Tactical espionage action - Central Gear Solid

Jack

boh
Io l'ho letto ma non me lo ricordo lol

Fottuta senilità precoce!
 
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M

Makonik-san

Quarto capitolo in lavorazione e prima boss fight in arrivo!

Si accettano scommesse: secondo voi di quale boss si tratta?
 
M

Makonik-san

°_°

bBlaz, pensavo che tu conoscessi la trama del primo MGS.

E' un errore volontario per disorientare i lettori, vero? :°D
 
M

Makonik-san

CGS – CAPITOLO 4: MEZZOGIORNO DI FUOCO

Possedere soltanto una vista ed un udito superiori alla media sarebbe stato banale per un mito come Solid Beard, essendo due caratteristiche che accomunavano tutti i soldati genetici impiegati in questa operazione.

Il nostro eroe, infatti, poteva vantare anche un olfatto ed un gusto sovrumani…animaleschi per certi versi, ed in particolare il primo quasi al livello degli orsi e dei cani. Non faticò dunque ad avvertire un odore familiare, proveniente da sotto il letto; si sdraiò e trovò una scatola di salamini Beretta.

<< Tombola! >> esclamò sgraffignando lo snack, che gli sarebbe tornato estremamente utile per rimarginare eventuali ferite.

Tentò  quindi di sfondare la porta con la spalla, prendendo una gran rincorsa: non si accorse tuttavia che era già aperta, ed a causa dell’eccessivo slancio andò comicamente a sbattere contro il muro dell’altra stanza. La barba, fortunatamente, attutì gran parte della botta.

Mentre si rialzava, ancora un po’ intontito, notò qualcuno svenuto a terra: era completamente nudo ad eccezione delle mutande. Esaminandolo meglio riconobbe il piercing ed il dilatatore.

All’improvviso si sentì puntare qualcosa alla tempia.

<< NON TI MUOVERE! >> tuonò una voce femminile.

La giovane, dopo aver sbirciato all’interno della cella, dedusse: << Brutto bastardo! Hai ucciso il direttore… >>

La Barba Solida non rispose. Lentamente si voltò e vide una ragazza armata di FA-MAL, che indossava l’usuale uniforme nemica: color verde militare, con passamontagna e stivali d’un verdone più scuro.

Lei lo squadrò attentamente con fare stupìto, mantenendo il fucile puntato verso Solid: << Gikard? No, non sei tu… >>

Ci fu qualche attimo di imbarazzante silenzio. La fanciulla ammonì nuovamente Beard, non appena questi accennò un movimento: << NON MUOVERTI! >>

<< E’ la prima volta che punti un’arma contro qualcuno? >> chiese stavolta lui << Sai, ti tremano le mani… >>

La misteriosa soldatessa aggrottò le sopracciglia, senza replicare.

Il barbuto sfoderò repentinamente la POCOM e, con un sorriso beffardo stampato sul volto, provocò l’interlocutrice: << Non riesci a spararmi, pivellina? >>

<< Stai attento, non sono una pivellina! >>

<< Bugiarda! Hai uno sguardo nervoso, impaurito…quello che ho sempre visto negli occhi di tutti i pivellini. Non hai mai sparato a nessuno, vero? >>

<< Tu parli troppo. >>

<< Non hai nemmeno tolto la sicura, pivellina… >>

<< Ti ho detto di non chiamarmi pivellina! >>

<< Tu non sei una di loro, vero? >> domandò l’agente, intuendo cosa fosse successo alla guardia di prima.

La pulzella non gli dette retta ed anzi ordinò: << Apri quella porta! Hai una tessera, giusto? >>

<< Sì, perché? >>

<< Così ce ne potremo andare di qui. >>

In quell’istante, probabilmente attirati dal vociare, fecero irruzione quattro sentinelle proprio dalla porta che aveva indicato la giovinetta. La quale rimase come paralizzata dalla paura, mormorando: << Oh, cavolo… >>

<< Sembra che subiremo un lieve ritardo… >> osservò ironicamente il nostro, mantenendo il sangue freddo. Poi, accorgendosi dell’esitazione, intimò bruscamente alla compagna: << Che stai facendo? Non pensare, spara! >>

Così dicendo, si tuffò di lato esplodendo in volo quattro colpi di pistola e centrando altrettante teste dei nemici; al termine del tuffo eseguì una capriola in avanti per rintanarsi in un angolo e ricaricare la POCOM al sicuro.

<< Cosa aspetti? Spara e coprimi! >>

<< Te l’ho già detto, non mi trattare come una pivella! >>

<< TI HO DETTO DI SPARARE! >> strillò infuriato.

Frattanto, entrò un’altra mezza dozzina di scagnozzi. L’eroina chiuse gli occhi ed emise un urlo liberatorio: << AAAAHHHH! >>

Fattasi coraggio in questo modo, finalmente si sbloccò e li impallinò a dovere: consumando un intero caricatore, ma facendoli tutti secchi.

I due rimasero in attesa immobili per alcuni minuti…passati i quali, tirarono in stereofonia un sospiro di sollievo: erano salvi. Per il momento, almeno.

Poi sgattaiolarono fuori dall’anticamera delle celle e cominciarono ad ispezionare la nuova area, finchè non si assicurarono che anch’essa fosse sgombra.

<< Grazie per l’aiuto. >> fece lei, prima di correre verso l’ascensore in fondo alla sala sculettando vistosamente.

Solid Beard la seguì di corsa: << Aspetta! Chi sei? >>

Ma la giovane, per tutta risposta, si girò improvvisamente e iniziò a sparare all’impazzata nella direzione dell’inseguitore; quest’ultimo appena in tempo si riparò dietro una colonna, ma ormai aveva perso di vista la fuggitiva.

<< Dannazione! >> disse mentre usciva dal suo nascondiglio.

Ad un tratto, la sua visuale si sfocò e diventò a tinte bianconere; fu pervaso da un forte senso di vertigini, al punto da essere costretto ad inginocchiarsi. Scorse davanti a sè una figura umana fluttuante a mezz’aria con indosso una maschera antigas, che sembrò parlargli: << Brava ragazza…proprio brava! >>

Poco dopo, cessati il malessere e la visione, riacquistò le forze per contattare via Codec la dottoressa Hunteron.

<< Carma, ho appena avuto una specie di allucinazione! Sono stati i nanoidi a provocarla? >>

<< No Beard, i nanoidi funzionano perfettamente. >>

<< Ma allora cosa è stato? >>

<< Dev’essere stata un’interferenza psicometrica generata da Psycho Mosqtis, il telepate della POKE-HOUND. Credo si tratti d’un loop di ritorno mentale. >>

<< Vuoi dire che quello era Mosqtis…? >>

Senza aggiungere altro, la donna chiuse la chiamata.

Assorto nei suoi pensieri, Solid s’incamminò verso l’ascensore; vi entrò e, come da istruzioni, scese al secondo piano interrato premendo il tasto “B2” sul pannello comandi.

Sbucò in un enorme stanzone che doveva verosimilmente essere un magazzino: era pieno zeppo di piccole cabine, ognuna delle quali munita di porta scorrevole a chiusura elettronica. Il barbuto cercò quelle contrassegnate dal numero 1, che avrebbe aperto grazie alla tessera donatagli pocanzi dal direttore Darthson.

Quand’ecco che sentì mancare il pavimento sotto i suoi piedi: precipitò nel vuoto, risucchiato da una botola. Miracolosamente riuscì a salvarsi per un pelo, in tutti i sensi, aggrappandosi al bordo con la barba grazie a riflessi felini; rimase appeso per un pò, incredulo, ma in seguito riuscì a risalire.

Per evitare di cadere in altre trappole, proseguì la ricerca a passo svelto scansando un paio di altre botole. Alla fine racimolò un bottino di tutto rispetto: un visore termico, ideale in condizioni di scarsa visibilità, otto granate a frammentazione M67 e quattro cariche di esplosivo al plastico C4. Esso, applicabile su qualsiasi superficie e detonabile da lontano, faceva proprio al caso suo.

Prima, però, doveva individuare il muro galeotto…peccato che le pareti fossero assolutamente indistinguibili in base al colore. Né era una eccellente pensata seminare bombe a casaccio tutt’intorno.

Che fare, allora? La Barba Solida si grattò la testa; doveva farsi venire un’idea, ed anche alla svelta.

Infine se la fece venire, seppur non esattamente alla svelta: si mise a bussare lungo tutto il perimetro dell’armeria. A Nord-Est rispetto all’ascensore la parete emetteva uno strano rumore…come se fosse cava. Mise da parte ogni indugio, vi appiccicò sopra una carica di C4 e si posizionò a debita distanza.

*KABOOOOM!*

La murazione cedette facendo un fracasso infernale, rivelando in compenso un cunicolo nascosto; l’agente si fiondò al suo interno e non potè fare a meno di notare, sulla sinistra, dei mattoni bianchi che spiccavano particolarmente bene tra il grigiore circostante.

Si lasciò scappare un << Tsk, tsk! >> mentre abbatteva anche la seconda protezione. Ma il corridoio sembrava non terminare mai: il nostro eroe, dal canto suo, non si scompose e perseverò nel percorrerlo fino a raggiungere un vicolo cieco. Nessuna traccia di bianco, questa volta.

In un punto l’odore della vernice era nettamente più forte in confronto ai dintorni…non fu difficile intuire dove andasse sistemato il terzo ordigno, tantomeno per una persona di nostra conoscenza.

Dopo un lungo peregrinare giunse in una ampia camera quadrata, al centro della quale c’era l’ostaggio legato come un salame ad una grossa colonna portante.

<< Sono arrivato troppo tardi! >> temette in un primo momento. Si avvicinò all’uomo, che con un filo di voce emise qualche gemito.

<< E’ ancora vivo? Lei è Kenneth Zagor, presidente della LegsTech, giusto? Non si preoccupi, sono qui per salvarla. >>

Con queste parole fece per slegarlo, ma il malcapitato lo fermò: << NO! Non toccare quei fili! >>

Solid Beard sgranò gli occhi, e in una frazione di secondo realizzò: << C4! >>

*BLAM!*

Uno sparo, diretto alle gambe del barbuto, rimbombò nella stanza: non lo aveva visto partire, ma il suo istinto gli permise ugualmente di schivarlo saltando all’indietro.

Dal lato opposto all’ingresso sbucò fuori un tizio dall’aria ostile.

<< Esatto! Tocca quel filo ed il C4 salterà in aria insieme al nostro amico! Allora sei tu quello di cui il capo parla in continuazione… >>

<< E tu invece chi sei? >>

<< Operazioni speciali POKE-HOUND: Quello_Nel_Revolver. >> si presentò. Faceva roteare la rivoltella attorno al suo dito, la lanciava in aria, la riprendeva al volo e senza fermarsi continuava il gioco di prestigio: maneggiava l’arma da fuoco con una tale naturalezza da farla sembrare una protesi o prolungamento del suo arto.

<< Ti stavo aspettando, Solid Beard. Ora vedremo se l’uomo riuscirà a sopravvivere alla leggenda! >> minacciò.

Accarezzando il revolver, chiosò: << Questa è la migliore pistola mai creata: la Colt Single Mod Army. Sei warn! Più che sufficienti per bannare qualunque cosa floodi! >>

Rimettendo il gingillo nel fodero, concluse: << Adesso ti farò vedere perché mi chiamano…”Revolver”. >>

I due avversari erano uno di fronte all’altro separati da pochi metri, proprio come in un film western. Trascorsero alcuni interminabili secondi, mentre il battito cardiaco della Barba Solida si intensificò.

<< ESTRAI! >> gridò QNR, lasciando partire un warn. Ma il proiettile mancò clamorosamente l’eroe, che commentò: << Tutto qui? Ci vuole ben altro per…AAAAHHHH! >>

Lo sfottò fu interrotto da un improvviso e fortissimo dolore proveniente dalla caviglia. Rimase sbigottito: il pistolero aveva sfruttato i rimbalzi del proiettile sui muri, per colpire di carambola. A questo punto il sorrisetto di sufficienza gli sparì dalla faccia, perché capì di aver a che fare con un avversario serio…quantomeno più serio delle guardie incontrate finora.

L’eccentrico tipo rincarò la dose: << Mmm…adoro il profumo della cordite: sai cosa intendo, quell’odore di zolfo. Ma tu sentirai solamente l’odore della tua morte! >>

Beard rispose al fuoco con la POCOM prima ed il FA-MAL dopo, ma fu tutto inutile: Quello_Nel_Revolver riusciva a deviare i proiettili diretti a lui con altri proiettili!

Non credeva ai suoi occhi: fu raggiunto da un’ulteriore pallottola alla spalla, ma per il resto schivava come poteva quella tempesta di piombo. E di granate non se ne parlava nemmeno, se non voleva mettere a repentaglio l’incolumità del buon Kenneth.

QNR era virtualmente imbattibile. Non aveva punti deboli, ma la sua CSMA sì: la scarsa capienza del serbatoio e i tempi biblici di ricarica. Solo traendo vantaggio da essi avrebbe avuto una chance di uscire vincitore dallo scontro.

L’occasione propizia si presentò ben presto: << Amo ricaricare durante un duello; non c’è niente come infilare un lungo proiettile d’argento dentro il… >>

La nostra barba preferita non gli lasciò neanche finire la frase: sguainò il machete e, con tutta la forza che aveva nel braccio, lo scagliò rabbiosamente verso il nemico.

<< AAAAAGGGGHHH! >>

Il pugnale colpì in pieno la mano di QNR, inchiodandola al muro; egli, in preda all’ira, estrasse la lama dalla carne lanciandola violentemente lontano.

<< Non c’è male! Proprio quello che mi aspettavo dall’uomo con il nome in codice opposto al capo! Era da molto tempo che non trovavo un avversario come te, ma io sto solo cominciando a scaldarmi… >>

*ZAC!*

Qualcosa recise di netto la mano già ferita, che di conseguenza cadde sulla pavimentazione con un tonfo sordo.

<< UUUUAAAHH! LA MIA MANO! >>

Sempre quel qualcosa tagliò i legacci che tenevano prigioniero Zagor; l’onda d’urto dell’esplosione che ne conseguì sbalzò vigorosamente contro le pareti sia il presidente che il pistolero. Quest’ultimo, col volto sfigurato dalla sofferenza e dallo stupore, farfugliò: << Una mimetica ottica? Non sai neanche morire? >>

Si dileguò, ma non prima di aver avvertito Solid: << Sei stato fortunato! Ci incontreremo ancora! >>

Nel frattempo, una sorta di cyborg ninja si materializzò dal nulla: aveva addosso una specie di futuristica armatura blu e caviglie, ginocchia, fianchi, dita, spalle rosse, nonché un casco celeste con soltanto un occhio cibernetico luminoso al centro. Nella mano destra stringeva inoltre una affilatissima katana.

L’agente, impaurito dall’apparizione, gli puntò la POCOM alla testa: << Chi sei? >>

<< Sono uno come te…non ho nome. >> gli rispose una voce robotica.

Il presidente, dolorante su tutto il corpo, alzò lo sguardo da terra e sembrò riconoscere il ninja: << Quell’esoscheletro…! >>

Il cyborg tornò invisibile riattivando la mimetica ottica e abbandonò la scena. Solid Beard era confuso: << Ma che diavolo…? >>

Corse successivamente a soccorrere il poveretto: << Riesce a parlare? >>

<< Ma chi sei? >>

<< Stia tranquillo, non sono uno di loro. Il direttore della CARPA mi ha detto che hanno scoperto il suo codice…e il vostro? >>

<< Oh, ho capito: ti ha mandato Jim! Vieni dall’Esagono! >>

<< Risponda alla mia domanda! Il vostro codice…che ne è stato? Non c’è tempo! >>

Zagor chinò il capo: << Io…ho parlato. >>

<< COSA? >> il barbuto tirò un pugno contro la parete, provocando una vistosa crepa << Ora i terroristi hanno i codici e possono lanciare in qualsiasi momento! >>

<< Non credere che non abbia lottato: sono riuscito a resistere alla sonda mentale di Psycho Mosqtis. >>

<< Non è riuscito a leggerle la mente? Come ha fatto a resistere? >>

<< Innesti nel cervello. >>

<< Innesti? >>

<< Una sorta di isolamento psichico: tutti coloro che conoscono questi codici top secret lo usano. >>

<< Anche il direttore? >>

<< Naturalmente! >>

<< Ma Darthson mi ha detto che Mosqtis ha scoperto il codice leggendogli la mente… >>

<< Sei sicuro? >>

<< Sì, ne sono certo. Ma come sono riusciti ad ottenere il vostro codice? >>

Kenneth abbassò la testa un’altra volta, lasciando trasparire forti sensi di colpa: << Non mi hanno mai addestrato per resistere alla tortura… >> ammise tossendo sangue.

<< Sembra che si siano proprio divertiti con lei… >>

<< E’ una belva, si è goduto ogni secondo di quell’orrore! >>

<< Cos’è successo al suo braccio? >>

<< Me l’ha spezzato. >>

<< Meh, ora è messo peggio di lei: la sua mano è stata tagliata via. >>

<< Ah! Sei un tipo spiritoso tu, eh? Piuttosto…il direttore della CARPA sta bene? >>

<< Morto. >>

<< Cosa? Non può essere! >> sbottò il presidente, kickando furiosamente e ripetutamente il suo salvatore nel sedere << Non era quello che avevi promesso, Jim! E ora vuoi mettere a tacere anche me! >>

La Barba Solida gli bloccò il piede: << Si calmi! Si può sapere che cos’ha? Le ho detto che sono qui per salvarla! Non ho ucciso il direttore: ha avuto un infarto, o qualcosa del genere… >>

<< Un infarto? Non dire scemenze… >>

<< In ogni caso adesso i terroristi sono in possesso di entrambi i codici. >>

<< Quelli sono completamente pazzi…lanceranno la bomba senza esitare. >>

<< Lo penso anch’io…ma cosa vogliono realmente? >>

<< E chi lo sa…forse sono come noi dell’industria bellica: sempre in cerca della prossima guerra. >>

<< Beh, mi dispiace per loro ma oggi non gli permetterò di iniziare un conflitto; ha ancora le schede chiave? >>

<< Quali schede? >>

<< Quelle per bloccare la sequenza di lancio! Ho sentito che le ha lei… >>

<< No, non più… >>

Beard sudò freddo: << Come? E chi le ha allora? Non i terroristi, spero! >>

<< No, quella ragazza… >>

<< Ragazza? Chi? >>

<< Una soldatessa che è stata gettata dietro le sbarre assieme a me. >>

<< Un soldato donna? Dev’essere… >>

<< Era appena arrivata, una recluta; l’hanno rinchiusa in prigione perché si era rifiutata di prendere parte alla ribellione. >>

<< Una nuova recluta, eh? Potrebbe essere la nipote del colonnello… >>

<< Ho dato a lei la scheda. Pare che sia riuscita a scappare, spero che ora stia bene. >>

<< Sono sicuro che sta a posto: è una pivellina, ma con tutte le carte in regola. Però lei come fa a sapere che è fuggita? >>

<< Ero in contatto con lei via Codec…fino a quando non mi hanno legato qui, chiaro. >>

<< Codec? >>

<< Sì, l’ha rubato a una guardia: se ce l’ha ancora, dovresti poterti mettere in contatto con lei. >>

<< Qual è la sua frequenza? >>

<< Ah, già. Aspetta…è…uh…mumble…mi spiace, non la ricordo. >>

<< Maledizione! >>

Inaspettatamente, il kickatore ebbe un’illuminazione: << Oh, ma certo! Dovrebbe essere scritta sul retro delle confezioni di LEGO, prova a contattarla! >>

<< Lo farò. Ma mi dica…se le schede non funzionano, può esserci un altro modo per fermare quel missile? >>

<< Devi chiederlo ad Hal Mercedich, uno dei miei impiegati. >>

<< Chi è? >>

<< L’ingegnere capo del progetto Central Gear Dex: un genio dell’ingegneria, anche se bizzarro. Se c’è qualcuno che può scoprire come impedire che il Central Gear compia il lancio, quello è lui. >>

<< E se non riesce ad escogitare niente? >>

<< Dovrai distruggerlo: Mercedich ti potrà dire come farlo. >>

<< Dove si trova Hal? >>

<< Credo che sia tenuto prigioniero da qualche parte nel deposito delle testate, che si trova a Nord di qui. Era lì che svolgeva il suo lavoro. >>

<< Ho capito. Solo una cosa: perché creare il Central Gear? L’era nucleare è finita con il millennio… >>

<< Ti sbagli di grosso. La minaccia d’una guerra atomica non è svanita, anzi…oggi è più presente che mai!  La quantità di combustibile nucleare esaurito e di plutonio aumenta di continuo. Ascolta, hai mai visto un magazzino pieno di materiale nucleare? >>

<< No. >>

<< Eh, file e file di contenitori di scorie nucleari stoccati alla bell’è meglio, a perdita d’occhio…perché non esiste alcun modo per eliminare quella roba. >>

<< Così si chiudono gli occhi e si fa finta che siano scomparse? >>

<< Eh, in pratica sì. E lo stoccaggio non avviene neanche in maniera sicura: molti fusti sono corrosi e le scorie filtrano all’esterno. >>

<< Incredibile! >>

<< E come se non bastasse, ogni anno ci sono molte segnalazioni di MUF. >>

<< MUF? >>

<< Sì, sta per “Material Unaccounted For”: si tratta di materiale scomparso, la prova di un ampio ed organizzato mercato nero dei materiali nucleari. Inoltre è dalla fine della Guerra Fredda che molti ingegneri nucleari, in particolare russi, sono rimasti senza lavoro e prospettive; c’è molto materiale nucleare disponibile e ci sono molti scienziati in grado di creare una bomba. Oggi anche una piccola nazione può condurre un programma di armamento nucleare! >>

<< E le altre superpotenze? >>

<< La Russia e la Cina hanno un notevole potenziale nucleare…il disarmo nucleare totale è impossibile! Per la nostra politica di deterrenza serviva un’arma estremamente potente. >>

<< Intende dire il Central Gear? >>

<< Esatto! La nostra industria ha già subito parecchi danni a causa dei tagli al bilancio della Difesa in nome della cosiddetta “pace”. >>

<< Ho sentito di molte fusioni e acquisizioni tra le maggiori ditte di armamenti… >>

<< Proprio così. Per la mia compagnia il Central Gear era l’ultima speranza di sopravvivere, dopo aver perso l’ordine per il nuovo caccia dell’Aviazione Americana: ecco perché il Central Gear è stato sviluppato come progetto in nero. >>

<< Hm? >>

<< Progetti segreti finanziati in nero dall’Esagono: così si evitano molti problemi e lo sviluppo delle armi procede più rapidamente. E nessuno ti può mettere i bastoni fra le ruote…nemmeno le anime belle della commissione di vigilanza sugli armamenti. >>

Solid mangiò la foglia: << Tangenti… >>

<< Preferisco chiamarli “buoni affari”. Comunque il Central Gear stava per essere reso pubblico dopo un’analisi sui risultati di questa esercitazione… >>

<< Me ne frego di lei e della sua compagnia! >>

<< Ah, certo, proprio quello che mi sarei aspettato da uno come te. >>

Zagor tirò fuori un CD dalla tasca della giacca: << Ecco! E’ per questo che sei venuto, vero? >>

<< Che cos’è? >>

<< Un disco ottico: è tutto qui sopra, l’hard disk principale è stato distrutto nei combattimenti. Questa è l’unica copia rimasta dei dati! >>

<< Di quali dati sta parlando? >>

<< Tutti i dati raccolti durante l’esercitazione; non fare finta di niente, so benissimo che è per questo che sei qui. Sono riuscito a tenerlo nascosto a quel maniaco mentre mi torturava! I terroristi non sanno di questo disco…fà in modo di consegnarlo a Jim, il tuo capo. Ti darò anche la mia tessera di identità personale: sbloccherà tutte le serrature di sicurezza di secondo livello. >>

Il barbuto gli mise una mano sulla spalla: << Riesce a camminare? >>

<< No, devi proseguire senza di me. Hanno già avuto la mia password…ormai io non gli servo più a niente. >>

<< Ho ancora una domanda: chi o cosa era quella specie di ninja? Mi è sembrato che lei ne sapesse qualcosa… >>

<< Il ninja? Era il piccolo, oscuro segreto della POKE-HOUND. >>

Kenneth tossì altro sangue: << Un soldato…COFF…genetico…COUGH…sperimentale. >>

<< Lo conosce? >>

<< Dovresti chiedere alla dottoressa Carma Hunteron della POKE-HOUND: lei ne sa più di me. Li devi fermare! Se questa cosa trapela, io e la mia compagnia…siamo…finiti. >>

<< Perché, il Central Gear non utilizza della tecnologia già conosciuta? >>

<< Il Central Gear in sé sì, ma…OOOOUUUUHHHH! >>

<< Uh? >>

ll presidente tremava e sudava, colto ogni tanto da violente convulsioni: << C-c-che cosa mi hai fatto???? Ah…oooh! No! Mmmmff! N-non può essere, quei bastardi dell’Esagono…allora…allora ce l’hanno fatta! >>

<< Di che cazzo sta parlando? >>

<< L-loro…loro ti…stanno solo usando…per…uuuhhh… >>

Furono le sue ultime parole: morì prima di completare il discorso.

<< Merda, che succede? >>

Si rivolse allarmato a Roy Ombrall: << Colonnello, è in ascolto? E’ morto anche lui! >>

<< Non so che cosa dire! >>

<< Non menta! >>

La Hunteron si fece viva: << A prima vista sembra un altro infarto, ma… >>

<< Un qualche tipo di veleno? >>

<< Beh, ci sono molte sostanze in grado di provocare attacchi di cuore se assunte in dosi elevate: ad esempio, il clorito di potassio o i diossidi…ma non lo posso dire con sicurezza senza un’autopsìa! >>

Roy riprese la parola: << Beard, voglio che tu collabori con MagaL!

<< Mi posso fidare di lei? >>

<< Più di quanto ti fidi di me…chiamala. >>

<< Carma, cosa diavolo era quella specie di ninja? >>

La donna balbettò.

<< Un membro della POKE-HOUND? >>

<< NO! >>

<< Sicura? >>

<< Sì, non abbiamo niente di simile nella nostra unità. >>

<< Proprio sicura? >>

Il colonnello interruppe l’interrogatorio: << Beard, conto su di te! >>

Il nostro eroe, mentre contattava fr°A° Ling per salvare la fic, si rimise in sesto facendo uno spuntino a base di salamini Beretta.

*continua*
 
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Zago

Sister Radar
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...

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_frappuccina ♥

Chimicherry or cherrychanga?
Come promesso, ecco il mio commento. Beh, che dire, lettura scorrevole, non ho riscontrato errori e la trama procede, a ogni capitolo l'hype sale, soprattutto a me che aspetto di fare la mia entrata in pompa magna. Continua così!
 
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