quanti luoghi comuni si portano sempre questo genere di topic...
sarà che ignoro certe "saghe moderne" (il primo Hunger Games rimane carino comunque -al secondo mi ero già rotto ed ho sperato che se proprio doveva prendere ispirazione da Battle Royale potevano almeno morire tutti nel primo capitolo risparmiando l'ansia ad un'intera generazione occidentale), ma a me viene in mente come primo esempio che il film di Jurassic Park con il libro non c'entra una mazza eppure è riuscito ugualmente ad essere un capolavoro del cinema (universalmente riconosciuto, tra l'altro).
Con non c'entra una mazza non mi riferisco tanto alla trama, quanto più allo stile: intendo che il libro era molto più horror, violento e drammatico del film, che invece ha più carattere fantascientifico (la cosa si vede anche meglio in Jurassic World). Le differenze si vedono anche nei personaggi, caratterizzati molto più negativamente nel libro (mentre nel film i personaggi negativi sono quelli eliminati dai dinosauri ed i protagonisti hanno solo intenzioni e volontà positive).
Dire se sia meglio il film od il libro è difficile, impossibile, penso vada a gusti personali: con la soggettività non si può giudicare.
Non posso non concordare comunque, che le saghe di HP e LOTR malgrado i tagli siano state trasposte molto bene su schermo (LOTR in particolare per scenografie ed entrambi direi per effetti speciali e caratterizzazione dei personaggi). Cioè, se pensiamo che questi libretti avevano dietro un mondo intero, fatto da centinaia di persone (in particolare HP che aveva anche un background pseudostorico del mondo della magia), di luoghi (con ambientazioni storico-mitiche e non), portarle su pellicola in capitoli da 2-3 ore (per quanti film tu voglia fare di un libro) è un'impresa, e secondo me ce n'è da ammirare per questi esempi. Certo che poi i registi di HP avevano pure la fortuna di lavorare con la diretta collaborazione dell'autrice (Tolkien aveva deciso di non muovere un dito invece :°), quindi sicuramente rispetto ad altri adattamenti sono più curati. (Certo poi uno va a vedere Twilight e capisce che il mondo del cinema e dell'editoria è tutto sbagliato, un po' come 50 sfumature.)
Comunque, vorrei anche ricordare che "ispirato", "tratto da", "adattamento" =/= trasposizione alla lettera. Giusto per mettere le cose in chiaro, perfino gli stessi autori non usano il copia-incolla, ma applicano qualche cambiamento quando ad esempio dovevano farne un'opera lirica/teatrale/recital. Non a caso, spesso e volentieri si sente dire "liberamente tratto da" prima dei titoli di apertura/dopo i titoli di coda.
Spesso inoltre la cosa che i lettori attaccano di più è "l'assenza di descrizioni" o presunta tale all'interno di un film (non posso che ammettere come sia verissimo in alcuni casi, soprattutto quando la pellicola è vittima di numerosi tagli per rispettare le tempistiche), quando invece si tratta magari solo di uno spettatore poco attento (perché la focalizzazione dei dettagli in una scena avviene, in modo diverso, adoperata dalla regia anche nei film) che ha bisogno di più tempo per concentrarsi su una scena e per questa sua caratteristica si ostina a preferire il libro (più statico e con tutto il tempo che si vuole per passare alla prossima scena -o pagina, in questo caso). Un solo fotogramma ci può dare una quantità di informazioni pari ad un intero libro ed oltre (come si suol dire: un'immagine vale più di mille parole).
Però non c'è niente di male in questo: io al contrario preferisco la dinamicità e voglio un'immersione totale nella scena (una scenografia curata in questo caso dà un'enorme aiuto e mostra elementi che magari nel libro non erano nemmeno scritti), che spesso un libro mediocre non dà affatto o che io personalmente magari non sento di avere nel leggere un libro (al contrario di molti altri che mi dicono come invece per loro il libro sia molto più coinvolgente). I film si prendono molte più libertà solitamente questo è vero, ma con le giuste scelte stilistiche un bravo regista-sceneggiatore ha le stesse capacità che ha l'autore di trasmettere emozioni e sensazioni.
Un'altra critica che muovono spesso è "lasciare spazio all'immaginazione", ma probabilmente chi lo dice è fossilizzato su uno standard di film schematico, come le parodie o le commediole romantiche e non (che sono -eccetto rari casi- la rovina del cinema = incontro di coppia, avvenimento tragico, risoluzione, lieto fine; schema da cui poi sono nati un sacco di varianti, credendo che cambiando qualche elemento la trama potesse cambiare, ma sono ugualmente pessimi esperimenti. In realtà si tratta solo di ingannare lo spettatore facendogli credere di vedere qualcosa di nuovo) e quindi non è uno spettatore di altri generi più introspettivi e psicologici (thriller, horror, drammatico, avventura) che danno molto più spazio alle personale sensazioni del pubblico ed alla loro libera interpretazione di quello che hanno visto.
Con l'aiuto degli effetti speciali moderni poi mi sembra innegabile che il fantasy come genere abbia subito una forte spinta (che io vedo positiva)... lì sì ok, vedere tutto realizzato da un computer anonimo, può sembrare una cosa fredda e senza che lo spettatore possa dare sfogo al suo pensiero, poi bisogna vedere anche come viene implementato l'elemento fantasy: perché ad esempio, Alice in wonderland, ma anche La fabbrica del cioccolato in minor misura, entrambi di Tim Burton, riescono a proiettare un mondo nella mente dello spettatore (e, soprattutto nel caso di Alice, ad immaginare e chiedersi come funzioni un mondo con quelle regole astratte). Non ho mai letto i libri delle Cronache di Narnia invece, quindi non posso fare dei paragoni, ma l'accoglimento mi è sembrato più che positivo (in particolare per il primo ed il terzo volume, seppur con qualche critica).
Suckerpunch so bene che non sia tratto da un libro, ma è un "must-quote" per farvi capire come un film avventura-fantasy (e pure con scene d'azione! genere che di solito con l'introspezione non c'entra niente) riesca ad essere seriamente immersivo per lo spettatore, alla pari di un libro.
Fantasye a parte poi, Shutter Island (di Martin Scorsese) è basato sul romanzo omonimo (in italiano è stato tradotto "L'isola della paura", di Dennis Lehane) e mi sembra un altro esempio riuscitissimo (non dico capolavoro alla pari di Jurassic Park, LOTR ed HP, ma sicuramente almeno a livello personale ha ottenuto un punteggio altissimo, anche se io sono di parte essendo un fan del genere thriller psicodrammatico, come avrete capito avendo citato questo film e Suckerpunch).
Non sono tratti da un libro, ma mi sento ugualmente di citare in quanto kolossal del cinema i film Star Wars, "vittime" di parecchie parodie, tra cui Blue Harvest dei Griffin e Spaceballs (Balle spaziali, di Mel Brooks), in questo caso gli adattamenti sono state le parodie (e non sono molto riuscite imho).
Esempio a sé anche quello di Frankestein Junior (sempre di Mel Brooks), capolavorissimo riuscito stavolta (al contrario di Balle spaziali), seppure non sia un adattamento del libro in quanto si parla del fantomatico nipote e non del vero personaggio del libro. Però ecco, secondo me qui si può parlare comunque di "tratto/ispirato dal libro", perché ci sono lo stesso tutti gli elementi presenti.
Altri esempi eclatanti che non sono riuscito ad inserire:
- Lo Squalo (Jaws)
- The Box (Button, Button) <- consigliato, anche questo sta nel fantascienza/thriller psicologico
- IT (It, di Stephen King)
- 1408 (Tutto è fatidico, sempre di Stephen King)
- The Prestige (di Christopher Priest)
- la trilogia di Batman Begins/Dark Knight (se consideriamo l'adattamento del fumetto)
- Brokeback Mountain
- Mary Poppins
- The Hours (questo lo possiamo vedere sia come un adattamento del romanzo originale sia di una revisione-fantasia sulle opere dell'autrice Virginia Woolf)
- Il Grande Gatsby (2013)
- Il Diavolo veste Prada (certo non è un capolavoro, ma ci sta come riuscito bene: non dovete ***OVVIAMENTE*** prendere questa lista come oro colato, dato che si tratta pur sempre dei miei gusti personali)
- Minority Report
- 007
- Forrest Gump
- Prova a prendermi (Catch me if you can, autobiografico)
- i classici Disney (sono quasi tutti tratti da romanzi fiabeschi oppure adattamenti stravolti delle opere reali, come Il Re Leone sta ad Amleto ed Oliver&Co ad Oliver Twist)
- L'esorcista
- L'uomo bicentenario ed Io, Robot (tratti dai racconti di Isaac Asimov)
- Hook: Capitano Uncino (pseudo-sequel di Peter Pan)
- Shindler's List (biografico)
- Dracula di Bram Stoker (versione di Francis Ford Coppola, autore anche de Il padrino ed Apocalypse Now)
- Psyco (di Alfred Hitchcock)
- e poi boh ragazzi son troppi mi arrendo. Comunque è un peccato non citare anche gli sforzi che fanno i registi-sceneggiatori per scrivere le loro opere, alla fine anche loro "scrivono un libro" che poi viene "adattato sul grande schermo".
- EDIT Blade Runner avevo dimenticato Blade Runner!
- ri-edit di recente ho pure visto Identity, che è sulla falsa riga dei 10 piccoli indiani di Agatha Christie
- m*rda avevo lasciato fuori Stanley Kubrik: Shining, Arancia meccanica, Full Metal Jacket, Eyes Wide Shut.
- Pomodori Verdi Fritti alla fermata del treno :°D
- Stand By Me - Ricordo di un'estate
- Fight Club - come ho fatto a dimenticarmene? Il Fight Club non esiste.
Se poi allarghiamo il discorso anche alle serie tv, per ora mi vengono in mente solo i recenti Orange is the new Black tratto dal libro omonimo di Piper Kermann, House of Cards, il già citato Trono di spade (e Smallville, se consideriamo il fumetto alla pari di un libro), ma sono sicuro che ci sono altri nomi che mi sfuggono. Ah beh, ci sarebbe anche Once upon a time, apprezzato da molti, anche se personalmente lo ritengo solo un'accozzaglia. Molto interessante Sherlock, invece, che però è ambientato ai giorni nostri e quindi anche qui non un vero (con i romanzi non c'entra nulla). Personalmente poi ritengo che i film usciti di recente al cinema (quelli con Robert Downey Jr) non c'entrino nulla e siano orribili (e distorcano la figura dell'investigatore), eppure hanno avuto successo.
Mi sono veramente dilungato troppo, anche se mi dispiace non aver citato un sacco di cose che adesso non mi vengono in mente, tipo che non ho citato nessun adattamento ai giorni nostri (ed invece sì perché ora ho messo Identity).
TL; DR: film e libri sono capolavori in modo diverso. </thread>