elezioni

Monsù Pyr3s

Lucerna Juris
Tralascio l'OT altamente filosofico, và X°°°D

Comunque sia il tedesco ha iniziato con le offese, Berlusconi ha solo reagito in maniera assai moderata.. basti vedere il sorriso che non gli è mai mancato
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[stimo quell'uomo XD] Poi per quanto riguarda i cinesi ok, ha sbagliato, ma non penso sia l'unico al mondo a commettere errori xD

Per l'argomento guerra, il petrolio è una motivazione non dichiarata... e comunque sia, se per una volta ci troveremo seduti al banco dei vincitori, non penso sarà così tragico... Ricorda che ufficialmente noi siamo in missione di pace, per liberare il popolo iraqeno... Quindi siamo dei benefattori... Per non parlare della questione attentati... Nonostante Berlusconi abbia più volte confermato la nostra posizione di prima linea alla lotta contro il terrorismo, i nostri servizi sono sempre stati in grado di sventare i tentativi di attentato, cosa che non è successa nella molto più boriosa, spocchiosa ed altezzosa Inghilterra... Gli stessi USA sono caduti in questo sbaglio, ma penso che quello sarà destinato a rimanere un caso isolato...
 

AMD

Amministratore di condominio
Bromuro Nakagata ha scritto:
Comunque sia il tedesco ha iniziato con le offese, Berlusconi ha solo reagito in maniera assai moderata.. basti vedere il sorriso che non gli è mai mancato
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[stimo quell'uomo XD]
offese alla vita privata ci terrei a sottolineare, cosa che ritengo gravissima...

cmq la mia stima x Silvio è massima...

byezzzzzzzzzzzzz
 
AMD ha scritto:
690 € di risparmio sulle tasse STATALI rispetto al 2000... io 1.200.000 £ lo noto, nn so voi...
Probabilmente sei l'unica persona in Italia che ha risentito IN POSITIVO del "taglio delle tasse". E dire "l'unica" non é un'esagerazione.
 

AMD

Amministratore di condominio
Gabriel Aramil ha scritto:
Probabilmente sei l'unica persona in Italia che ha risentito IN POSITIVO del "taglio delle tasse". E dire "l'unica" non é un'esagerazione.
parlo di tasse STATALI ricordatelo... le tasse in generale sono lievemente aumentate ma la colpa è delle regioni...

byezzzzzzzz
 
L

Larm

Credetemi, nel dopoelezioni una facoltà umanistica è l'ultimo posto dove vorreste essere.. Speravo che in questo luogo d'infanzia i frequentatori potessero essere ancora implumi da politica, ma ahimé, questo governo ladro ci sta rubando la pubertà!

Il risultato era palese: programmi aggressivi antidestra repressi razionalmente e pubblicamente dal sistema, anni di filmografia documentativa antipseudodestra sotto il lume di Michael Moore, tonnellate di stampa fresca a deridere le gàffe del premier, una serie di coesioni politiche con la colla da francobollo per combattere un nemico comune. E la sinistra ha vinto. Ha vinto con una coalizione simile ad un puzzle rotto, ma ha vinto. Ha vinto per una differenza di punti da briscola, ma ha vinto.

Mi chiedo: perché se il governo Berlusconi era tanto indigesto agli Italiani la metà di loro l'ha votato? E perché la parte incacchiata non ha stravinto su quella parte silente che va a vedere i film dei Vanzina e guarda i reality show? Non è che, in fondo, in Italia così male non si sta?

Se queste elezioni hanno fornito dati significativi, la politica italiana non ha più niente a che fare con ciò di cui tratta - un tempo era la pòlis, ora direi la nazione. Se questi partiti rappresentano l'Italia, allora l'Italia è una terra del nulla politico, dove sinistra e destra hanno perso ogni valore storico e non si decidono a guadagnare un valore attuale.

E che governi pure la sinistra o la destra: io il caffè al bar me lo bevo ugualmente.
 
uffa sembri anke tu un lassista figlio di questo governo passato in cui il potere è nel più forte.. ma xkè è + forte? xkè ci manipola la vita da anni subdolamente... ha tutto lui, anke volendo evitarlo è ovunque... focca la bindella.. peggio di Mazzarò!

nei volantini ke ha distribuito casa x casa c'erano sot del tipo "+ difficile essere assunti al lavoro".... già brutta cosa la meritocrazia... addio raccomandazioni... (anke se diciamocelo, nn possono essere mai eliminate del tutto... ._.)

dovrei smettere di ascoltare i sex pistols quando scrivo certe cose...
 
Larm ha scritto:
Il risultato era palese: programmi aggressivi antidestra repressi razionalmente e pubblicamente dal sistema, anni di filmografia documentativa antipseudodestra sotto il lume di Michael Moore, tonnellate di stampa fresca a deridere le gàffe del premier, una serie di coesioni politiche con la colla da francobollo per combattere un nemico comune. E la sinistra ha vinto. Ha vinto con una coalizione simile ad un puzzle rotto, ma ha vinto. Ha vinto per una differenza di punti da briscola, ma ha vinto.
La coalizione ha firmato un programma comune, tralaltro molto consistente: solo la Rosa Nel Pugno si é rifiutata di accordarsi su due argomenti, che purtroppo non ricordo. Fatto sta che in linea teorica l'Unione é unita. Che poi ci siano sospetti che questa unione avrà breve durata é un altro discorso.

Larm ha scritto:
Mi chiedo: perché se il governo Berlusconi era tanto indigesto agli Italiani la metà di loro l'ha votato? E perché la parte incacchiata non ha stravinto su quella parte silente che va a vedere i film dei Vanzina e guarda i reality show? Non è che, in fondo, in Italia così male non si sta?
Perché ci sono molte persone che credono alle stronzate di Berlusconi? Perché la maggior parte di un tipo di votanti (anziani) si é bevuto il discorsino del Premier su come in Italia si stia meglio di prima, su che razza di regime erigerà la Sinistra e su come ce l'abbiano tutti con lui? Perché ci sono molte persone che votano senza informarsi, quasi tanto per fare, o bevendosi la storiella su ICI e tassa sulla spazzatura, ridicole manovre di un uomo messo talmente male da dover cambiare la legge elettorale (definita una porcata dallo stesso creatore) per poter preservare un pò del suo potere?

E bada bene che l'ultima ipotesi non é poi così teorica: come mai nei sondaggi l'Unione appariva come assoluta favorita, mentre poi le elezioni hanno dato esiti ben negativi? Perché ci sono delle persone che si vergognano di votare Forza Italia.

Larm ha scritto:
E che governi pure la sinistra o la destra: io il caffè al bar me lo bevo ugualmente.
Già, finché sono quelli i casi, sta sicuro che non avrai problemi dipendenti dal partito al Governo. Finché si tratta di bere un caffè al bar.
 
Ultima modifica di un moderatore:

ThunderShock

Meow cat, please meow back
Mod
Sailko ha scritto:
Oh ragazzi, forse si torna alle urne davvero... sì, se Provenzano FA I NOMI!!!
Probabile 
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Sailko ha scritto:
(PS:Thunder, ma tu voti?)
già, ogni tanto la mia coscienza civile si dibatte ed esce allo scoperto

Tenete presente che comunque per la formazione del nuovo governo si preannunciano tempi lunghi... E Berlusconi ancora non ha lasciato la carica di premier... Per quello che ne sappiamo magari sta archittettando un colpo di stato...

Gabriel Aramil ha scritto:
E bada bene che l'ultima ipotesi non é poi così teorica: come mai nei sondaggi l'Unione appariva come assoluta favorita, mentre poi le lezioni hanno dato esiti ben negativi? Perché ci sono delle persone che si vergognano di votare Forza Italia.
questo è probabile... però allora perché lo votano?

Comunque in teoria i sondaggi non si dovrebbero fare, perché potrebbero influenzare gli elettori... I politologi (gente assolutamente inutile) sostengono che se un partito viene dato per sconfitto gli elettori potrebbero averne pietà e quindi spostare il proprio voto verso questi...
 
perchè lo votano? x ignoranza.

ignoranza del tipo "caspita! tolgono l'ici e la tassa sui rifiuti! votiamo la destra!"

ignoranza del tipo "mi ha detto il capo-reparto dell'ospedale ke se non voto la destra perdo il posto..."

ignoranza del tipo "voto la destra xkè stimo berlusconi"

certo, poi c'è anke l'ignoranza del tipo "voto la sinistra così mi fumo tutti gli spinelli ke voglio!!"

x la formazione del governo... si parla di maggio, la seconda metà di maggio forse; di sicuro, dice Ciampi, sarà il nuovo presidente della repubblica a dichiararlo (io, sinceramente spero ke Ciampi venga rieletto)
 

Gkx

Admin
Gabriel Aramil ha scritto:
solo la Rosa Nel Pugno si é rifiutata di accordarsi su due argomenti, che purtroppo non ricordo.
il programma dell'Unione non prevedeva né i tagli ai finanziamenti per le scuole private né un impegno preciso sui PACS. la Rosa ha fatto bene a protestare, per quanto mi riguarda.
 

AMD

Amministratore di condominio
Gabriel Aramil ha scritto:
La coalizione ha firmato un programma comune, tralaltro molto consistente: solo la Rosa Nel Pugno si é rifiutata di accordarsi su due argomenti, che purtroppo non ricordo. Fatto sta che in linea teorica l'Unione é unita. Che poi ci siano sospetti che questa unione avrà breve durata é un altro discorso.

Perché ci sono delle persone che si vergognano di votare Forza Italia.

Già, finché sono quelli i casi, sta sicuro che non avrai problemi dipendenti dal partito al Governo. Finché si tratta di bere un caffè al bar.
(unico quote x comodità)

vedremo qnd durerà sta unione, sta di fatto che prodi dovrà dare un colpo di qua ed uno di la x accontentare bertinotti da una parte, d'alema dall'altra, la rosa dall'altra e il pericolosissimo mastella (che ha 3 seggi e può quindi portare alla crisi di governo) dall'altra...

ah x la storia degli italiani che nn dicono di aver votato Berlusconi... se io lascio la mia macchina sottocasa con un volantino di Berlusconi sul parabrezza sta sicuro che il giorno dopo la trovo sfasciata..

byezzzzzzzzzzzz
 
L

Larm

Gabriel Aramil ha scritto:
La coalizione ha firmato un programma comune, tralaltro molto consistente: solo la Rosa Nel Pugno si é rifiutata di accordarsi su due argomenti, che purtroppo non ricordo. Fatto sta che in linea teorica l'Unione é unita. Che poi ci siano sospetti che questa unione avrà breve durata é un altro discorso.
Il fatto che un gruppo di persone firmino un foglio non significa automaticamente che le loro idee siano pienamente espresse da esso. Tantopiù se sono politici, e ancor più se sono politici italiani. E tra l'altro potresti avere già capito chi ho votato..

Perché ci sono molte persone che credono alle stronzate di Berlusconi? Perché la maggior parte di un tipo di votanti (anziani) si é bevuto il discorsino del Premier su come in Italia si stia meglio di prima, su che razza di regime erigerà la Sinistra e su come ce l'abbiano tutti con lui? Perché ci sono molte persone che votano senza informarsi, quasi tanto per fare, o bevendosi la storiella su ICI e tassa sulla spazzatura, ridicole manovre di un uomo messo talmente male da dover cambiare la legge elettorale (definita una porcata dallo stesso creatore) per poter preservare un pò del suo potere?
La questione è diversa. Si vuole cambiare il governo se ci si trova male con esso, e il motivo personale - in caso di elezioni - deve giustamente prevalere su quello pubblico, il quale dovrebbe essere coincidente e subordinato a quello personale. Tutti dovrebbero essere consci che la nostra società contemporanea è troppo vasta e fratturata perché un singolo possa influenzare la totalità dei singoli, e l'apparato statale è ormai troppo distante dal singolo perché possa influenzarlo direttamente. I risultati di questa frattura tra un'istituzione troppo totale e un individuo troppo libero sono un'indifferenza vicendevole che perde senso nella politica. Sinistra e destra sono due masse incolori, capeggiati da due partiti di cui non si capisce la differenza di ideali (non ideologie), esattamente come i loro elettori.. Come si può votare qualcosa che non ci rappresenta e nemmeno sembra interessarsi di altro oltre alle istituzioni?

La maggior parte di noi in realtà vive la propria vita non interessandosi al governo, perché i collegamenti tra le due cose sono talmente intricati e lontani da non poter più essere direttamente influenti. Ed è per questo che mi posso bere il caffè al bar anche se vince il centrodestra..

E bada bene che l'ultima ipotesi non é poi così teorica: come mai nei sondaggi l'Unione appariva come assoluta favorita, mentre poi le elezioni hanno dato esiti ben negativi? Perché ci sono delle persone che si vergognano di votare Forza Italia.
Se gli exit poll usano un metodo scientifico totale (ossia intervistano tutte le persone che escono ad un certo orario dalle urne), le spiegazioni possono essere molteplici e non certo così automatiche. Esempio banale: potrebbero aver fatto i sondaggi in un momento in cui la maggior parte degli elettori di FI aveva già votato, perché magari la maggioranza di tali votanti lo aveva già fatto alle 8 di mattina di domenica e casualmente in quel momento c'erano solo votanti di sinistra.

Se cerchi un motivo etico, più che la vergogna dei votanti di FI sarebbe più logico pensare al desiderio dei votanti di sinistra di mettersi in mostra; perché se non si ha bisogno di un cambio delle cose è inutilmente faticoso sbandierare il proprio voto. Tantopiù che, come fa notare AMD, l'opinione pubblica in genere ha una così bassa opinione di Berlusconi che se solo ti azzardi a far notare che neanche le altre parti politiche sono così fighe sarai costretto a sorbirti se ti va bene un flusso di discorsi sulla politica che al giorno d'oggi non hanno più senso (e sono anche abbastanza noiosi)..

E per rispondere a quello_nello_specchio, non credo che nessuno nella classe politica attuale sia una persona forte: altrimenti non avrebbe bisogno di spremersi nell'utilizzo del marchingegno statale per poter guadagnare una misera manciata di voti.
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Ragazzi, di politica non ci capisco molto ma posso dire che Prodi poteva stravincere se avesse avuto più carisma mentre Berlusconi mi sembrava segnato in ogni caso ad andarsene..
 

Gkx

Admin
liuton2005 ha scritto:
Ragazzi, di politica non ci capisco molto ma posso dire che Prodi poteva stravincere se avesse avuto più carisma mentre Berlusconi mi sembrava segnato in ogni caso ad andarsene..
d'altronde non ci sono più le mezze stagioni, e una volta qui era tutta campagna.
 
Larm ha scritto:
Il fatto che un gruppo di persone firmino un foglio non significa automaticamente che le loro idee siano pienamente espresse da esso. Tantopiù se sono politici, e ancor più se sono politici italiani. E tra l'altro potresti avere già capito chi ho votato..
Il fatto che si firmi un vero e proprio accordo, preciso e nero su bianco, é, almeno in linea teoria, molto importante. Le buone premesse ci sono, poi non so cosa accadrà. Ma sinceramente, non me la sento di continuare a pensare in negativo.

(Non era proprio mia intenzione capire che preferenze hai espesso alle urne, comunque.)

Larm ha scritto:
La questione è diversa. Si vuole cambiare il governo se ci si trova male con esso, e il motivo personale - in caso di elezioni - deve giustamente prevalere su quello pubblico, il quale dovrebbe essere coincidente e subordinato a quello personale. Tutti dovrebbero essere consci che la nostra società contemporanea è troppo vasta e fratturata perché un singolo possa influenzare la totalità dei singoli, e l'apparato statale è ormai troppo distante dal singolo perché possa influenzarlo direttamente. I risultati di questa frattura tra un'istituzione troppo totale e un individuo troppo libero sono un'indifferenza vicendevole che perde senso nella politica.
Il far prevalere i propri vantaggi su tutto é ciò che peggiora la società moderna. A volte si dovrebbe fare una scelta diversa, una scelta che potrebbe penalizzare il singolo magari anche in minima parte ma favorire molte più persone. Credo però che, al giorno d'oggi, questo superi addirittura i confini dell'utopia.

E il fatto che le persone provino sempre meno interesse verso il Governo, perché probabilmente a loro "lontano", é un altro fattore grave, una situazione che va cambiata con l'"avvicinamento" di una delle due parti all'altro. In questo caso, dovrebbe essere il Governo a essere più presente nella vita delle persone cercando di risolvere problemi che affliggono almeno una loro maggioranza. Questo, in questi 5 anni (e anche prima, probabilmente) non é accaduto. E' giusto cambiare e sperare che succeda.

Larm ha scritto:
Sinistra e destra sono due masse incolori, capeggiati da due partiti di cui non si capisce la differenza di ideali (non ideologie), esattamente come i loro elettori..
Questo per ovvie ragioni di immagine. Anche se in alcune situazioni la vera natura dei due partiti é venuta fuori, in questa campagna elettorale.

Comunque, é lo stesso discorso dei partiti che si dichiarano tutti di centro. La persona media ha paura di votare un partito schierato a destra o a sinistra perché ha paura di fare scelte troppo radicali, quindi tutti si mascherano da gente quasi simpatizzante per accalappiarsi più voti, finendo per dichiarare gli stessi fini, ma mezzi completamente diversi.

Sta alla persona riflettere su quale sia il mezzo migliore, e regolarsi di conseguenza.

Larm ha scritto:
La maggior parte di noi in realtà vive la propria vita non interessandosi al governo, perché i collegamenti tra le due cose sono talmente intricati e lontani da non poter più essere direttamente influenti. Ed è per questo che mi posso bere il caffè al bar anche se vince il centrodestra..
E' lo stesso discorso che hai fatto prima. Si é talmente abituati a stare distaccati dal Governo da non renderci conto dell'influenza che ha nelle nostre vite. Ora, finché si tratta di bersi un caffè é un conto. Quando i problemi sono ben più gravi...

Larm ha scritto:
Se gli exit poll usano un metodo scientifico totale (ossia intervistano tutte le persone che escono ad un certo orario dalle urne), le spiegazioni possono essere molteplici e non certo così automatiche. Esempio banale: potrebbero aver fatto i sondaggi in un momento in cui la maggior parte degli elettori di FI aveva già votato, perché magari la maggioranza di tali votanti lo aveva già fatto alle 8 di mattina di domenica e casualmente in quel momento c'erano solo votanti di sinistra.
Ma lo Stato é spaccato in due. Mi sembra impossibile che abbiano trovato casualmente solo gente di sinistra, quando avrebbero dovuto almeno trovarsi in una situazione più equilibrata.

Anche i sondaggi fatti prima delle elezioni, comunque, davano la Sinistra come strafavorita. E lì sarebbe davvero buffo se avessero trovato casualmente solo persone di sinistra.

Larm ha scritto:
Se cerchi un motivo etico, più che la vergogna dei votanti di FI sarebbe più logico pensare al desiderio dei votanti di sinistra di mettersi in mostra; perché se non si ha bisogno di un cambio delle cose è inutilmente faticoso sbandierare il proprio voto. Tantopiù che, come fa notare AMD, l'opinione pubblica in genere ha una così bassa opinione di Berlusconi che se solo ti azzardi a far notare che neanche le altre parti politiche sono così fighe sarai costretto a sorbirti se ti va bene un flusso di discorsi sulla politica che al giorno d'oggi non hanno più senso (e sono anche abbastanza noiosi)..
Se voti Berlusconi,  non credi alle critiche che gli piovono contro. Se non credi alle critiche che gli piovono contro, avrai ben dei motivi. Se hai dei motivi "forti" a sostenere la tua scelta, non dovresti temere un confronto con qualcun'altro.

A meno che ci sia qualcuno che vota Berlusconi senza motivi abbastanza validi.
 

Pigkappa

Passante
La questione è diversa. Si vuole cambiare il governo se ci si trova male con esso
La storia (e penso lo studio dell'economia) insegna che questo è sbagliato. Non si stava male, per esempio, in America, il giorno prima del crollo epocale della borsa nel Giovedì Nero. Il benessere percepito non può essere uno dei principali indici di valutazione, almeno non quanto altre cose quali la crescita del PIL e valori simili.
 
L

Larm

Il far prevalere i propri vantaggi su tutto é ciò che peggiora la società moderna. A volte si dovrebbe fare una scelta diversa, una scelta che potrebbe penalizzare il singolo magari anche in minima parte ma favorire molte più persone. Credo però che, al giorno d'oggi, questo superi addirittura i confini dell'utopia.
Non è questione di far prevalere il proprio vantaggio su quello degli altri, bensì di fare in modo che si possa vivere bene senza danneggiare la vita degli altri. Se una scelta è eticamente corretta non dovrebbe mai penalizzare il singolo, in quanto è fatta partendo da esso e in funzione per esso; favorendo l'uomo favorisce tutti gli uomini, incondizionatamente.

E il fatto che le persone provino sempre meno interesse verso il Governo, perché probabilmente a loro "lontano", é un altro fattore grave, una situazione che va cambiata con l'"avvicinamento" di una delle due parti all'altro. In questo caso, dovrebbe essere il Governo a essere più presente nella vita delle persone cercando di risolvere problemi che affliggono almeno una loro maggioranza. Questo, in questi 5 anni (e anche prima, probabilmente) non é accaduto. E' giusto cambiare e sperare che succeda.
L'errore più grande dell'economia e della politica contemporanea è credere che le azioni politiche possano modificare lo stato delle cose, che nei suoi princìpi è lo stesso dall'epoca delle pòleis e che ha semplicemente cambiato forma. Ciò che la gestione dello Stato dovrebbe fare è comprendere il modo in cui la società si sta evolvendo e modificare le istituzioni affinché la società sia agevolata nel suo sviluppo. Tutte le cose contronatura prima o poi si rivoltano contro chi ne usufruisce: per questo nel grandioso meccanismo dell'economia moderna arrivano le crisi e, anziché cercare di capirne il motivo, si cerca di mettere le pezze sui buchi.

Il meccanismo sociale è diventato troppo complesso perché i cittadini siano spinti alla sua comprensione: essendo impossibile in una società come la nostra riuscire persino a parlare di massa come si intendeva nel Novecento (cioè come qualcosa di governabile con un'unica azione), solo le istituzioni potrebbero avvicinarsi al cittadino, semplificandosi e diradando da loro le nubi dell'incomprensione. Qualche tempo fa a Pecoraro Scanio - lasciando da parte il partito e le idee - sfuggì una considerazione interessante: alla gente non interessa vedere alla televisione il dibattito politico sulla politica, bensì vorrebbe che la politica parlasse dei suoi problemi. Se un tempo però era possibile scorgere delle linee guida della comunità, ora essa è troppo diversificata e specializzata perché si possa trovare una serie di determinazioni che copra la totalità dei problemi.. Una buona politica ora deve guardare al gruppo più ristretto, potenziare la coesione di chi è già unito, muoversi dal singolo (visto anche come singolo gruppo) alla totalità e non viceversa.

Questo per ovvie ragioni di immagine. Anche se in alcune situazioni la vera natura dei due partiti é venuta fuori, in questa campagna elettorale.

Comunque, é lo stesso discorso dei partiti che si dichiarano tutti di centro. La persona media ha paura di votare un partito schierato a destra o a sinistra perché ha paura di fare scelte troppo radicali, quindi tutti si mascherano da gente quasi simpatizzante per accalappiarsi più voti, finendo per dichiarare gli stessi fini, ma mezzi completamente diversi.

Sta alla persona riflettere su quale sia il mezzo migliore, e regolarsi di conseguenza.
Questo dovrebbe far capire chiaramente che non esiste più il bisogno di "cambiamento" inteso come rivoluzione, salto dal nero al bianco, e nessun governo attuale potrà né vorrà fare una cosa simile. Se non ci sono fazioni, se la politica è una massa informe e incomprensibile al cittadino, allora non ha più senso votare una parte rispetto all'altra.

Ma lo Stato é spaccato in due. Mi sembra impossibile che abbiano trovato casualmente solo gente di sinistra, quando avrebbero dovuto almeno trovarsi in una situazione più equilibrata.

Anche i sondaggi fatti prima delle elezioni, comunque, davano la Sinistra come strafavorita. E lì sarebbe davvero buffo se avessero trovato casualmente solo persone di sinistra.
Le prime proiezioni vedevano un 50-54% per la sinistra e un 44-49% per la destra, cioè uno scarto percentuale dall'1 al 5%. Mi sembra un risultato ben lontano dal poter definire la sinistra come "strafavorita"..

Il caso citato era ovviamente un ragionamento per assurdo, ma non è un caso da sottovalutare, considerando poi i risultati finali effettivi.

Se voti Berlusconi, non credi alle critiche che gli piovono contro. Se non credi alle critiche che gli piovono contro, avrai ben dei motivi. Se hai dei motivi "forti" a sostenere la tua scelta, non dovresti temere un confronto con qualcun'altro.

A meno che ci sia qualcuno che vota Berlusconi senza motivi abbastanza validi.
O a meno che il confronto non implichi uno scontro ideologico fatto completamente di chiacchiere da entrambe le parti.. Per quanto io abbia votato sinistra, devo ammettere che la cosa più nauseante è stato proprio sentir parlare chi sostiene la sinistra, la maggior parte dei quali sembrano intendersi di politica esattamente come i contadini nella mia regione natìa che stanno nei masi di montagna dalla nascita alla morte.

Parlare di politica, intesa nel senso attuale, non ha alcun senso né effettualità: è solo un chiacchierare di opinioni che non ha mai riscontro nella realtà. Tutti dicono che le cose devono cambiare, anche se non sanno cosa dovrebbe cambiare; tutti sono scontenti, anche se non sanno perché lo sono. Nessuno in pratica ci capisce niente della politica moderna, eppure si ostina a parlarne, assorbendo l'opinione che va per la maggiore. Nessuna di queste persone per la politica fa qualcosa di effettivo, anzi, si aspetta che come per magia qualche uomo mitico discenda dall'alto per sgravarci dai mali (di cui non si conosce nemmeno l'entità). Per questo non vale nemmeno la pena di parlare delle elezioni, almeno finché la gente non avrà imparato cosa sia effettivamente la politica, quanto essa coincida con l'ambito delle azioni e, infine, quanto il governo sia troppo distante da questo argomento perché se ne possa trattare. Quando si conosce questa verità, piuttosto che dannarsi con il chiacchiericcio del popolo, la gente saggia rimane in silenzio e pensa come risolvere i suoi problemi sul serio, e chi è saggio sa risolverli anche senza cambiare il sistema che gli è intorno.
 

Pigkappa

Passante
Tutti dicono che le cose devono cambiare, anche se non sanno cosa dovrebbe cambiare; tutti sono scontenti, anche se non sanno perché lo sono. Nessuno in pratica ci capisce niente della politica moderna, eppure si ostina a parlarne, assorbendo l'opinione che va per la maggiore. Nessuna di queste persone per la politica fa qualcosa di effettivo, anzi, si aspetta che come per magia qualche uomo mitico discenda dall'alto per sgravarci dai mali (di cui non si conosce nemmeno l'entità)
Questa è la moderna democrazia... Un gran numero di persone fornite in media di una grande ignoranza che deve decidere su un gran numero di argomenti. 
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Diciamo che questa è stata una delle campagne più sporche di tutti i tempi:

Da un lato Berlusconi che ha fatto di tutto per mettersi al centro dell'attenzione e per raccimolare qualche manciata in più di voti.....che ha violato 24 ore no-stop la par condicio cosi' tanto da lui sostenuta e che adottava la politica io.ti-smerdo nei confronti della sinistra (e in particolare Prodi)

Dall'altro un Prodi che non sembrava un "politico" come berlusconi ha fatto credere di essere per 5 anni (fatto cioè di sorrisi strette di mano e presenze in ogni dove...)

Ma in politica contano le idee e il programma...e in questi 5 anni la destra ha prediletto i più ricchi senza pensare minimamente al restante 70% della popolazione (di ceto medio ecc....)

L'IMPORTANTE, CMQ, è CHE ABBIA VINTO LA SINISTRA..anche se sarà molto difficile in soli 5 anni rimettere su un governo logorato da Berlusconi e i suoi scagnozzi. Bisogna prima abolire tutte quelle leggi spazzatura che ha fatto la Destra...e poi crearne di nuove...speriamo ci riescano!
 

Gkx

Admin
non mi pare che B. abbia violato la par condicio, se non l'ultimo giorno di campagna elettorale con l'intervista da solo a Fede (ché comunque il TG4 lo guarda solo chi B. lo vota già) (ah, in quell'intervista B. ha detto "la sinistra vuole togliere i crocifissi dalle chiese") (ah, la par condicio l'ha voluta la sinistra, è una legge del 2000) (ah, basta parentesi)

comunque lukka mi sembra che tu veda la sinistra come la Salvezza... purtroppo non succederà molto, come non è successo molto dopo che la sinistra è andata al governo l'ultima volta. spero più che altro che non si peggiori.
 

AMD

Amministratore di condominio
[email protected] - Io Sono Un Coglione....E Tu??? ha scritto:
Diciamo che questa è stata una delle campagne più sporche di tutti i tempi:

Da un lato Berlusconi che ha fatto di tutto per mettersi al centro dell'attenzione e per raccimolare qualche manciata in più di voti.....che ha violato 24 ore no-stop la par condicio cosi' tanto da lui sostenuta e che adottava la politica io.ti-smerdo nei confronti della sinistra (e in particolare Prodi)

Dall'altro un Prodi che non sembrava un "politico" come berlusconi ha fatto credere di essere per 5 anni (fatto cioè di sorrisi strette di mano e presenze in ogni dove...)

Ma in politica contano le idee e il programma...e in questi 5 anni la destra ha prediletto i più ricchi senza pensare minimamente al restante 70% della popolazione (di ceto medio ecc....)

L'IMPORTANTE, CMQ, è CHE ABBIA VINTO LA SINISTRA..anche se sarà molto difficile in soli 5 anni rimettere su un governo logorato da Berlusconi e i suoi scagnozzi. Bisogna prima abolire tutte quelle leggi spazzatura che ha fatto la Destra...e poi crearne di nuove...speriamo ci riescano!
dopo questo ammasso di stronzate buttate li a caso nn posso che sorridere x nn piangere... puoi tornare a giocare coi lego...

byezzzzzzzzzzz
 

Monsù Pyr3s

Lucerna Juris
..allibisco °_°

L'ignoranza impera incontrastata [ha vinto la sinistra.. :°° ..... k, basta X°D]

Cioé, lukk@ e chi con te, perché non ti vai a cercare i resoconti degli anni di governo della sinistra? °°

Ma te li posso riassumere io, in 3 fasi:

1a fase: Campagna elettorale

Tutti i politicanti di sinistra vanno d'amore e d'accordo... ci manca poco che si stuprino a vicenda...

2a fase: Post-Elezione

I politicanti si sbrindellano, si criticano pubblicamente l'un l'altro e si screditano a vicenda... La destra, nel frattempo, guarda sentendosi inutile X°D [fan tutto loro :°D]

3a fase: La Caduta

Il governo cade, si va di nuovo alle elezioni...

beeeeeelo, vero? >:/
 

iShine

Passante
Credo che dopo cinque anni abbiano imparato la lezione, Berlusca e friends mi sembrano ancora intendi a rovinare la maggior parte degli Italiani per privileggiare loro e altri loro amici
 
Larm ha scritto:
Non è questione di far prevalere il proprio vantaggio su quello degli altri, bensì di fare in modo che si possa vivere bene senza danneggiare la vita degli altri. Se una scelta è eticamente corretta non dovrebbe mai penalizzare il singolo, in quanto è fatta partendo da esso e in funzione per esso; favorendo l'uomo favorisce tutti gli uomini, incondizionatamente.
Insomma, fare le scelte più comode per sé stessi senza danneggiare gli altri? Molto spesso é impossibile, proprio perché, come dici tu, la società é divisa in varie "categorie", ognuna con i suoi problemi. Proprio per questo, un singolo dovrebbe, a volte, fare scelte che penalizzano lui ma che teoricamente favoriscono la maggioranza della popolazione, se non fosse che capire quali siano non é decisamente facile, sopratutto se sei una persona media che segue il Telegiornale al massimo per sapere in che condizioni é il Milan...

Larm ha scritto:
L'errore più grande dell'economia e della politica contemporanea è credere che le azioni politiche possano modificare lo stato delle cose, che nei suoi princìpi è lo stesso dall'epoca delle pòleis e che ha semplicemente cambiato forma. Ciò che la gestione dello Stato dovrebbe fare è comprendere il modo in cui la società si sta evolvendo e modificare le istituzioni affinché la società sia agevolata nel suo sviluppo. Tutte le cose contronatura prima o poi si rivoltano contro chi ne usufruisce: per questo nel grandioso meccanismo dell'economia moderna arrivano le crisi e, anziché cercare di capirne il motivo, si cerca di mettere le pezze sui buchi.
Lo stare al passo con i tempi é fondamentale, ma credo che dubbi non vi siano a riguardo. Credo però che la politica in sé possa cambiare almeno in parte il mondo in cui viviamo, o perlomeno provarci. In questi 5 anni abbiamo assistito a un Governo che non faceva leggi per la popolazione, bensì per poche persone, quelle stesse che magari sono scandalizzate dal fatto che "Prodi vuole rendere uguale il figlio dell'operaio e quello del libero professionista". I problemi ci sono, é indubbio. Ma se non può risolverli il Governo, allora chi può?

Larm ha scritto:
Questo dovrebbe far capire chiaramente che non esiste più il bisogno di "cambiamento" inteso come rivoluzione, salto dal nero al bianco, e nessun governo attuale potrà né vorrà fare una cosa simile. Se non ci sono fazioni, se la politica è una massa informe e incomprensibile al cittadino, allora non ha più senso votare una parte rispetto all'altra.
Qui non si tratta di cambiare "destra con sinistra". Si tratta di cambiare Governo sostituendo persone che hanno una certa linea di pensiero, e che hanno ottenuto risultati molto negativi durante i loro mandati, con persone che hanno un'altra linea di pensiero, sperando che cambino la situazione. D'altronde, altro non possiamo fare.

Larm ha scritto:
Le prime proiezioni vedevano un 50-54% per la sinistra e un 44-49% per la destra, cioè uno scarto percentuale dall'1 al 5%. Mi sembra un risultato ben lontano dal poter definire la sinistra come "strafavorita"..

Il caso citato era ovviamente un ragionamento per assurdo, ma non è un caso da sottovalutare, considerando poi i risultati finali effettivi.
La sinistra era vista come favorita da ben prima degli exit poll. Più o meno dalle regionali. E non solo in Italia. Anche il fatto che all'Estero ci abbiano fatto notare che era tempo di cambiare e che non stavamo andando bene é grave.

Larm ha scritto:
O a meno che il confronto non implichi uno scontro ideologico fatto completamente di chiacchiere da entrambe le parti.. Per quanto io abbia votato sinistra, devo ammettere che la cosa più nauseante è stato proprio sentir parlare chi sostiene la sinistra, la maggior parte dei quali sembrano intendersi di politica esattamente come i contadini nella mia regione natìa che stanno nei masi di montagna dalla nascita alla morte.
Queste sono cose che sono sempre successe. Quando una persona vota senza avere motivi propri, bensì motivi che gli hanno inculcato nella testa ("Voto Berlusconi perché toglie l'ICI e perché a sinistra sono tutti comunisti!" "Voto Prodi perché il paese va male (senza sapere dove e perché)"), non ci si può aspettare nulla di meglio. Sia da una parte che dall'altra, ovviamente.

Larm ha scritto:
Quando si conosce questa verità, piuttosto che dannarsi con il chiacchiericcio del popolo, la gente saggia rimane in silenzio e pensa come risolvere i suoi problemi sul serio, e chi è saggio sa risolverli anche senza cambiare il sistema che gli è intorno.
Il "risolvere da soli i propri problemi" non é, purtroppo, sempre possibile, o perlomeno, molte volte le soluzioni a noi possibili sono quasi irrealizzabili. Se così non fosse, probabilmente, la situazione sarebbe ben diversa.

Non possiamo nemmeno credere che i problemi li possiamo risolvere da soli, senza nessun Governo, o senza un Governo che favorisce i singoli in questo senso.
 
qualche minuto fa.... sentivo gli "onorevoli" senatori del centro destra inneggiare gridando "A CASA A CASA" riferendosi al centro sinistra, dopo ke la "seconda" votazione x eleggere il senatore ha decretato, x il momento, ke FRANCO MARINO (lo scrivo così xkè altrimenti nn si capisce ke è lui
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!) nn ha raggiunto il quorum necessario...

va bene, annullare e ripetere la seconda votazione x alcuni voti dubbi, ke potevano fare pensare a dei meccanismi nascosti, va bene... "Francesco Marini" poteva far pensare a qlk cosa tipo "x dimostrarti ke voto lui scriverò Francesco al posto di Franco"... anke se il solo pensare ke si reputi possibile una tale cosa mi sembra vergognosa....

certo ke xò tali meccanismi esistono da entrambe le parti... ci sono stati tanti "Giulio Andreotti" ma anke qlk "Andreotti Giulio"

in ogni caso.... dopo questa ricca giornata, penso ke siamo ufficialmente gli zimbelli d'europa... e nn solo...

tra l'altro.. Calderoli candidato ad essere presidente del senato... no ma... qualcuno si rende conto di cosa abbiamo riskiato?

ore 00.41, il senato sembra sempre di più uno stadio... vado a dormire altrimenti mi vengono gli incubi da sveglio... BAH!
 
L

Larm

Gabriel Aramil ha scritto:
Insomma, fare le scelte più comode per sé stessi senza danneggiare gli altri? Molto spesso é impossibile, proprio perché, come dici tu, la società é divisa in varie "categorie", ognuna con i suoi problemi. Proprio per questo, un singolo dovrebbe, a volte, fare scelte che penalizzano lui ma che teoricamente favoriscono la maggioranza della popolazione, se non fosse che capire quali siano non é decisamente facile, sopratutto se sei una persona media che segue il Telegiornale al massimo per sapere in che condizioni é il Milan...
La società non è divisa in categorie ma composta da ogni suo singolo membro; semmai sono le categorie che selezionano i membri. Inoltre, escludendo il masochismo in cui il proprio dolore coincide con il piacere (e dunque ci si autopenalizza in modo egoistico, ignorando gli altri), nessuno si porterebbe volontariamente in uno stato che gli impedirebbe una vita buona a favore degli altri: solo chi ha un eccesso di benessere potrebbe sbarazzarsi del surplus per far star bene chi è sotto la soglia di buona sopravvivenza.

Lo stare al passo con i tempi é fondamentale, ma credo che dubbi non vi siano a riguardo. Credo però che la politica in sé possa cambiare almeno in parte il mondo in cui viviamo, o perlomeno provarci. In questi 5 anni abbiamo assistito a un Governo che non faceva leggi per la popolazione, bensì per poche persone, quelle stesse che magari sono scandalizzate dal fatto che "Prodi vuole rendere uguale il figlio dell'operaio e quello del libero professionista". I problemi ci sono, é indubbio. Ma se non può risolverli il Governo, allora chi può?
La politica non può cambiare la struttura del mondo, inteso come società, poiché la società è per sua stessa natura politica (l'uomo è "zoòn logòn èkon politikòn", ossia un animale politico dotato di ragione: vedi la "Politica" di Aristotele). Ciò che può fare è rendere il contenuto attuale della società adatto alla sua struttura, ossia conforme alla sua natura; tutti i tentativi che vanno nella direzione opposta a questa non faranno che creare errori, cioè strutture false, le quali se sovrapposte renderanno sempre più difficile la gestione politica fino al renderla completamente inutile. Queste strutture false attualmente si sono costruite talmente tanto da interporre una fitta nebbia di burocrazia che ormai sembra profilare una divisione netta tra gli enti politici moderni e la società stessa.

La sinistra era vista come favorita da ben prima degli exit poll. Più o meno dalle regionali. E non solo in Italia. Anche il fatto che all'Estero ci abbiano fatto notare che era tempo di cambiare e che non stavamo andando bene é grave.
Non capisco come possano essere rappresentativi della società italiana dei cittadini che non vi vivono più da molti anni. Sarebbe come dire che noi abbiamo più capacità di decidere dei Tedeschi sulle elezioni in Germania, quando noi viviamo in un ambiente diverso.

Queste sono cose che sono sempre successe. Quando una persona vota senza avere motivi propri, bensì motivi che gli hanno inculcato nella testa ("Voto Berlusconi perché toglie l'ICI e perché a sinistra sono tutti comunisti!" "Voto Prodi perché il paese va male (senza sapere dove e perché)"), non ci si può aspettare nulla di meglio. Sia da una parte che dall'altra, ovviamente.

Il "risolvere da soli i propri problemi" non é, purtroppo, sempre possibile, o perlomeno, molte volte le soluzioni a noi possibili sono quasi irrealizzabili. Se così non fosse, probabilmente, la situazione sarebbe ben diversa.

Non possiamo nemmeno credere che i problemi li possiamo risolvere da soli, senza nessun Governo, o senza un Governo che favorisce i singoli in questo senso.
Di fatto l'unica cosa che possiamo fare come persone è formare le altre persone, tra le quali i politici, tanto da poter iniziare ad eliminare passo per passo i problemi più esterni per arrivare a quelli per i quali ne va direttamente di noi stessi. Solo se sia il popolo che le istituzioni iniziassero ad avvicinarsi reciprocamente si potrebbe iniziare a migliorare davvero la società.
 
Larm ha scritto:
La società non è divisa in categorie ma composta da ogni suo singolo membro; semmai sono le categorie che selezionano i membri. Inoltre, escludendo il masochismo in cui il proprio dolore coincide con il piacere (e dunque ci si autopenalizza in modo egoistico, ignorando gli altri), nessuno si porterebbe volontariamente in uno stato che gli impedirebbe una vita buona a favore degli altri: solo chi ha un eccesso di benessere potrebbe sbarazzarsi del surplus per far star bene chi è sotto la soglia di buona sopravvivenza.
Guarda che non pretendo chissà che cosa. Semplicemente, finché si ragiona basandosi su noi stessi e su ciò che ci avvantaggia di più, il mondo non può far altro che peggiorare, come difatti é sempre successo.

Ovviamente, comunque, un discorso del genere lo fai quando sei in una situazione dignitosa. Chiaro che se sei una persona con un bisogno disperato di aiuto non puoi "sacrificarti" ulteriormente.

Larm ha scritto:
La politica non può cambiare la struttura del mondo, inteso come società, poiché la società è per sua stessa natura politica (l'uomo è "zoòn logòn èkon politikòn", ossia un animale politico dotato di ragione: vedi la "Politica" di Aristotele). Ciò che può fare è rendere il contenuto attuale della società adatto alla sua struttura, ossia conforme alla sua natura; tutti i tentativi che vanno nella direzione opposta a questa non faranno che creare errori, cioè strutture false, le quali se sovrapposte renderanno sempre più difficile la gestione politica fino al renderla completamente inutile. Queste strutture false attualmente si sono costruite talmente tanto da interporre una fitta nebbia di burocrazia che ormai sembra profilare una divisione netta tra gli enti politici moderni e la società stessa.
Insomma la politica dovrebbe adattarsi alla società e modificarne il contenuto al fine di avvantaggiarne la struttura. Ma la società é composta da vari membri (che a loro volta formano varie istituzioni), ognuno diverso da un altro. Ne consegue che la società é un agglomerato di "entità", ognuno con i suoi problemi. Questo l'hai detto anche tu, se non ho capito male. Quindi come fa la politica a rendere il contenuto adatto a una struttura tanto "varia"?

Larm ha scritto:
Non capisco come possano essere rappresentativi della società italiana dei cittadini che non vi vivono più da molti anni. Sarebbe come dire che noi abbiamo più capacità di decidere dei Tedeschi sulle elezioni in Germania, quando noi viviamo in un ambiente diverso.
Credo che gli articoli sui giornali esteri li abbiano fatti persone nemmeno un pò italiane, che, basandosi sui dati ("Quali dati?" dovrebbe essere la prossima domanda, visti i dati di Berlusconi e quelli di Prodi che si sbugiardano a vicenda), hanno fatto un quadro della situazione attuale dell'Italia, dopo le numerose "modifiche" del Governo Berlusconi. Dopodiché sono giunti alla conclusione immediata che era giunto per noi il momento di cambiare. All'estero a queste conclusioni ci sono arrivati, qui in Italia no, non tutti almeno. Non credo sia una buona cosa.

Larm ha scritto:
Di fatto l'unica cosa che possiamo fare come persone è formare le altre persone, tra le quali i politici, tanto da poter iniziare ad eliminare passo per passo i problemi più esterni per arrivare a quelli per i quali ne va direttamente di noi stessi. Solo se sia il popolo che le istituzioni iniziassero ad avvicinarsi reciprocamente si potrebbe iniziare a migliorare davvero la società.
Appunto, é il discorso di prima: le due parti (istituzioni e popolo) si devono avvicinare. Io (parere personale) credo sia più facile che venga provata l'esistenza dell'abominevole uomo delle nevi piuttosto che vedere il popolo interessarsi alle istituzioni e al comprendere almeno in parte la burocrazia che ci circonda e che sta ponendo fine alla stessa Democrazia. Per cui, dovrebbero essere le istituzioni ad avvicinarsi di più al popolo, al fine di farsi "comprendere". Ma anche qui, non so quante probabilità ci siano.
 
L

Larm

Guarda che non pretendo chissà che cosa. Semplicemente, finché si ragiona basandosi su noi stessi e su ciò che ci

avvantaggia di più, il mondo non può far altro che peggiorare, come difatti é sempre successo.

Ovviamente, comunque, un discorso del genere lo fai quando sei in una situazione dignitosa. Chiaro che se sei una persona con un bisogno disperato di aiuto non puoi "sacrificarti" ulteriormente.
Non si tratta di ciò che più ci avvantaggia a discapito degli altri, bensì di ciò che ci avvantaggia senza danneggiare gli altri (che poi può tradursi anche in un aiutare gli altri). Se non si sa cosa è davvero buono per noi non si potrà nemmeno sapere cosa può essere buono per gli altri.

Insomma la politica dovrebbe adattarsi alla società e modificarne il contenuto al fine di avvantaggiarne la struttura. Ma la società é composta da vari membri (che a loro volta formano varie istituzioni), ognuno diverso da un altro. Ne consegue che la società é un agglomerato di "entità", ognuno con i suoi problemi. Questo l'hai detto anche tu, se non ho capito male. Quindi come fa la politica a rendere il contenuto adatto a una struttura tanto "varia"?
Cercando delle nuove forme istituzionali che siano più adatte allo stato sociale del momento. Non si tratta di cambiare quelle precedenti quanto bensì di riformarle, magari semplificandole per permettere che siano più vicine ai singoli elementi del popolo. Una democrazia forse poteva essere controllabile al tempo delle polèis greche (ma neanche tanto a vedere Platone); con l'aumento della popolazione e con la secolarizzazione della società sempre più avanzata è difficile trovare degli elementi esterni o culturali in comune tra la gente; ma per quanto le persone possano avere abitudini diverse, la loro natura di fondo è sempre la stessa, e se si imparasse a comprenderla forse diminuirebbero la maggior parte dei problemi della società.

Credo che gli articoli sui giornali esteri li abbiano fatti persone nemmeno un pò italiane, che, basandosi sui dati ("Quali dati?" dovrebbe essere la prossima domanda, visti i dati di Berlusconi e quelli di Prodi che si sbugiardano a vicenda), hanno fatto un quadro della situazione attuale dell'Italia, dopo le numerose "modifiche" del Governo Berlusconi. Dopodiché sono giunti alla conclusione immediata che era giunto per noi il momento di cambiare. All'estero a queste conclusioni ci sono arrivati, qui in Italia no, non tutti almeno. Non credo sia una buona cosa.
Ripeto che i votanti all'estero sono perlopiù persone che non vivono in Italia da molto tempo e non sanno probabilmente cosa significhi vivere in Italia. Nessuna persona potrebbe giudicare il proprio modo di vivere meglio di sé stessa e dovrebbe poter deliberare solo su di essa.

Appunto, é il discorso di prima: le due parti (istituzioni e popolo) si devono avvicinare. Io (parere personale) credo sia più facile che venga provata l'esistenza dell'abominevole uomo delle nevi piuttosto che vedere il popolo interessarsi alle istituzioni e al comprendere almeno in parte la burocrazia che ci circonda e che sta ponendo fine alla stessa Democrazia. Per cui, dovrebbero essere le istituzioni ad avvicinarsi di più al popolo, al fine di farsi "comprendere". Ma anche qui, non so quante probabilità ci siano.
Al popolo le istituzioni interessano, altrimenti non le voterebbe e non si lamenterebbe delle elezioni. Il problema è che le persone votate, coloro che vengono elette ai vertici della società, spesso e volentieri non hanno niente in comune con i problemi specifici di un abitante di Trebaseleghe. Il passaggio tra questa persona e lo Stato è filtrata dal comune, dalla provincia e dalla regione, e solo dopo aver attraversato questi tre livelli burocratici i problemi arrivano allo Stato. Che senso ha a questo punto votare un partito se coloro che tengono idealmente su questo partito sono persone diverse da quelle che conoscono i problemi propri di ogni realtà cittadina? Magari questi sono associati solo in modo vago al partito, e non c'è poi da stupirsi se coloro che sono stati eletti non agiscono nel modo che ci si aspettava.
 
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