Se avessi letto l'articolo fino alla fine saresti arrivato alle affermazioni di McCartney stesso in proposito, che le ha svelate come semplice montatura pubblicitaria. Del resto l'idea che Paul sia morto e sia stato sostituito da un sosia è impossibile per vari motivi:
1. McCartney era probabilmente una delle più forte influenze sulle idee musicali dei Beatles. Se fosse davvero morto ci sarebbe stata un'incredibile discontinuità nella discografia dei Beatles, quando invece la loro evoluzione è piuttosto lineare.
2. Inoltre, se fosse morto, gli altri membri (per non dire anche tutte le altre persone) ne avrebbero risentito negativamente, e questo sarebbe ricaduto sulle loro azioni e sulle loro composizioni musicali. Cosa che non è avvenuta.
3. Per quanto una persona possa avere la stessa quantità di talento musicale di un'altra, è impossibile che due persone suonino nello stesso modo. Anche se il sosia avesse avuto una buona tecnica non avrebbe avuto la possibilità di fare le linee di basso come McCartney, per il semplice motivo che non era lui. Certo avrebbe potuto emularle, ma considerando il fatto che le sue performance più belle le ha fatte probabilmente nell'ultimo periodo della carriera, e le ha fatte tutte in perfetto stile Beatles, un'emulazione è estremamente improbabile.
4. Fatto probabilmente più lampante, la notizia della morte di McCartney avrebbe fruttato alle case discografiche una quantità di denaro estremamente superiore a quella di Paul da vivo, contando l'effetto nostalgia che si sarebbe ripercosso sulle vendite dei loro dischi e sui loro concerti. Non essendo Epstein e Martin (rispettivamente manager e produttore) i primi pisquani che uscivano fuori nel mercato musicale non avrebbero certo sotterrato la cosa con un espediente così rischioso e poco conveniente.
Con queste cose il mondo dell'arte ci si diverte tantissimo, come il già noto Centro Culturale San Giorgio dovrebbe aver insegnato da anni.