liuton2005
sono qui solo di passaggio
Ho fatto questo video:
Come scritto nella descrizione, penso che abbiamo molto da imparare dagli animali perché loro rimangono sempre puri e innocenti.
Non esiste nessun gioco "fine a se stesso". Tutti i giochi hanno come scopo l'acquisizione di un'abilità determinata da parte dell'individuo (anche se ciò non implica che si abbia la coscienza del fine da sviluppare, anzi quest'ultima dev'essere assente), e questo vale anche per ogni tipo di gioco umano.MC5 ha scritto:Ho visto dei documentari sulle orche in cui si mostra che hanno un'intelligenza sviluppatissima, al punto di -pare- giocare.
E non per imparare a cacciare (come fanno mi sembra molti felini), ma proprio gioco fine a se stesso.
Le orche come molti delfinidi, e immagino quindi anche qualche scimmia.
Non mi stupirei se anche loro avessero coscienza di se'.
Hai capito bene, sono io che mi drogo.Shikamandri ha scritto:Hai trasformato coscienza in conoscenza, o non ho capito io?
Non ho capito i passaggi evidenziati, me li rispiegheresti?Larm ha scritto:Tutto questo però non ha nulla a che vedere in modo diretto con la coscienza di sé, la quale presuppone di poter vedere se stessi da un punto di vista esterno e oggettivo.=> Salvo qualche primate sviluppato, nessun animale può utilizzare il proprio corpo come se fosse un oggetto, o in ogni caso non può fare di tale utilizzo un modus vivendi.=> Si potrebbe dire che nessun animale conosce la distinzione tra lo spirito e il corpo, mentre per noi è un dato di fatto pressoché oggettivo e inequivocabile della nostra esistenza.
Per dirla in parole povere, siamo gli unici esseri che possono "impersonare" liberamente qualcun altro, non solo come imitazione superficiale dei suoi modi di fare, ma assumendo in tutto e per tutto la sua personalità. E' grazie a questa capacità di metterci completamente nei panni di qualcun altro che possiamo capire le altre persone e acquisire i loro modi di pensare o di fare. E' anche grazie a questa stessa capacità che abbiamo potuto imparare dalla natura circostante dei mezzi utili per la nostra sopravvivenza.MC5 ha scritto:Non ho capito i passaggi evidenziati, me li rispiegheresti?
Che gli animali abbiano le stesse nostre capacità ma in forma meno sviluppata, credo non vi sia alcun dubbio. Il problema è che vi pure è una soglia che distingue radicalmente l'uomo dal resto di ciò che esiste in natura. Abbiamo delle specificità proprie, una delle quali è probabilmente quella di continuare a interrogarci sulla nostra specificità.Pokématenic ha scritto:Io ho sempre pensato che ache gli animali hanno una "coscienza" e una "conoscenza". Soltanto sono meno sviluppate di quelle degli esseri umani, per questo non possono fare tutto quel che facciamo noi
La vita è un gioco fine a se stesso. Non ha uno scopo.Larm ha scritto:Non esiste nessun gioco "fine a se stesso".
Falso. La vita ha un senso, sta a noi trovarlo per ciascuno di noi. L'unico modo per farlo è giocare imparando le sue regole : cioè vivere.liuton2005 ha scritto:La vita è un gioco fine a se stesso. Non ha uno scopo.
Io non ho uno scopo. Certo, posso illudermi di averlo ed impegnare energie per raggiungerlo e deprimermi se non ci riesco oppure godermi la vita così com'è.Larm ha scritto:Falso. La vita ha un senso, sta a noi trovarlo per ciascuno di noi.
Quello che dici è di per se' molto bello, ma è il primo passo verso il voto a berlusconi.liuton2005 ha scritto:Le persone pensano troppo con il cervello e si fidano troppo della mente. Immagina di pensare senza concetti, senza scopo e con l'assoluta imparzialità di fronte ai risultati di un processo sul quale pensi. La mente smette di pensare. La mente è solo un meccanismo di sopravvivenza. Quando non hai dubbi, paure, ansie, preoccupazioni, quando sei imparziale allora la mente smette di pensare.
Lo stesso che vale per i grattini alle persone, immagino (visto che non sono biologo, medico o robe del genere) che il vantaggio sia mantenere più pulite delle zone in cui più facilmente si accumula pelle morta.liuton2005 ha scritto:E' questo ciò che possiamo imparare dagli animali. Mi dici quale scopo evolutivo ha il provare piacere per i grattini sulla pancia dei cani?
Io parlavo della tua vita, non della vita in generale, il cui unico scopo è appunto di continuare a vivere (quindi di non morire).liuton2005 ha scritto:Io non ho uno scopo. Certo, posso illudermi di averlo ed impegnare energie per raggiungerlo e deprimermi se non ci riesco oppure godermi la vita così com'è.
La vita non ha inizio né fine, non ha uno scopo.
La prima parte di quello che dici è la teoria di Gaia. L'ultima parte mostra che siamo in fondo gli unici esseri coscienti della differenza tra la vita e la morte, quindi anche gli unici che devono prendere in mano la propria vita se non vogliono scomparire.liuton2005 ha scritto:Ultimamente mi è passata una cosa per la testa abbastanza rilevante ma che non ha nessuna base però è bella da pensare. Se consideri un corpo vivo perché riesce a mantenere la propria forma e funzionalità grazie a dei processi allora possiamo considerare anche la Terra come un corpo vivo, anche il Sole, anche le rocce. La differenza sostanziale la vediamo solo noi, o meglio dire la nostra mente, fra un corpo inanimato e un corpo vivo.
Confondi il pensiero con la riflessione o con l'introspezione che sono solo forme parziali dell'attività mentale. Vita e pensiero possono essere considerate come attività distinte, ma possono anche coincidere in una cosa sola. Quelli che esistono per il solo pensiero si chiamano Giacomo Leopardi, quelli che esistono per la sola vita Spettatori di Canale 5.liuton2005 ha scritto:Le persone pensano troppo con il cervello e si fidano troppo della mente. Immagina di pensare senza concetti, senza scopo e con l'assoluta imparzialità di fronte ai risultati di un processo sul quale pensi. La mente smette di pensare. La mente è solo un meccanismo di sopravvivenza. Quando non hai dubbi, paure, ansie, preoccupazioni, quando sei imparziale allora la mente smette di pensare.
Salvo che grattare sulla pancia un animale non è un "gioco" in nessuna lingua esistente. Un gioco presuppone delle regole, anche se queste ultime non dovessero essere stabilite all'inizio e conosciute dai suoi partecipanti.liuton2005 ha scritto:E' questo ciò che possiamo imparare dagli animali. Mi dici quale scopo evolutivo ha il provare piacere per i grattini sulla pancia dei cani?La vita è solo un gioco e non prenderla troppo seriamente.
pensi davvero che non abbia né inizio né fine? la nascita e la morte sono rispettivamente l' inizio e la fine delle nostre vite individuali terrene (per quel che ne sappiamo potrebbe esserci anche una vita dopo la morte), e prima o poi il genere umano si estinguerà...liuton2005 ha scritto:La vita non ha inizio né fine, non ha uno scopo.