Dipende dalla quantità di roba, dalla materia, da quanto mi interessa. Generalmente, le linee guida sono queste:
Italiano/Latino: di queste materie dispongo di miei appunti presi bene e completi (la prof spiega tutto ciò che c'è da sapere), ed il libro è veramente troppo grande per essere studiato. La quantità di roba da una volta all'altra, sotto forma di appunti, è abbastanza poca, perciò per queste materie mi limito a rileggere tutti gli appunti più volte, eventualmente sottolineare, eventualmente scrivere dei riassunti (raramente).
Storia/Filosofia/Scienze: queste sono materie corposissime (una interrogazione può superare le 300 pagine di cui 80 effettive), molto mnemoniche (e non dite "la Filosofia no", se non conoscete Hegel...) e delle quali non ho mai appunti perchè c'è troppo da sapere perchè possa essere detto in classe. In queste il lavoro che faccio è abbastanza massacrante ma funziona. Leggo sul libro sottolineando ed alla fine di ogni paragrafo riassumo il contenuto importante del paragrafo nel bordo del libro a matita.
Alla fine, eventualmente, riassumo tutto (se ho tempo, se ne ho voglia e se penso possa servirmi in futuro (i.e. esame)), altrimenti lascio perdere. Il metodo richiede molto tempo ma dopo aver letto, sottolineato e riassunto a margine tutti i paragrafi si è già a buon punto.
Fisica/Matematica/Roba interessante: Se si tratta di materie che mi piacciono e mi possono servire a qualcosa, sono ovviamente più concentrato quando le studio ed il metodo base è quello di fare problemi, problemi, problemi. Ovviamente non intendo i problemi cretini che si fanno a scuola (che possono andare bene la prima volta che si incontra un argomento, ma poi basta)... Non studio matematica per la scuola da molto tempo ormai...