Wolf ha scritto:
Il problema è che i giudici non sempre sono stati corretti, sono essere umani anche loro. In questo caso non c'è una legge a riguardo quindi è tutta interpretazione loro.
Si sta basando una cosa così delicata su una presunta frase detta troppo tempo fa, prenderla da sola come prova è veramente esagerato.
[...]
In ogni caso c'è un fondamentale problema alla base in questa discussione. Tu riponi totale fede nei giudici e nelle presunte dichiarazioni sulla volontà di Eluana. Io non sono convinto di cosa Eluana volesse. Fin quando non ho un pezzo di carta che me lo dice continuerò a dubitare che sia stato creato tutto ad hoc (anche perchè certe persone dicono una cosa, certe dicono altro; è normale avere qualche sospetto).
Qui si gioca una differenza notevole. A me non interessa sapere come sono state provate le cose, non sono un giudice o un magistrato che può sapere cosa valga come prova e cosa no, e non posso informarmi su tutti gli aspetti di tutti i processi di ogni singolo caso. Alla fine, di questa storia non me ne importa poi più di tanto.
Io voglio semplicemente che una volta che i tribunali emettono una sentenza definitiva, quella sentenza sia
davvero definitiva, a meno che non intervengano altri elementi di prova. La vita di quella ragazza non è importante quanto i principi su cui si basano tutti i governi della nostra cultura occidentale. Non vale più della vita di quanti ogni giorno muoiono per incidenti stradali o in una delle guerre di approvvigionamento del petrolio dei nostri alleati. Se c'è stato un errore giudiziario, allora che si dimostri
per vie legali che l'errore c'è stato e che la ragazza non deve morire. Ma in caso contrario, se non ci sono stati errori, vuol dire che secondo le nostre leggi lei nella situazione attuale è destinata a morire. Iniziative personali di singoli cittadini che violano la legge, o che cercano di scavalcarla con trucchetti di vario tipo perchè credono di avere ragione, non devono esistere.
Wolf ha scritto:
Che la probabilità sia bassa nessuno l'ha negato, ma questo non vuol dire che sia irreversibile. Io non ho mai sentito o letto di un reale stato vegetativo irreversibile. E' un motivo in più per rifiutare che le sia tolta alimentazione e idratazione.
Sai com'è, nella realtà, quando ci vanno di mezzo il tempo, le energie ed i soldi delle persone, bisogna approssimare in modo sensato. Un condensatore di capacità 0,1 nF è trascurabile in un circuito rispetto ad uno di capacità 1 F, per certe applicazioni. Una probabilità di salvezza dello 0,000001% può essere considerata uguale a 0, dal punto di vista dei familiari e di chi deve accollarsi questo peso.
Wolf ha scritto:
Non mi puoi parlare di accanimento terapeutico in questo caso non c'è neanche una terapia di seguire, si sta semplicemente aiutando a mangiare una persona che altrimenti non potrebbe farlo. Ci sono molte persone disabili che hanno bisogno di una serie di aiuti per vivere, vuoi dire che anche in questi casi si tratta di accanimento terapeutico? Allargando la visione anche i neonati da soli non potrebbero fare niente.
Non facciamo giochetti di parole, dai... La sua è una situazione gravissima, non puoi dirmi che non è in terapia. Che ti vengano somministrati medicinali o cibo non cambia niente, solo la composizione chimica della roba che esce dal sondino. A meno che non vogliamo introdurre argomentazioni basate sulla metafisica (introdurre cibo è "naturale", introdurre medicine no... che cosa cambia?!).
Estremizzare le argomentazioni altrui è sempre divertente, ma secondo me anche un disabile che ha bisogno di aiuti per vivere può scegliere di morire, e secondo la legge lei ha scelto così. Un neonato non può scegliere di morire, perchè non ha la capacità di intendere e volere.
Wolf ha scritto:
Sarà... ma cosa c'è di meglio di una legge per prevenire questa situazione? Se io impedisco la sospensione ho automaticamente anche prevenuto la sospensione.
Certo. Ottima idea. Così:
1)Quelli sani che vogliono morire non potranno farlo in modo dignitoso dovranno andare a buttarsi dai palazzi. Ma questo succede già ora.
2)Quelli molto malati, che vogliono morire ma che non possono suicidarsi attivamente, non lo potranno più fare. Loro continuano a soffrire, tu hai la coscienza a posto.
Perchè vuoi
impedire queste cose? Succedono, è inevitabile. Lei vuole morire. Se glielo vuoi impedire ad ogni costo, secondo me sei molto cattivo. Si deve cercare di far sì che la gente non voglia suicidarsi, aumentando la felicità delle persone. Ma se uno vuole morire, con che cuore gli impedisci con la forza di farlo?
Wolf ha scritto:
Se tu sei in piena coscienza di ciò che fai (o comunque dai disposizioni scritte e non volatili) puoi benissimo farlo. Lo comprendo ma non lo giustifico e non sarò d'accordo.
Che tutti in Italia diano disposizioni scritte a riguardo è una follia. Andiamo sul De Mauro a cercare cosa vuol dire "giustificare".
"1a rendere, far diventare ammissibile o legittimo ciò che in realtà non è tale.
1b riconoscere, dichiarare qcn. privo di colpa, scusabile."
Tu "non lo giustifichi". Cioè per te chi vuole morire è
colpevole. Ma non ti vergogni un po' a giudicare il prossimo senza sapere in quale situazione si trova, semplicemente perchè ti pare brutto morire?
Wolf ha scritto:
Io non sono convinto di cosa Eluana volesse.
Alla legge non gliene può fregare niente di quello che tu o mr. Berlusconi pensate. Sei d'accordo che non si può annullare una sentenza perchè
tu non sei d'accordo con essa?
Faccio notare un'altra cosa - se il tribunale avesse detto che la ragazza non può morire, e il governo cercasse di fare una legge lampo per permetterle di farlo, io sarei contrario all'operato del governo.