La Nostra esistenza

MC5

n00b ante litteram
Se non completamente, almeno un buon 80%

Basta guardarsi in giro, se ci pensi la gran parte della realtà è molto migliorabile, quasi sempre perchè sbagliata fin dalle basi su cui poggia...

Il fatto è che molte cose sembrano giuste perchè sono sbagliate solo le basi su cui poggiano, e arrivare a comprendere le basi può richiedere un certo sforzo.

E se tu critichi quella cosa dicendo che è sbaglita, ti dicono che invece sei tu che sei sbagliato, perchè loro non hanno voglia di arrivare fino alle basi.

Edit [del 12/12]: La discussione era interessantissima! Perchè nessuno dice più niente? Eppure mi pare che ci fossero fior fior di argomenti su cui ragionare...
 
Ultima modifica di un moderatore:

Thunder

Amico
quasi tutte le domande del primo post me le faccio continuamente e mi incazzo con me stesso perkè nn sono in grado di far nulla...

tutte le società della storia dell'uomo si basano sulla stessa costante, i poki ke lo mettono in quel posto ai molti

a questo punto mi viene in mente una domanda per tutti coloro ke si sentono inculati dai potenti come me : se foste dei potenti ke per i loro luridi soldi tengono a bakketta il mondo intero (nn so un Berlusconi, o un Bush o un Bill Gates o uno Steve Jobs...), rinuncereste a tutti i vostri averi e ai vostri privilegi per venire incontro ai + bisognosi ???

la mia risposta: ci sputerei sopra sui soldi se nn mi servissero per vivere

e la vostra ?

per quanto riguarda la religione:

Fai come diceva Pascal, scommetti. (Larm :*)
(ipotesi)

X:puntate

povero fesso : punto l'unica cosa ke ho, una vita di sacrifici e di condotta morale ineccepibile, sull'esistenza di Dio

X:Dio nn esiste, il tavolo vince

cmq a volte nn vi viene da pensare se nn sia meglio vivere come i primitivi, senza società, vivendo di caccia, pesca e agricoltura, senza il bisogno di lavorare 8 ore al giorno , sapendo ke c'è gente ke guadagna cifre astronomike senza fare un cazzo ?
 
L

Larm

MC5 ha scritto:
Ok, ok...

Forse ho esagerato un po' coi toni, ma volete forse dire che questa società è giusta?
Quella che hai descritto non è una società "sbagliata", è LA società.

cmq a volte nn vi viene da pensare se nn sia meglio vivere come i primitivi, senza società, vivendo di caccia, pesca e agricoltura, senza il bisogno di lavorare 8 ore al giorno , sapendo ke c'è gente ke guadagna cifre astronomike senza fare un cazzo ?
I primitivi lavoravano anche probabilmente 24 ore su 24, costretti a doversi difendere da qualsiasi bestia nei dintorni, con la possibilità di morire di freddo perché sprovvisti di mezzi per coprirsi e di non trovare il cibo perché gli animali sono migrati in altre zone (oddio, con la situazione degli autotrasporti in questi giorni non è che siamo messi tanto meglio..).

La scelta è: vuoi il lusso, vuoi avere del tempo libero, vuoi avere un surplus riguardo alle condizioni minime di sopravvivenza? Allora accetti anche i problemi dell'organizzazione di un sistema sociale. Non vuoi nulla di questo? Ritirati su una montagna, fatti il tuo orticello e vivi la tua beata vita di solitudine. Ma non ti va bene la società e vuoi viverci lo stesso, almeno fai qualcosa e smettila di lamentartene.
 

Carmageddon

AGE IS JUST A NUMBER
Admin
Mi soffermo ad un solo "perché" posto da Liuton, cioè quello che quando si muore si viene calpestati e mangiati da vermi, ecc.:

Io ritengo che dopo la morte ci sia quanto di meglio si possa immaginare, ossia il nulla.

Non proverai più niente, né gioie né dolori. Quindi non te ne potrà fregare di meno dei vermi.
 

MC5

n00b ante litteram
Larm ha scritto:
Quella che hai descritto non è una società "sbagliata", è LA società.
Sembra quasi che tu stia divendo che la società sia poggiata su giusti principi
Larm ha scritto:
Ma non ti va bene la società e vuoi viverci lo stesso, almeno fai qualcosa e smettila di lamentartene.
Fare cosa? Non credere che io sia solo capace di lamentarmi passivamente, ma per esperienza, ogni volta che si prova a cambiare qualcosa (anche spiegandone i motivi) si viene additati come idioti.

Ci vuole una presa di coscienza generale per poter fare veramente qualcosa.

PS: quando ho parlato di selezione naturale, non mi riferivo a criteri "razzisti", ma intendevo che, già che c'era la calamità, magari tutti i sopravvissuti avevano globuli bianchi grossi come topi, pelle più resistente, che ne so...

Era solo una cavolata messa lì tanto per...
 
L

Larm

MC5 ha scritto:
Sembra quasi che tu stia divendo che la società sia poggiata su giusti principi
Che siano "giusti" è questionabile (molto dubbio, specie rispetto alle classiche dottrine di "giustificazione" della società stile Hobbes o Hegel), ma i princìpi restano quelli, non ci si può fare nulla. Non si può cancellare il passato. Si può semmai imparare a utilizzarlo per rendere meno triste il presente e il futuro.

Fare cosa? Non credere che io sia solo capace di lamentarmi passivamente, ma per esperienza, ogni volta che si prova a cambiare qualcosa (anche spiegandone i motivi) si viene additati come idioti.
Ma cosa te ne frega di quello che pensano gli altri? Te lavori per migliorare le cose o per compiacere le persone?

Se vuoi evitare di essere "additato" devi mostrare di essere prima di tutto capace di comprendere e adattarti agli altri; solo quando avrai acquisito la loro fiducia potrai allora spostarli con te verso qualche direzione. Devi capire cosa la gente richiede, che cosa sarebbe capace di comprendere, e su quello portare avanti il tuo progetto. E' impossibile non avere oppositori quando si fa una scelta, dunque una qualsiasi azione, ma se l'alternativa è subire passivamente qualsiasi cosa allora il gioco vale la candela.
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Visto che è la TV che ci appanna le idee forse la rivoluzione dovrebbe partire proprio da lì, giocando il loro stesso sporco gioco: una trasmissione televisiva guardata da tutti che trasmette idee e immagini di ciò che la società dovrebbe essere non solo stare a criticare ciò che abbiamo adesso (Striscia la Notizia)..
 

MC5

n00b ante litteram
Larm ha scritto:
Ma cosa te ne frega di quello che pensano gli altri? Te lavori per migliorare le cose o per compiacere le persone?

Se vuoi evitare di essere "additato" devi mostrare di essere prima di tutto capace di comprendere e adattarti agli altri; solo quando avrai acquisito la loro fiducia potrai allora spostarli con te verso qualche direzione. Devi capire cosa la gente richiede, che cosa sarebbe capace di comprendere, e su quello portare avanti il tuo progetto. E' impossibile non avere oppositori quando si fa una scelta, dunque una qualsiasi azione, ma se l'alternativa è subire passivamente qualsiasi cosa allora il gioco vale la candela.
Come posso adattarmi agli altri e ottenere la loro fiducia, se il mio obiettivo è nella direzione opposta?Io non voglio apparire come un saggio che dica sempre il giusto e in quanto tale gli altri mi debbano seguire, Anzi...

Voglio semplicemente, col mio comportamento e le mie azioni, portarli a ragionare da soli su cosa è giusto fare.

Altra cosa, tu dici che la società è quella che è, e che la sua struttura non può essere altrimenti; io invece penso che se ci si rende conto che qualcosa non va, la si può anche buttare all'aria in toto dalle basi alle conseguenze più futili...

Faccio un esempio: Se io impesto una cartuccia di pokemon usando i trucchi, al punto che questa sia corrotta in moltissime sue parti di gioco, posso sempre comprarne una nuova e ricominciare da capo.

[Ora mi ammazzerete per l'esempio, ma era l'unico che mi venise su 2 piedi]

liuton2005 ha scritto:
Visto che è la TV che ci appanna le idee forse la rivoluzione dovrebbe partire proprio da lì, giocando il loro stesso sporco gioco: una trasmissione televisiva guardata da tutti che trasmette idee e immagini di ciò che la società dovrebbe essere non solo stare a criticare ciò che abbiamo adesso (Striscia la Notizia)..
Interessante come idea...secondo me comunque è abbastanza irreale perchè la società, per come è ora, porta fiumi di soldi nelle tasche dei media (i quali appunto guidano la massa in modo tale che la situazione non cambi)
 
L

Larm

MC5 ha scritto:
Come posso adattarmi agli altri e ottenere la loro fiducia, se il mio obiettivo è nella direzione opposta?

Io non voglio apparire come un saggio che dica sempre il giusto e in quanto tale gli altri mi debbano seguire, Anzi...

Voglio semplicemente, col mio comportamento e le mie azioni, portarli a ragionare da soli su cosa è giusto fare.
Ma i saggi ormai non li ascolta più nessuno. Son le persone determinate che con le loro azioni stabiliscono le leggi da seguire per tutti.

Ora, Berlusconi sarà stato un approfittatore del conflitto d'interessi, ma è innegabile che sia stato spesso e volentieri capace di trovare la parola giusta o la mossa giusta per portare acqua al suo mulino. In una società mediatizzata serve anche questo, se non vuoi che le tue azioni vadano completamente a vuoto.

Altra cosa, tu dici che la società è quella che è, e che la sua struttura non può essere altrimenti; io invece penso che se ci si rende conto che qualcosa non va, la si può anche buttare all'aria in toto dalle basi alle conseguenze più futili...Faccio un esempio: Se io impesto una cartuccia di pokemon usando i trucchi, al punto che questa sia corrotta in moltissime sue parti di gioco, posso sempre comprarne una nuova e ricominciare da capo.
Se usi la violenza per attaccare una società fondata sulla violenza, tutto ciò che potrai ottenere è di rinforzarla nel suo principio. La società è piena di buchi e di falle da tutte le parti, non è necessaria nessuna grande azione o grande sconvolgimento: basta individuare le sue debolezze, le milioni di microfalle da cui si disperde tutta l'energia; prima o poi esaurirà da solo il gasolio.

Non vorrei spingermi troppo in avanti, ma credo che le nostre generazioni (perlomeno la mia) stiano preparando la strada per dei grossi mutamenti. Prima o poi morirà questa classe politica decrepita in ogni senso. Prima o poi passerà una manna a togliere di mezzo questi vecchiacci che vengono mantenuti a spese dei giovani. La nostra generazione nella disperazione è fortunata, perché è stata costretta ad imparare a reggersi sulle proprie gambe, a non dare mai per scontato che la sedia su cui sei seduto ti terrà in eterno. Noi ci stiamo abituando a formarci da soli, stiamo abituandoci ad arrangiarci e creare la nostra vita; questo è il nostro grande vantaggio, un vantaggio su qualsiasi senilità a venire. Noi impareremo a correre anche se staremo seduti, troppo consci di quanto male faccia la sedentarietà. E' da noi che abbiamo imparato quanto pessima è la nostra educazione, la nostra formazione sociale, che dovremo forgiare anche le generazioni a venire, per rimettere in attività la varicocelesi di una nazione. Ma non dobbiamo mai fermarci a fare il loro gioco, se non per acquisirne le regole e poi farlo sgonfiare dall'interno. Lamentarci non serve a nulla se non a mantenere invariato lo status quo: bisogna agire, in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo e in qualsiasi tempo, perché senza questa azione siamo destinati alla senilità.
 

MC5

n00b ante litteram
Larm ha scritto:
Ma i saggi ormai non li ascolta più nessuno. Son le persone determinate che con le loro azioni stabiliscono le leggi da seguire per tutti.
Ovvero bisogna predicare bene e razzolare male? Non bisogna imporre alla gente delle leggi migliori, bisogna fare in modo che lo capiscano da soli quali siano migliori. Altrimenti la solfa non cambia. La gente DEVE ragionare. Non deve dire "guarda che sguardo determinato ha quel tipo, seguiamolo!". E', secondo me, la cosa più odiosa del mondo.

Larm ha scritto:
Se usi la violenza per attaccare una società fondata sulla violenza, tutto ciò che potrai ottenere è di rinforzarla nel suo principio. La società è piena di buchi e di falle da tutte le parti, non è necessaria nessuna grande azione o grande sconvolgimento: basta individuare le sue debolezze, le milioni di microfalle da cui si disperde tutta l'energia; prima o poi esaurirà da solo il gasolio.
io non intendo per forza una rivoluzione violenta (come poteva essere quella francese o americana).

Una cosa è sbagliata? La si boicotta.

So che detta così la cosa può sembrare inattuabile, ma un cambiamento per come lo intendo io coinvolgerebbe tutti gli uomini (ergo tutta la società) come se fossero un unico corpo, che si muove e agisce senza incongruenze al suo interno. se non sbaglio Hegel diceva qualcosa di questo tipo, no?

Larm ha scritto:
Non vorrei spingermi troppo in avanti, ma credo che le nostre generazioni (perlomeno la mia) stiano preparando la strada per dei grossi mutamenti. Prima o poi morirà questa classe politica decrepita in ogni senso. Prima o poi passerà una manna a togliere di mezzo questi vecchiacci che vengono mantenuti a spese dei giovani. La nostra generazione nella disperazione è fortunata, perché è stata costretta ad imparare a reggersi sulle proprie gambe, a non dare mai per scontato che la sedia su cui sei seduto ti terrà in eterno. Noi ci stiamo abituando a formarci da soli, stiamo abituandoci ad arrangiarci e creare la nostra vita; questo è il nostro grande vantaggio, un vantaggio su qualsiasi senilità a venire. Noi impareremo a correre anche se staremo seduti, troppo consci di quanto male faccia la sedentarietà. E' da noi che abbiamo imparato quanto pessima è la nostra educazione, la nostra formazione sociale, che dovremo forgiare anche le generazioni a venire, per rimettere in attività la varicocelesi di una nazione. Ma non dobbiamo mai fermarci a fare il loro gioco, se non per acquisirne le regole e poi farlo sgonfiare dall'interno. Lamentarci non serve a nulla se non a mantenere invariato lo status quo: bisogna agire, in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo e in qualsiasi tempo, perché senza questa azione siamo destinati alla senilità.
Io spero che questa "rivoluzione" avvenga. Ma ciò non porterebbe ad un ciclo per cui fra un paio di secoli si ripeterà la stessa cosa?
 
Carmageddon ha scritto:
Mi soffermo ad un solo "perché" posto da Liuton, cioè quello che quando si muore si viene calpestati e mangiati da vermi, ecc.:

Io ritengo che dopo la morte ci sia quanto di meglio si possa immaginare, ossia il nulla.

Non proverai più niente, né gioie né dolori. Quindi non te ne potrà fregare di meno dei vermi.
O, se proprio ci tieni, ti prenoti un loculo di cemento armato, sicuro che non verrai calpestato da nessuno e i vermi rimangono in terra (salvo che non li avevi dentro quando sei morto, allora sono cazzi...).
 

MC5

n00b ante litteram
liuton2005 ha scritto:
Traduzione:

"Oh, cazzo! Ci sono dei tizi che dicono che l'uomo è stupido e basta!"
Si, è vero, l'ho detto...

Ma non è un po' fine a se stessa quella affermazione?
 

Thunder

Amico
`1999 ha scritto:
Oddio, guarda lassù! Ci sono dei sostenitori della stupidità ontologica dell'uomo che volano!
stupidi ontologicamente forse no, ma nn si può negare ke buona parte degli uomini sia ignorante e menefreghista
 
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