Eutanasia (necrofilia inside)

Wolf

Parroco
Forse non hai proprio capito quel che intendevo. A me non importa quasi niente di quanto sia vero che lei voleva morire, di quanto il padre possa pagare per tenerla in vita, di quali siano le sue condizioni.Io mi trovo a vivere in uno Stato. C'è una sentenza definitiva che non piace al governo. Il governo cerca di violare la separazione dei poteri esecutivo/giudiziario con decreto legge che di fatto annulla la sentenza dei giudici.

Io, vedendo questa situazione, mi sento veramente in pericolo. A te forse importa più della vita di una persona che non hai mai visto, che da 17 anni non si muove, che probabilmente non si sveglierà mai più, di quanto te ne importa di veder distrutta la democrazia, e pensi che sia giusto mandare le regole democratiche a puttane per poter salvare quella vita perchè secondo te deve essere salvata anche se secondo lo Stato non deve. Dimenticando quante persone sono morte o hanno rischiato la loro vita per farci vivere in uno stato in cui le leggi devono essere giuste e rispettate.
Se non conosci la separazione dei poteri hai un deficit culturale notevole...
Conosco la separazione dei poteri, non preoccuparti. Sono cosciente del fatto che in Italia non sia ammesso nè l'omicidio nè l'eutanasia. Il poter giudiziario ha scavalcato quello legislativo in questo caso, creando praticamente una legge ad hoc per sostenere la morte di Eluana. Che legge prevede che un malato non terminale possa essere ucciso? Il governo a questo punto ha dovuto mettere dei paletti chiari per riparare all'errore fatto dai giudici.

La legge vieterebbe anche la morte di qualcuno che ha lasciato per scritto di voler morire in una simile situazione. Certo, hai ragione, nessuno vieterà a qualcuno in stato vegetativo di alzarsi dal letto, andare a comprarsi una pistola e spararsi.
(sarebbe magari da limare un po' la legge, inserendo magari un accenno al testamento biologico, così da poter dare la possibilità di morire a chi vuole)
Le opinioni personali che non sono basate su qualche presupposto logico non possono contare niente... Non è molto diverso dal dire "Personalmente ritengo che questo cavallo sia blu". Beh, buon per te. Ma non possiamo basare una legge su questo, e non è particolarmente interessante discuterne.Certo che ti è facile giudicare gli altri, comunque. Secondo te tutti i suicidi della storia hanno sbagliato. Una piccola generalizzazione.
Non ho mai detto che dalle miei opinioni personali debbano scaturire leggi, anzi. Se un malato terminale vuole uccidersi che lo faccia, io nel mio non lo giustificherò però. I suicidi della storia che si salvano ci sono, ma sono una percentuale veramente minima (e come mi hai insegnato tu, quando si tratta dello 0,000001% la si può considerare uguale a 0).

Un po' forte questa implicazione...
Le elezioni sono recenti, è poco plausibile un cambiamento così radicale delle preferenze.
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Ma ancora non ho capito perché Berlusconi ci tiene tanto a questa cosa.

Per modificare la Costituzione?!

Non capisco!
 

Pigkappa

Passante
Diciamo che sta bene il processo e sta bene la sentenza; ok sono passati 17 anni dall'inizio della storia, quanti dalla fine del processo? Quanti anni passano invece dalla condanna a morte di un delinquente alla sua esecuzione, per dare tempo per rimediare ad eventuali errori?
Che senso ha? Quando un processo è finito, è finito o_O. Nel 2007 il tribunale ha dato ragione al padre della ragazza. In questi ultimi due anni ci sono stati tutti i ricorsi possibili e immaginabili e il padre ha vinto tutte le cause. L'ultimo responso risale a 6 mesi fa.

C'è stato tempo sufficiente per far uscire qualsiasi tipo di nuovo elemento.

Sono cosciente del fatto che in Italia non sia ammesso nè l'omicidio nè l'eutanasia. Il poter giudiziario ha scavalcato quello legislativo in questo caso, creando praticamente una legge ad hoc per sostenere la morte di Eluana.
Non diciamo falsità. E' vero che sono vietati l'omicidio e l'eutanasia, ma è permesso il rifiuto delle cure. È evidente che questo caso si colloca a metà tra le due situazioni. Il tribunale ha esaminato le varie leggi ed ha deciso che in questo caso la ragazza può scegliere di morire. Non ha "creato una nuova legge", ha semplicemente applicato quelle già esistenti.

Il governo a questo punto ha dovuto mettere dei paletti chiari per riparare all'errore fatto dai giudici.
Il governo non può rimediare agli errori dei giudici. Separazione dei poteri: il governo non può modificare le sentenze. Non capisci che il governo non deve avere il potere di annullare le sentenze? Se un ministro domani commettesse un omicidio, il governo potrebbe fare un decreto per salvarlo dalla prigione? La situazione è analoga.

[in realtà la risposta è "sì", potrebbe, ed è già successo (vedi reati finanziari e politici di Berlusconi); dopo la condanna definitiva, però, non potrebbe fare più niente]

Le elezioni sono recenti, è poco plausibile un cambiamento così radicale delle preferenze.
Intendevo che il fatto che alle elezioni abbiano avuto più voti degli altri non significa che su ogni singola decisione hanno la maggioranza dalla loro parte. In questo caso non credo proprio che sia così.

Ma ancora non ho capito perché Berlusconi ci tiene tanto a questa cosa.Per modificare la Costituzione?!
Secondo me ci sono varie ragioni... La prima è sicuramente quella di riguadagnarsi subito l'opinione pubblica cattolica, che dopo la possibilità di denunciare i clandestini data ai medici e alcune altre iniziative invise alla Chiesa rischiava di abbandonare il governo. Ma potrebbe anche essere una prova di forza per vedere fin dove si può spingere il suo autoritarismo. Spero che non cambi davvero la costituzione...
 

Gkx

Admin
Pigkappa ha scritto:
Spero che non cambi davvero la costituzione...
q.e.d., la costituzione secondo b. è "filosovietica"

«Serve un chiarimento», anzi, una «riforma» della Costituzione. Lo chiede il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che muovendo da quanto accaduto sul caso Englaro chiede a gran voce «un chiarimento sulla lettura della Carta costituzionale». E lo fa osservando, ad esempio, che «la responsabilità del giudizio sui requisiti di necessità e urgenza per la decretazione sia del governo e che il giudizio su questo fatto sia già attribuito al Parlamento che esamina l’esistenza di questi requisiti come primo atto nella Prima Commissione».

RIFORME - «Ora andremo a fare delle riforme - ha proseguito il premier poco prima di lasciare Cagliari - e può darsi che andremo subito a chiarire il dettato della Carta». Lasciando intendere che senza strumenti legislativi come i decreti il governo si svuota delle sue funzioni e può addirittura «andarsene a casa», Berlusconi scandisce che dopo una riflessione occorrerà vedere «se dovremo arrivare a quelle riforme della Costituzione che sono necessarie perché la Carta è una legge fatta molti anni fa sotto l’influenza della fine di una dittatura e con la presenza al tavolo di forze ideologizzate che hanno guardato alla Costituzione russa come a un modello da cui prendere molte indicazioni».

tutto questo e molto altro, nella fantastica REPVBBLICA ITALIANA
 
L

Larm

Gkx ha scritto:


e per accontentare il vaticano
Ricordo, solo per qualche puro dato storico, che il Vaticano si è fatto aiutare dalla popolazione siciliana per contrastare la nascita del Regno d'Italia, che la popolazione siciliana all'epoca era allo stesso tempo fortemente cattolica e già dominata dai primi gruppi fuorilegge che poi costituiranno la mafia, che la Sicilia ha più o meno sempre votato Berlusconi al plebiscito, e che la Lombardia (Milano in particolare) è il secondo centro d'affari della mafia italiana in generale.
 

Wolf

Parroco
Non diciamo falsità. E' vero che sono vietati l'omicidio e l'eutanasia, ma è permesso il rifiuto delle cure. È evidente che questo caso si colloca a metà tra le due situazioni. Il tribunale ha esaminato le varie leggi ed ha deciso che in questo caso la ragazza può scegliere di morire. Non ha "creato una nuova legge", ha semplicemente applicato quelle già esistenti
E' evidente che per te acqua e cibo sono cure mediche, per me non lo potranno mai essere. Comunque si torna al discorso secondo cui tu hai la certezza che la ragazza volesse morire (e che non fossero parole dette in un determinato momento della sua vita, ammesso e non concesso che le abbia dette sul serio) e che sta decidendo di rinunciare alle "cure mediche".

Il fatto di interpretare cibo e acqua come cure mediche è una interpretazione fin troppo azzardata per quanto tu ne sia convinto.

Cibo è acqua sono il bene primario che tiene in vita chiunque uomo, malato o meno. Come puoi dire che servono al trattamento della malattia (e quindi sono cure mediche) ?

Il governo non può rimediare agli errori dei giudici. Separazione dei poteri: il governo non può modificare le sentenze. Non capisci che il governo non deve avere il potere di annullare le sentenze? Se un ministro domani commettesse un omicidio, il governo potrebbe fare un decreto per salvarlo dalla prigione? La situazione è analoga.[in realtà la risposta è "sì", potrebbe, ed è già successo (vedi reati finanziari e politici di Berlcondanna definitiva, però, usconi); dopo la non potrebbe fare più niente]
Separazione dei poteri: la magistratura non può creare (perchè questa non è interpretazione suvvia) nuove leggi. Se la legge viene interpretata male è giusto promulgare una nuova legge più chiara.

Se un ministro compie un omicidio non ci sono interpretazioni fantasiose che i giudici possono fare, di conseguenza il governo non ha bisogno di promulgare una nuova legge per chiarire quelle esistenti (se lo fa senza motivo sbaglia ovviamente)

Intendevo che il fatto che alle elezioni abbiano avuto più voti degli altri non significa che su ogni singola decisione hanno la maggioranza dalla loro parte. In questo caso non credo proprio che sia così.
Questo è un problema degli elettori che non conoscevano bene il loro partito (è noto che il pdl o la lega non sono anticlericali)
 

Pigkappa

Passante
Wolf ha scritto:
tu hai la certezza che la ragazza volesse morire
Continuiamo a non concordare. A me non me importa niente. Io ho la certezza che il tribunale ha emesso una sentenza definitiva, e in uno stato civile il governo non può annullarla.

Wolf ha scritto:
la magistratura non può creare (perchè questa non è interpretazione suvvia) nuove leggi
La magistratura non ha create nuove leggi o_O. Si è presentato un caso particolare e la magistratura ha usato le leggi che ci sono.

Wolf ha scritto:
Se la legge viene interpretata male è giusto promulgare una nuova legge più chiara.
È giusto per i casi futuri, ma non per modificare una sentenza già definitiva. Altrimenti il governo potrebbe ogni volta modificare la legge come gli torna comodo. Si potrebbe arrivare a leggi come "In Italia è vietato uccidere, purchè non ci si chiami Silvio Berlusconi".
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Gkx ha scritto:
«perché la Carta è una legge fatta molti anni fa sotto l’influenza della fine di una dittatura e con la presenza al tavolo di forze ideologizzate che hanno guardato alla Costituzione russa come a un modello da cui prendere molte indicazioni».
;)

Ecco perché! Ma è veramente un Mussolini in miniatura. Vuole veramente la dittatura.
 

MC5

n00b ante litteram
liuton200S ha scritto:
^^

Ecco perché! Ma è veramente un Mussolini in miniatura. Vuole veramente la dittatura.
neanche tanto in miniatura.

aaaaah tu intendevi fare la battuta estetica  ;)
 

Wolf

Parroco
La magistratura non ha create nuove leggi o_O. Si è presentato un caso particolare e la magistratura ha usato le leggi che ci sono.
Con creare nuove leggi intendevo dire, in modo un po' provocatorio, che ha interpretato troppo fantasiosamente leggi esistenti (e di conseguenza è come se le avesse create ad hoc). Il potere giudiziario deve limitarsi ad applicare la leggi per risolvere il problema.

Continuiamo a non concordare. A me non me importa niente. Io ho la certezza che il tribunale ha emesso una sentenza definitiva, e in uno stato civile il governo non può annullarla.
È giusto per i casi futuri, ma non per modificare una sentenza già definitiva. Altrimenti il governo potrebbe ogni volta modificare la legge come gli torna comodo. Si potrebbe arrivare a leggi come "In Italia è vietato uccidere, purchè non ci si chiami Silvio Berlusconi".
Ma scusa... se un tribunale, sfruttando le leggi esistenti, dovesse riuscire a sentenziare, per una propria interpretazione, la pena di morte per una persona (in generale, è la prima pena non ammessa in italia che mi è venuta in mente) vorrebbe dire che nessuno si deve muovere?

Il vero problema è che questa sentenza è irreversibile, questo rimarrebbe l'unico caso in Italia di persona fatta legalmente morire; una legge futura non può rimediare a questo errore del tribunale. E' la stessa cosa che ha sottolineati giustamente cx!... se la magistratura avesse sbagliato anche a leggere i dati presentati? Se dovessero sorgere nuovi elementi a morte avvenuta? (perchè il fatto che non sono uscito fin'ora non vuol dire che non possono uscire in futuro, non è un ragionamento che regge)

Comunque, come hai detto tu, non estremizziamo. Una proposta di legge come quella sopra non passerebbe mai.

EDIT: rileggendo tutto con calma ho notato un grossissimo problema di fondo tra me e te riguardo la magistratura:

Tu sei convinto della sua infallibilità (non potendo tornare indietro sulla morte della ragazza deve per forza aver scelto bene), io non ne sono convinto (ammetto che possa essersi sbagliato, di conseguenza deve poter tornare indietro sulla sentenza). Quando Eluana morirà la sentenza dei giudici sarà definitiva e se dovesse risultare in futuro che ha sbagliato si aprirà un controsenso grosso come una casa.
 
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Pigkappa

Passante
Io sono convinto che debba essere considerata infallibile, se non viene smentita da un organo interno alla magistratura stessa. Non che sia davvero infallibile. Sono due cose molto diverse.

se un tribunale, sfruttando le leggi esistenti, dovesse riuscire a sentenziare, per una propria interpretazione, la pena di morte per una persona (in generale, è la prima pena non ammessa in italia che mi è venuta in mente) vorrebbe dire che nessuno si deve muovere?
Se il tribunale dà quella pena al primo appello, ci sono i ricorsi. Se quella pena viene riconfermata ad ogni ricorso, è evidente che ci sono errori giudiziari voluti e si può fermare tutto e fare un'indagine su perchè è stata violata la legge in modo palese. In questo caso non ci sono violazioni palesi della legge, la sentenza può non trovare d'accordo molti, ma è perfettamente sensata. Se un processo si chiude con la decretazione della pena di morte, è ovvio che nel corso del processo ci sono state irregolarità. In questo processo non si sono trovate irregolarità e non c'è motivo di supporre che ce ne siano.

Il fatto che la morte renderebbe impossibile il venir fuori di ulteriori elementi non è motivo valido. Allora, anche se la ragazza avesse lasciato scritto di voler morire, non si potrebbe ucciderla perchè potremmo trovare tra 20 anni un altro scritto che dice il contrario. Oppure, non si potrebbe applicare la pena di morte in nessuno stato perchè non c'è modo di tornare indietro. Non è una grande argomentazione...

Una proposta di legge come quella sopra non passerebbe mai.
Non siamo così lontani da quel punto.
 

Iro

Amministratore di condominio
http://www.polisblog.it/post/3595/non-era-sano-laborto-di-veronica-berlusconi-e-la-difesa-della-vita-a-corrente-alternata

paladino della vita al soccorso!

Batman-Robin-Photograph-C10045332.jpeg
 
Ultima modifica di un moderatore:

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Hey, FERMI!

L'eutanasia può essere collegata con questo argomento ma non ne è il nucleo. Se vogliamo parlare di eutanasia questo caso non ne ha niente a che fare.

L'eutanasia dovrebbe essere concessa solo in casi estremi.
 

Connacht

:.::
Wolf ha scritto:
Separazione dei poteri: la magistratura non può creare (perchè questa non è interpretazione suvvia) nuove leggi. Se la legge viene interpretata male è giusto promulgare una nuova legge più chiara.
Mica tanto. Qui stiamo praticamente ribaltando tutto l'ordine dei poteri, un conto è il proporre normalmente una legge ed eseguire tutti i procedimenti per ratificarla o meno, un altro è svegliarsi all'improvviso una mattina e decidere di nullificare, cosa di cui non si hanno i poteri, le decisioni presi da un altro organo in ambito giudiziario, che invece il potere per effettuarle li ha.

Se c'è un vuoto legislativo non è iniziando a tirarsi le zappe sui piedi a vicenda che lo si colma.

Fra l'altro lo stesso Berlusconi ha pure detto che cercherà di fare il possibile per trasferire dal Quirinale al governo, quindi praticamente nelle sue mani, la competenza relativa al decidere se e quando stabilire sessioni urgenti di decretazione e in caso non vi riuscisse di indire un referendum per consentirgli di cambiare la Costituzione.

Sarebbe in quest'ultimo caso un conflitto di poteri tremendo che alla fine causerebbe l'oscena situazione di avere un presidente del consiglio capace di zittire a piacimento il Presidente della Repubblica (carica che conta pochissimo ma non zero assoluto) e di far quel che gli pare della magistratura e della Corte di Cassazione, perché tanto "comanda lui".

Se non altro sarei curioso di vedere i politici rispondere ad una domanda che chiede come mai per il caso Englaro si sono tutti attivati tempestivamente per legiferare mentre per pendenze processuali passate si sta aspettando il prossimo eone - ma temo abbiano la risposta pronta anche per questo.

E in tutto questo si è strumentalizzata una povera persona che da 17 anni (si presume) aspetta di morire.

P.S.

http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/politica/sondaggi-2008/sondaggio-caso-englaro/sondaggio-caso-englaro.html

Sembra che la maggior parte della gente sia a favore della sospensione dell'alimentazione, senza per di più contrapposizioni sulla base dell'ideologia politica.

Questo giusto per replicare alla teoria che la legge rispecchi la volontà della maggior parte della popolazione in virtù dei precedenti risultati alle elezioni.
 

Connacht

:.::
Non mi sembra granché come punzecchiatura.

Inoltre il discorso del "non possono essere contenti di finire tra le braccia di Dio?" è sempre un po' una cazzata perché la dottrina cristiana ha una sua etica riguardo la vita che non prevede da nessuna parte il voler morire il prima possibile per ricongiungersi alla divinità e anzi, è anche chiaramente antitetica ad un pensiero del genere e non ci sono contraddizioni in questo (avrebbe senso piuttosto far notare un'eventuale ipocrisia nell'effettuare o come minimo sostenere una sentenza di morte, come i roghi di un tempo ad esempio).

P.S. ora che ci faccio caso, capisco cosa si sia pensato con "necrofilia" ma in realtà non c'entra molto con la discussione.
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liuton2005

sono qui solo di passaggio
GRANDE NAPOLITANO! Che idolo..

Eluana è morta molto tempo fa. Quello che era in ospedale era il suo corpo inanimato, tenuto in vita a forza.
 

Pigkappa

Passante
liuton200S ha scritto:
GRANDE NAPOLITANO! Che idolo..
Per una volta ha fatto il suo dovere, cioè non firmare una legge chiaramente anticostituzionale. Ne ha firmate molte di orribili (vedasi la schedatura dei soli rom e l'aggravante per i clandestini). Non c'è poi troppo da elogiarlo...
 

Pigkappa

Passante
liuton200S ha scritto:
Non è un supereroe, non può fare/rifiutare tutto.
Può scegliere, per ogni legge, se firmarla o no. Se ritiene che una legge non sia da approvare per qualche motivo, per esempio perchè viola la costituzione, non la deve firmare. Non ha un tetto massimo di decreti non firmati durante il suo mandato.
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Ho capito ma se è una legge non è anti-costituzionale ma è lo stesso una bagianata, non può non firmarla per opinione personale (che magari è anche giusta).
 

Gkx

Admin
in realtà se non è in aperto contrasto con la costituzione ha il dovere di firmarla.  può rifiutarla una volta, sempre nel suddetto caso, ma alla seconda - costituzione o no - deve approvarla, o viene arrestato per alto tradimento.

questo però era un decreto legge, che funziona in modo un po' diverso, ovvero - a differenza delle leggi vere e proprie - entra in vigore instantaneamente.  ovviamente è applicabile solo in situazioni di emergenza, che è anche un altro dei motivi - a quanto ne so - per cui napolitano ha rifiutato (preventivamente, ricordo) di firmarlo.  d'altronde per fare una legge hanno avuto 17 anni.
 

Monsù Pyr3s

Lucerna Juris
In realtà, state facendo un gran casino cercando di dire le stesse cose, mi par di capire...

Penso però che stiate guardando nella direzione sbagliata.

Il primo vero grande errore di questa vicenda l'ha fatto il tribunale. Ma non parlo della sentenza, parlo proprio del fatto che non siano inorriditi quando han sentito un tutore, cioé il padre, chiedere la morte della tutelata, cioé la figlia.

L'art. 357 del codice civile, in riguardo alle funzioni del tutore, dice chiaramente che questo ha la cura della persona del minore (o dell'interdetto, ndr), lo rappresenta in tutti gli atti civili e ne amministra i beni.

Chiedere la morte di una persona, penso nessuno nutra dubbi al riguardo, è una palese violazione dell'impegno di "cura della persona".

Come è possibile che, in Italia, i giudici revochino la capacità tutoria per dei meri errori finanziari e invece addirittura promuovano l'omicidio del tutelato da parte del tutore?

Per quanto riguarda la sentenza, poi, si tratta una boiata giuridica senza precedenti. I giudici si sono arrogati il diritto di vita e di morte sul cittadino, senza che questo venisse legittimato da alcuna legge, in piena violazione dell'art. 101 della Costituzione che ribadisce come "La giustizia sia amministrata in nome del popolo. I giudici sono soggetti soltanto alla legge." E si parla di vita e di morte non a caso, in quanto la legge 578/1993 "Norme per l'accertamento e la certificazione di morte" compie una netta distinzione fra quella che è la morte, cioé la "Cessazione di ogni attività del sistema nervoso centrale." (morte cerebrale, ndr) e quello che invece è lo SVP, o Stato Vegetativo Permanente (quello di cui Eluana era affetta, senza inficiare però sulle funzionalità del cervello, che coordinava digestione, respirazione, diuresi, temperatura corporea, etc etc). L'ordinamento giuridico italiano annovera la vita come un bene indisponibile, incedibile, irrinunciabile, etc etc. E' *ASSURDO* che si sia parlato della "volontà di morire" della ragazza, senza che neanche vi fosse un documento scritto in cui essa si dimostrava cosciente di quelle che erano le conseguenze della sua espressione di volontà.

Il codice penale, agli articoli 575/580 parla di omicidio (575), delle aggravanti della premeditazione e del mezzo insidioso (577), dell'omicidio di una vittima consenziente (579) e in ultimo dell'istigazione, o aiuto materiale, al suicidio. Prevendoli tutti come reati. Il codice civile, invece, all'art. 5 parla degli atti di disposizione del proprio corpo, affermando che in NESSUN caso essi possono, almeno legalmente, andare a inficiare sull'inegrità psico-fisica del soggetto. Una vacatio legis non autorizza un giudice a legiferare in maniera schizofrenica e incontrollata. Il giudice non amministra alcun potere che quello giudiziario, e ben se ne dovrebbe guardare dallo sconfinare nel potere legislativo. Egli non viene eletto dal popolo, come è invece il caso del Parlamento, vero Legislatore in Italia.

Per quanto riguarda, poi, la tesi portata avanti nella sentenza, in cui si parla non di omicidio, ma quasi di "riaffermazione" di una morte già avvenuta, andando a sentenziare un termine al cosiddetto "accanimento terapeutico" in corso, mi vien da obbiettare ulteriormente.

Se ella era già morta, l'aver compiuto questi gesti è assimilabile al reato di vilipendio di cadavere, ex art. 410 c.p.? Con quale coraggio si parla di "testamento biologico" quando, fino ad oggi, l'unico testamento giuridicamente riconosciuto è un atto unilaterale e soprattutto REVOCABILE a contenuto patrimoniale non avente ALCUNA efficacia durante la vita del testatore? Come poteva ella revocarlo, non potendo esprimere la propria volontà? L'art. 32 Cost. dice che "nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario, se non per legge". Il "Se non per legge" è riferito a vaccinazioni e robe simili, non è quello che dovrebbe far gridare allo scandalo. Quanto l'aver considerato "trattamento sanitario" il dare da mangiare e da bere a una persona. Nel caso dello sciopero della fame, per certi versi analogo, lo scioperante è IN QUALSIASI MOMENTO capace di revocare il proprio diniego al cibo e all'acqua. Lei, invece, semplicemente non poteva. Nè aveva espresso un rifiuto cosiddetto "informato". Cioé conscio di tutti i rischi, le conseguenze, e di tutte le stesse possibili alternative al caso. Il diritto di autodeterminazione, in questo caso, non viene a formarsi, nè comunque può andare a contrastare il diritto INVIOLABILE alla Vita, così come da Art. 2 Cost. e da trattati internazionali quali la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e la Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo.

Davanti a una tale violazione dei limiti di potere della magistratura, era necessaria, in quanto in situazione straordinaria ed urgente, una emanazione legislativa. Tale straordinarietà ed urgenza imponeva la massima rapidità, cosa che una discussione parlamentare non avrebbe potuto garantire. Ecco allora che la Costituzione, prevedendo casi simili, dà al Governo il potere di emanare leggi, in casi straordinari ed urgenti, aventi valore di legge per 60gg dalla data di promulgazione. Se, entro questi 60gg, tale decreto legge non venisse convertito in legge, perderebbe efficacia. Ed ecco che il Presidente della Repubblica si oppone, e rifiuta di promulgare la legge. E vi è un nuovo scontro istituzionale, del tutto inutile, semplicemente per riaffermare la propria posizione da tempo schiacciata dalla figura del primo ministro. La Costituzione dà il potere al Presidente della Repubblica di rimandare alle Camere, una sola volta e con motivazione, una legge approvata in maniera ordinaria. In caso di straordinarietà ed urgenza, tale potere non viene minimamente citato.

Il fatto che una legge ordinaria non possa inficiare sull'operatività di una sentenza passata in giudicato, d'altronde, va a cozzare col fatto stesso che una sentenza non possa essere basata su criteri discrezionali scelti dal giudice e non sulla legge. Il governo è più autorizzato sia perché intento in una azione "riparatrice" del rapporto di potere, sia perché direttamente eletto dal popolo, a differenza del giudice, che è un semplice impiegato pubblico che ha superato un concorso. (e del quale, quindi, sono MOLTO dubbi i meriti, visti i tempi che corrono)

A voi la parola.
 

Ombra

Dragoran, immer besser!
Admin
Iro ha scritto:
Io l'ho inteso come "spiegazione" del fatto che l'operato dei giudici non è che sia tanto esente da negligenza (anzi), in quanto non avrebbero operato secondo le leggi dello stato italiano ma sostituendosi ad esse (od alla loro mancanza) con una decisione arbitraria.

Tralasciando l'aspetto umano ed affettivo della particolare vicenda (ora chiusa), il problema che resta è che c'è stata un'ingerenza bella e buona anche da parte dei togati nella sfera legislativa, non solo quella, posteriore, da parte dell'esecutivo di governo nella sfera giuridica.

Il mio augurio è che con il polverone sollevato non passino lustri prima di colmare queste carenze legislative, ovviamente senza tirare in ballo modifiche alla costituzione che per me va abbastanza bene così com'è.
 

Monsù Pyr3s

Lucerna Juris
Precisamente quello che ha detto Ombra. Si può dissentire o meno su molte scelte e azioni dell'esecutivo, ma non bisogna dimenticare che è l'esecutivo ad avere in delega il potere del popolo, non la magistratura.. ;)
 
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