Ladytron - [s/t]
Il nuovo album dei Ladytron, a 8 anni di distanza dall'ultimo, è uscito su PledgeMusic in formato digitale il 1° febbraio, mentre su supporto fisico uscirà il 15. Per ora mi è sembrato molto carino, almeno per i miei gusti che apprezzano il genere: è un disco synth pop dai suoni retrò, con hook melodici molto orecchiabili, distorsioni leggermente noisy di sottofondo, atmosfere oniriche e un pizzico malinconiche. Ci sono abbastanza riferimenti a tutta la carriera del gruppo e anche ai lavori solisti della cantante Helen Marnie. La produzione pastosa/vintage rende il suono abbastanza omogeneo.
The Island è già il singolo che gira più spesso nel mio lettore di recente, Marnie è fantastica qui sopra come interpretazione (il testo probabilmente è riferito alla brexit). Non è comunque rappresentativa di tutto l'album. Fra i pezzi più eterei citerei probabilmente Tomorrow Is Another Day, mentre tra i più cupi Deadzone. Until the Fire mi ricorda certa Goldfrapp mista ai muri quasi da shoegazer dell'album Witching Hour, mentre Mountain mi sa anche un po' di Kraftwerk.
Mi fa un po' strano che abbiano invitato proprio Igor Cavalera dei Sepultura (!) alla batteria.