ho odiato tutti gli anni di liceo (due di scientifico e tre di artistico) che ha fatto, tranne la quinta, in cui ormai avevo accumulato quasi tutte le conoscenze necessarie tramite interesse personale (e quindi sono passato con voti eccellenti, a differenza degli anni precedenti), e c'era comunque nell'aria un odore di compiutezza, di "dopo di questo puoi fare quello che vuoi". tra la prima e la terza ho vissuto probabilmente il periodo peggiore della mia vita, passavo le mie giornate a girare in bici per la periferia con l'ipod, anche perché in casa la situazione era insostenibile. di sicuro le cose sono migliorate quando ho imparato a non curarmi troppo delle parole degli insegnanti, secondo i quali chiunque abbia una media bassa nella loro materia è destinato al fallimento nella propria vita, e a studiare ciò che mi interessava per conto mio.
personalmente (ed evidenzio questa parola dato che naturalmente è la mia esperienza e per voi potrebbe non essere stato così) il liceo non mi ha lasciato granché, nel senso che comunque, avendo una memoria abbastanza scarsa e non avendo avuto degli insegnanti particolarmente adatti a fare il loro lavoro, ho dimenticato il 90% del futile nozionismo che mi era stato insegnato nel giro di 6 mesi dopo essermi diplomato. dato che però comunque a parte le scuole molto specializzanti (professionali e alcuni tecnici) la scuola superiore non ti porterà dritto verso un lavoro, potresti considerare un liceo artistico, che è solitamente molto più "scazzato" (anche come atmosfera) di uno scientifico o un classico, e non ha latino. è un buon "posteggio" in attesa del diploma e in attesa di scoprire cosa ti piace davvero fare.