a grande richiesta posto anche i commenti della giuria, in ordine sparso, sperando possano risultare interessanti e stimolo per una discussione.
non scrivo i voti perché alla fine il criterio di selezione dei vincitori è stato un altro
Larm
Robby: Nessuno alle 12.37
Racconto agghiacciante. Il contrasto tra uno stile di scrittura familiare, semplice, quasi irritante per la sua banalità e l'esito del racconto crea un effetto di gelo assoluto. Con una maggiore pulizia nella parte finale la forma sarebbe stata perfettamente adatta al contenuto.
Ellemme: La verità che uccide
Il racconto prende l'idea della ricerca della verità nella sua piega più classica: l'investigazione. Purtroppo non viene apportata nessuna svolta particolare al canovaccio classico del genere; in effetti, il testo risulta infine un po' verboso e didascalico, senza lasciare grande margine ad una certa imprevedibilità. Credo si dovrebbe lavorare per uscire un po' dalla letteralità del senso.
E attenzione all'uso del congiuntivo!!
Mens: Ultima pagina
Buona allucinazione post-apocalittica. Dall'immaginazione poetica molto potente, il racconto in questione però sembra comunque non riuscire a scuotere quanto avrebbe voluto, finendo per marcare delle tracce già fortemente battute da quasi tutta la letteratura, i fumetti e la cinematografia dei tempi della guerra fredda. Il testo sembra incantato dalla sua visione autocontemplativa e narcisistica di una fine del mondo di cui forse sarebbe stato meglio specificarne la modalità (viene presentata con ossessione nel testo senza alcun esito).
E' un peccato, in quanto molte intuizioni "filosofiche" erano davvero forti.
Tibbo: Cannibalismo di un'illibata
Interessante questo Pasolini-incontra-Gadda-e-Bunuel-a-casa-di-Palahniuk-la-domenica-dopo-la-festa. La forma e il contenuto, entrambi assolutamente urtanti e coincidenti, mostrano un interessantissimo lavoro del testo sul testo stesso. Evidentemente un esercizio di stile moderno piuttosto che un racconto classico. Decisamente da tenere in considerazione.
Cerb: Fame di vita
Molto bella esplorazione della psiche di quello che parrebbe un essere d'altri mondi. Assolutamente crudele e credibile per la sua mancanza d'umanità, il racconto pecca un po' nella costruzione dei periodi, la cui lunghezza e mancanza d'articolazione lo rendono un po' ostico alla lettura senza farne un preciso marchio di stile. Dubito in effetti di aver interamente compreso la situazione, ma posso ben vedere l'idea piuttosto avvicente.
Mella: Alone
Buona gestione della "consecutio temporum" del racconto. Mi sembra però che il tema della verità sia stato preso qui nella sua versione più semplice e didascalica, con un'ambientazione poliziesca piuttosto classica e un po' satura di retorica e morale sottesa.
Umbreon 91: The Water Fields
La storia, per quanto ben costruita nei suoi personaggi, risulta un po' troppo retorica nel suo svolgimento, fattore che limita fortemente l'effetto globale del racconto. Anche lo spazio per l'imprevedibilità, che sarebbe stata ben possibile e prevista, viene soffocato da un eccesso di ripetizioni che sbiadiscono la sorpresa. Si può trovare la buona strada, in ogni caso.
Quello_Nello_Specchio: Disorder
Sicuramente ben articolato e attestato di buona conoscenza di una certa arte letteraria o cinematografica; tuttavia, proprio questo eccesso di conoscenza ha probabilmente prodotto il misto beat generation/western tra i più banali e classici in assoluto.
Considerazione molto personale, non si vede davvero la necessità di un altro racconto così "americano", stile che, bisogna dire, è ormai invecchiato molto male.
Carmageddon
Robby: "Nessuno alle 12:37"
Questa fic avrebbe dovuto presentare un'introduzione più chiara e definita, un canovaccio più articolato e denso e soprattutto una caratterizzazione più marcata dei suoi personaggi, ed è un peccato perché l'impegno è innegabile e l'idea di fondo interessante. Avete presente quando un tergicristallo lascia delle righe sul parabrezza perché la gomma è da cambiare? Ecco, le aree lasciate "scoperte" dall'azione pulitrice della gomma si possono paragonare a ciò che manca in questa fic, vale a dire ciò che è stato sopra elencato.
Ellemme: "La verità che uccide"
Ecco, siamo di fronte all'esatto opposto della fic precedente: qui non mancano descrizioni di particolari, sia dello scenario, che dei fatti, che dei personaggi, ma il punto debole della fic è l'originalità. Il buono vince, il cattivo si paralizza sbigottito, titoli di coda. Ciononostante, la lettura di questa storia rimane gradevole.
Umbreon91: "The Water Fields"
Tormentata fic dalle tinte fosche e depressive. Pregio: spunti interessanti, seppure non originalissimi, finale spettacolare. Difetti: forma scritta non sempre impeccabile -qualche divisione dei paragrafi in più non sarebbe guastata-, mancanza di elementi descrittivi/narrativi della famiglia, i vecchi tempi, gli avvenimenti-svolta, i sentimenti... insomma, tutto ciò che poteva rendere un po' più corposa la narrazione.
Quello_nello-Specchio: "Disorder"
Godibile ambientazione "U.S.A." con abbondanza di particolari. Finalmente qualche sfumatura di colore in più in questa tavolozza. Inoltre, si avverte un certo dinamismo negli avvenimenti e i personaggi sembrano davvero sudare, pensare e trattenere il fiato. Il finale è stato trattato in modo un po' troppo sbrigativo: che sia stato fatto apposta per la suspence?
Mens: "Ultima Pagina"
Sulle orme di "Io Sono Leggenda", questa fic si sarebbe meritata un'introduzione un po' più dettagliata e soprattutto un bel fuoco d'artificio sulla distruzione del mondo, magari con invenzioni di nuovi Stati o Continenti e relative alleanze, guerre o tradimenti, per esempio. Toccante, comunque, la fine che l'autore ha scelto per il protagonista.
Tibbo: "Cannibalismo di un'illibata"
Non-storia basata sul disgusto del lettore e ottimo spunto per un saggio sui possibili effetti a lungo termine dell'MDMA sciolto nell'alcool da pasticceria (sì, quello a 95°).
Cerb: "Fame di vita"
Qual è il difetto più grande di un giro di giostra? Esatto: dura troppo poco! Non passa una manciata di secondi che già ci si trova a scendere dai sedili e a salutare quelle rotaie contorte e sempre troppo costose. Anche questa fic, pertanto, manca di particolari, di premesse, di conseguenze, e il tutto brucia veloce come un fiammifero. Troppo veloce.
Mella: "Alone"
Classica impostazione narrativa da film giallo/poliziesco. Lettura abbastanza agile e scorrevole. Avrebbe potuto "osare" di più: originalità non significa necessariamente strampalaggine!
io
robby
un racconto molto forte e interessante, dove ci sono però parecchie imperfezioni e ingenuità stilistiche - non so se siano fatte apposta, ma in effetti si integrano abbastanza bene nel tono del racconto. molto ben riuscito.
ellemme
questo racconto non è particolarmente originale, ma è scritto piuttosto bene - a parte qualche perdonabile svista. il finale è forse un po' troppo buonista, ma la storia è comunque, come nei classici dell'investigazione, piuttosto avvincente.
mens
mens è una garanzia, e ce lo dimostra con questo racconto apocalittico e anomalo. la prosa è molto poetica e potente, e la mancanza assoluta di discorso diretto rende l'atmosfera ancora più angosciante; l'unico difetto è il pizzico di retorica nel finale. molto bello, comunque.
tibbo
non so cosa pensare di questo racconto, dove il contenuto è ovviamente praticamente assente a favore di una forma bizzarramente postmoderna-splatter-gore. forma che sembra comunque troppo ostentata per essere credibile, ma che potrebbe essere molto migliore se un tantinello più levigata.
cerb
atmosfere molto inquietanti e almeno un paio di periodi davvero da manuale. un racconto che comunque si basa più sulle suggestioni che su una trama compiuta: scelta sempre molto rischiosa, ma questa volta piuttosto azzeccata.
mella
mi dispiace dirlo, ma è un racconto un po' troppo ingenuo, e forse il fatto è dovuto anche all'ambientazione poliziesca che è decisamente abusata.
umbreon91
una scrittura molto dinamica e incalzante che ben si adatta al carattere drammatico di questa fic. peccato che non sempre il contenuto sia all'altezza della forma: comunque ci sono ottime potenzialità per il futuro.
quellonellospecchio
(n/a)
sailko
Nessuno alle 12.37 (Robby)
Ma il tema di quest'anno cos'era la morte? Perché tutte le fic girano e rigirano su omicidi/suicidi/stermini, ecc... un tripudio d'allegria insomma. Cmq la fic di Robby è scritta abbastanza bene, però ci sono dei punti un po' troppo tirati via... ad esempio il furto nel negozio, non si capisce perché e per come stia lì all'inizio della storia, né cosa sia Eternal sonata (oddio forse dovrei sapere cos'è, ma sono ignorante in materia)... Rispetto però ad altre fic ho apprezzato l'ambientazione metropolitana e realistica, anche se c'è un po' troppo vittimismo.. però la narrazione cruda e asciutta evita il patetico.
La verità che uccide (Ellemme)
Quest'anno ci sono un paio di fic gialle/noir. Questa di Ellemme è particolarmente carina e ben curata nella trama, nonostante qualche approssimazione un po' irreale, tipo l'ammoniaca nel caffè, che non è proprio la sostanza più inodore che ci sia! Però, a parte qualche cosa da limare sulla quale si può anche chiudere un occhio, la storia è tutto sommato avvincente e ben architettata. La lunghezza, che è maggiore delle altre fic, non mi è pesata, anzi è necessaria per articolare compiutamente le varie parti della storia.
Ultima pagina (Mens)
Quando ho letto le fic la prima volta alcune ci ho ripensato dopo... ce n'era però una che non ricordavo di aver letto, ed era questa. Mi dispiace ma l'argomento fantascientifico mi è entrato da un orecchio e uscito dall'altro, probabilmente perché in questa fic, anche se scritta innegabilmente bene dal punto di vista della forma, incanala una serie di luoghi comuni sulla scienza cattiva, sulla civiltà, sull'era post-atomica che sanno tutti di già sentito/già visto... una fic alla quale manca l'anima.
Cannibalismo di un'illibata (Tibbo)
Ommioddio... stavo sull'autobus a leggere le fic e, mascherato da un linguaggio artificiosamente vezzoso, mi ritrovo la storia più splatter che si poteva scrivere, un vero calcio in culo a tutte le convenzioni del buon senso e buon gusto. Schifato sì, però anche sorpreso. Il contrasto tra la scelta della forma e il contenuto è davvero notevole, non so da cosa possa provenire l'ispirazione, però non avevo mai letto niente di simile. In generale però le avanguardie sorprendono, ma hanno poco seguito, per cui non mi sento di dire che sia la mia fic preferita dell'edizione. Insomma è l'ideale per vincere il premio della critica, ma il premio vero in questi casi di solito va a qualcun'altro.
Fame di vita (Cerb)
Questa fic è scritta bene però non sono riuscito a capire di cosa parli... l'atmosfera resta in bilico tra un fantasy e un horror spiegando pochissimo cosa stia succedendo, perché, per cosa, per come. Mi sembra che manchi un po' di mordente, manca di situazioni che restino impresse, nel bene o nel male... infatti mi ero già scordato di averla letta. L'anno prossimo consiglio serenamente di osare un po' di più.
Alone (Mella)
Ecco al seconda fic giallo/poliziesca, dopo Ellemme. Qui però i difetti della storia, le sbavature, i punti ingenui sono un po' troppi e, a differenza dell'altra fic dove sono particolari secondari limabilissimi, qui è proprio la struttura portante che non regge. Il gruppo di terribili criminali è cattivo quanto il Team Rocket, di intelligenza pari se non inferiore, i supermarchingegni dell'FBI, sui quali alla fine si basa la storia, fanno sorridere per il funzionamento contrario a qualsiasi logica di utilità, la tensione sfuma, le descrizioni sono un po' tirate per i capelli. Ma non sarebbe stato meglio parlare di qualcosa che si conosce un po' meglio come ha fatto Robby? Cmq il finale è la parte migliore perché la morte del protagonista è un punto di rottura rispetto al classico schema del film hollywoodiano al quale la fic si è probabilmente ispirata.
The Water Fields (Umbreon 91)
Questa direi che era la seconda fic di ambientazione horror/dark dopo quella di Cerb. Qui la storia è più articolata, i personaggi prendono più corpo, l'ambientazione si percepisce meglio. Restano però alcuni difetti, tipo alcuni punti non pienamente comprensibili (perché quella vuole andare al parco), alcune ingenuità (il veleno per "mammiferi".. o che c'entra qui se uno è mammifero o rettile o anfibio?) e un finale, che per quanto voglia essere sorprendente, sa di trito e ritrito. Poi in questo caso, a differenza della fic di Mella, la morte del protagonista mi sembra assolutamente gratuita.
Disorder (Quello_nello_Specchio)
Non ho ancora letto i commenti degli altri giurati, ma secondo me questa è la più bella fic dell'edizione. All'inizio è un po' spigolosa, ho dovuto rileggere due/tre volte i primi paragrafi per mettere a fuoco cosa stesse succedendo, poi però tutto inizia a prendere corpo, ogni parola fila al suo posto e la lettura diventa avvincente, a un livello ben calibrato tra azione, ricordi e descrizione. Studiatissima la scena, che viene resa davvero in tutti gli elementi essenziali, che quasi sembra di esserci sdraiati noi in quel garage. Belli, bellissimi alcuni dettagli, come quello dei martelli appesi che se ne stanno "orgogliosi", un vero colpo di genio che mi è rimasto in mente. A parte un "ottobre" scritto in maiuscolo che si porta via mezzo punto, non posso che stare alto con la votazione.
Ipergorilla
Nessuno alle 12.37 (Robby)
Riassumendo. Un ragazzo e una ragazza rubano in un negozio. Poi il ragazzo torna a casa e scopre di dover andare a casa del padre (che odia). il ragazzo va a casa di suo pade e si uccide. Il racconto è crudo e l'esposizione è striminzita: non c'è un minimo di introspezione o tentativo di coinvolgere il lettore nella mente del protagonista. Il suicidio finale più che altro mi sembra una trovata da poco per catalizzare l'attenzione.
La verità che uccide (Ellemme)
Storia che trasuda phoenix wright da tutti i pori scritta abbastanza bene nel classico stile investigativo. La lettura procede tranquillamente senza troppi tempi morti, e purtroppo senza nemmeno momenti salienti. Buon lavoro comunque.
Ultima pagina (Mens)
Il genere della fic è uno dei miei preferiti. Mi sarebe piaciuto se fosse stata espansa , magari raccontando i mesi passati dal professore a immagazzinare tutti i dati della terra.
Cannibalismo di un'illibata (Tibbo)
Storia di uno squisito gusto retro-macabro. La trama non è ben chiara, ma la sua necessità non si sente affatto di fronte all'immediatezza delle scene che vengono descritte. Ammetto di aver dovuto consultare il vocabolario per un paio di parole. Concordo per l'eventuale premio dello Stile. (e anche per i premio della giuria, dato che gli ho dato un voto più alto rispetto a tutti gli altri X|)
Fame di vita (Cerb)
Ho letto quasi tutto il racconto aspettandomi di scoprire alla fine che il protagonista fosse una zanzara XD. Non è successo. alla seconda lettura scopro una storia di classici mostri. Carina l'esposizione in prima persona e lo stile degno di nota.
Alone (Mella)
La particolarità di questo racconto è che può adottare entrambe le limitazioni date quest'anno. Ha come tema la verità, e per il protagonista non c'era speranza, questa volta .
La storia si svolge abbastanza pacatamente, con alcune interessanti trovate di spionaggio fantascientifico qua e là. Il finale non è dei peggiori. La pecca, come credo di aver fatto capire, è la mancanza di qualcosa che spicchi e renda la fic degna di non essere ignorata.
The Water Fields (Umbreon 91)
Iteressante trama dai risvolti psicologici. lo stile è quello canonico da racconto americano. Non so cos'altro dire, se non il voto.
Disorder (Quello_nello_Specchio)
Questa storia si distingue per l'utilizzo delle parole Fottuto, Fottutissimo, Fottutamente Racconto ricco di tratti introspettivi, a volte toccanti.. forse un po' troppo dominato da una retorica stantìa. Per il resto è un racconto ben congegnato e ben capace di intrattenere.