Oltre alla politica economica, un altro punto fondamentale che li distingue dalle tradizionali posizioni della sinistra è un certo filoamericanismo in politica estera.Pigkappa ha scritto:Potrei sbagliarmi ma credo che la Rosa Nel Pugno sia vicino ai radicali; ha idee in quasi tutti i campi vicine a quelle della sinistra (la vera sinistra, non il centro-sinistra), tranne in materia economica dove è molto più vicina a idee liberiste. Ovviamente potrei sbagliarmi :*
Ah, e ricordiamo anche che il marxismo parla di abolire la proprietà privata dei mezzi di produzione, non delle proprietà individuali. E siccome oggi sono in vena di modificare i miei post, in Italia ciò che dalla fine della seconda guerra mondiale ha in qualche misura differenziato la base comunista da quella socialista (ed anche alcuni quadri e dirigenti, in realtà) era il desiderio di fare la rivoluzione proletaria, di ricreare in Italia un sistema simile a quello dell'Unione Sovietica (che fino al '56 in Italia è stata vista dalla base comunista un po' come il paradiso terrestre, prima che si scoprisse cos'era davvero lo stalinismo), mentre i socialisti (peraltro divisi anche al loro interno; c'era una fascia più rivoluzionaria legata al PCI e una più democratica più vicina alla DC e agli americani che poi darà origine al Partito Socialdemocratico) generalmente si ponevano in un'ottica di riformismo parlamentare, che era invece considerato da molti comunisti "duri e puri" come espressione di governo della classe borghese. Ci sono voluti anni di lavoro da parte di segretari come Togliatti e (soprattutto) Berlinguer, per rendere il PCI un partito di governo, che potesse realmente aspirare ad entrare nella maggioranza parlamentare.quel test parla secondo valori puri e assoluti, mica secondo quelli dei partiti (italiani, men che meno). anche in italia, rifondazione comunista di comunista non ha nulla, semplicemente per il fatto che non si pensa neanche più ad abolire la proprietà privata.
Anche i migliori possono sbagliare, dopotutto..Morg ha scritto:Oltre alla politica economica, un altro punto fondamentale che li distingue dalle tradizionali posizioni della sinistra è un certo filoamericanismo in politica estera.
Ah, questa rara abitudine dei filosofandi di portare nei forum pubblici ciò che si ha imparato in un semestre di lezioni..Ah, e ricordiamo anche che il marxismo parla di abolire la proprietà privata dei mezzi di produzione, non delle proprietà individuali. E siccome oggi sono in vena di modificare i miei post, in Italia ciò che dalla fine della seconda guerra mondiale ha in qualche misura differenziato la base comunista da quella socialista (ed anche alcuni quadri e dirigenti, in realtà) era il desiderio di fare la rivoluzione proletaria, di ricreare in Italia un sistema simile a quello dell'Unione Sovietica (che fino al '56 in Italia è stata vista dalla base comunista un po' come il paradiso terrestre, prima che si scoprisse cos'era davvero lo stalinismo), mentre i socialisti (peraltro divisi anche al loro interno; c'era una fascia più rivoluzionaria legata al PCI e una più democratica più vicina alla DC e agli americani che poi darà origine al Partito Socialdemocratico) generalmente si ponevano in un'ottica di riformismo parlamentare, che era invece considerato da molti comunisti "duri e puri" come espressione di governo della classe borghese. Ci sono voluti anni di lavoro da parte di segretari come Togliatti e (soprattutto) Berlinguer, per rendere il PCI un partito di governo, che potesse realmente aspirare ad entrare nella maggioranza parlamentare.
Anche io. ._.Sin ha scritto:anche se non devo votare, ho provato a fare il test su milano... sono più affine a forza nuova. brrrr