EdTheMad
Stato richiami
E boh, volevo fare questo esperimento, probabilmente la leggerà solo Aero...forse xD
Prendo i Power Ranger e come con PMMM stravolgo i canoni della serie, spero vi piaccia.
Se vi piace mipiacciate, se non vi piace postae pure le vostre critiche, purchè siano costruttive
Buona lettura :)
CAPITOLO PRIMO: YOU WILL (NOT) STAY WITH ME
La luna piena contornata da un manto di stelle illuminava quella notte fredda e buia. I grilli come al solito cantavano in sottofondo la loro melodia, spezzata ogni tanto dal rumore di una macchina che passava nelle strade adiacenti al parco.
Edward era seduto su una panchina, con le mani infilate nelle tasche della felpa, ad aspettare l'arrivo di Julia per la loro passeggiata al chiaro di luna. Non era una sorta di rituale d'amore, era semplicemente una pratica tra amici, dove ogni mercoledì sera i due giovani confidavano i loro segreti e i loro pensieri reconditi, sicuri che la notte e il silenzio di quel parco li avrebbero tenuti al sicuro.
"ciao Eddy!" disse una voce mielosa. Edward si girò e la vide salutare col suo solito fare euforico, e contraccambiò con un sorriso e un piccolo cenno con la testa
"scusa se sono arrivata in ritardo, mi hanno trattenuto a lavoro ---- tranquilla, quei soliti rompiscatole dei grilli mi hanno fatto compagnia. allora andiamo? ---- aspetta, prima un regalino!" Julia tirò fuori dalla sua borsetta un sacchetto di carta bianco "sono i tuoi preferiti" Edward aprì il sacchetto: c'erano i pasticcini alla crema che lei preparava alla caffetteria di cui lui andava pazzo. Il ragazzo ringraziò e insieme iniziarono la passeggiata.
Per circa una decina di minuti si sentì solo il rumore dei loro passi, persino i grilli avevano smesso di canticchiare. C'era qualcosa di anomalo in quel silenzio, e il ragazzo lo percepiva "ti devo dire una cosa" esortò all'improvviso Julia "io ed Erik...ci vogliamo trasferire ---- ah sì? dove vorreste andare? ---- lui ha trovato lavoro in Canada in un'azienda importante...e io ho deciso che lo seguirò ---- in...Canada?" Edward, dalla sua solita espressione calma e pacata, iniziò ad esprimere agitazione e a dilatare gli occhi "sì...ma non ti preoccupare eh! ci continueremo a sentire sul cell o in rete! del resto Internet oltre ai porno serve a questo no?" disse Julia ridacchiando, cercando di spezzare l'atmosfera che si stava creando, ma con scarsi risultati: lui con la testa era già altrove, perso ad immaginare la sua vita senza di lei "ascolta...presto o tardi sarebbe successo, dobbiamo andare avanti con le nostre vite ---- certo, come se legare la tua vita e la tua felicità ad un'altra persona che conosci a malapena fosse una cosa intelligente" disse Edward con un tono quasi seccato "non ci conosciamo a malapena, lo frequento da un anno e mezzo, e sono sicura di ciò che provo per lui! ---- e ti sembra abbastanza un anno?! abbastanza da mollare tutto e tutti e iniziare una nuova vita in culo al mondo?! ---- qual'è il tuo problema? sono stufa di lavorare in quella caffetteria e di stare in questo paese, voglio cambiare aria. I miei genitori non fanno altro che rompermi e di ricordarmi di quanto sia una fallita, i miei amici quando ho bisogno non ci sono mai..." allora Edward fece un passo indietro ed esclamò quasi urlando "scusa e io?! cosa sono per te? non sono forse un amico? non ti sono sempre stato vicino?" Julia assunse un espressione sofferente guardandolo negli occhi, poi girò lo sguardo altrove, senza proferire parola "rispondimi!" urlò Edward. Lei rimase in silenzio e iniziò a lacrimare "mi dispiace" sussurrò singhiozzando, e si incamminò verso l'entrata del parco.
Edward rimase da solo, nemmeno le stelle gli facevano più compagnia, ormai coperte da nuvole nere, pronte a far scendere un brutto temporale, allora anch'egli si incamminò verso l'uscita con passo agitato. A metà strada si fermò, alzò lo sguardo per cercare la luna, ma anche lei era sparita, il buio era totale e si faceva fatica a riconoscere il sentiero da seguire. Il giovane si mise in ginocchio col capo chinato in basso, immobile ad aspettare la pioggia, sperando che le gocce che si sarebbero posate sul suo viso si sarebbero confuse con le sue lacrime.
Poi una voce squillante sibilò "oh, quanto potenziale. Fidati, sei sprecato per lei" Edward si girò verso quella voce, e con stupore vide accanto a sè una creatura di colore nero pece, sembrava una specie di piccolo drago peloso col muso e le orecchie di coniglio, con degli occhi rotondi e rosso sangue. Il ragazzo preso dallo spavento fece un balzo all'indietro e iniziò ad indietreggiare strisciando. "non devi avere paura di me, caro. voglio solo aiutarti, sempre che tu sia disposto ad ascoltarmi ---- chi..o cosa...diavolo sei? ---- questo è irrilevante, è più importante cosa ho da dirti: tu, signorino, hai un grande potenziale. il tuo cuore sta generando un energia negativa che prestò li attirerà qui e la tua anima sarà carne da macello ---- attirerà...? ---- non hanno un nome, sono entità nate dall'unione tra i pensieri negativi della gente e una potente forza spirituale, e per sopravvivere devono continuare a cibarsi di essi...e sfortunatamente per te li possiedi entrambi in questo momento ---- ma...io non ho mai visto creature del genere... ---- infatti non le puoi vedere, loro ti consumeranno senza neanche accorgerti, e prima che te ne renda conto sarai un guscio vuoto che vagherà su questo pianeta senza uno scopo, com'è che dite voi umani?... un inutile fallito apatico. Vivrai solo nel senso puramente fisiologico del termine, non avrai sentimenti, ambizioni, sogni, desideri...una vita entusiasmante vero? ovviamente se non ti suicidi prima" Edward a quelle parole iniziò a pensare alla sua vita. In effetti, già da tempo si sentiva un guscio vuoto, dopo che era stato rifiutato dall'università, dopo che Chloe l'aveva tradito, dopo che suo padre era morto in un incidente, aveva iniziato a sopravvivere, smettendo di vivere. Julia era colei che ancora teneva viva la sua scintilla.
"io non solo posso farti smettere di soffrire, posso anche darti la forza per combattere, ti farò diventare un Power Ranger ---- un cosa?! ----un Power Ranger: avrai il compito di combattere queste identità a tempo pieno, i divoratori come li chiamo io, e in cambio io ti darò un potere che neanche immagini...oh e potrai realizzare un desiderio! ---- ok, questo deve essere tutto un sogno... meglio che torni presto a casa" e senza indugi Edward si alzò e se ne andò.
Aveva iniziato a piovere e lui era arrivato all'uscita del parco, quando sulla sua pelle sentì un brivido agghiacciante. Il ragazzo percepiva stranamente un pericolo, per cui iniziò ad accelerare il passo, ma poi sentì una forte stretta al collo che lentamente lo sollevava da terra. Era solo in mezzo alla strada, ma sapeva che c'era qualcosa insieme a lui che lo stava soffocando. Era immobilizzato, voleva urlare, chiedere aiuto, dimenarsi, ma non poteva. A un tratto qualcosa dalla sua bocca iniziò ad uscire evaporando nell'aria, come una sorta di fumo di colore azzurro, mentre un forte sibilo gli riempiva i timpani.
Stava per svenire, quando all'improvviso una forte luce rossa si manifestò dal nulla e il corpo di Edward cadde rovinosamente per terra. Poco prima di svenire completamente, il giovane riuscì ad intravedere una figura umanoide di colore rosso, poi il buio prese il sopravvento sui suoi occhi, mentre nella sua testa rimbombava il rumore delle gocce di pioggia che si sfracellavano al suolo.
Prendo i Power Ranger e come con PMMM stravolgo i canoni della serie, spero vi piaccia.
Se vi piace mipiacciate, se non vi piace postae pure le vostre critiche, purchè siano costruttive
Buona lettura :)
CAPITOLO PRIMO: YOU WILL (NOT) STAY WITH ME
La luna piena contornata da un manto di stelle illuminava quella notte fredda e buia. I grilli come al solito cantavano in sottofondo la loro melodia, spezzata ogni tanto dal rumore di una macchina che passava nelle strade adiacenti al parco.
Edward era seduto su una panchina, con le mani infilate nelle tasche della felpa, ad aspettare l'arrivo di Julia per la loro passeggiata al chiaro di luna. Non era una sorta di rituale d'amore, era semplicemente una pratica tra amici, dove ogni mercoledì sera i due giovani confidavano i loro segreti e i loro pensieri reconditi, sicuri che la notte e il silenzio di quel parco li avrebbero tenuti al sicuro.
"ciao Eddy!" disse una voce mielosa. Edward si girò e la vide salutare col suo solito fare euforico, e contraccambiò con un sorriso e un piccolo cenno con la testa
"scusa se sono arrivata in ritardo, mi hanno trattenuto a lavoro ---- tranquilla, quei soliti rompiscatole dei grilli mi hanno fatto compagnia. allora andiamo? ---- aspetta, prima un regalino!" Julia tirò fuori dalla sua borsetta un sacchetto di carta bianco "sono i tuoi preferiti" Edward aprì il sacchetto: c'erano i pasticcini alla crema che lei preparava alla caffetteria di cui lui andava pazzo. Il ragazzo ringraziò e insieme iniziarono la passeggiata.
Per circa una decina di minuti si sentì solo il rumore dei loro passi, persino i grilli avevano smesso di canticchiare. C'era qualcosa di anomalo in quel silenzio, e il ragazzo lo percepiva "ti devo dire una cosa" esortò all'improvviso Julia "io ed Erik...ci vogliamo trasferire ---- ah sì? dove vorreste andare? ---- lui ha trovato lavoro in Canada in un'azienda importante...e io ho deciso che lo seguirò ---- in...Canada?" Edward, dalla sua solita espressione calma e pacata, iniziò ad esprimere agitazione e a dilatare gli occhi "sì...ma non ti preoccupare eh! ci continueremo a sentire sul cell o in rete! del resto Internet oltre ai porno serve a questo no?" disse Julia ridacchiando, cercando di spezzare l'atmosfera che si stava creando, ma con scarsi risultati: lui con la testa era già altrove, perso ad immaginare la sua vita senza di lei "ascolta...presto o tardi sarebbe successo, dobbiamo andare avanti con le nostre vite ---- certo, come se legare la tua vita e la tua felicità ad un'altra persona che conosci a malapena fosse una cosa intelligente" disse Edward con un tono quasi seccato "non ci conosciamo a malapena, lo frequento da un anno e mezzo, e sono sicura di ciò che provo per lui! ---- e ti sembra abbastanza un anno?! abbastanza da mollare tutto e tutti e iniziare una nuova vita in culo al mondo?! ---- qual'è il tuo problema? sono stufa di lavorare in quella caffetteria e di stare in questo paese, voglio cambiare aria. I miei genitori non fanno altro che rompermi e di ricordarmi di quanto sia una fallita, i miei amici quando ho bisogno non ci sono mai..." allora Edward fece un passo indietro ed esclamò quasi urlando "scusa e io?! cosa sono per te? non sono forse un amico? non ti sono sempre stato vicino?" Julia assunse un espressione sofferente guardandolo negli occhi, poi girò lo sguardo altrove, senza proferire parola "rispondimi!" urlò Edward. Lei rimase in silenzio e iniziò a lacrimare "mi dispiace" sussurrò singhiozzando, e si incamminò verso l'entrata del parco.
Edward rimase da solo, nemmeno le stelle gli facevano più compagnia, ormai coperte da nuvole nere, pronte a far scendere un brutto temporale, allora anch'egli si incamminò verso l'uscita con passo agitato. A metà strada si fermò, alzò lo sguardo per cercare la luna, ma anche lei era sparita, il buio era totale e si faceva fatica a riconoscere il sentiero da seguire. Il giovane si mise in ginocchio col capo chinato in basso, immobile ad aspettare la pioggia, sperando che le gocce che si sarebbero posate sul suo viso si sarebbero confuse con le sue lacrime.
Poi una voce squillante sibilò "oh, quanto potenziale. Fidati, sei sprecato per lei" Edward si girò verso quella voce, e con stupore vide accanto a sè una creatura di colore nero pece, sembrava una specie di piccolo drago peloso col muso e le orecchie di coniglio, con degli occhi rotondi e rosso sangue. Il ragazzo preso dallo spavento fece un balzo all'indietro e iniziò ad indietreggiare strisciando. "non devi avere paura di me, caro. voglio solo aiutarti, sempre che tu sia disposto ad ascoltarmi ---- chi..o cosa...diavolo sei? ---- questo è irrilevante, è più importante cosa ho da dirti: tu, signorino, hai un grande potenziale. il tuo cuore sta generando un energia negativa che prestò li attirerà qui e la tua anima sarà carne da macello ---- attirerà...? ---- non hanno un nome, sono entità nate dall'unione tra i pensieri negativi della gente e una potente forza spirituale, e per sopravvivere devono continuare a cibarsi di essi...e sfortunatamente per te li possiedi entrambi in questo momento ---- ma...io non ho mai visto creature del genere... ---- infatti non le puoi vedere, loro ti consumeranno senza neanche accorgerti, e prima che te ne renda conto sarai un guscio vuoto che vagherà su questo pianeta senza uno scopo, com'è che dite voi umani?... un inutile fallito apatico. Vivrai solo nel senso puramente fisiologico del termine, non avrai sentimenti, ambizioni, sogni, desideri...una vita entusiasmante vero? ovviamente se non ti suicidi prima" Edward a quelle parole iniziò a pensare alla sua vita. In effetti, già da tempo si sentiva un guscio vuoto, dopo che era stato rifiutato dall'università, dopo che Chloe l'aveva tradito, dopo che suo padre era morto in un incidente, aveva iniziato a sopravvivere, smettendo di vivere. Julia era colei che ancora teneva viva la sua scintilla.
"io non solo posso farti smettere di soffrire, posso anche darti la forza per combattere, ti farò diventare un Power Ranger ---- un cosa?! ----un Power Ranger: avrai il compito di combattere queste identità a tempo pieno, i divoratori come li chiamo io, e in cambio io ti darò un potere che neanche immagini...oh e potrai realizzare un desiderio! ---- ok, questo deve essere tutto un sogno... meglio che torni presto a casa" e senza indugi Edward si alzò e se ne andò.
Aveva iniziato a piovere e lui era arrivato all'uscita del parco, quando sulla sua pelle sentì un brivido agghiacciante. Il ragazzo percepiva stranamente un pericolo, per cui iniziò ad accelerare il passo, ma poi sentì una forte stretta al collo che lentamente lo sollevava da terra. Era solo in mezzo alla strada, ma sapeva che c'era qualcosa insieme a lui che lo stava soffocando. Era immobilizzato, voleva urlare, chiedere aiuto, dimenarsi, ma non poteva. A un tratto qualcosa dalla sua bocca iniziò ad uscire evaporando nell'aria, come una sorta di fumo di colore azzurro, mentre un forte sibilo gli riempiva i timpani.
Stava per svenire, quando all'improvviso una forte luce rossa si manifestò dal nulla e il corpo di Edward cadde rovinosamente per terra. Poco prima di svenire completamente, il giovane riuscì ad intravedere una figura umanoide di colore rosso, poi il buio prese il sopravvento sui suoi occhi, mentre nella sua testa rimbombava il rumore delle gocce di pioggia che si sfracellavano al suolo.
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