..vi scrivo dalla Crozia...mi sto dando da fare anche qui °°
Ho in serbo altri 7 capitoli quando torno xD
Capitolo 44
Dopo la meritata vittoria, Dash, nella sua infinita sapienza, sapeva di doversi dirigere a Scimmiabar Island, per sconfiggere Plaine. E sapeva anche che Scimmiabar era lontana. Ma e' nei momenti duri che la Provvidenza aiuta il nostro eroe a proseguire.
-Ehi, bel giovine, ci si rivede!- Dash si giro' dietro...e vide un Porsche Cheyenne guidato dai due vecchietti che l'avevano portato a Fucksia.
-Vuoi un passaggio da qualche parte?-
-Dovrei andare a Kepallet, ma non c'e' bisogno che...-
-Suvvia, non fare il timido- e Dash venne tirato dentro la macchina.
-COUNTRY ROOOOOADS-
-NONONO, VI PREGO, NON FATELO-
-TAKE ME HOOOME-
-MABBASTA CAUNTRI RODS, PER FAVORE-
-TO THE PLAAACE-
-..sara' un luungo viaggio- sosprio' Dash rassegnato
-I BELOOOONG-
Alla fine, Dash arrivo' a Kepallet, anche se per colpa di John Denver aveva ora un timpano in meno e il "cervello" che ballava.
-Beh, ci vediamo, giovine. A presto!-
-Ma anche n...ehm, ci vediamo presto!- saluto' Dash balbettando. E il nostro eterno e invincibile eroe si diresse verso la costa del suo paesello natio, dove incontro' Gay e Zedemetria Soak.
-Ciao, Dash, anche tu vai da Plaine?- saluto' Gay
-Si', stavate andandoci in barca?-
-Ne abbiamo affittata una, se vuoi unirti a noi...-
-Gratie...ma cerca di non morire stavolta- e i tre si imbarcarono verso Scimmiabar, cantando marinaresche canzoni, che parlavano di amore, della pesca, dei marinai, e delle carte di credito.
Naturalmente non persero occasione per combattere contro i vari Nuotatori e Pescatori sulla via. Non vi manchero' di descrivere una delle tante esilaranti battaglie che Dash affronto'.
TIRULIRULIRULIRULIRULIRU
Pescatore Sfigato manda Magikarp!
VAi, Ivysaur!
-Magikarp, mostra la tua potenza!- fece il pescatore; Magikarp comincio' a Splashare in giro.
-Non farlo soffrire ulteriormente, povera creatura- disse Gay a Dash.
-IVY, USA LE FOGLIELAMA!-
Magikarp Splashava cosi' bene che solo una foglia lo colpi', in compenso tutte le altre colpirono il suo allenatore, che cadde a terra inerme. Dash pote' considerarsi vincitore.
-Nuvole nere...qua fra poco fa brutto tempo- disse Zedemetria.
Tutt'a un tratto s'era fatto oscuro che non ci si vedeva piu' neanche a bestemmiare. Soltanto le onde, quando passavano vicino alla barca, luccicavano come avessero gli occhi e volessero mangiarsela; e nessuno osava dire piu' una parola, in mezzo al mare che muggiva fin dove c'era acqua.
-Ho in testa- disse a un tratto Gay -che stasera dovremo dare al diavolo la sfida con Plaine!-
-Taci!- gli disse Dash, e la sua voce li fece diventare tutti piccini piccini sul banco dov'erano.
-Giu' la vela! Giu' la vela!- grido' Dash -Taglia! Taglia subito!-
-Sacramento!- esclamo' Gay -Se taglio, come faremo poi quando avremo bisogno della vela?-
-Non dire Sacramento! ora che siamo nelle mani di Dio!- Zedemetria s'era aggrappata al timone, e all'udire quelle parole di Dash comincio' a strillare: -Mamma! Mamma mia!-
-Taci!- le grido' il fratello -Taci o ti assesto una pedata!-
-Fatti la croce, e taci!- ripete' Dash. Sicche' la ragazza non oso' fiatare piu'. I tre si tenevano tutti da un lato, afferrati alla sponda, in quel momento nessuno fiatava, perche' quando il mare parla in quel modo non si ha coraggio di aprir bocca.
-Il fanale del molo- grido' Gay -lo vedete?-
-A dritta!- grido' Dash -a dritta! Non e' il fanale del molo. Andiamo sugli scogli! Serra! Serra!-
-Non posso serrare!- rispose Gay -la scotta e' bagnata. Il coltello, Zede, il coltello!-
-Taglia, taglia, presto!-
D'un tratto la barca, che prima si era curvata su un fianco, si rilevo' come una molla, e per poco non sbalzo' tutti in mare. Si senti' un -Ahi- come di uno che moriva, e i due Soak videro Dash a terra con la testa rotta. Pareva morto, perche' non fiatava ne' si muoveva affatto.
-Ma sono io che devo morire qua!- pianse Gay. La sorella lo accontento' gettandolo in mare, e prese il comando del mezzo.
Riuscira' Zedemetria Soak a guidare la barca verso Scimmiabar Island, e a salvare Dash?
Lo scoprirete nella riga sotto. *runs*
-Ohi...dove mi trovo?-
-Sei nell'ospedale di Scimmiabar, Dash. Stai bene?- gli chiese Zedemetria
-Beh, son vivo- rispose quello. Aveva la testa fasciata del tutto, con sei buchi per occhi, naso, bocca e orecchie, ma si sentiva bene.
-Mi sento pronto, vado da Plaine- esclamo' alzandosi dal lettino
-Eh no, mio caro- disse un tamarrissimo medico appena entrato nella stanza
-Devo avere altre cure?- sbuffo' Dash
-Beh, hai subito un trauma cranico e non possiamo riesumarti se non dopo la terapia del fuoco- disse il medico
-°°?- fece Dash
-Vedi, qua da noi il fuoco e' la materia usata per quasi tutto, lo utilizziamo in moltissimi campi, tra i quali la medicina, i Pok'emon, l'elettronica, e i camini. Quindi per iniziare ti faccio una bella iniezione di peperoncino messicano-
-Non voglio vedere- disse Zedemetria correndo fuori
-Ehi no fermo...METTI GIU' IL SIRINGONE! TU NON SAI CHI SONO IO! CONOSCO GIOVANNI! TU...AAAAAAH COME BRUCIA AHIAAHIAAAAAAH-
-Bene, fatto, e ora seguimi che ti fai una doccia di carboni ardenti-
-hhhhhhhhhhhhh! MA IO NON VOGLIO! FERMI! NON MI SMUOVERETE DA QUA!-
...
-SCOTTASCOTTASCOTTASCOTTASCOTTASCOTTAAAAAHCOMEBRUCIA, SPEGNETEMIICAPELLIPERFAVOREAHHHHHH-
-Stai meglio?- chiese il dottore sorridendo maternalmente
-NO- disse Dash, commettendo un grave errore.
-Strano. Allora vieni che ti metto una supposta di lava-
Dash subi' quest'ultima cura, poi venne rilasciato, con suo grande piacere. E mentre il suo intestino ancora tirava Cristi e Madonne per la supposta, Dash apri' le porte della palestra di Plaine.
to be continued...