BLOCCO A OLTRANZA DEI CAMPIONATI DI CALCIO

Stato
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http://www.repubblica.it/2007/02/sezioni/sport/calcio/serie_a/riunione-figc/riunione-figc/riunione-figc.html

Pancalli: "Stop a tempo indeterminato per tutto il campionato di calcio"

Il Commissario Luca Pancalli

ROMA - "Il campionato si ferma a tempo indeterminato". Lo ha deciso questa sera il commissario straordinario Luca Pancalli dopo un vertice telefonico con gli stati maggiori del calcio e dopo aver sentito il premier Romano Prodi, il ministro dell'interno Giuliano Amato e il ministro dello sport Giovanna Melandri. "Ho disposto lo stop di tutte le attività, il calcio in Italia si ferma. Ci vogliono misure drastiche, altrimenti non ripartiamo. Ora basta, veramente basta". "Qualsiasi decisione la Figc voglia prendere ha l'appoggio del Coni". Lo ha assicurato in un colloquio telefonico il presidente del Coni Gianni Petrucci al commissario Pancalli.

Il Coni ha convocato, per lunedì prossimo alle 15, una Giunta straordinaria per fare il punto sul mondo del calcio dopo i tragici fatti avvenuti questa sera durante Catania-Palermo. "Non è sufficiente una giornata. Senza misure drastiche non si riparte". Il commissario Luca Pancalli ha anche aggiunto che "questo lunedì ci ritroveremo per un tavolo di emergenza con Prodi i ministri Melandri e Amato. E' una situazione che non riesco neanche a commentare, perdere la vita a 38 anni è incredibile".

Il numero uno della Figc pensa alla famiglia del poliziotto che ha perso la vita oggi a Catania durante gli scontri nel derby tra i rossazzurri e il Palermo. "Questo non è sport, sono d'accordo con Petrucci e con tutte le componenti del calcio e abbiamo bloccato tutto", ha proseguito Pancalli. Alla domanda sull'opportunità di bloccare il campionato prima della gara di oggi vista la morte del dirigente della Sammartinese, Licursi, ha risposto: "Non mi sento di affrontare polemiche, c'è una famiglia che sta attraversando quello che sta drammaticamente vivendo - ha spiegato Pancalli. Ci vuole un momento di riflessione perchè la gente capisca che ormai la misura è colma: quel che è successo negli ultimi tempi è davvero inaccettabile. Quando si parla di morti per una partita di calcio, non si può andare avanti facendo finta di nulla. Il poliziotto di Catania è solo l'ultimo caso. Già in passato c'erano stati episodi delittuosi e nessuno aveva mosso un dito", ha continuato Pancalli.

"Gli impianti son diventati zona franca, dove il delitto viene spesso "derubricato" dall'impossibilità di catturare e punire i colpevoli. E se a questo aggiungiamo gli imbrogli, gli episodi di corruzione e l'immoralità che dilaga a tutti i livelli nel nostro calcio, è facile concludere che questo mondo deve coraggiosamente fare delle scelte e cacciare i mercanti dal tempio".
 

Ombra

Dragoran, immer besser!
Admin
Peccato che per queste cose si debbano sempre aspettare i primi morti, che pure in passato non sono bastati.

É un segnale forte, che condivido. Spero che lo stop sia sufficientemente lungo da far capire a tutti, addetti ai lavori e spettatori, che in fondo è solo un gioco, anche se ho i miei dubbi sulla durata, visti tutti gli interessi economici in ballo.
 
Giusto indubbiamente, ma erano da prendere prima i provvedimenti... Non bisognava aspettare che un povero trentottenne perdesse la vita... Dopotutto in passato episodi del genere erano già capitati (leggasi Spagnolo ecc.).  A oltranza poi non penso proprio... I vari presidenti come si guadagnano il pane poi? :°D
 
Il guaio é che molta gente non farà altro che contare i giorni. Altro che riflettere.

Il modello inglese é sempre più vicino. E io non ne sono felice.
 

Carmageddon

AGE IS JUST A NUMBER
Admin
Gabriel Aramil ha scritto:
Il modello inglese é sempre più vicino. E io non ne sono felice.
Però adesso gli stadi inglesi sono i più sicuri, e gli spettatori possono stare tranquilli tranquilli a bordo campo.

Certo, tutto ciò ha avuto un prezzo, però almeno adesso loro stanno bene.

Noi invece siamo ancora all'età della pietra.

Ieri avrei dovuto anch'io andare allo stadio, naturalmente per lavoro. Avrebbe dovuto esserci Treviso-Napoli, anch'essa considerata partita a rischio. Questo schifo deve finire, il campionato deve essere soppresso.
 

Iro

Amministratore di condominio
..e in Inghilterra le guardie sono pagate dalle società, e non dalle tasse pubbliche..almeno così so.
 

Wolf

Parroco
Ovviamente la scelta fatta mi pare appropriata...

L'unica cosa che mi dispiace è che stasera sarei dovuto andare a San Siro
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Carmageddon ha scritto:
Però adesso gli stadi inglesi sono i più sicuri, e gli spettatori possono stare tranquilli tranquilli a bordo campo.

Certo, tutto ciò ha avuto un prezzo, però almeno adesso loro stanno bene.

Noi invece siamo ancora all'età della pietra.
A me, sinceramente, l'idea di andare allo stadio per star seduto e cantare ogni tanto qualche coro non piace.

Ma é anche l'unica soluzione, e ne sono consapevole.

Sta di fatto che andare allo stadio, se verranno applicate misure simili, non sarà più lo stesso. Anche se sarà più sicuro.
 

The King

Amministratore di condominio
Da quanto seguo dal tg ora le partite si disputeranno a porte chiuse, beh è un ottimo inizio e non grava noi tifosi "pacifisti".

Almeno ora Rita Pavone non può più lamentarsi.
LOL :°°°D
 
Un ottimo inizio? Qualcuno mi spiega che senso ha approvare norme del genere?

E' un pò come se volessi evitare che i carcerati tornino, una volta in libertà, a commettere crimini. E per far questo li uccidessi tutti.

Ma poi, porte chiuse fino a fine anno, e poi?

Ah, ma nel mentre si fanno le norme.

E perché non fare subito queste?

Ci vogliono 4 mesi?
 

The King

Amministratore di condominio
Gabriel Aramil ha scritto:
Un ottimo inizio? Qualcuno mi spiega che senso ha approvare norme del genere?

E' un pò come se volessi evitare che i carcerati tornino, una volta in libertà, a commettere crimini. E per far questo li uccidessi tutti.

Ma poi, porte chiuse fino a fine anno, e poi?

Ah, ma nel mentre si fanno le norme.

E perché non fare subito queste?

Ci vogliono 4 mesi?
Almeno la gente impara a capire che certi atteggiamenti non si fanno adesso per ogni partita uno uccide una persona?

Bene adesso la gente la partita se la vede a casa o si sente solo i risultati e ci sono meno danni, se in questo mondo la gente non si merita le cose perchè dargliele?
 
~The King~ ha scritto:
Almeno la gente impara a capire che certi atteggiamenti non si fanno adesso per ogni partita uno uccide una persona?

Bene adesso la gente la partita se la vede a casa o si sente solo i risultati e ci sono meno danni, se in questo mondo la gente non si merita le cose perchè dargliele?
Meno danni? I tifosi violenti non farebbero altro che aspettare il prossimo campionato, e nel frattempo organizzerebbero guerriglie urbane all'esterno dello stadio! E' talmente ovvio che mi stupisco nel farlo notare.
 

Ombra

Dragoran, immer besser!
Admin
Intanto, rispetto alle prime dichiarazioni di ieri, si passa alle porte chiuse (per tutelare chi ha investito nel calcio in pubblicità, diritti televisivi, ecc.). Tra una o due giornate di campionato al massimo, probabilmente si riaprirà tutto, senza aver risolto granchè.

Gabriel Aramil ha scritto:
Un ottimo inizio? Qualcuno mi spiega che senso ha approvare norme del genere?

E' un pò come se volessi evitare che i carcerati tornino, una volta in libertà, a commettere crimini. E per far questo li uccidessi tutti.

Ma poi, porte chiuse fino a fine anno, e poi?

Ah, ma nel mentre si fanno le norme.

E perché non fare subito queste?

Ci vogliono 4 mesi?
Ti stupisci sui quattro mesi? A memoria, saranno ormai più di vent'anni che non si vive una domenica di calcio senza sentire di (o vedere purtroppo di persona) tafferugli e disordini. Ed ogni tanto ci scappa il morto. Se non si è riusciti a fare nulla di valido in tutto questo tempo, cosa pretendi in quattro mesi?

Il problema è che è tutto sempre più esasperato. É vietato sbagliare, una sconfitta è spesso vista come un disastro, i nervi sono a fior di pelle per prima cosa in campo ove si tollera molto e questo si ripercuote fuori. Mi chiedo cosa sarebbe successo dalle mie parti, se il Bologna fosse andato per la prima volta in B oggi, invece di finirci venticinque anni fa.

Piuttosto, perchè non regolare meglio tutte le cifre da capogiro che gravitano attorno al calcio? Un bel CCNL anche per calciatori ed allenatori e forse si tornerebbe tutti più a contatto con la realtà.

Gabriel Aramil ha scritto:
Meno danni? I tifosi violenti non farebbero altro che aspettare il prossimo campionato, e nel frattempo organizzerebbero guerriglie urbane all'esterno dello stadio! E' talmente ovvio che mi stupisco nel farlo notare.
Vabbè, però se lo stadio è chiuso, nessuno potrà più dire "sono andato allo stadio a vedere la partita e sono rimasto coinvolto nel casino". In questo caso si va allo stadio proprio per creare disordini e non ci sono scusanti: in galera!
 
cx! ha scritto:
Ti stupisci sui quattro mesi? A memoria, saranno ormai più di vent'anni che non si vive una domenica di calcio senza sentire di (o vedere purtroppo di persona) tafferugli e disordini. Ed ogni tanto ci scappa il morto. Se non si è riusciti a fare nulla di valido in tutto questo tempo, cosa pretendi in quattro mesi?
Certo che mi stupisco. Se ci si mette con convizione e con voglia di trovare qualcosa che funzioni, e sopratutto se si pensa solo a quello, 4 mesi sono un'esagerazione. Al massimo si fa una riforma e con il passare del tempo la si modifica.

La verità é che non c'é nessuno che abbia voglia di fare un lavoro serio.

cx! ha scritto:
Il problema è che è tutto sempre più esasperato. É vietato sbagliare, una sconfitta è spesso vista come un disastro, i nervi sono a fior di pelle per prima cosa in campo ove si tollera molto e questo si ripercuote fuori. Mi chiedo cosa sarebbe successo dalle mie parti, se il Bologna fosse andato per la prima volta in B oggi, invece di finirci venticinque anni fa.
Questo, oltre al dipendere dalla nostra stupida mentalità, oltre a dipendere dal gioco all'italiana, dipende dalla vita di tutti i giorni. Mancano sempre di più gioie, nella vita di tutti i giorni, e le si cerca disperatamente nel calcio. E se non le si trova lì, si esplode.

cx! ha scritto:
Vabbè, però se lo stadio è chiuso, nessuno potrà più dire "sono andato allo stadio a vedere la partita e sono rimasto coinvolto nel casino". In questo caso si va allo stadio proprio per creare disordini e non ci sono scusanti: in galera!
Ma intanto potrebbe scapparci più di un morto. E non é nemmeno detto che venga preso qualcuno.
 

Ombra

Dragoran, immer besser!
Admin
Wow!

Gabriel Aramil ha scritto:
Questo, oltre al dipendere dalla nostra stupida mentalità, oltre a dipendere dal gioco all'italiana, dipende dalla vita di tutti i giorni. Mancano sempre di più gioie, nella vita di tutti i giorni, e le si cerca disperatamente nel calcio. E se non le si trova lì, si esplode.
Ma dai!!! Se fosse così, allora l'intervenire sul calcio non si servirà molto. É impossibile assistere dal vivo solo a partite veramente belle (anche fuori dall'Italia) e non è colpa del calcio se c'è chi si riduce a cercarvi una gioia disperata.

Ma intanto potrebbe scapparci più di un morto. E non é nemmeno detto che venga preso qualcuno.
Qualunque riforma non sarà un colpo di bacchetta magica. Inizialmente ci saranno ancora risse, ci saranno purtroppo ancora feriti. L'importante sarà individuare motivi e responsabilità e punire adeguatamente. Chi andrà a creare disordini davanti ad uno stadio chiuso non potrà essere considerato un angioletto. Tanto vale iniziare ora a fare piazza pulita.

Edit:

"Lo spettacolo deve continuare.Ho sentito dire che il calcio dovrebbe fermarsi per un anno, ma parlare in questo modo significa essere esaltati e irresponsabili ". Il presidente della Lega Antonio Matarrese, in una intervista a Radio Capital, ribadisce con fermezza il suo parere contrario in merito a un lungo stop del calcio."Il calcio è un'industria che paga i suoi prezzi - Non è che la Fiat ha dovuto fermare le macchine per rilanciarsi - continua - Ci sono momenti in cui ci si deve fermare e sono stato d'accordissimo con Pancalli questa volta - Ma i morti li abbiamo voluti noi? Purtroppo fanno parte di questo grandissimo movimento. Ogni volta che succede qualche disgrazia tutti hanno dei buoni propositi, che restano tali, speriamo che questa sia la volta buona. Si parla tanto dell'Inghilterra, ma quello è un altro mondo dove quando prendono un criminale lo mettono in galera e buttano via la chiave"
(fonte http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/chan/tuttocalcio:5460439:/2007/02/05:)

Certo che uscite come queste fanno molto pensare in che mani sia il calcio italiano...
 
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The King

Amministratore di condominio
La repubblica dice questo oggi :

Il Coni vuole chiudere gli stadi a rischioMatarrese: "Lo spettacolo deve continuare"

ROMA - Il dopo Catania parte da Roma. Con la riunione straordinaria della Giunta del Coni chiamata a fare il punto sulle misure da prendere dopo la morte dell'ispettore Filippo Raciti nel corso del derby Catania-Palermo. La linea è quella della massima fermezza, condivisa dai ministri dell'Interno Giuliano Amato e dello Sport Giovanna Melandri. Una linea che però si scontra con la richiesta dei club di tornare a giocare al più presto e a porte aperte.

La Giunta Coni. In mattina il commissario straordinario della Federcalcio, Luigi Pancalli e il presidente del Coni Gianni Petrucci hanno riunito la Giunta. Sul tavolo le misure da prendere per riformare il calcio dopo i tragici fatti di Catania. Per adesso il calcio resta fermo. Su questo Pancalli è chiaro: "La sospensione dei campionati è una decisione da cui non mi sposterò fino a quando domani con il governo non avrò affrontato le questioni più importanti. Qualsiasi decisione comunque per rispetto è rinviata a dopo i funerali".

Le cose cambieranno, dunque. Ma come? La Giunta mette sul tavolo alcune proposte. Anzitutto la creazione di una struttura federale per il rilascio della licenza per gli impianti, a prescindere dal decreto Pisanu. Non solo: è stato deciso di rifiutare la licenza per il 2007-2008 a impianti non in regola con il decreto Pisanu. Vale la pena di ricordare che in Italia gli stadi che rispettano queste norme si contano sulla punta delle dita di una mano. Le squadre che giocano in stadi non in regola dovranno giocare in altre località o a porte chiuse.

Inoltre verrà definita l'estensione delle norme di giustizia sportiva anche alla cosidetta area riservata degli stadi: in pratica la zona tra il prefiltraggio e i tornelli che ricadrebbe così sotto la responsabilità delle società. Allargandone la responsabilità oggettiva.

Infine dalla giunta del Coni arriva l'invito a società e allenatori ad interrompere i rapporti "non virtuosi" con i tifosi. Suggerimenti che saranno vagliati domani nel corso del vertice a palazzo Chigi.

"Noi vogliamo che si riaprano gli stadi - dice il presidente del Coni Gianni Petrucci - se abbiamo vinto un mondiale è anche grazie agli investimenti che fanno i dirigenti. Ci sarà un momento in cui bisogna dire basta: ieri era la storia moderna, oggi c'è una storia contemporanea e di fronte ad un morto non ci sono se e non ci sono ma".

La Giunta, inoltre, ha ufficializzato la decisione di prorogare la gestione commissariale della Federcalcio. E ha confermato l'impegno a istituire delle borse di studio per i figli di Filippo Raciti.

La Lega calcio. Una posizione decisamente diversa è quella del presidente di Lega Antonio Matarrese che definisce "esaltati e irresponsabili" coloro che parlano di uno stop lungo e di campionato a porte chiuse. "Lo spettacolo deve continuare - dice Matarrese a Radio Capital - Questa è un'industria tra le più importanti d'Italia, un'industria che paga i suoi prezzi". Quando gli si fa notare che il calcio ha fatto delle vittime, il presidente di Lega dice che "i morti del sistema calcistico purtroppo fanno parte di questo grandissimo movimento che le forze dell'ordine non sono ancora in grado di controllare". Poi dà la sua ricetta: "Cominciamo a pensare a stadi nuovi". Un ragionamento che rispecchia quello dei club che vorrebbero tornare a giocare già domenica prossima e a porte aperte.
Mah di stadi alla regola credo ci sia solo l'Olimpico, per la seconda parte quella della lega calcio quoto cx.
 

Ombra

Dragoran, immer besser!
Admin
~The King~ ha scritto:
Mah di stadi alla regola credo ci sia solo l'Olimpico
Penso anche Torino e Bologna. Forse pochissimi altri. Ma per evitare del tutto i casini, non bastano gli stadi in regola.
 
Ultima modifica di un moderatore:
cx! ha scritto:
Ma dai!!! Se fosse così, allora l'intervenire sul calcio non si servirà molto. É impossibile assistere dal vivo solo a partite veramente belle (anche fuori dall'Italia) e non è colpa del calcio se c'è chi si riduce a cercarvi una gioia disperata.
E' così, te ne accorgi guardandoti intorno quando vai allo stadio. L'esasperazione del risultato é anche dovuta al fatto che la gente, per vari motivi, non riesce più ad accettare le sconfitte.

Paradossalmente, per esperienza personale, posso dire che se invece di applicare un gioco all'italiana si ri-iniziasse a giocare, ci sarebbero subito miglioramenti.

cx! ha scritto:
Qualunque riforma non sarà un colpo di bacchetta magica. Inizialmente ci saranno ancora risse, ci saranno purtroppo ancora feriti. L'importante sarà individuare motivi e responsabilità e punire adeguatamente. Chi andrà a creare disordini davanti ad uno stadio chiuso non potrà essere considerato un angioletto. Tanto vale iniziare ora a fare piazza pulita.
L'importante sarebbe evitare guerriglie urbane.

L'importante sarebbe essere sicuri che i colpevoli vengano punti.

L'importante sarebbe essere sicuri che non ci sia nessun gruppo estremista che protegga i propri membri che vanno a far casino la Domenica.

Chi andrà davanti allo stadio potrà farlo giustamente per protestare. E verrà mischiato a chi ci va per "picchiare lo sbirro".
 

Steph

Great Teacher
Mod
Più o meno l'esito si sapeva già. In ogni caso imho 48 ore sono comunque poche, non troveranno nessuno o quasi.

L'unica cosa che mi ha stupito è stata quella del "Daspo" preventivo ed esteso ai minorenni. Non che non facciano bene, eh. Ma mi pare una soluzione dell'età della pietra. Anche se forse è l'unica che è possibile adottare per i minorenni.
 
Stato
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