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Dream
Approderà nell'Aula di Palazzo Madama, lunedì, il testo della riforma costituzionale sul Senato, Titolo V, e provvedimenti minori, volto a cambiare definitivamente il bicameralismo perfetto del Paese.
La riforma, che vede l'appoggio del Partito Democratico (Con forti resistente nella minoranza della minoranza), Forza Italia (con opposizione della nuova corrente capeggiata da Raffaele Fitto), Nuovo Centro Destra, Lega Nord (a giorni alterni), Scelta Civica e Popolari prevede:
E' stato inoltre modificato il Titolo V, già modificato sul finire degli anni '90 e nei primi anni 2000 dai Governi di centro-sinistra:
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Mie opinioni.
Personalmente sono entusiasta della nuova riforma costituzionale, persino nel '48 c'erano diverse scuole di pensiero sulla costruzione della seconda camera, fu scelto il bicameralismo perfetto un po' per rinviare il problema e un po' perché si pensava che discussioni più lunghe avrebbero portato a leggi migliori (infatti si è visto).
Per il complesso sistema legislativo italiano, dove è sì necessaria la legge, ma devono esser poi costruiti una serie di decreti legislativi (che spesso mancano) trovo che ridurre una delle camere possa essere un modo per velocizzare la legislazione di un Paese che ha sempre fatto fatica a stare al passo con i tempi, dato che attualmente è impossibile approvare una legge in tempi ragionevoli senza usare la fiducia.
Non sono particolarmente d'accordo sull'aumento delle firme necessarie per la richiesta di un referendum, ma per lo meno si ha un notevole abbassamento del quorum, così come sono favorevole ai provvedimenti presi sulle leggi di iniziativa popolare.
Favorevolissimo all'abolizione delle province che nei primi mesi del governo era stato fatto passare per un bluff.
Voi che ne pensate? Favorevoli? Contrari?
La riforma, che vede l'appoggio del Partito Democratico (Con forti resistente nella minoranza della minoranza), Forza Italia (con opposizione della nuova corrente capeggiata da Raffaele Fitto), Nuovo Centro Destra, Lega Nord (a giorni alterni), Scelta Civica e Popolari prevede:
- Il rapporto di fiducia tra Governo e Parlamento riguarda solo la Camera dei Deputati.
La Camera dei Deputati ha la funzione di rappresentazione della Nazione, e quindi dei cittadini, mentre il Senato della Repubblica ha ora la funzione di rappresentare gli enti territoriali. Il Senato ha quindi la funzione di raccordo tra Unione Europea e Stato e tra Stato e Regioni; - L'elezione dei senatori non è più diretta ma indiretta. Saranno eletti dai Consigli Regionali. Ogni consigliere voterà una lista di candidati formata da consiglieri regionali e un sindaco. Questa sorta di legge elettorale è di tipo proporzionale.
Il numero massimo di Senatori sarà di 100: 95 eletti dalle regioni mentre 5 dal Presidente della Repubblica, questi ultimi avranno un incarico di 7 anni.
Passa da 3 a 2 il minimo di senatori eletti per ogni regione, e il numero di senatori su base regionale è deciso in base al popolazione di ognuna; - Rimane invariato l'articolo 68 della Costituzione che riguarda la l'immunità dei parlamentari.
- Il quorum per l'elezione del Presidente della Repubblica è stato modificato:
Maggioranza dei 2/3 per le prime quattro votazioni, maggioranza dei 3/5 per le successive cinque e maggioranza assoluta per le restanti.
Eliminati i 58 consiglieri regionali che si aggregavano per l'elezione; - Possibilità di aprire commissioni d'inchiesta ma limitate a eventi di interesse pubblico circoscritto all'ambiente territoriale
- Abbassato il quorum per la validità di un referendum abrogativo: non sarà più necessario il 50%+1 degli aventi diritto di voto ma bensì il 50%+1 dei votanti all'ultima elezione della Camera dei Deputati;
- Salgono da 500mila a 800mila le firme richieste per l'indizione di un referendum. La Corte Costituzionale, però, raggiunte le 400mila firme ed entro il termine di 90 giorni, potrà dare un parere preventivo sull'ammissibilità dello stesso;
- I referendum non potranno più riguardare una parte della legge ma dovranno riguardarla in toto;
- Il Presidente della Repubblica potrà chiedere la modifica di tutta la legge (come è oggi) ma anche solo di una parte di essa. Nel caso la legge in questione fosse un decreto legge, questo avrebbe una proroga di validità di 30 giorni;
- Aumento da 50.000 a 250.000 per le leggi di iniziativa popolare che ora dovranno essere calanderizzate per legge.
E' stato inoltre modificato il Titolo V, già modificato sul finire degli anni '90 e nei primi anni 2000 dai Governi di centro-sinistra:
- Cancellazione totale della legislazione concorrente tra Stato e Regioni, quest'ultima avrà la podestà legislativa su una serie di materie (Servizi sanitari e sociali, pianificazione del territorio, mobilità, infrastrutture, promozione dello sviluppo economico locale);
- Abolizione delle province;
- Criterio dei costi standard per ridurre le sperperi della spesa pubblica;
- Rispetto per le regioni del vincolo di bilancio;
- Se le regioni dimostreranno di essere in ordine con il rapporto entrate/uscite, lo stato potrà devolvere a loro ulteriori forme di autonomia per quanto riguarda la materia dell'istruzione, turismo, beni culturali e giustizia di pace.
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Mie opinioni.
Personalmente sono entusiasta della nuova riforma costituzionale, persino nel '48 c'erano diverse scuole di pensiero sulla costruzione della seconda camera, fu scelto il bicameralismo perfetto un po' per rinviare il problema e un po' perché si pensava che discussioni più lunghe avrebbero portato a leggi migliori (infatti si è visto).
Per il complesso sistema legislativo italiano, dove è sì necessaria la legge, ma devono esser poi costruiti una serie di decreti legislativi (che spesso mancano) trovo che ridurre una delle camere possa essere un modo per velocizzare la legislazione di un Paese che ha sempre fatto fatica a stare al passo con i tempi, dato che attualmente è impossibile approvare una legge in tempi ragionevoli senza usare la fiducia.
Non sono particolarmente d'accordo sull'aumento delle firme necessarie per la richiesta di un referendum, ma per lo meno si ha un notevole abbassamento del quorum, così come sono favorevole ai provvedimenti presi sulle leggi di iniziativa popolare.
Favorevolissimo all'abolizione delle province che nei primi mesi del governo era stato fatto passare per un bluff.
Voi che ne pensate? Favorevoli? Contrari?
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