- liuton2005 - ha scritto:
Convivenza?!
Mi sembra di essere "strano" quando penso al avere bambini quando a tutti qui in Italia i bambini sembrano più un lusso che il naturale svolgimento della vita.
Dovrebbero essere il naturale svolgimento della vita, ma di fatto i bambini sono un prolungamento del proprio ego.
Reputo potenzialmente pericolosa questa generazione di mammine quarantenni che fanno figli per far vedere che "sono ancora giovani e piacenti" e poi li viziano all'inverosimile (avete avuto mai a che fare con marmocchietti del 1996-2000?) per far vedere a tutti che hanno soldi e perché loro da piccole non hanno avuto tutte le stronzate che desideravano.
Le voglio proprio vedere, quando quei deliziosi pargoli avranno 15 anni e gli ormoni a mille, e queste belle mammine ne avranno 55, quando bene andranno a stargli dietro. :D
Li vedevo, quando ero in Prefettura, in piena piazza. Ecco l'equipaggiamento-tipo di questi bambini:
1) Passeggini da patente C: Grossi, con ruote dotate di freni a disco, ovviamente di gran marca, più accessoriati della mia auto.
2) Vestiti di marca: Iana Bimbi e 012 per i più piccoli; Puma, Nike, ecc. per i più grandicelli.
3) Accessori Chicco naturalmente, mica le robette di un volgare Center Casa, ma scherziamo..
In un forum famoso leggo sti ragazzini tirar su 3000 euro in regali per comunioni o cresime (al diavolo il vero spirito dei sacramenti, giù nel cesso assieme a tante altre cose), dove è d'obbligo almeno un cellulare di fascia alta e un oggetto in oro.
Ora, in parallelo a questa realtà, sta crescendo quella della faccia opposta, ossia dei bambini/ragazzi extracomunitari ed italiani di famiglie a basso reddito, che vivendo negli stessi spazi di quelli più ricchi (a scuola, innanzitutto) notano istantaneamente quanto bello è avere tanti gingilli costosi, con tutte le conseguenze che si possono immaginare, nessuna di esse bella, poiché nel ragazzino medio non viene un pensiero del tipo
"Devo studiare e trovarmi un buon lavoro, così potrò avere anch'io quelle belle cose" ma, a scelta, "
Che palle la scuola, vorrei sfondare nel mondo dello spettacolo o dello sport, così non fatico e ho un sacco di belle cose" "Che palle la scuola, andrò a lavorare, così i miei non mi romperanno più i coglioni e mi faccio lo scooter nuovo"
"Se quel fesso bamboccione ricco del cazzo lascia un attimo il cellulare sul banco glielo inculo"
Ecco quindi le storture di una società che fa aumentare, anno dopo anno, il divario tra ricchi e poveri. I figli purtroppo sempre più spesso si trovano tra l'incudine (genitori via al lavoro tutto il giorno e pieni di stress) e il martello (la scuola, che non insegna, e i media, che non fanno altro che bombardare e inculcare falsi modelli di vita).
Ma l'errore più grosso, a mio avviso, lo compiono sempre i genitori, che si svenano per vestiti ecc. ma lasciano quasi interamente alla scuola il compito di educarli, coi bei risultati che tutti possiamo ammirare.
Se si vuole, un figlio può non essere un lusso.
Ma se l'italidiota medio continua a non rinunciare a niente (quanti piangono la crisi ma hanno sempre Sky, due o tre cellulari, la macchina nuova ogni due anni, la TV enorme, la vacanza in albergo, coi figli vestiti Angel-Devil, ecc. ecc. ecc.?) continuerà ad esserlo.
D'altro canto (dando a Cesare quel che è di Cesare) nemmeno lo Stato è d'aiuto, dando bonus ai figli di chi è senza lavoro (mossa geniale: di quei soldi, quei bambini non vedranno un centesimo, e poi bisogna insegnare a pescare, non regalare un pesce) ma penalizzando fortemente i genitori che, avendo la grave colpa di dover andare a lavorare e di non avere i nonni vicini, devono pagare più dell'oro un posto all'asilo. Quando con una politica meno sciagurata potrebbero essere gratis.