A me le chiedono le date durante le interrogazioni, ma più che altro per fare dei confronti o dei collegamenti... (anche il fatto che la data non serve perchè dopo due ore dall'interrogazione te la dimentichi è una cavolata, perchè volendo ti puoi anche dimenticare che un avvenimento si svolge "nella prima metà del...". (quest'ultima dicitura è solo un modo per salvarsi la pelle e per non incepparsi su una data di secondaria importanza durante un'interrogazione magari sbagliando di qualche anno) e vogliono che le impariamo proprio per fare questi collegamenti o confronti. Dire "nella prima metà del..." va bene se si parla di processi non ben circoscritti che si verificano effettivamente in quella metà di secolo, ma se ti chiedono la data della Magna Charta non basta secondo me dire all'inizio del duecento... perchè è conseguenza di una certa cosa e causa di un'altra, è un momento che conclude un periodo e ne avvia un altro. Non è che la magna Charta va inserita nel cinquantennio 1200-1250 insieme a tutti gli altri eventi, perchè il 1250 e il 1200 non rappresentano niente nella storia...è, ovvio, ugualmente stupido anche impararsi a memoria la data di ogni cosetta che si studia, tipo date di nascita e di morte ininfluenti ...
ps mi è venuto in mente che una volta in terza media, durante la preparazione per gli esami, la prof di musica ci disse che se non ci ricordavamo la data di un'opera o la data di un certo avvenimento potevamo risolvere dicendo "alla metà del..", "nella prima metà del.." ecc. Una mia compagna di classe un po' duretta, nei giorni successivi venne interrogata a storia e alla domanda "quando scoppiò la 2a Guerra Mondiale", rispose "Alla metà del '900"... Questo per dire che magari per noi una data non è importante perchè la storia la vediamo "con la lente di ingrandimento", ovvero ci focalizziamo, per un'interrogazione, su un breve periodo storico o su un singolo avvenimento, mentre invece la storia vista nella sua totalità ha dei punti ben precisi che non sono mai numeri precisi e che segnano il passaggio consequenziale tra un momento e il successivo. Avendo una visione più ampia e complessiva forse si riesce a capirli... Io ad esempio storia la faccio abbastanza bene a scuola, perchè la prof che ho io vuole continuamente che facciamo collegamenti e confronti anche con argomenti non immediatamente precedenti e a volte anche con contenuti successivi non ancora studiati nel dettaglio... Ed è giusto che sia così perchè faccio un liceo e storia è storia, non cultura generale... per cui non è importante sapere che cos'è la Magna Charta, ma saper individuare cosa c'è alla base della MC, cosa succede nel resto d'europa, cosa succede dopo...avere un quadro degli avvenimenti più ampio possibile. Per dire quando abbiamo studiato la scoperta dell'America, Colombo lo abbiamo nominato una sola volta, e alle interrogazioni non è venuto quasi mai fuori, perchè alla prof interessano i motivi delle scoperte ( tecnici, ideologici, politici, economici), i cambiamenti dopo le scoperte, ecc ecc... Non "Colombo nel 1942 scoprì l'america, partì da palos con le caravelle nina pinta santa maria ci mise tot giorni ad arrivare ma alla fine vide terra e pensava di essere arrivato in India e blablabla" .Stessa cosa per filosofia (e qui la cosa è anche più difficile, perchè la storia uno se la ricorda dalle medie o da cose sentite dire, la filosofia no.. quindi se nomina Kant quando studiamo Socrate, siamo costretti a guardarci anche quell'aspetto di Kant che si collega con Socrate perchè la prof, se ne parla durante la spiegazione, lo vuole sapere quando ci interroga)Infatti molti nella mia classe nelle prime interrogazioni trovavano difficoltà, abituati al "parlami di...." dei poco validi, a mio avviso, professori del ginnasio, e anche persone bravine prendevano i loro 4 e anche 3 a volte.