Un grosso affare

guggiammi

thread killer
premessa: questo racconto nasce su suggerimento di due miei amici che mi hanno descritto il plot centrale. uno dei miei amici credo fosse anche in stato alterato di coscienza, ma tant'è. i personaggi sono ispirati alle nostre tre figure. più o meno.

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Erano circa le due di notte, e si trovava all’incrocio tra Washington Ave. e Cormick Street. Passeggiava nervosamente avanti e indietro, imprecando sottovoce. Sentì il rumore di un motorino malandato che si fermava in un vicolo vicono. “Ecco il primo dei coglioni”, pensò. Andò a vedere.

“Ciao, Fred” lo salutò un uomo avvolto in un bomber grigio.

“James, come cazzo ti è venuto in mente di metterti un vestito chiaro, considerando che dobbiamo passare inosservati?” lo aggredì l’uomo chiamato Fred.

“Beh, questo avevo a portata di mano” osservò James sorridente. Poi tirò fuori dalla tasca una fialetta, la aprì e inspirò forte col naso. Fred lo osservò infastidito.

“Quante cazzo di volte vi ho detto, a te e a quell’altro stronzo, che sul lavoro bisogna essere lucidi? È ovvio che con gente come voi le cose vanno sempre a puttane.” Sputò per terra.

L’altro uomo sospirò: “ Fred, cerca di prendere le cose con più tranquillità. È il tuo atteggiamento negativo che pregiudica la riuscita delle operazioni”. Guardò il cielo con un’espressione che esprimeva la convinzione di aver appena detto qualcosa di particolarmente profondo o significativo. Fred chiuse gli occhi.

“Comunque... hai chiamato Jimmy? Gli hai detto di procurarsi un mezzo adatto?”

“Certo. L’ho chiamato giusto prima di venire qui. Gli ho spiegato nel dettaglio quello che volevamo.”

“Come ti è sembrato?”

James sembrava confuso. “Come doveva sembrarmi?”

Fred bestemmiò. “Intendo, come ti sembrava che fosse? Era sobrio o come al solito era ubriaco?”

“Boh. Sinceramente non c’ho fatto caso.” Osservò James con un ghigno ebete.

Fred sentì l’impulso irrefrenabile di spaccargli i denti. Si trattenne.

All’improvviso, Jimmy fece la sua comparsa dal fondo del vicolo. “Buonasera, ragazzi” biascicò, una sigaretta tra le labbra.

“Lo sapevo, è ubriaco” pensò Fred. “Che razza di stronzi che mi sono scelto come compari.”

“Ho parcheggiato il mezzo nella strada qui dietro. Venite, vi faccio vedere” Si avviò barcollante, i due al seguito.

Percorsero il vicolo. “Eccolo” fece Jimmy orgoglioso. James scuoteva il capo in segno di ammirazione. Fred era a metà tra lo sbigottito e il totalmente incazzato.

“Cosa CAZZO è quello?!”

“È un TIR. Sai, è stata una faticaccia procurarmelo. Ho dovuto accoppare il tizio che ci dormiva dentro. Il corpo l’ho buttato in un fosso. Non credo che mancherà a nessuno.” Fece Jimmy, poi prese un gran sorso da una fiaschetta metallica che teneva nell’eskimo verde che aveva addosso.

“È esattamente quello che ti avevo chiesto. Grande.” fece James entusiasta.

“Così sì che passeremo inosservati” commentò sarcasticamente Fred.

Jimmy ripose la fiaschetta.

“Allora, il piano è questo. Stando a quanto ci ha fatto sapere mr. E, il condotto fognario del vicolo ci poterà direttamente sotto il caveau. Mr. E mi ha anche assicurato che riusciremo ad entrare senza problemi, visto che ha già provveduto a forare il pavimento della banca. Ci basterà forzare un paio di pannelli e saremo dentro. Una volta nel caveau, Jimmy, tu penserai ad eventuali sistemi d’allarme, e tu James mi darai una mano a portare via la merce. Entriamo, ripuliamo le cassette che ci interessano, mettiamo a posto i pannelli e ce la squagliamo.”

“Io dalle fogne non ci passo. Quelli che ho addosso sono gli unici vestiti puliti che possiedo.” ribatté James deciso.

“Oh Signore, vorrà dire che tu aspetterai vicino a quel cazzo di affare che avete rubato, a controllare la situazione. Eventualmente, spostalo se vedi movimenti sospetti.”

“Ma non ho la patente” osservò James.

“Non me ne importa un beneamato cazzo di quello che hai e di quelle che non hai.” tagliò corto Fred. Imprecò. “Tu, Jimmy, hai qualche obiezione? Sempre che tu abbia capito quel che ho detto.”

“Tranquillo amico. Io e i sistemi d’allarme siamo culo e camicia.” lo rassicurò Jimmy ondeggiando. Ruttò rumorosamente. Risatina di James.

“Mah. Forza, controlliamo le armi.” fece Fred sbrigativo. Trasse dall’impermeabile una Glock silenziata. Controllò il caricatore. Tolse la sicura e scarrellò l’arma.

Jimmy armeggiò per un bel pezzo, poi tirò fuori dalla tasca un grosso revolver.

“Cosa cazzo vorresti farci con quell’affare? Scacciarci i cani?”

Jimmy sembrava offeso. “È un Nagant. È di mio nonno, è dei tempi di quando era nell’Unione Sovietica. Mi è tornato utile più di una volta.” Controllò il tamburo. “Uhm, mi son rimasti solo due colpi. Diciamo che l’autista del TIR non l’ho centrato alla prima.” Sorrise, e James con lui.

Fred si voltò verso James. “E te?”

“Ehi, amico, io non voglio fare del male a nessuno. Io sono per la non violenza.” protestò.

“E se arriva uno sbirro cosa fai? Gli pisci addosso?”.

James aprì le braccia in segno di incertezza.

“Sincronizziamo gli orologi, prima che perda la pazienza.” fece Fred stancamente. Controllò il suo Oyster Perpetual, poi guardò gli altri due in attesa.

Jimmy mostrò orgoglioso il suo. “Made in URSS. Orgoglio dell’ingegneria sovietica. Oh, si è bloccato. Mi succede spesso, in effetti.” osservò.

“Io non ho nessun orologio. Non ne porto mai. Non voglio essere schiavo dei ritmi.” disse James candidamente.

Fred si mise le mani in faccia. “Siano maledetti gli hippy e l’intera Unione Sovietica. Odio il mio lavoro.” pensò.

“Ehi, è davvero grosso quell’affare. Non sarà facile da rubare” mormorò James preoccupato.

“Rapinare” lo corresse Fred demoralizzato.

“No, non ‘rapinare’. Rubare! Non è questo che dobbiamo fare? Chissà se c’entra tutto, nel TIR.”

Fred sembrava sinceramente stupito. Poi, con un moto d’orrore, si rese conto della situazione. James aveva capito che dovevano effettivamente rubare la banca. L’intero edificio, pezzo per pezzo.

Jimmy pure sembrava aver capito, e scherzava ridendo con James.

“Questo è quello che succede a scegliere come compari un DROGATO ed un UBRIACONE!” urlò Fred in preda all’ira più selvaggia.

“Ehi, io non sono un drogato.” ribatté James risentito.

“E io non ho nessuna dipendenza. Smetto quando voglio. Stronzo ingrato che non sei altro” aggiunse Jimmy, e sollevò la fiaschetta.

Fred fu fulmineo. Sollevò la Glock e piazzò un colpo perfetto tra gli occhi di Jimmy. La fiaschetta, ancora sollevata, si forò come se fosse stata fatta di carta, e Jimmy crollò all'istante, mentre il whiskey e il sangue lo inondavano.

Un secondo dopo toccò a James. Il colpo gli entrò con precisione millimetrica nella bocca aperta per lo stupore e schizzò fuori dalla nuca, creando una macabra fontana di sangue. Fred si passò la mano sinistra tra i capelli, poi osservò con disprezzo i due cadaveri. “Ecco cosa succede, a lavorare con due teste di cazzo come voi.”

Si diresse a passi svelti verso Montgomery Street, salì sulla sua Cutlass nera, avviò il motore e si allontanò indisturbato nella notte.
 

What If The Green

Rappresentante di classe
molto bello il finale mi ha sorpreso, non me lo aspettavo che li facesse fuori.

ps: perchè non partecipi alla Fic Challenge?
 
Ultima modifica di un moderatore:

guggiammi

thread killer
ahah, par strano ma tecnicamente ogni racconto è come un piccolo spezzone delle vite dei protagonisti, autonomo e autoconclusivo. poi, visto che i personaggi son ricorrenti, son tutti più o meno legati tra loro. tipologia? "racconto breve", anzi, mooolto breve. comunque, sì, Fred ritornerà. come faccio a far sparire nell'oblio un personaggio di queste dimensioni? ;D
 
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