Vorrei fare un piccolo intervento: dire "la tv non è cultura, è intrattenimento, se vuoi cultura leggiti un libro" oppure "la tv è così, è un problema tuo se non ti sta bene", come ho visto più volte fare qui ed altrove, è essenzialmente sbagliato. Innanzitutto la televisione è un potente mezzo comunicativo di massa, può raggiungere praticamente chiunque e spesso è l'unico canale di informazione per molte persone, che tra lavoro e famiglia semplicemente non hanno il tempo materiale di leggere ed utilizzano la tv mentre fanno altro. Detto questo, sottolineo che la tv è un mezzo comunicativo, e come tale può essere usato per qualunque finalità comunicativa: intrattenimento sì, ma al pari divulgazione culturale, servizi pubblici ed altro. Per fare un esempio, chiedete ai vostri nonni quanti loro coetanei hanno imparato a leggere e scrivere con le lezioni che il professor Manzi teneva in prima serata in RAI. Dipende dall'uso che se ne vuole fare. E qui arriviamo al punto: Liuton non ha tutti i torti, perlomeno se pensiamo alle reti RAI. A differenza di una rete commerciale, che deve fare i conti con le leggi del mercato e quindi ha tutto il diritto di puntare sull'intrattenimento (che attira di più il pubblico), una rete di proprietà statale dovrebbe avere scopi diversi, ed è lecito aspettarsi da quest'ultima una offerta culturale di buon spessore. Ovviamente non è che debba trasmettere 24 ore su 24 opera lirica e film russi in lingua originale; ci si aspetta un palinsesto equilibrato, con un occhio di riguardo all'aspetto culturale. Per come la vedo io l'unica rete RAI in linea con questi principi è Raitre, che a mio avviso riesce a coniugare nelle giuste dosi informazione (svolta con professionalità: è probabilmente l'ultimo tg rimasto in cui non si vedono rubriche di cucina o calendari senza veli), divulgazione culturale a vario livello (interessante soprattutto la mattina, quando spesso parlano di storia e scienza, meno al pomeriggio-sera con i documentari naturalistici - ovviamente parlo per miei gusti personali), approfondimenti d'attualità (spesso trasmettono inchieste su un tema, come l'università o la sanità - che certamente possono non essere esaustive ma ti danno un'idea e possono spingerti ad informarti), servizi al cittadino (mi manda raitre e simili) ed intrattenimento (sport, intrattenimento per ragazzi, soap opera, talk show leggeri ma educati). Secondo me è un buon esempio di come dovrebbe essere l'offerta televisiva pubblica: un'offerta che abbia una certa varietà ma con dietro sempre una filosofia di gestione improntata alla qualità culturale.