liuton2005 ha scritto:
Ahh. Mi sono dimenticato completamente: il figlio imita molto i propri genitori e le persone che ha attorno. Questo implica che, se i genitori sono persone educate e civili, basti poco per educarlo.
In merito a questo ricordiamo i genitori che fumano ma dicono al figlio di non fumare.
Falso. Dei miei mio padre fuma, ma mi hanno sempre detto che piuttosto che prendere sigarette in giro o di nascosto gliele chiedessi a loro, con tanto di scelta di marca se avessi voluto. A me disgusta anche solo l'odore di una sigaretta quindi non ciu penso nemmeno.
Stesso vale per il bere, solo che a me l'alcool non piace come gusto e non lo bevo.
I miei non sono mai stati permissivisti, ma hanno sempre cercato di ragionare con me, poi qualche sculacciata è scappata quando facevo qualcosa di pericoloso, ma sicuramente niente di "violento" fatto solo per il gusto di fare. Un conto è educare un figlio a suon di ceffoni, un altor conto è fargli capire che se se lo prende è veramente perché ha fatto o stà facendo qualcosa di sbagliato e non l'ha capito da solo, c'è un'enorme differenza.
Ho trovato anch'io una di quelle suore che usavano la vergata sulle mani per mettere in riga, e vi assicuro che non ho mai visto mia madre tanto infuriata quando ha saputo che ne avevo ricevuta una e non lo era con me, ma con la suora; inutile dire che la cosa non si è più verificata con nessuno (la suora stava bene tranquilli, si è presa solo una lavata di capo che manco se scendeva Chi di dovere in persona).
Piuttosto il problema sono molti ragazzini di oggi che si trovano genitori quasi al limite del menefreghismo e sono proprio viziati. Spesso non hanno rispetto degli oggetti ma anche delle persone tanto che si atteggiano a grandi anche imprecando liberamente o altro. Così come le ragazzine che la danno senza manco prendere precauzioni o altro. Queste sono cose che alcuni poi emulano perchè pensano di avere maggiore libertà.
Sono queste le cose sbagliate, vi assicuro che una lavata di bocca col sapone almeno per l'imprecare aiuta. Non è una questione di umiliare i ragazzini o le persone, quello non va mai bene, ma a volte quella che Larm definisce bestialità...beh, serve. Essere animali non vuol dire essere senza attenzioni verso la prole, e essere umani non vuol dire non essere animali. Se siamo tanto convinti di essere superiori allora dovremmo meritarcelo e questo signidfica educare i giovani ed è una cosa che va fatta da parte di tutti. Dato che però a volte ci sono dei brutti esempi o alcuni non vogliono capire a volte è giusto ricorrere a quella sberla o a quella sculacciata. A volte ci sono bambini che si mettono nei guai solo per attirare l'attenzione nonostante siano trattati bene. A volte l'associazione cosa da non fare= ritorsione è una strada che va presa. Questo non va comunque generalizzato, ma ci sono casi in cui effettivamente serve. Del resto i bambini per quanto dotati di intelligenza difettanos pesso di quella che è l'esperienza che devono appunto apprendere e questa purtroppo non la fanno solo coi propri genitori, ma anche relazionandosi con gli altri e questo può anche voler dire scelte che vanno corrette cercando comunque di rimanere oggettivi (e non confondere scelte diverse dalle proprie come errate).
Inoltre vorrei ricordare che non esiste solo la violenza fisica, ma anche quella verbale e psicologica e quest'ultima può essere ben peggiore. Si deve sempre guardar eil caso specifico.
Una sculacciata se serve è migliore di una punizione. Che poi che punizione dai al ragazzino: non guardare la TV o giocare? Bene...problema, finchè i genitori lavorano, chi vi assicura che mantenga il divieto o che non vada a casa di un amico a fare le stesse cose? Educando? bene, e come pensate di educare?
Sia chiato che comunque quanto detto da Liuton lo trovo esagerato.