Pokémon Focus - Shellder, Cloyster!

Eccomi qua, i problemi di connessione sembrano essere stati risolti. Sto già lavorando su Noibat e Noivern, arriverà il prima possibile! Intanto beccatevi gli ingrippi mentali su Shellder! @BlazePower

Shellder, Cloyster

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Shellder, noto come Pokémon Bivalve, è un pokémon di tipo Acqua. La sua evoluzione Cloyster, di tipo Acqua/Ghiaccio mantiene e la stessa categoria della pre-evoluzione.

Fisionomia

Shellder è un pokémon bivalve di medie dimensioni. Possiede un conchiglia divisa in due parti simmetriche, le valve, di colore viola che si congiungono in una “cerniera” frastagliata vuota nel mezzo. Ogni valva ha due protuberanze acuminate ai lati che puntano verso l’esterno oltre che varie scanalature sul lato scoperto; gli spuntoni della valva inferiore fungono inoltre da appoggio. All’interno della conchiglia vi è lo Shellder vero e proprio, di cui si intravedono il corpo nero e molliccio, i due occhi grandi e la lingua rossa sempre sporgente. La sua altezza media è di 0.3 m mentre il suo peso medio di 4.0 Kg.
Cloyster è un grosso mollusco bivalve il cui corpo è composto da ben due paia di valve poste l’una dentro l'altra; a differenza dei suoi simili preferisce posizionarsi verticalmente. Le valve più grandi ed esterne sono viola con numerosi spuntoni, alcuni molto corti e arrotondati e altri più lunghi; una coppia di escrescenze nella parte alta assume la forma di dardi appuntiti. La conchiglia interna invece è ondeggiante e di colore grigio con un solo spuntone a forma di lancia nella parte superiore; all’interno vi è il grosso corpo nero e sferico del pokémon, con due occhi a mezzaluna bianchi e una piccola pupilla e una bocca con un perenne ghigno. La sua altezza media è di 1.5 m mentre il suo peso medio di 132.5 Kg.

Biologia

Gli Shellder sono antichissimi pokémon mollusco il cui aspetto è rimasto invariato da milioni di anni. I primi fossili di questa specie risalgono a circa 100 milioni di anni fa, approssimativamente a quando gli Omanyte ancora abitavano i mari di tutto il globo.
Sono creature già molto complesse per la loro epoca: possiedono ad esempio due occhi, assenti in molti altri bivalvi, anche se è probabile che data l’assenza di un vero e proprio cervello siano incapaci di elaborare immagini e si limitino a captare le variazioni di luce.
Il vero corpo di Shellder si trova all’interno delle resistentissime valve. Nero e gelatinoso, il pokémon presenta già tutte le strutture dei bivalvi più moderni. Nonostante sia incapace di muoversi autonomamente può sfruttare due potenti muscoli adduttori per chiudere la conchiglia rapidamente e rimbalzare spinto dai potenti flussi d’acqua generati. Questi possono rivelarsi anche una potente arma offensiva se diretti contro un bersaglio (Pistolacqua, Idropompa) o se lo Shellder si muove in cerchio intrappolando il nemico in un piccolo vortice (Mulinello).
La mobilità risulta ulteriormente ridotta nei mari freddi in quanto i muscoli adduttori impiegano più tempo per riscaldarsi e chiudere le valve. In compenso l’acqua rigettata è freddissima e se l’attacco è rivolto verso l’alto con il getto che raggiunge la superficie è possibile la formazione di piccoli cristalli di ghiaccio in grado di danneggiare l’avversario (Geloscheggia, Raggiaurora, Geloraggio). Alcuni esemplari sono stati addestrati nel raccogliere acqua all’interno della conchiglia per poi utilizzare queste mosse anche sulla terraferma.
Il mollusco possiede strutture simili a branchie detti ctenidi atti alla respirazione e alla digestione. Gli Shellder si nutrono filtrando acqua arricchita di microrganismi raccolti tramite l’escrescenza muscolare esterna simile a una lingua: il liquido viene incanalato in un tubo detto sifone d’entrata ed espulso tramite il sifone d’uscita, con il cibo che viene fermato a livello dei ctenidi. Questo viene poi digerito da enzimi altamente acidi immersi in una matrice tossica prodotta da ghiandole endocrine (il veleno non può però essere riversato all’esterno e impiegato come arma offensiva).
Quando detriti come sabbia e piccoli minerali dal diametro troppo spesso vengono ingeriti c’è la possibilità che rimangano incastrati a livello dei ctenidi. Per evitare che causino irritazioni i corpi estranei vengono ricoperti progressivamente da madreperla, una sostanza a base di carbonato di calcio ricavata dallo strato interno della conchiglia. Nel corso del tempo (possono volerci da settimane a diversi anni a seconda dell’esemplare) il detrito si inspessisce al punto che lo Shellder riesce a sputarlo all’esterno: si è generata quella che in base al diametro prende il nome di Perla o di Grande Perla. Si tratta di oggetti considerati molto preziosi e ricercati da esperti e collezionisti di tutto il mondo.
La conchiglia degli Shellder è estremamente resistente. Si forma per mezzo della stratificazione di calcite e aragonite, due sostanze formate da carbonato di calcio secreto da apposite ghiandole esocrine. Gli ioni di calcio immersi nell’acqua di mare vengono assorbiti dal pokémon e poi riarrangiati in forma solida dalle stesse ghiandole. L’alternanza di numerosi livelli di aragonite e calcite rende la struttura finale estremamente resistente e difficile da penetrare.
La conchiglia è indispensabile allo Shellder per muoversi e per difendersi; essendo la sua ricostituzione un processo molto lungo e complesso la creatura ha sviluppato vari meccanismi per evitare che si frantumi. Può ad esempio incrementare a piacimento l’attività delle ghiandole che producono carbonato di calcio, sottoforma di calcite (Ritirata), della più dura aragonite (Ferroscudo) o di entrambe (Protezione). In casi estremi può anche sgusciare temporaneamente al di fuori delle valve per attrarre il nemico lontano da esse (Gettaguscio).
Per il resto gli Shellder possono attaccare direttamente lanciandosi sull’avversario con Azione e Conchilama. Il rumore che producono quando chiudono la conchiglia per muoversi può raggiungere intensità notevoli che è possibile avvertire a chilometri di distanza (Supersuono). Infine la presenza di bulbi oculari in una creatura del genere può lasciare interdetti i meno preparati (Fulmisguardo).
La mossa Tenaglia è stata osservata in molti esemplari. Tuttavia la classificazione come reale “mossa” di questo attacco è tuttora dibattuta tra gli scienziati.
Fino a pochi anni fa si riteneva che Shellder potesse utilizzare naturalmente anche la mossa Acquadisale (in maniera simile a Pistolacqua e Idropompa). Tuttavia sembra che ciò sia possibile solo tramite allevamento selettivo o altri metodi artificiali: si è preferito classificare la tecnica usata in natura come semplice Idropompa per evitare confusione data l’esistenza di esemplari di acqua dolce.
In base al modo in cui è stratificata la conchiglia è possibile distinguere alcune varianti di Shellder. Gli individui in ottima salute hanno una struttura dura e compatta che non lascia spiragli agli avversari per eventuali colpi critici (Guscioscudo).
Un esemplare troppo sicuro di sé può essere portato ad adottare uno stile di combattimento più diretto e impulsivo: da un lato questo aumenta la probabilità di assestare numerosi colpi a ripetizione (anche se in questo stadio non vi sono mosse che possano beneficiare di Abillegame), dall’altro le valve si usurano con gli urti perdendo i benefici di Guscioscudo.
Alcune popolazioni allevate in cattività posseggono una conchiglia incredibilmente levigata e allo stesso tempo resistentissima. L’assenza di scanalature e fessure permettono al pokémon di evitare infiltrazioni nocive come polveri e veleni, anche se una chiusura prolungata delle valve potrebbe portare a morte per asfissia (Copricapo).
Gli Shellder sono molluschi estremamente longevi e gli esemplari più anziani attualmente in vita nacquero circa 500 anni fa. Non cambiano aspetto con il corso del tempo ma l’esposizione alle radiazioni di un particolare minerale, la Pietraidrica, generano un repentino mutamento nel loro genoma che innesca l’evoluzione in Cloyster.
Una seconda conchiglia si viene a formare inglobando la prima più piccola. Le due nuove valve sono incredibilmente più dure delle originali: il carbonio presente nel carbonato di calcio si separa dal composto e cristallizza per effetto della Pietraidrica formando una struttura peculiare più dura del diamante! A oggi questa sostanza è riscontrabile solo sui Cloyster e ogni tentativo di replicarla in laboratorio è fallito. Nonostante la scienza odierna ci permetta di sintetizzare materiali così duri da risultare impensabili fino a qualche decennio fa, come ad esempio l’iperdiamante, la conchiglia di questi pokémon è così resistente da essere rimasta illesa anche dopo essere stata bombardata con ordigni bellici di media potenza.
In realtà il carbonio non cristallizza tutto in una volta durante l’evoluzione. Alcuni punti della corazza rimangono più malleabili e vengono gradualmente erosi dalle correnti marine. La cicatrizzazione degli stessi porta al progressivo accumulo di carbonato di calcio, che in eccesso forma delle strutture verticali simili a spuntoni. Più le punte sono lunghe e acuminate, più le correnti dei mari in cui il pokémon vive sono forti.
Gli speroni possono essere lanciati su un nemico come veri e propri missili. Ciò è reso possibile grazie allo stesso principio che i Cloyster usano per muoversi: chiudendo velocemente le valve vengono spinti all’indietro e il getto d’acqua porta con sé gli aculei staccatisi per la troppa forza.
Quando gli spuntoni vengono sparati sul nemico sfruttando la corrente generata dallo schiocco siamo di fronte a mosse come Gelolancia e Scagliagelo. Questi pokémon hanno infatti una temperatura corporea molto bassa e sono perennemente coperti da una sottile patina di ghiaccio. Ciò è dovuto probabilmente al fatto che minerali come la Pietraidrica sono molto comuni nelle profondità dei mari glaciali e di conseguenza è lì che la maggior parte delle popolazioni di Cloyster si è sviluppata e adattata. Non a caso con l’evoluzione Shellder diventa di tipo Acqua/Ghiaccio.
Se invece gli spuntoni vengono lasciati cadere senza mirare a un obiettivo specifico si possono creare vere e proprie trappole subacquee di Punte e di Fielepunte (anche se in quantità molto ridotta gli speroni posseggono delle terminazioni ghiandolari che permettono loro di produrre tossine).
La mossa Sparalance (una versione di Scagliagelo priva della patina di ghiaccio) è stata osservata in molti esemplari. Tuttavia la classificazione come reale “mossa” di questo attacco è tuttora dibattuta tra gli scienziati.
Alcuni esemplari di Kanto hanno dimostrato di poter apprendere anche le mosse Barriera (rafforzamento della conchiglia di simil-diamante) e Doppio Ago (lancio simultaneo di una coppia di speroni).
Le abilità di Cloyster non variano da quelle di Shellder ma adesso gli individui con Abillegame possono risvegliare il loro vero potenziale ricorrendo ad attacchi come Gelolancia e eventualmente Sparalance.

Una rara variante di Shellder e Cloyster presenta una conchiglia totalmente arancione. Si tratta del colore normalmente assunto dall’aragonite quando non si trova combinata con la calcite, che non viene prodotta dalle ghiandole per un difetto genetico. L’assenza di entrambe le sostanze rende la struttura più omogenea e malleabile e per questo le conchiglie di questi Shellder tendono a frantumarsi più facilmente. Quando evolvono in Cloyster la conchiglia esterna è blu: il carbonio cristallizza nel più fragile diamante.

Per quanto concerne la lotta gli Shellder posseggono un’ottima difesa e un discreto attacco ma peccano enormemente sia in difesa speciale che in velocità e ciò li rende pokémon facilmente neutralizzabili. La difesa dei Cloyster è tra le più alte del pianeta e questo, combinato a un buon attacco e una velocità discreta, li rendono avversari da non sottovalutare. La loro difesa speciale resta però pessima e utilizzarli in una squadra competitiva potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio.

Turban

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Quando uno Shellder si attacca permanentemente alla coda, alla testa o al braccio di uno Slowpoke innesca l’evoluzione in Slowbro, in Slowking o nelle loro varianti di Galar.
Il cambiamento fisionomico non avviene soltanto per il pokémon Psico: anche lo Shellder risulta profondamente mutato. Nonostante vi siano differenze in base all’evoluzione o alla variante di Slowpoke presa come riferimento il mollusco assume sempre una forma affusolata, con le valve di colore grigio sulle quali sono presenti vari spuntoni e con alcuni denti che sporgono dall’interno (probabilmente estensioni di carbonato di calcio che servono a tenersi ancorati alla salamandra).
La natura di questa forma di Shellder è ampiamente dibattuta dalla comunità scientifica. Il pensiero predominante è che si tratti di un semplice adattamento fisionomico che non va in nessun modo a influire sulla biologia del mollusco. Sono però sempre di più le voci anche nel mondo accademico che considerano la variante come una creatura a sé. Alcuni archivi mai rilasciati ufficialmente e trapelati solo di recente confermano che ai tempi dell’aggiornamento del Pokédex di Johto era stata presa in considerazione l’idea di considerare lo Shellder legato a Slowpoke una specie autonoma a cui sarebbe stato dato il nome di Turban, di tipo Acqua.
Indipendentemente dalle diatribe filogenetiche esistono due teorie che spiegano l’aspetto mutato di Shellder quando si lega a uno Slowpoke.

1. Teoria dell’adattamento
Secondo questa teoria l’aspetto di Turban è emerso solo in seguito a millenni e millenni di ripetute simbiosi con gli Slowpoke. Originariamente gli Shellder mantenevano il loro aspetto consuetudinario anche quando attaccati a Slowbro e Slowking e soltanto col tempo sono emersi caratteri vantaggiosi per entrambi.
Sappiamo per certo che Shellder muta perché stimolato da determinate sostanze contenute nella coda del pokémon Psico (che a sua volta evolve stimolato dal veleno digestivo prodotto da Shellder). È possibile che ciò accada perché gli zuccheri assorbiti da Slowpoke richiedono la produzione di particolari enzimi per essere digeriti; enzimi che fungono per puro caso anche da promotori nell’espressione genica di determinati tratti fisionomici: quelli di Turban.
Ciò è forse particolarmente evidente nello Shellder mutato in Slowking di Galar: una combinazione delle sostanze tossiche della Galarnoce e del veleno prodotto dallo stesso mollusco ne stimolano le originariamente scarse capacità nervose generando impulsi talmente potenti da condensarsi in una piccola sfera al plasma. Anche se i meccanismi che portano al cambio di forma non sono ancora chiari seguono probabilmente uno schema molto simile a questo.

2. Teoria del risveglio
Secondo questa teoria l’aspetto di Turban non si è sviluppato con le simbiosi tra Shellder e Slowpoke ed è invece molto precedente.
Come già accennato gli Shellder sono creature estremamente antiche e i primi fossili rinvenuti risalgono a centinaia di milioni di anni fa. I molluschi bivalvi tuttavia sono un gruppo che si differenziò probabilmente da pokémon vermiformi privi di conchiglie oltre 500 milioni di anni fa: la famiglia evolutiva del pokémon d’Acqua è quindi già molto sviluppata rispetto a cugini più antichi.
In particolare circa 100 milioni di anni fa si differenziarono dai bivalvi i cefalopodi. Il gruppo che attualmente comprende polpi e seppie in origine era composto da organismi con conchiglie esterne che si spostavano sfruttando i getti d’acqua generati dallo schiocco delle valve: è esattamente il meccanismo che utilizzano gli Shellder per muoversi!
Si ipotizza quindi che questi pokémon siano delle vere e proprie specie di transizione tra i bivalvi e i cefalopodi. I primi esponenti noti del secondo gruppo che comparvero sul pianeta proprio 100 milioni di anni fa furono gli Omanyte e gli Omastar: creature che i resti fossili ci suggeriscono essere state in competizione proprio con gli Shellder.
Anche se gli Omanyte rappresentano una forma di cefalopodi molto arcaica dotata ancora di conchiglia è anche vero che le due valve risultano già fuse in un unico corpo. I paleontologi sentono da sempre l’esigenza di trovare un’ulteriore anello di congiunzione tra Shellder e Omanyte con caratteristiche intermedie tra i due; e non sono pochi gli scienziati che identificano il tassello mancante proprio in Turban: un mollusco che possiede la mobilità, la dentatura e addirittura il colore della conchiglia del cefalopode fossile ma che mantiene la divisone in valve degli Shellder!
Secondo i sostenitori di questa ricostruzione allora quando uno Shellder si attacca a Slowpoke non innesca una mutazione fisionomica casuale: risveglia una serie di geni sopiti dentro di sé da milioni di anni (secondo lo stesso processo di espressione regolata da enzimi adottato dai fautori della prima teoria) che restituiscono alla creatura il suo aspetto più arcaico.

Tassonomia

Shellder e Cloyster sono molluschi bivalvi appartenente all’ordine Pectinida, alla famiglia Spondylidae e al genere Cloysterus.

Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Mollusca
Classe Bivalvia
Ordine Pectinida
Famiglia Spondylidae
Genere Cloysterus
Specie
  • Cloysterus concha [Shellder]
  • Cloysterus gaederopus [Cloyster]
  • Cloysterus galerus? [Turban]
Sottospecie
  • C. galerus concha? [Turban legato a Slowbro]
  • C. galerus missilia? [Turban legato a Slowbro di Galar]
  • C. galerus superior? [Turban legato a Mega Slowbro]
  • C. galerus regalis? [Turban legato a Slowking]
  • C. galerus veneficus? [Turban legato a Slowking di Galar]
? = classificazione dibattuta

Riproduzione

Shellder e Cloyster appartengono al gruppo uova Acqua 3 e le loro uova impiegano circa 20 cicli per svilupparsi.
Anche se la riproduzione è una prerogativa dei Cloyster gli Shellder hanno già raggiunto la maturità sessuale. A livello naturale l’accoppiamento è possibile con i molluschi Omanyte e Omastar.
La famiglia evolutiva di Shellder condivide molte caratteristiche con quella di Omanyte piuttosto che con gli altri molluschi bivalvi. Il collegamento evolutivo tra le due specie è ancora riscontrabile al giorno d’oggi proprio nelle cellule riproduttive singolari dei due pokémon.

Comportamento

Gli Shellder sono pokémon piuttosto schivi e mansueti. Non attaccano mai briga e ricorrono a attacchi diretti solo se costretti a esporsi. Trascorrono la notte a dormire nascosti sotto la sabbia dei fondali, lasciando sporgere solo la “lingua” cosicché rimangano appiccicati su di essa microrganismi e altre sostanze nutritive. Quando la “lingua” viene tirata le valve si aprono per lo spavento.
I Cloyster sono creature solitarie e al contrario della pre-evoluzione ricercano spesso il pericolo per mettere alla prova la potenza dei propri missili. Riconoscono la forza dei loro simili in base alla lunghezza degli aculei, che allungano esponendosi deliberatamente a forti correnti. Può capitare che salgano sulla terraferma per addentare qualche coda di Slowpoke.

Dieta

Gli Shellder si nutrono filtrando l’acqua di mare e assorbendo le sostanze nutritive contenute nei microrganismi di cui essa è ricca. Il plancton trasportato dalle correnti si attacca alla lingua appiccicosa che sporge perennemente all’esterno. All’occorrenza possono succhiare zuccheri e altri nutrienti da vari tipi di bacche o dalle adorate Codaslowpoke.
Anche i Cloyster sono in grado di filtrare l’acqua ma anziché affidarsi alla lingua prediligono uno stile di caccia più offensivo: si gettano sulla preda a gran velocità per poi stritolarla a morte tra le valve. Sono capaci di inghiottire crostacei di medie dimensioni come Krabby e addirittura piccoli Seel.
Mentre i Cloyster sono troppo resistenti e pericolosi per essere predati le conchiglie degli Shellder vengono talvolta rotte dalle chele dei Crawdaunt che possono così divorare l’interno molle. In antichità gli Omastar erano tra i predatori naturali più temuti dagli Shellder.

Distribuzione

Gli Shellder vivono in oceani, mari e occasionalmente laghi e fiumi di tutto il mondo. Possono essere trovati in gran quantità a Kanto (Percorsi 6, 11, 17, 18, 19, 20, 21, 26 e 27, Biancavilla, Aranciopoli, Isole Spumarine, Isola Cannella), a Johto (Percorsi 41 e 47, Borgo Foglianova, Olivinopoli), nel Settipelago (Primisola, Quintisola, Grotta Gelata), a Sinnoh (Percorso 205, Impianto Turbine), a Unima (Percorso 13, Spiraria, Grotta Costiera, Grecalopoli), a Kalos (Percorso 8), ad Alola (Baia Kala'e) e a Galar (Lago Axew (est), Lago Axew (ovest), Sedia del Gigante), dove sono presenti anche nella riserva naturale dell’Isola dell’Armatura (Baia Circolare, Grotta Grinta). Anni fa alcuni esemplari furono deportati illegalmente ad Auros.
I Cloyster sono molto più rari e vivono quasi esclusivamente in mari freddi. Con un po’ di fortuna è possibile trovarne nei luoghi che brulicano di Shellder e a Kalos vi sono alcuni allevamenti artificiali (Safari Amici).

Etimologia

La specie Cloysterus concha viene chiamata Shellder, dal galariano “shell” (conchiglia) e “shelter” (riparo), nelle regioni di Unima, Alola, Galar, Auros, Guyana, Kanto, Settipelago, Johto, Hoenn, Sinnoh, Fiore, Almia, Oblivia e Ransei e nelle città autonome di Pokétopia e Ryme City.
A Kalos e a Carmonte il suo nome è Kokiyas, storpiatura del kalosiano “coquille” (conchiglia). Nella regione di Ferrum è noto come Sellor, storpiatura nella lingua locale di “Shellder”.
In altre parti del mondo sono in uso le denominazioni Muschas e Dàshébèi.

La specie Cloysterus gaederopus viene chiamata Cloyster, dal galariano “cloister” (chiostro) e “oyster” (ostrica), nelle regioni di Unima, Alola, Galar, Auros e Guyana e nelle città autonome di Pokétopia e Ryme City.
Nelle regioni di Kanto, Settipelago, Johto, Hoenn, Sinnoh, Fiore, Almia, Oblivia e Ransei il pokémon è invece conosciuto come Parshen, che dal kantoniano può essere tradotto come “conchiglia-perla”. A Kalos e a Carmonte il suo nome è Crustabri, dal kalosiano “crustacé” (crostaceo) e “abri” (riparo). Nella regione di Ferrum è noto come Parsell, letteralmente “conchiglia-perla”.
In altre parti del mondo sono in uso le denominazioni Austos e Tiějiǎbèi.

Nella cultura di massa

La durissima conchiglia degli Shellder era utilizzata in antichità per fabbricare scudi. Sono state ritrovate tombe risalenti all’Età della Pietra contenenti resti di aculei di Cloyster, probabilmente utilizzanti come lance durante la caccia.
Data la durezza della conchiglia dei Cloyster per moltissimo tempo nessuno ne aveva mai osservato l’interno. Numerose leggende sorsero circa il reale aspetto di questi pokémon fino a quando l’odierna tecnologia a raggi-X è riuscita a svelare l’arcano (rivelando che non si tratta di nulla di diverso da un normale mollusco).


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Crediti così non mi denunciano
  • Autore dell'artwork di Turban: click!
 

Hero of Sky

agere contra
Preferisco di gran lunga la teoria del risveglio, devo dire. Ricordi quella vecchia teoria secondo la quale Gastly e Cloyster sarebbero stati lo stesso Pokémon?
 
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