Pokémon Focus - Stonjourner!

Con un giorno di ritardo causa febbre, ecco Stonjourner proposto da @Altaria08. Pokémon super interessante a cui però non viene dato molto spazio nelle descrizioni del dex, quindi mi sono dovuto sbizzarrire con le interpretazioni. I prossimi sono Goomy e Slugma!

Stonjourner

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Stonjourner, noto come Pokémon Megalito, è un pokémon di tipo Roccia. Non possiede evoluzioni o pre-evoluzioni.

Fisionomia

Stonjourner è un pokémon roccioso il cui corpo è composto da numerosi blocchi di pietra grigia di forma squadrata. Il rettangolo principale ospita un’espressione stilizzata con occhi e bocca bianchi ed è decorato con macchie grigio scuro. In cima vi sono due pietre rettangolari più piccole. Le sue braccia sono costituite da tre rocce squadrate incatenate sulle quali si alternano due gradazioni di grigio. Ha due grandi gambe dello stesso colore che divengono marroni nella metà inferiore. Sulla parte inferiore delle gambe sono presenti due coppie di croci grigie. La sua altezza media è di 2.5 m mentre il suo peso medio di 520.0 Kg.

Biologia

Gli Stonjourner sono pokémon incredibilmente misteriosi e ancora oggi sono molti gli interrogativi che circondano la loro vera natura. Blocchi di pietra semoventi, a lungo gli scienziati si sono interrogati sul loro funzionamento e su cosa permettesse loro di muoversi. Gli studi più recenti hanno dimostrato che non presentano alcuna traccia di materia organica e che non sono animati da un nucleo di matrice elettromagnetica.
Data la loro anatomia squadrata e i simboli che presentano sulle gambe è lecito ipotizzare che i primi Stonjourner siano stati modellati dall’uomo. Stando ai risultati della spettrofotometria XRF gli esemplari più antichi risalgono a circa 4500 anni fa e sono composti prevalentemente da gneiss e arenaria, con tracce di dolerite e di riolite. L’interno del pokémon è pieno ma presenta numerose venature che ricordano alla lontana il sistema linfatico; si è osservato come all’interno di queste venature scorra una singolare forma di energia in grado di fluire autonomamente in blocchi diversi sfruttando la differenza interna di pressione e consentendo alla creatura di muoversi. Anche l’espressione del pokémon è plasmata da questa energia, che riaffiora in prossimità degli “occhi” e della “bocca”; non si tratta di veri organi di senso bensì di modelli con cui vengono simulati gli stati d’animo.
Scoperta la presenza delle venature il prossimo passo era determinare la natura dell’essenza misteriosa che vi scorre all’interno. Una delle ipotesi per molto tempo più accreditate suggeriva che gli Stonjourner incanalassero al loro interno le onde sismiche generate dai moti magmatici al di sotto della crosta terrestre grazie alla struttura porosa delle loro basi; queste onde avrebbero permesso alla creatura di muoversi. L’ipotesi falliva però nello spiegare in che modo le onde sismiche sarebbero state capaci di plasmare l’espressione del pokémon. Un’analisi più attenta e lo studio del comportamento di esemplari allo stato brado ha permesso di formulare una tesi più soddisfacente; a quanto pare gli Stonjourner sono delle vere e proprie batterie di energia cosmica!
La Luna è un corpo celeste altamente radioattivo; durante la notte numerosi raggi di Energia Lunare colpiscono il nostro pianeta e solo una parte di essi viene bloccata dall’atmosfera. Il restante penetra nel sottosuolo e forma grossi canali energetici che pervadono l’intera crosta. Gli Stonjourner sono capaci di incanalare l’Energia Lunare di cui il nostro pianeta è pregno grazie alla loro struttura porosa e di utilizzarla per muoversi e plasmare il proprio corpo. Non sono in grado di produrre Energia Lunare in maniera autonoma e per questo hanno bisogno di ricaricarsi una volta all’anno circa.
Alcuni scienziati accolgono solo in parte tale teoria: se è vero che il collegamento tra gli Stonjourner e una qualche forma di energia proveniente dallo spazio è ormai conclamato non ritengono che la soluzione risieda nell’Energia Lunare. Il Megalito non apprende infatti mosse che ne consentano la manipolazione e non è di tipo Folletto. Da molti è supposta l’esistenza di una Energia Solare o una più generica Energia Cosmica che andrebbe a spiegare non solo la natura degli Stonjourner ma anche quella di molte altre creature legate allo spazio come Solrock e Minior; le evidenze sperimentali sono però a oggi ritenute insufficienti.
La manipolazione dell’energia che li anima, qualsiasi sia la sua vera natura, consente agli Stonjourner di modificare la densità del proprio corpo a piacimento. Ciò permette loro di staccare interi pezzi del proprio corpo per lanciarli sull’avversario e allo stesso tempo di modificare la propria struttura molecolare così da allontanare gli atomi tra loro e riempire i vuoti. Non si tratta di una vera e propria capacità rigenerativa: non viene creata materia dal nulla e dopo molti attacchi il pokémon ha bisogno di irradiare di energia nuovo materiale roccioso che funga da surrogato. Su questo principio si basano le mosse offensive Sassata, Rocciotomba, Frana e Pietrataglio oltre che la trappola Levitoroccia. Gli Stonjourner possono anche usare l’energia cosmica per levigare il proprio corpo e aumentare la rapidità di movimento (Lucidatura).
Molte delle altre mosse apprese dal pokémon sono molto semplici: si tratta per lo più di attacchi fisici da contatto (Pestone, Corposcontro, Pesobomba, Megacalcio) o di barriere costituite dal suo imponente e pesante corpo (Blocco, Bodyguard). Fa eccezione la mossa Gravità: gli Stonjourner sono infatti capaci per breve periodo di generare un campo gravitazionale intenso quasi due volte quanto quello terrestre! È certo che l’energia di cui sono pervasi svolga un ruolo fondamentale in questo misterioso processo ma ancora oggi gli esperti sono dubbiosi circa il suo reale funzionamento. Che l’ipotetica esistenza dell’Energia Cosmica permetta di svelare nuovi segreti sulla vera natura della gravità?
L’abilità peculiare di Stonjourner, Fonte Energetica, è alla base degli studi più recenti sull’energia proveniente dallo spazio. Come queste creature immagazzinano tale energia come fossero batterie, sono in grado allo stesso modo di liberarla nel terreno circostante. I campi energetici che si formano sotto gli Stonjourner hanno un diametro di alcuni metri ed è stata proprio la loro scoperta a suggerire di dover riconsiderare la teoria delle onde sismiche. Trattandosi di energia molto superficiale questa fuoriesce lentamente dal terreno e può andare impregnare gli esseri viventi che si trovano nelle vicinanze, andandone a migliorare le abilità per un breve periodo di tempo.
Gli Stonjourner sono esseri potenzialmente immortali: possono continuare a vivere fino a quando non esauriscono definitivamente le riserve di energia.

Una rara variante di Stonjourner presenta le due tonalità di grigio invertite apparendo quindi più scura della norma. La composizione chimica di questi esemplari sembra presentare gneiss in minor traccia e ciò li rende più leggeri e meno densi. Si ipotizza che si tratti degli individui più antichi: il peso minore spiegherebbe anche come furono maneggiati con facilità da uomini con un livello di tecnologia primitiva.

Per quanto concerne la lotta gli Stonjourner dispongono di una difesa eccellente e di una attacco ottimo. La velocità è nella media: nonostante i movimenti un po’ goffi sono in grado di sferrare calci estremamente rapidi. Il loro punto debole è la difesa speciale, che come l’attacco speciale è tra le più basse di tutti i pokémon attualmente noti. Se si vuole utilizzare uno Stonjourner in lotta è bene tener conto della sua fragilità a certi attacchi o si rivelerà nient’altro che un posto occupato in squadra.

Tassonomia

Stonjourner è una roccia senziente priva di materia organica appartenente all’ordine Siderea (rocce animate da energia proveniente dallo spazio), unico esponente della famiglia Megalitidae e del genere Stongiornus.

Dominio Abiota
Regno Naturalia
Phylum Petra
Classe Petrinscia
Ordine Siderea
Famiglia Megalitidae
Genere Stongiornus
Specie Stongiornus magnalapis

Riproduzione

Stonjourner appartiene al gruppo uova Minerale e i suoi sedimenti impiegano circa 25 cicli per portare a termine il processo metamorfico.
Come molti altri esponenti del dominio Abiota gli Stonjourner non dispongono di un vero e proprio apparato riproduttivo e il loro sesso è determinato solo da una lieve differenza nella composizione chimica.
Quando incontra un partner la femmina stacca alcuni sedimenti dal suo corpo per porgerli al maschio; questo irradia le pietre con la stessa energia che lo anima (l’energia cosmica per gli Stonjourner) e lo squilibrio sia termico che di pressione che si viene a creare dà origine a un processo metamorfico: le rocce si aggregano e mutano composizione e nel giro di alcuni giorni assumono la conformazione di un nuovo esemplare del tutto identico alla madre.
In natura gli Stonjourner possono “riprodursi” con tutti i membri del loro gruppo a eccezione dei numerosi asessuati. Più il maschio ha una composizione simile alla femmina più la riproduzione risulta semplice. I pokémon rocciosi sono quindi favoriti rispetto i costrutti di ghiaccio e metallo, a loro volta facilitati rispetto gli organismi sintetici.

Comportamento

Gli Stonjourner sono pokémon molto miti. Trascorrono la maggior parte delle loro giornate fissando il Sole e non è noto se questa abitudine abbia qualcosa a che fare con l’accumulo di energia cosmica. Se infastiditi attaccano il nemico con un potente Megacalcio.
Una volta all’anno, in una data precisa, gruppi di Stonjourner si radunano in un unico luogo e si dispongono in una conformazione circolare denominata “cromlech”. È pacifico a oggi considerare questo il momento in cui avviene la ricarica di energia cosmica anche se non è chiaro in che modo contribuisca la disposizione circolare.

Dieta

Gli Stonjourner non hanno bisogno di nutrirsi e non dispongono di un apparato digerente. La loro unica fonte di energia è quella che scorre al loro interno e che hanno bisogno di assorbire circa una volta all’anno. Possono però assorbire Energia Lunare o generica energia cosmica da una bacca che ne è pregna per qualche motivo.
Non hanno predatori naturali ma creature ghiotte di pietre come Rhydon possono occasionalmente prenderli di mira.

Distribuzione

Gli Stonjourner sono pokémon endemici della regione di Galar che vivono in praterie e grandi spazi aperti. Possono essere avvistati presso il Percorso 10 e il Lago Dragofuria. Nonostante non siano molto comuni sono considerati uno dei simboli più iconici della regione.

Etimologia

La specie Stongiornus magnalapis viene chiamata Stonjourner, dal galariano “stone” (pietra) e “sojourner” (pellegrino), nelle regioni di Unima, Alola, Galar, Auros e Guyana e nelle città autonome di Pokétopia e Ryme City.
Nelle regioni di Kanto, Settipelago, Johto, Hoenn, Sinnoh, Fiore, Almia, Oblivia e Ransei il pokémon è invece conosciuto come Ishihengin, che dal kantoniano può essere tradotto come “bizzarro uomo-pietra”. A Kalos e a Carmonte il suo nome è Dolman, da “dolmen” (tipo di tomba megalitica antica) il galariano “man” (uomo). Nella regione di Ferrum è noto come Dolhenjin, letteralmente “bizzarro uomo-pietra”.
In altre parti del mondo sono in uso le denominazioni Humanolith e Jùshídīng.

Nella cultura di massa

Gli Stonjourner sono chiaramente legati agli enigmatici Dolmen di Turffield, enormi strutture monolitiche presenti nella regione di Galar e risalenti più o meno allo stesso periodo in cui comparvero questi pokémon. I simboli a croce sulle gambe degli Stonjourner sono gli stessi presenti anche sui Dolmen.
La natura misteriosa di queste costruzioni che ancora oggi presentano più di un’incognita ha fatto nascere numerosissime leggende e dicerie sul loro conto. C’è chi narra che fossero state portate a Turffield da un diavolo di una regione lontana e chi invece crede che siano costruite da un antico popolo di giganti.
Oggi non conosciamo la funzione originale dei Dolmen e il loro collegamento con Stonjourner. Un’ipotesi plausibile è che sfruttassero la predisposizione del Monolite per il Sole per fungere da rudimentali osservatori astronomici.
Ogni anno, sempre lo stesso giorno, migliaia di persone si recano a Turffield per osservare il cromlech degli Stonjourner della città; il fenomeno è conosciuto con il nome popolare di “Stonehenge”.
 

Hero of Sky

agere contra
Il cerchio è un potente simbolo magico. Per quel che ricordo delle mie nozioni di magia e alchimia, dovrebbe essere considerato per l'appunto un catalizzatore energetico e credo anche un simbolo dell'ordine cosmico. Anche il triangolo, da solo o sovrapposto, è un simbolo molto potente, ma questa è un'altra storia. A questo proposito, vorrei chiederti se farai mai un focus più generale dove spiegherai le tue idee sull'origine dei pokèmon inorganici non creati dall'Uomo. Mi interesserebbe molto conoscere le tue idee su queste energie
 

BlazePower

Abbi fiducia, Shelgon, e guarda ancora il cielo
Bello come riesci a trovare un motivo per l'esistenza dei diversi tipi di Pokémon. Non mi ricordo se avevi già fatto un focus su un Pokémon Roccia finora
 
Il cerchio è un potente simbolo magico. Per quel che ricordo delle mie nozioni di magia e alchimia, dovrebbe essere considerato per l'appunto un catalizzatore energetico e credo anche un simbolo dell'ordine cosmico. Anche il triangolo, da solo o sovrapposto, è un simbolo molto potente, ma questa è un'altra storia. A questo proposito, vorrei chiederti se farai mai un focus più generale dove spiegherai le tue idee sull'origine dei pokèmon inorganici non creati dall'Uomo. Mi interesserebbe molto conoscere le tue idee su queste energie
Ti confermo che ho in mente di fare una serie di Focus sulla lore generale del Mondo Pokémon, magari con un taglio più speculativo rispetto i Focus sui pokémon singoli. Bisognerà aspettare però, per adesso ho intenzione di concentrarmi sul Pokédex.

Bello come riesci a trovare un motivo per l'esistenza dei diversi tipi di Pokémon. Non mi ricordo se avevi già fatto un focus su un Pokémon Roccia finora
In effetti è la prima roccia senziente che analizzo oltre Regirock, che però essendo leggendario ha tratti più mistici e si spiega fino a un certo punto.
 
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