BlazePower
Abbi fiducia, Shelgon, e guarda ancora il cielo
Buongiorno,
Sto praticamente finendo il mio corso di laurea triennale e da parecchio tempo mi pongo il problema su cosa sia meglio, se continuare gli studi con una specializzazione o cercare già un lavoro relativo alla laurea o ancora fare entrambe le cose. Apro il topic in Cervelloteca perché mi piacerebbe che fosse una discussione generale sull'argomento piuttosto che una serie di consigli personali.
Sono convinto in primis che la domanda non sia scontata. A mio avviso, per com'è strutturata l'istruzione in Italia sembra che la carriera universitaria sia il naturale prolungamento, volontario ma anche condizionato, della scuola dell'obbligo: si potrebbe uscire dalle superiori a 16 anni per iniziare a lavorare, ma a meno di non laurearti sei relegato a lavori considerati secondari o di ripiego; iniziata la carriera universitaria le proposte di studio sono infinite e sempre più professionalizzanti, per cui esistono numerosi corsi di specializzazione, master, dottorati, tirocini per avvicinarsi sempre più al mondo del lavoro, senza mai entrarci davvero ma avendo più possibilità di farlo. Per contro, il mondo del lavoro sembra aver bisogno sì di preparazione ma anche e soprattutto di esperienza, di candidati giovani, dando risalto alle capacità personali piuttosto che ai risultati di studio. Le politiche per l'uno e l'altro settore lasciano parimenti a desiderare e ad esse si aggiungono sempre maggiori incertezze per il futuro.
Siamo educati dai nostri genitori e da persone della loro età, che hanno faticato per "sistemarsi", raggiungere una stabilità economica e sociale che per un giovane laureando non è più così centrale. Mettere su famiglia? Per molti è necessario raggiungere prima la possibilità economica e sociale di farlo; Avere una casa? In un mondo così dinamico, con la possibilità di dover spostarsi a lungo per lavoro o addirittura cambiare impiego, non è un buon investimento; Trovare un posto fisso? Questo potrebbe essere un obiettivo ancora condiviso, ma è anche vero che il lavoro si è molto diversificato negli ultimi vent'anni, anche e soprattutto grazie a Internet, e l'idea del lavoro stabile potrebbe cambiare anch'essa.
È il caso, dunque, di studiare fino al primo titolo di laurea e cercare da subito di fare esperienze lavorative a 20/22/25 anni? O la specializzazione resta comunque la scelta migliore, per iniziare a lavorare più tardi ma con più preparazione, conoscenza e riconoscimenti? Esiste una terza via?
Sto praticamente finendo il mio corso di laurea triennale e da parecchio tempo mi pongo il problema su cosa sia meglio, se continuare gli studi con una specializzazione o cercare già un lavoro relativo alla laurea o ancora fare entrambe le cose. Apro il topic in Cervelloteca perché mi piacerebbe che fosse una discussione generale sull'argomento piuttosto che una serie di consigli personali.
Sono convinto in primis che la domanda non sia scontata. A mio avviso, per com'è strutturata l'istruzione in Italia sembra che la carriera universitaria sia il naturale prolungamento, volontario ma anche condizionato, della scuola dell'obbligo: si potrebbe uscire dalle superiori a 16 anni per iniziare a lavorare, ma a meno di non laurearti sei relegato a lavori considerati secondari o di ripiego; iniziata la carriera universitaria le proposte di studio sono infinite e sempre più professionalizzanti, per cui esistono numerosi corsi di specializzazione, master, dottorati, tirocini per avvicinarsi sempre più al mondo del lavoro, senza mai entrarci davvero ma avendo più possibilità di farlo. Per contro, il mondo del lavoro sembra aver bisogno sì di preparazione ma anche e soprattutto di esperienza, di candidati giovani, dando risalto alle capacità personali piuttosto che ai risultati di studio. Le politiche per l'uno e l'altro settore lasciano parimenti a desiderare e ad esse si aggiungono sempre maggiori incertezze per il futuro.
Siamo educati dai nostri genitori e da persone della loro età, che hanno faticato per "sistemarsi", raggiungere una stabilità economica e sociale che per un giovane laureando non è più così centrale. Mettere su famiglia? Per molti è necessario raggiungere prima la possibilità economica e sociale di farlo; Avere una casa? In un mondo così dinamico, con la possibilità di dover spostarsi a lungo per lavoro o addirittura cambiare impiego, non è un buon investimento; Trovare un posto fisso? Questo potrebbe essere un obiettivo ancora condiviso, ma è anche vero che il lavoro si è molto diversificato negli ultimi vent'anni, anche e soprattutto grazie a Internet, e l'idea del lavoro stabile potrebbe cambiare anch'essa.
È il caso, dunque, di studiare fino al primo titolo di laurea e cercare da subito di fare esperienze lavorative a 20/22/25 anni? O la specializzazione resta comunque la scelta migliore, per iniziare a lavorare più tardi ma con più preparazione, conoscenza e riconoscimenti? Esiste una terza via?