[Fanfiction] Fifty Shades of Joy

Gennaro Bullo

Chi è senza peccato passi da me che rimediamo.
Fifty Shades of Joy
(Sì, è una stronzata)
(Scritta in collaborazione con The Exalt, un tizio a cui pesa troppo iscriversi <3)
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Premessa:​
- Dato che sono un inetto mi sono fatto aiutare per scrivere st'affare, ma qualcosa sulla miracolosa storia di Gennaro Bullo (aka me) dovevo farla!

- Genere: Comico, Drammatico, RATTATA e pochi tratti di genere Hunger Games.

- Non troverete (almeno non in tutti i capitoli) scene erotiche gaie fra Gennaro e RATTATA.

- Non ho mai letto cinquanta sfumature di Grigio, nero, rosso, verde pisello, magenta, indaco o quello che è.

- In ogni capitolo ci saranno delle scene dove dovrete decidere voi il percorso di Joey!

- Viva RATTATA!
Capitolo 1Prologo & Un bullo a Goldenrod city.​


Talvolta la vita è beffarda.
Ci sono momenti in cui hai tutto e subito dopo tutto ti viene portato via, lasciandoti vuoto, con la sola convinzione che almeno niente potrebbe andare peggio di così.
Ma ti sbagli.
Il cielo si scurisce e la pioggia comincia a scendere, atterrando sulla tua fronte per poi procedere fredda sulle guance e infine sulle labbra.
Ma ciò che senti scivolare sul tuo viso, forse non è più pioggia, forse sono lacrime, ma non vuoi, non puoi ammetterlo.
Il solo pensare ti opprime e prima di accorgertene stai singhiozzando.
<<Joey...>> Una graziosa mano curata ti si posa sulla spalla, non vuoi, ma il tuo corpo inizia a tremare più velocemente e ti giri verso di lei.
Joy ha ancora il camice da infermiera e il mascara le cola dagli occhi.
I capelli rosa sono sciolti e gonfi, si sta mordendo il labbro, mentre cerca di trattenere le lacrime.
Le tue braccia agiscono da sole, cingono il busto della ragazza e si perdono nel calore di quella figura quasi angelica.
<<Mi dispiace...>>
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Stazione di Goldenrod City (Fiordoropoli, per voi capre che non sapete l'inglese), 24/5/XX
 
Joey scese dal vagone con una calma tale da farlo venire in contrasto con l'atmosfera caotica della metropoli.
Una mano teneva stretta quella vecchia ventiquattrore nera, mentre l'altra rovistava nella tasca per cercare i documenti.
Fece per aggiustarsi il cappello, ma si accorse presto di non averlo.
Sua madre si era raccomandata con lui molto bene <<Fallisci questo colloquio e ti mando ad Amici>>
Niente proteste, niente pianti, sapeva che lo avrebbe fatto e la sola idea lo terrorizzava.
Percorse un numero indefinito di strade, e si perse altrettante volte, ma, alla fine, riuscì a trovare il tanto agognato edificio.
Una grande antenna metallica si ergeva davanti a lui, sfiorando il cielo, la Torre Radio.
Respirò profondamente e, dopo aver scansato con un calcio una una vecchietta disabile che gli stava davanti, entrò in quell'edificio moderno in una maniera quasi soffocante, perfino le piante (che erano le principali fonti di wi-fi).
Al bancone, una simpatica donna che rideva e scherzava con tutte le persone che passavano davanti a lei, le quali però avanzavano il passo e si lamentavano dicendo "Eh, ma io devo lavorare!" con uno spiccato accento milanese.
Prima di passare per quello che che sembrava il cancello per gli inferi, custodito da una donna molesta, Joey corse in bagno come una ragazza di dodici anni, e si mise più profumo Chanel di una Drag Queen che deve andare a rimorchiare per la prima volta in una discoteca frequentata da russi.
Camminò, a passo lento e velato, quasi ondeggiando per quell'ampio salone, mentre la signorina al bancone sfoggiava un sorriso a trentadue denti, manco fosse in una pubblicità dell' AZ ultra white.
<<Salve, come butta?>> Cominciò quella.
Joey la osservò, soffermandosi inoltre sulla sua fronte, la quale non era affatto stata risparmiata dagli indelebili segni dell'acne.
Una barca! Si disse il ragazzo Scommetto che, se unisco insieme tutti i suoi brufoli con un pennarello, viene fuori una barca!
<<Quindi...?>> Lo incalzò la donna.
<<Bene, grazie. Però ho bisogno di sapere una cosa, cosa pensi delle persone che cercano di disegnarti sulla fronte?>> Continuò quello con una serietà disarmante.
<<Beh... E' un gesto insolito, ma io odio la noia e adoro gli uomini curiosi... quindi mi ci innamoro, di solito.>> Rispose con aria sognante quella.
<<Ok, allora... >> Disse avvicinandosi lentamente alla sua fronte <<EH MA IO DEVO LAVORARE>>
E si allontanò, di corsa, lasciando sola la povera signora.
Ma non tenne conto di una cosa! Dopo miss Acne c'era anche un'altra signora posta a sorvegliare l'uscita! Se non fosse stato per il suo abito uberfierce, Joey l'avrebbe scambiata per l'icona vivente degli hipster: Capelli rossi tinti, occhiali  rotondi stile potterhead e un cappello di Starbucks, accompaganato da una sciarpa invernale con su scritto "Geek".
Portava anche delle cuffie anni ottanta alle orecchie, dalle quali usciva il suono flebile della canzone "Summertime Sadness" di Lana del Rey, che probabilmente la ragazza ascoltava da prima che fosse di moda farlo.
A questo punto al ragazzo venne un dubbio: Dov'era l'ufficio del capo? 
Avrebbe potuto chiedere alla tizia Hipster, ma era davvero conveniente disturbarla?
Subito dopo gli si aprirono tre opzioni di scelta, che rimandavano a quei giochi di ruolo anni novanta realizzati da ventenni annoiati e dallo scarso successo.
Una delle opzioni diceva "A: Fatti notare dalla signora."
Un'altra diceva "B: Sali le scale di nascosto e prega RATTATA di non ritrovarti nel magico mondo di Narnia."
L'ultima invece diceva "C: Togli le cuffie alla signora."
Per il ragazzo era il momento di scegliere, e cliccò sull'opzione...
 
A) Fatti notare dalla signora. 
Joey si avvicinò con nonchalance alla donna, e le mostrò le sue pokéballs.
La signora rimase di sasso.
Anche se una delle Pokéball era vuota, l'altra conteneva un fantastico RATTATA!
Non un normale RATTATA, il miglior RATTATA fra tutti i RATTATA! RATTATARATTATARATTATA!
La donna morì pochi minuti dopo per shock anafilattico, e Joey non poté più salire le scale.
 
GAME OVER
"Forse avresti dovuto salire le scale di nascosto..." 

 ​
B) Sali le scale di nascosto e prega RATTATA di non ritrovarti nel magico mondo di Narnia.
Joey si precipitò in modo stealth verso le scale, che, presumibilmente, portavano al piano superiore, pregando con tutte le sue forze di non ritrovarsi (di nuovo) a Narnia. Ci aveva passato già l'estate scorsa e aveva visto che i negozi erano sempre chiusi per ferie, mentre gli abitanti erano scortesi e rumorosi, oltre che per la maggior parte tifosi del Genoa.
Ma, per sua sorpresa, si ritrovò in mare aperto!
L'acqua era gelida e stava nuotando con fatica.
Si potevano udire le urla disperate delle persone che non riuscivano a rimanere a galla, mentre una nave maestosa che affondava minuto dopo minuto nello sconfinato mare aperto faceva da sfondo a quel tragico dipinto.
<<Ho tanto freddo, Joey...>> Mormorò un'esile figura posta su un piccolo armadio che il ragazzo trainava.
<<Io invece sto na' meraviglia.>> Ribatté lui sarcastico.
Gli anni passarono, e Joey, pur riuscendo a ritagliarsi la sua fetta di pubblico grazie a "The Youngster of Wall Street" non riuscì mai a vincere un Oscar.
 
GAME OVER
"Forse avresti dovuto togliere le cuffie alla signora..."

 ​
C) Togli le cuffie alla signora.
Joey si avvicinò titubante alla donna, fece per avvicinare la mano al suo orecchio, quando sentì qualcosa di freddo puntato alla sua schiena.
<<Tu sei soltanto mio!>> Esclamò disperata una voce che in quei dieci minuti aveva imparato a conoscere...e a temere: La voce della signora con l'acne!
Subito dopo sentì un dolore lancinante alla schiena, la sua vista si appannò... sentiva il sangue che gli scorreva caldo e fluido sulla schiena... i suoi occhi si dilatarono... il battito cardiaco si arrestò bruscamente, mentre il suo corpo perdeva calore.
 
GAME OVER
"Forse avresti dovuto farti notare dalla signora..." ​

 
....
Spazientito, il ragazzo si voltò, notando una mappa dell'edificio posta proprio a tre centimetri da lui. Salì le scale e andò nell'ufficio del capo della stazione radiofonica.
Continua...
 
 

Samuel

Passante
Pensavo che fosse dedicata a questa Joey:

d_creek_dawson_joey.png


Cmq, è proprio simpatica, mi aspettavo una cosa scritta giusta per... invece è fatta proprio bene, è proprio divertente! Bravi
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Soltanto una cosa, alcune volte scrivi "Joey", mentre altre volte "Joy"... ah, no... lol, sono un interdetto; sono due persone diverse.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Gennaro Bullo

Chi è senza peccato passi da me che rimediamo.
Pensavo che fosse dedicata a questa Joey:

d_creek_dawson_joey.png


Cmq, è proprio simpatica, mi aspettavo una cosa scritta giusta per... invece è fatta proprio bene, è proprio divertente! Bravi
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Soltanto una cosa, alcune volte scrivi "Joey", mentre altre volte "Joy"...
Lol, la cosa è voluta tranquillo.

Dato che Joey si riferisce a colui che conoscete ( e amate... <3) come Gennaro Bullo.

Joy, quella del prologo, è una donna e un altro personaggio del mondo Pokémon.

Btw, con il prossimo capitolo specificherò tutto. 
 
Un "mi piace" non basta. Sei ufficialmente candidato a SETTE premi RATTATA, tra i quali: miglior RATTATA, miglior disegno di barche su acne, miglior Joy, miglior colonna sonora ( this, obv! ), miglior sangue colante dalla schiena, miglior Narnia, miglior finale di Rattanic, miglior pokéball, miglior Game Over e miglior mappa di una stazione radio a Fiordoropoli (oh, sono più di sette? Non dire sciocchezze... ).
 
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Gennaro Bullo

Chi è senza peccato passi da me che rimediamo.
Un "mi piace" non basta. Sei ufficialmente candidato a SETTE premi RATTATA, tra i quali: miglior RATTATA, miglior disegno di barche su acne, miglior Joy, miglior colonna sonora ( this, obv! ), miglior sangue colante dalla schiena, miglior Narnia, miglior finale di Rattanic, miglior pokéball, miglior Game Over e miglior mappa di una stazione radio a Fiordoropoli (oh, sono più di sette? Non dire sciocchezze... ).
Rattanic LOL

Va beh, grazie~
 

Shadow Wind

......
Storia geniale. Per non dire che è la prima volta che riconosco il titolo di una canzone in una storia... Poi le tre opzioni... Aspetto il seguito.
 
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