Non sono del tutto d'accordo con le opinioni di Larm a riguardo.
Parlando per esperienza personale, bisogna intanto considerare che gli effetti vanno di pari passo con la dose assunta.
Si va da una dose blanda, i cui effetti non sono nemmeno percepibili, ad una "heroic dose", come l'avrebbe definita Terence McKenna.
Già con una dose media (250-300), la realtà appare trasfigurata. Non si modifica sotto forma di vortice o come si pensa, dinamicamente, ma appare già trasfigurata. Si fa fatica a "tenere" sotto la costrizione del concetto le realtà esterne che appaiono, si prova sinestesia (i 5 sensi vengono "mescolati"), un forte senso di empatia.
Il soggetto si fonde all'oggetto, spazio e tempo non "scalpellano" più la realtà, ma diventano sempre più vaghi, fino a quasi scomparire del tutto.
L'ego va disgregandosi per lasciare posto alla coscienza, si può avere un effetto "positivo" o "negativo" solo qualora la si consideri una droga ricreativa: per chi invece ha intenzione di scavare dentro di sè, è neutrale (come il Buddismo, direbbe Kerouac).
Se ne potrebbe parlare ancora. Per quanto riguarda il caleidoscopio, è più facile ritrovarsi in antiche città maya, paludi nebbiose, foreste di gemme, e ambienti di questo genere, qualora si decida di tenere una buona volta occhi e bocca chiusi, e stare ad ascoltarsi.