Roisian - PokéTales

Roisian

#IoScelgoLapras
Ciao, questa è la prima storia che scrivo, quindi non sono molto brava. Mi sono ispirata ai miei vari pensieri, e ai vari racconti di questo Forum per scrivere. Spero vi piaccia, e se notate errori/ volete dirmi qualcosa, dite pure, accetto critiche costruttive :)

Detto questo, godetevi il racconto! 

Prologo
C’è un posto lontano da tutto, nel mezzo di questo universo. In questo posto vivono degli esseri, chiamati Pokémon. Non sono piante, né animali, neanche umani. Sono… Pokémon. A volte vivono in villaggi autonomi, altre volte vivono con gli umani. Queste sono alcune delle infinite storie su questo incredibile e a noi sconosciuto mondo.
PokéTales [Racconto 1- Capitolo 1]
-Questa casa è veramente spaziosa e accogliente! – Disse Flareon. –Guarda, c’è una camera tutta per te, Shroomish!-. –Sì, ho notato, anche se non capisco tutta la tua euforia per una casa. Ci vivremo massimo quattro mesi, poi il campo finirà. Qual è la mia valigia? -. Flareon rivolse lo sguardo ai tre borsoni ai suoi piedi, prese il più piccolo e lo spostò verso Shroomish. –Questa è la tua; le altre due sono una mia e una con cibo e cose varie. Vado a sistemare la mia camera, poi vengo ad aiutarti. - e così fece. Nella sua stanza c’era un letto centrale, e nella parete accanto un poster di un Gallade. Posò nella sua libreria molti libri, la maggior parte autobiografici. Sistemò meglio il letto ed andò nella camera di Shroomish. Anche in essa c’era un letto centrale, la libreria piena di libri di testo antichi e storie mitologiche. Sopra la libreria c’era una foto con lui e suo padre. Su una mensola mise, con l’aiuto della sua amica, la sua collezione di tazzine. Passarono il resto della giornata a sistemare la casa, tra la cucina, salone e giardino. Quando ebbero finito di mettere in ordine Shroomish propose di andare nella piazza  di Mahkra, la città in cui si erano appena trasferiti. La piazza era veramente enorme, con una fontana al centro e molti negozi intorno, ed era inoltre facilmente accessibile dato che si trovava a pochi passi della loro abitazione. Mentre passeggiavano, Flareon dava un occhio anche alle vetrine dei vari negozi. -Shroomish, guarda qua! In questo negozio vendono libri elettronici che vengono aggiornati in tempo reale! È una cosa così futuristica… e costano solo 150 P l’uno! Andiamone a comprarne uno!- Shroomish non sembrava molto convinto, ma comunque pagarono metà per uno. Cenarono in piazza e tornarono a casa. 
Flareon entrò nella sua stanza e accese subito il suo dispositivo. Tra i vari blog ce n’era uno in particolare che colpì la sua attenzione. Era scritto dal suo autore preferito, ovvero Gallade, che lei amava alla follia. Pubblicava ogni giorno un video sul suo blog, e in un video particolare, Flareon notò un dettaglio…
 
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Roisian

#IoScelgoLapras
Il tasto con l'occhio
Grazie, dici niente riguardo al racconto? 
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Roisian

#IoScelgoLapras
1. Sto facendo un casino coi messaggi, maledetto telefono xp

2. Noto con dispiacere che non avete commentato per niente, a breve (oggi o domani) cambierò racconto, ne ho un bel po' da parte :)
 

Awake☆

Through the distorted lenses I found a cure
Io una cosetta veloce da dire ce l'avrei, una critica costruttiva se non la prendi male  :)

L'idea della raccolta di racconti mi piace un sacco ma non ho capito dove vuoi andare a parare: il prologo è una parte veramente importante perché ha il compito di ''accogliere'' il lettore facendolo entrare nell'atmosfera delle storie che racconterai, non puoi semplicemente sbattermi in faccia qualche riga buttata giù alla veloce perché tanto l'anima del racconto saranno i capitoli.  Perché semplicemente non mi dai il tempo né mi trasmetti la voglia di continuare a leggere, e questo capitolo dovrebbe essere la tua prima arma per accattivare i lettori di passaggio e guadagnarsi la loro voglia di continuare, altrimenti questi leggono, passano ed è  finita lì.

Sul primo capitolo invece non ho molto da dire, prima di parlare di fluidità  e contenuto mi piacerebbe mettessi a posto quel povero prologo. Per esempio, potresti raccontarmi di più di questa suddivisione tra umani e Pokemon, di dove si trovano questi villaggi, gli uomini gli hanno mai visti?  So cos'è un Pokemon, cerca di non scadere nel banale, ma non ho ''mai'' sentito di Pokemon che parlano o che usano la tecnologia, potresti spiegarmi meglio per esempio, come  sono arrivati a questo.

E comunque non ti preoccupare se all'inizio magari non riceverai valanghe di commenti o ci sarà qualche critica, è che nessuno nasce imparato ma tutti possono migliorare in qualcosa se ci si mette tanta costanza e tanto impegno.
 

Roisian

#IoScelgoLapras
Io una cosetta veloce da dire ce l'avrei, una critica costruttiva se non la prendi male  critiche costruttive sempre ben accetti 

L'idea della raccolta di racconti mi piace un sacco ma non ho capito dove vuoi andare a parare: il prologo è una parte veramente importante perché ha il compito di ''accogliere'' il lettore facendolo entrare nell'atmosfera delle storie che racconterai, non puoi semplicemente sbattermi in faccia qualche riga buttata giù alla veloce perché tanto l'anima del racconto saranno i capitoli.  Perché semplicemente non mi dai il tempo né mi trasmetti la voglia di continuare a leggere, e questo capitolo dovrebbe essere la tua prima arma per accattivare i lettori di passaggio e guadagnarsi la loro voglia di continuare, altrimenti questi leggono, passano ed è  finita lì. Volevo una specie di introduzione, non mi convince a tanto ma ho deciso comunque di postarlo insieme al capitolo. Vedo che non è  andata benissimo :(

Sul primo capitolo invece non ho molto da dire, prima di parlare di fluidità  e contenuto mi piacerebbe mettessi a posto quel povero prologo. Per esempio, potresti raccontarmi di più di questa suddivisione tra umani e Pokemon, di dove si trovano questi villaggi, gli uomini gli hanno mai visti?  So cos'è un Pokemon, cerca di non scadere nel banale, ma non ho ''mai'' sentito di Pokemon che parlano o che usano la tecnologia, potresti spiegarmi meglio per esempio, come  sono arrivati a questo. Se riesco oggi o domani posto di nuovo,  aggiustando  anche il prologo.  Comunque,  per dirti,  una cosa tipo Mystery Dungeon. 

E comunque non ti preoccupare se all'inizio magari non riceverai valanghe di commenti o ci sarà qualche critica, è che nessuno nasce imparato ma tutti possono migliorare in qualcosa se ci si mette tanta costanza e tanto impegno.

GGrazie mille dei consigli,  spero  che quando  posterò  di nuovo ti piacerà,  anche perché  questa storia è  un po' banale,  ma mi ero affezionata ai personaggi,  quindi... :D
 

Roisian

#IoScelgoLapras
Ecco a voi il racconto 2, ho deciso di interrompere l'uno poiché mi sembrava più bello questo :)  Su consiglio di Awake ho modificato il prologo, ditemi se questo vi piace più dell'altro e cosa dovrei migliorare. Buona lettura :)

Prologo

I Pokémon non sono sempre come li conosciamo. Hanno villaggi autonomi dispersi nelle foreste, negli oceani, nei cieli e in qualsiasi luogo si adatti al loro Tipo. Altre volte i Pokémon convivono con gli esseri umani, selvatici o catturati nelle PokéBall. Sono molto più intelligenti di quanto non crediamo: anche se spesso parlano usando il loro nome, tra di loro si capiscono perfettamente, come noi umani. Queste sono solo alcune delle migliaia di storie che circondano queste creature meravigliose.

[PokéTales] [Racconto 2 – Capitolo 1]

Eevee si svegliò. –Non… mi sembra di ricordare questo luogo…-. Era sdraiata ai piedi di un albero in una foresta, davanti a un laghetto. Proprio in quel laghetto, avvertì un rumore. –Cosa c-c’è là dentro…?- pensò preoccupata. Si avvicinò, e dal laghetto uscirono un Oshawott ed un Mudkip. –Ehi, ciao! Non ti ho mai vista da queste parti! - disse Mudkip, sorridente. –Neanch’io- rispose Oshawott. –Ti sei trasferita da poco? -. –No, in realtà non ricordo niente di quello che mi è successo. So solo che mi sono svegliata… e mi sono ritrovata sotto quest’albero-. Mudkip uscì dall’acqua. –Eevee, vuoi vedere il nostro villaggio? E’ a due passi da qua! Seguimi, scommetto che ti piacerà!!- disse Mudkip.

Camminarono per un po’ nella foresta. Nel mentre si presentarono: Oshawott e Mudkip erano migliori amici, ed abitavano a Rhatos, un villaggio in una pianura davanti la foresta. Eevee invece non si ricordava niente, sapeva solo di essere un Pokémon.

Arrivarono a Rhatos. Era un piccolo villaggio con venticinque-trenta case, un paio di bancarelle e una cinquina di bar o comunque luoghi dove mangiare. Le case avevano quasi tutte una forma circolare con una mansarda e due stanze al piano terra. –Ehi Eevee, ti piace questo posto? Hai gli occhi che brillano!!- esclamò ridacchiando Oshawott. Lei annuì. –Ragazzi, cosa fate là impalati? Venite a divertirvi qua! - disse Mudkip, correndo e tuffandosi in un laghetto mezzo interrato in una grotta. Gli altri due lo seguirono, tuffandosi a loro volta. –Qui è il mio posto preferito! C’è sempre un aria fresca che quasi quasi mi ci addormenterei ogni pomeriggio! -. Scoppiarono tutti in grosse risate.

Si fece sera. Mudkip cominciò ad avviarsi a casa, e Oshawott ospitò Eevee per la notte. Sua sorella adottiva, Cubchoo, passò tutta la sera a pettinare il pelo di Eevee e a farle acconciature varie alla coda e al collare, dai fiocchetti alle mollette. Quando Cubchoo si addormentò, sua madre, Dewott, la prese la portò in camera con sé, mentre Oshawott e Eevee si alloggiarono nella mansarda per dormire.
 
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