insomma, stavo facendo una considerazione linguistica puramente sincronica, sulla base della mia esperienza di parlante, scrivente, ascoltatore e lettore italiano, senza speculazioni di nessun tipo, seguendo l'insegnamento del Corso di Linguistica Generale di Ferdinand de Saussure, che sicuramente conoscerai perché ne sei fan su Facebook  
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Ps. Posso aggiungere che questo è il thread più interessante che capita su questo forum da mooolto tempo?
 

Iro

Amministratore di condominio
Larm ha scritto:
Nessuno si è fatto tutti questi problemi nemmeno quando Berlusconi è stato eletto la terza volta, quando si è costruito la totale immunità ai processi, o quando uno dei membri del suo governo ha in apparenza restaurato di recente le brigate fasciste ... Non è certo nulla di nuovo.

Ma hai ragione, smettiamo di porci delle questioni. La vita è bella, fuori c'è il sole, quanto son belli gli Uffizi di Firenze, gli spaghetti son sempre buoni come una volta.
Berlusconi è un problema molto più complicato e grave di una differenza tra romeno e rumeno. Io uso rumeno perché mi suona meglio.Secondo te gioco è meno dispregiativo di giuoco? Non credo che una semplice vocale dia una connotazione razzista ad un fottuto aggettivo. Dopotutto, la lingua si evolve, e non credo che ad ogni variazione (tra l'altro neanche scorretta dal punto di vista linguistico, a quanto pare, tuttalpiù un semplice "vedi: romeno", come capitano a milioni sui dizionari di tutte le lingue) si possa davvero cercare ogni possibile significato negativo.

E' una semplice parola, non una opera d'arte, non riesco a capire a cosa serve questa estenuante ricerca di una intenzione razzista da parte di tutte le persone che dicono "rumeno" al posto di "romeno"
 
L

Larm

Iro ha scritto:
Berlusconi è un problema molto più complicato e grave di una differenza tra romeno e rumeno. Io uso rumeno perché mi suona meglio.

Secondo te gioco è meno dispregiativo di giuoco? Non credo che una semplice vocale dia una connotazione razzista ad un fottuto aggettivo. Dopotutto, la lingua si evolve, e non credo che ad ogni variazione (tra l'altro neanche scorretta dal punto di vista linguistico, a quanto pare, tuttalpiù un semplice "vedi: romeno", come capitano a milioni sui dizionari di tutte le lingue) si possa davvero cercare ogni possibile significato negativo.

E' una semplice parola, non una opera d'arte, non riesco a capire a cosa serve questa estenuante ricerca di una intenzione razzista da parte di tutte le persone che dicono "rumeno" al posto di "romeno"
Iro, francamente, il tipo di risposte che hai dato a liuton nei primi post sono piuttosto eloquenti riguardo a cosa tu pensi dei « rumeni » e il motivo per cui tale parola ti suona tanto bene.

Il fatto che tu non conosca l'etimologia e la genesi di una parola non implica che tu non ne sappia, più o meno inconsciamente, la sua significazione. E' molto più probabile anzi che si utilizzi una parola in un certo modo proprio perché non si sappia cosa voglia dire.

Ma quando si conosce il significato, o perlomeno quando si sa che questa parola dà fastidio ai parlanti nativi, continuare ad usarla e a giustificare il proprio utilizzo mi pare una doppia scorrettezza. Perlomeno, questa è la mia semplice opinione.

Gkx ha scritto:
larm, secondo me ci stai pensando troppo: e se "rumeno" fosse più utilizzato semplicemente perché più distinguibile da "romano" (abitante di roma)?
Beh, escluso il dialetto barese, non credo che un Italiano faccia davvero così fatica a distinguere la A dalla E da dover cambiare pure un'altra vocale per rendere la parola comprensibile.

In secondo luogo, rispondendo anche ad AMD, tale argomento è precisamente quello che ho detto sopra : si usa « rumeno » proprio per intendere che tale individuo non ha alcun rapporto con Roma e la sua storia, per associarlo a delle popolazioni tradizionalmente considerate zingare, quando invece gli abitanti della Romania usano « româna » proprio per indicare il proprio rapporto alla storia di Roma. La disputa è per ora interamente ed esclusivamente politica.

Ipergorilla ha scritto:
Non avevo nessuna motivazione razzista, e sicuramente il tuo discorso sulla scelta di "rumeno" come variante razzista di "romeno" non è applicabile alla maggioranza dei parlanti italiani viventi.

Io avevo semplicemente fatto notare che "rumeno" (almeno per quanto riguarda la mia competenza dell'italiano) è la variante più utilizzata per riferirsi agli abitanti della Romania, e che "romeno" è semplicemente una variante meno diffusa non di certo l'unica scelta corretta.  Dagli indizi che ho a disposizione, inoltre, posso aggiungere che la ritengo una variante diastratica, diatopica e diacronica ^^
Vi è un altro dizionario e pure un'enciclopedia che riportano l'informazione esattamente contraria. Mi pare disonesto, oltre che poco serio, affermare la veridicità della cosa senza aver consultato più fonti e averle confrontate tra loro. A meno che il senso di tutta questa diatriba fosse « dagli allo straniero ».

Ipergorilla ha scritto:
Penso che la maggior parte dei parlanti non sia nemmeno a conoscenza della variante "romeno", e tantomeno che si siano posti il dubbio sulle connotazioni razziste del termine.
Sono altrettanto convinto che la maggior parte degli utilizzatori del termine « rumeno » con un vero abitante della Romania non ci abbiano neanche mai parlato. O se lo hanno fatto, era semplicemente per cercare di confermare i propri stereotipi riguardo agli abitanti della Romania.

Ipergorilla ha scritto:
Insomma, stavo facendo una considerazione linguistica puramente sincronica, sulla base della mia esperienza di parlante, scrivente, ascoltatore e lettore italiano, senza speculazioni di nessun tipo, seguendo l'insegnamento del Corso di Linguistica Generale di Ferdinand de Saussure, che sicuramente conoscerai perché ne sei fan su Facebook 
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La linguistica è ben evoluta a partire da Saussure, il quale tra l'altro desiderava che tali corsi non fossero nemmeno mai pubblicati, proprio in quanto teoria sperimentale e perlopiù incompleta. Per quanto mi riguarda, un approccio sincronico che non tenga conto della diacronia e delle situazioni storico-politiche è una pura illusione. La lingua non è un sistema statico e immutabile, tutti i termini conservano nel loro uso i segni delle proprie significazioni passate e delle sue evoluzioni possibili. Nessuna lingua senza una storia, nessuna parola senza un passato che funziona ancora al suo interno e senza una rete mobile di significati ad essa legata.

Per questo motivo bisogna curarsi anche dell'etimologia oltre che della distribuzione statistica delle parole. E' solo comprendendo la genesi di una parola che si può comprendere, come in questo caso, perché l'utilizzo di certi termini può dare fastidio ad altri locutori.
 

Iro

Amministratore di condominio
Iro, francamente, il tipo di risposte che hai dato a liuton nei primi post sono piuttosto eloquenti riguardo a cosa tu pensi dei « rumeni » e il motivo per cui tale parola ti suona tanto bene.Il fatto che tu non conosca l'etimologia e la genesi di una parola non implica che tu non ne sappia, più o meno inconsciamente, la sua significazione. E' molto più probabile anzi che si utilizzi una parola in un certo modo proprio perché non si sappia cosa voglia dire.

Ma quando si conosce il significato, o perlomeno quando si sa che questa parola dà fastidio ai parlanti nativi, continuare ad usarla e a giustificare il proprio utilizzo mi pare una doppia scorrettezza. Perlomeno, questa è la mia semplice opinione.
Sinceramente, ho risposto a liuton prescindendo dalla sua nazionalità, non è che sono il tipo da trattare male gli italiani e gli stranieri no, o viceversa.Il non conoscere l'etimologia ok, ma penso che qui tutti sanno che il rumeno è una lingua neolatina, non sarà una U a cambiarlo. Semplicemente ho usato rumeno perché sono abituato a dire così. Come hai detto tu, è "dialettale" (oltre che ammesso dalla lingua, a quanto sembra). Secondo te davvero tutti quelli che dicono rumeni hanno dei pregiudizi verso di loro?
 
L

Larm

Iro ha scritto:
Sinceramente, ho risposto a liuton prescindendo dalla sua nazionalità, non è che sono il tipo da trattare male gli italiani e gli stranieri no, o viceversa.

Il non conoscere l'etimologia ok, ma penso che qui tutti sanno che il rumeno è una lingua neolatina, non sarà una U a cambiarlo. Semplicemente ho usato rumeno perché sono abituato a dire così. Come hai detto tu, è "dialettale" (oltre che ammesso dalla lingua, a quanto sembra). Secondo te davvero tutti quelli che dicono rumeni hanno dei pregiudizi verso di loro?
Nella mia breve vita, mi è capitato poche volte di sentire una persona dire « rumeno » senza che fosse inserito in una frase che si prendesse gioco degli stranieri o che non ne facesse uno stereotipo.

La parola « romeno » l'ho sentita solo in certi ambienti diciamo un po' più « intellettuali », dove di solito si usa un po' più di rispetto per la cultura in generale, indipendentemente dalla sua nazionalità.

Che tutti sappiano che il romeno è una lingua neolatina, della stessa famiglia dell'italiano, non ne sono granché sicuro. Credo che gli Italiani siano ben disposti a riconoscere lo spagnolo, il francese o il portoghese ... ma nei confronti del romeno, vi è una decisa diffidenza. Quanti d'altronde in Italia conoscono o vogliono imparare la lingua romena ?

Tra l'altro ho appena scoperto che nel Medioevo « rôman/rûman » significava paesano o servo della gleba, per indicare una persona non nobile. Con il tempo, il termine « rûman » è il solo che ha mantenuto quel significato, l'altro termine ha invece è diventato il nome identificativo del popolo romeno. Questo spiegherebbe perché in particolare i Romeni apprezzino ben poco l'utilizzo della U.
 
Larm, Liuton, siete pazzi. Cos'è, tutta ad un tratto, questa caccia alle streghe verso che dice "rumeno"? Io ho sempre detto "rumeno" perché a scuola, in tv, sentendo discorsi, e leggendo, ho sempre sentito e letto questa parola. Adesso mi venite a dire che, ogni volta che dico "rumeno" faccio un atto razzista sotteso a escludere la Romania dal suo coinvolgimento con l'Impero Romano? Accipicchia! E io che credevo di volergli bene, agli abitanti della Romania.

Ma ragazzi, non ve la prendete con chi dice "rumeno". Sono dei semplici parlanti. I parlanti non hanno colpa. Sono ignoranti. E poi: lasciateli in pace. Saranno pure liberi di parlare come cazzo gli pare a loro, no? Se vi sentite così superiori da giudicare il loro grado di apertura al diverso sulla base della loro scelta (o non scelta) delle parole, fate pure.
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Larm ha scritto:
Credo che gli Italiani siano ben disposti a riconoscere lo spagnolo, il francese o il portoghese ... ma nei confronti del romeno, vi è una decisa diffidenza. Quanti d'altronde in Italia conoscono o vogliono imparare la lingua romena ?
Pochi sanno veramente quanto siano simili come lingue.

Ipergorilla ha scritto:
Ma ragazzi, non ve la prendete con chi dice "rumeno". Sono dei semplici parlanti. I parlanti non hanno colpa. Sono ignoranti. E poi: lasciateli in pace.
Infatti a me stanno sul cazzo i telegiornali e i giornalisti che magari di queste cose se ne intendono o almeno se ne dovrebbero intendere un po' più dei semplici "parlanti".
 
L

Larm

Ipergorilla ha scritto:
Larm, Liuton, siete pazzi. Cos'è, tutta ad un tratto, questa caccia alle streghe verso che dice "rumeno"? Io ho sempre detto "rumeno" perché a scuola, in tv, sentendo discorsi, e leggendo, ho sempre sentito e letto questa parola. Adesso mi venite a dire che, ogni volta che dico "rumeno" faccio un atto razzista sotteso a escludere la Romania dal suo coinvolgimento con l'Impero Romano? Accipicchia! E io che credevo di volergli bene, agli abitanti della Romania.

Ma ragazzi, non ve la prendete con chi dice "rumeno". Sono dei semplici parlanti. I parlanti non hanno colpa. Sono ignoranti. E poi: lasciateli in pace. Saranno pure liberi di parlare come cazzo gli pare a loro, no? Se vi sentite così superiori da giudicare il loro grado di apertura al diverso sulla base della loro scelta (o non scelta) delle parole, fate pure.
Mi dispiace Iper, non sono cristiano. In conseguenza, non credo che gli esseri umani debbano rimanere ignoranti per tutta la vita.

Non ho ovviamente mai obbligato nessuno a dire « romeno » al posto di « rumeno ». Sarei del resto probabilmente troppo pigro per farlo. Ho solo portato delle prove storico-etimologiche che portano a comprendere che cosa significano i due termini attraverso epoche e lingue differenti e proposto una mia interpretazione tramite il confronto delle diverse fonti. Qualunque altra prova è benvenuta. Poiché siamo su un forum più o meno libero e al riparo dalle scene politiche, credo si possa trovare il tempo di leggere e di riflettere.

Finora l'unico argomento che mi è stato portato a favore dell'utilizzo della parola « rumeni » è quello del consenso : « praticamente tutti usano questa parola, quindi si ha ragione di usarla ». Come dire : la maggior parte della gente ha votato Berlusconi al potere, quindi Berlusconi ha sempre ragione ... Sarei dunque propenso a lasciar cadere la discussione, a meno che qualcuno manifesti la volontà di portare altri argomenti.
 
Ultima modifica:

liuton2005

sono qui solo di passaggio
In pratica, ora che lo sapete, ogni volta che utilizzerete la parola "rumeno" con intenzione avete chiaramente intenzione di offendere e/o denigrare il mio popolo.

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AMD

Amministratore di condominio
liuton2005 ha scritto:
In pratica, ora che lo sapete, ogni volta che utilizzerete la parola "rumeno" con intenzione avete chiaramente intenzione di offendere e/o denigrare il mio popolo.

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meno seghe mentali, dai
 
Larm ha scritto:
Finora l'unico argomento che mi è stato portato a favore dell'utilizzo della parola « rumeni » è quello del consenso : « praticamente tutti usano questa parola, quindi si ha ragione di usarla ». Come dire : la maggior parte della gente ha votato Berlusconi al potere, quindi Berlusconi ha sempre ragione ...
Diciamo piuttosto: "la maggior parte della gente ha votato berlusconi al potere, quindi Berlusconi è formalmente legittimato al suo incarico di primo ministro" (nostro malgrado)

Analogamente "praticamente tutti, attualmente, usano "rumeno" senza nessuna intrinseca connotazione razzista, quindi tale connotazione di "rumeno" è formalmente legittimata"

Inoltre: Queste analogie con berlusconi sono preoccupanti. Propongo un corollario alla Legge di Godwin che descriva questo fenomeno osservabile in Larm, con Berlusconi al posto di Hitler.
 
L

Larm

Uso Berlusconi perché è in apparenza il nome dell'unico problema che conoscono bene tutti gli Italiani. Potevo dirti Sarkozy o la Chiesa Cattolica, ma non credo che tutti avrebbero compreso.

Ti chiedo se essere formalmente legittimato ad un incarico equivale a potersi permettere di fare quello che si vuole e non poter accettare alcuna critica.
 

AMD

Amministratore di condominio
Larm ha scritto:
Uso Berlusconi perché è in apparenza il nome dell'unico problema che conoscono bene tutti gli Italiani.
bisogna vedere quanti lo considerano un problema....
 

ThunderShock

Meow cat, please meow back
Mod
Larm ha scritto:
Nella mia breve vita, mi è capitato poche volte di sentire una persona dire « rumeno » senza che fosse inserito in una frase che si prendesse gioco degli stranieri o che non ne facesse uno stereotipo.

La parola « romeno » l'ho sentita solo in certi ambienti diciamo un po' più « intellettuali », dove di solito si usa un po' più di rispetto per la cultura in generale, indipendentemente dalla sua nazionalità.
Beh. Non avevo mai pensato alla questione come un problema. Ho sempre detto rumeno senza alcun intento razzista, credimi. Solo che è come dice Iper, rumeno si legge/sente ovunque, giusto o sbagliato che sia. Avendolo sentito per anni e anni ci vuole anche del tempo per abituarsi a dire romeno. Ah, non so quanto possa interessarvi, ma in sardo (che è la lingua che uso per parlare) si dice rumenu.

Larm ha scritto:
Che tutti sappiano che il romeno è una lingua neolatina, della stessa famiglia dell'italiano, non ne sono granché sicuro. Credo che gli Italiani siano ben disposti a riconoscere lo spagnolo, il francese o il portoghese ... ma nei confronti del romeno, vi è una decisa diffidenza.
Io lo sapevo. E basta ascoltare qualsiasi persona parlare romeno per accorgersene. Chi lo nega non ha voglia di saperlo e basta, a prescindere da rumeno/romeno (che è sicuramente una questione che nemmeno si pongono, visto che questi dopo l'aggettivo-che-indica-la-nazionalità ci metterebbero comunque un insulto).

Larm ha scritto:
Quanti d'altronde in Italia conoscono o vogliono imparare la lingua romena ?
Pochi. Ma lo stesso discorso puoi applicarlo per qualsiasi altra lingua, eh. Gli italiani non mi sembrano troppo aperti all'imparare lingue nuove. A me personalmente piacerebbe impararlo, al momento capisco quel tanto che basta per seguire un paio di programmi che trasmettono sulla TVR e che mi interessano.
 

AMD

Amministratore di condominio
ThunderShock ha scritto:
. Chi lo nega non ha voglia di saperlo e basta, a prescindere da rumeno/romeno (che è sicuramente una questione che nemmeno si pongono, visto che questi dopo l'aggettivo-che-indica-la-nazionalità ci metterebbero comunque un insulto).
*

52 post per arrivare ad una conclusione tanto banale....

se voglio offendere dico rumeno/negro/quellochevolete + di merda/offesarandom....

di certo non mi metto a fare la cavillata tra rumeno e romeno
 
L

Larm

Riprendo in mano la questione solo per un paio di precisazioni :

ThunderShock ha scritto:
Io lo sapevo. E basta ascoltare qualsiasi persona parlare romeno per accorgersene. Chi lo nega non ha voglia di saperlo e basta, a prescindere da rumeno/romeno (che è sicuramente una questione che nemmeno si pongono, visto che questi dopo l'aggettivo-che-indica-la-nazionalità ci metterebbero comunque un insulto).
Che l'insulto sia diventato implicito e quotidiano non significa che il suo significato sia scomparso dal linguaggio quotidiano. Basta analizzare a caso un post di AMD, dove nella stessa riga accanto a rumeno trovi « negro », termine volgare per definizione (e lì non vi è ignoranza che tenga, questo lo sanno proprio tutti i locutori italiani), a dire che per lui « rumeno » e « negro » hanno più o meno lo stesso significato. Del resto poiché AMD abita a Padova e la zona la conosco, so benissimo come sono visti i neri e i Romeni da quelle parti, e vi aiuto : non sono trattati propriamente come degli abitanti del luogo.

@ Iper : non è un caso che Freud abbia analizzato l'isteria in primo luogo sulle donne. Il tipo di patologia mentale più propria degli uomini è la psicosi (paranoia, schizofrenia, allucinazioni, ecc). L'esistenza di almeno due tipi diversi di patologie è il motivo per cui ciascuna identità sessuale specifica (donne, uomini, gay, lesbiche ecc) va trattata in modo diverso.

Le separazioni manichee cadono in ogni caso nel momento in cui si sa che ogni individuo sessuato mantiene un certo tipo di caratteri in comune con gli individui dell'altro sesso, chi più o chi meno. Questo per il semplice motivo che siamo generati da un maschio e da una femmina e non da solo uno dei due.

I termini di un linguaggio non sono propriamente scelti per caso, in modo completamente innocente. Il confronto tra lingue differenti è solo uno dei modi più facili per scovare il significato di un termine in apparenza « neutro », concetto che in linguistica sarebbe altrettanto stupido che l'idea di una parola che non significa nulla (al limite può significare l'insensatezza).
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
E sapevate anche che uno dei primi elettrodomestici era il vibratore? Serviva per "curare" l'isteria delle donne.

Io penso che la parola negro sia percepita così tanto offensiva per colpa degli americani per l'uso dispregiativo del termine "nigger". In romeno "nero" si traduce con "negru" e non ci sono cazzi. Una persona di colore che viene in Romania potrebbe sentirsi offesa ma non c'è altro modo per indicarlo se non con "persona di colore" che si traduce con "persoană de culoare" però è più lungo e sembra un po' ridicolo utilizzare il termine "colore". Anzi, ora che ci penso, mi vergognerei di utilizzare la parola "negru" in un colloquio con una persona di colore. Quegli americani bastardi..
 
L

Larm

Né in spagnolo né in romeno, evidentemente, esistono altri modi per definire il colore.
 

AMD

Amministratore di condominio
Larm ha scritto:
Riprendo in mano la questione solo per un paio di precisazioni :

Che l'insulto sia diventato implicito e quotidiano non significa che il suo significato sia scomparso dal linguaggio quotidiano. Basta analizzare a caso un post di AMD, dove nella stessa riga accanto a rumeno trovi « negro », termine volgare per definizione (e lì non vi è ignoranza che tenga, questo lo sanno proprio tutti i locutori italiani), a dire che per lui « rumeno » e « negro » hanno più o meno lo stesso significato
né|gro

agg., s.m.

AD

agg., s.m., che, chi appartiene alle diverse razze del ceppo negride, originarie del continente africano, caratterizzate da pelle scura, naso largo e schiacciato, capelli crespi, labbra pronunciate

basta con sti finti buonismi del cazzo

Larm ha scritto:
Del resto poiché AMD abita a Padova e la zona la conosco, so benissimo come sono visti i neri e i Romeni da quelle parti, e vi aiuto : non sono trattati propriamente come degli abitanti del luogo.
non c'hai mica vissuto te per anni attaccato a via anelli
 
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