Abe no Seimei ha scritto:
Ripeto... Chi siamo noi per prevedere il futuro?
Sono d'accordissimo sul fatto che queste considerazioni valgano per il presente, ma chi o cosa vi garantisce le vostre supposizioni?
Perché il contrario sarebbe un assurdo logico.
Molto semplicemente: tu dici che la scienza potrebbe spiegare tutto.
Spiegare significa definire, rinchiudere il tutto entro un limite.
Siccome la spiegazione si può fare solo con chi ci può capire, ovvero gli uomini, è necessario utilizzare il linguaggio dell'uomo.
Ogni uomo usa un linguaggio diverso da un altro; per quanto due persone si possano accordare in linea generale su un concetto, ognuna di esse proietterà in ogni concetto tutto il suo mondo e non potrà mai farlo comprendere interamente ad una persona diversa da lui. Anche se fosse possibile far comprendere in un solo istante tutto il proprio mondo ad un altro essere, nel momento temporale successivo entrambi gli esseri avranno già cambiato qualcosa del proprio mondo soggettivo, e dunque si ritornerebbe al punto di partenza.
Perché una persona possa esplicarsi completamente ad una diversa da lei stessa, questa dovrebbe dunque essere uguale a sé; in poche parole, l'unico modo per potersi spiegare completamente al mondo sarebbe essere il mondo stesso.
Ma nel momento in cui ci si spiega completamente al mondo, e ci si integra ad esso, diventerebbe superfluo spiegarsi ulteriormente. Non vi sarebbe più bisogno della coscienza di essere diversi da qualcosa di esterno, perché si è anche l'esterno; di conseguenza non vi sarebbe più bisogno della ragione e non si potrebbe più percepire se stessi. In pratica si diventerebbe il nulla, o uno di quei vocaboli che ho elencato in uno dei post precedenti, tra cui Dio (nella particolare accezione di Spinoza) o l'infinito.
Nessuno di noi può spiegare l'infinito tramite un mezzo finito come il linguaggio; lo si può definire solo tracciando un limite logico, ovvero definendolo come "ciò che non è finito".
Siccome la scienza si esprime solo attraverso un linguaggio, ne viene che essa non potrà mai spiegare l'infinito, cioè il tutto. E in realtà ne sei convinto pure tu parlando di futuro: la percezione del tempo come susseguirsi di attimi, ovvero dividendolo in passato, presente e futuro, è propria di tutti gli esseri viventi, e la sua definizione è in particolare una caratteristica intrinseca dell'essere umano. Un essere divino, assoluto, parte del tutto non avrebbe bisogno di guardare ad un futuro, perché sarebbe lui stesso il tempo eterno e immutabile.
Il nostro sistema matematico è perfetto. L'unica cosa che l'uomo ha dovuto fare per crearlo è stato quello di sceglierei dei punti fermi perchè senza premesse non si fa niente, ma per il resto è perfetto e funziona perfettamente. Se possiamo dire che scienze tipo la biologia o la fisica sono strettamente umane perchè basate su modelli o perchè creano delle classificazioni, non possiamo dire lo stesso per la matematica.
Ogni sistema al suo interno è perfetto. In matematica, come nella religione e nella scienza, vengono accettati degli assiomi fondamentali e per questo tutto ciò che vi è al suo interno può avere senso. Di fatto anche in matematica negli ultimi secoli sono nati dei nuovi metodi sempre astratti che partono da presupposti diversi dall'aritmetica (es. le geometrie euclidee). Tutto ciò può esemplificarsi nel secondo teorema di incompletezza di Gödel:
Sia T una teoria matematica sufficientemente espressiva da contenere l'aritmetica: se T è coerente, non è possibile provare la coerenza di T all'interno di T.
Ovvero, per affermare che un sistema sia perfetto bisogna uscire dallo stesso.
larm i tupi post sono da scroll forzato.. niente di male.. ho anke provato a leggerli ma... giri in tondo...
Ti ringrazio per il complimento. Non è molto facile riuscire a ritornare al punto di partenza in un discorso, e come diceva Fichte questo è l'unico modo perché un sistema sia completo.
Inoltre penso di poter notare tu sia un mio fan, visto che ami citarmi solo per fare queste considerazioni estetiche: sappi che l'iscrizione al mio fan club è particolarmente costosa, in particolare se il tuo nick inizia con la Q. (oh, mica tutti gli pseudo-filosofi non sentono il portafogli vuoto.)