aleterla
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Scusa, potresti citarmi articoli o sentenze che provano quello che dici?Da un punto di vista costituzionale il diritto al lavoro dovrebbe venire prima di quello alla salute. Quindi se lo stato sospende il primo deve indennizzarlo.
Scusa, potresti citarmi articoli o sentenze che provano quello che dici?Da un punto di vista costituzionale il diritto al lavoro dovrebbe venire prima di quello alla salute. Quindi se lo stato sospende il primo deve indennizzarlo.
Ma pajo è dialetto irlandese?Scrivo dall'Irlanda, dove al momento ci sono stati relativamente pochi contagi, seppure gli infetti siano in rapido aumento da circa una settimana.
Ho seguito attentamente le notizie provenienti dall'Italia e mi dispiace constatare che la maggior parte delle persone che mi circondano qui non si rendano del tutto conto del tipo di situazione che si è creata in da voi, come se questa non li riguardasse affatto. Temo infatti misure restrittive adottate qui - che per ora si limitano a consigliare di lavarsi bene le mani ed evitare i luoghi affollati - serviranno ben poco ad evitare ciò che si sta già verificando in Italia. Al massimo qualche discussione è stata sollevata un pajo di giorni fa in seguito alla decisione di molte città Irlandesi di cancellare le varie parate di San Patrizio la settimana prossima, ma nonostante questo qualsiasi attività commerciale continua e continuerà a essere aperta almeno per il momento, (pub inclusi. Non avete idea di quante persone affollino i pub per la giornata di San Patrizio, almeno in condizioni normali) per cui mi aspetto un picco di infetti a breve.
Il mio ufficio open-space pieno di persone rimane drammaticamente aperto nonostante sempre più casi vengano confermati nelle nostre immediate vicinanze, e addirittura oggi hanno confermato l'infezione di un mio collega che lavora in un'altra sede poco lontana, per cui hanno messo in malattia solo lui e le persone che si trovavano a condividere con lui la scrivania. Ma ehi, ci danno il gel sterilizzante gratis quindi tutto a posto. Ormai è solo questione di tempo prima che becchi pure io il COVID-19; a vedere il bicchiere mezzo pieno se non altro mi farò un pajo di settimane pagate per fare quello che per quanto posso sto già facendo di mio, ovvero starmene chiuso in casa.
Condizionale, sai perfettamente che non sono un giurista, ma il primo articolo non dice che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro? Rimangono i distinguo che ho fatto subito dopo. Lo Stato si occupa delle persone con necessità economiche tramite il Reddito di Cittadinanza e da sempre ci sono indennizzi per chi è colpito da eventi naturali. Quale sarebbe la differenza qui a parte la scala?Scusa, potresti citarmi articoli o sentenze che provano quello che dici?
Ma non vi avevano mandato a casa? Avevo letto che avevano chiuso varie sedi, ma l'Irlanda è ancora aperta?Scrivo dall'Irlanda, dove al momento ci sono stati relativamente pochi contagi, seppure gli infetti siano in rapido aumento da circa una settimana.
Ho seguito attentamente le notizie provenienti dall'Italia e mi dispiace constatare che la maggior parte delle persone che mi circondano qui non si rendano del tutto conto del tipo di situazione che si è creata in da voi, come se questa non li riguardasse affatto. Temo infatti misure restrittive adottate qui - che per ora si limitano a consigliare di lavarsi bene le mani ed evitare i luoghi affollati - serviranno ben poco ad evitare ciò che si sta già verificando in Italia. Al massimo qualche discussione è stata sollevata un pajo di giorni fa in seguito alla decisione di molte città Irlandesi di cancellare le varie parate di San Patrizio la settimana prossima, ma nonostante questo qualsiasi attività commerciale continua e continuerà a essere aperta almeno per il momento, (pub inclusi. Non avete idea di quante persone affollino i pub per la giornata di San Patrizio, almeno in condizioni normali) per cui mi aspetto un picco di infetti a breve.
Il mio ufficio open-space pieno di persone rimane drammaticamente aperto nonostante sempre più casi vengano confermati nelle nostre immediate vicinanze, e addirittura oggi hanno confermato l'infezione di un mio collega che lavora in un'altra sede poco lontana, per cui hanno messo in malattia solo lui e le persone che si trovavano a condividere con lui la scrivania. Ma ehi, ci danno il gel sterilizzante gratis quindi tutto a posto. Ormai è solo questione di tempo prima che becchi pure io il COVID-19; a vedere il bicchiere mezzo pieno se non altro mi farò un pajo di settimane pagate per fare quello che per quanto posso sto già facendo di mio, ovvero starmene chiuso in casa.
Condizionale, sai perfettamente che non sono un giurista, ma il primo articolo non dice che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro? Rimangono i distinguo che ho fatto subito dopo. Lo Stato si occupa delle persone con necessità economiche tramite il Reddito di Cittadinanza e da sempre ci sono indennizzi per chi è colpito da eventi naturali. Quale sarebbe la differenza qui a parte la scala?
Detto molto sinceramente non avevo minimamente intenzione di scendere in tecnicismi. La gente chiederà sempre soldi che gli possono arrivare "gratis" se può, quindi non credo che la questione sia tanto "come fanno a chiederli" quanto "perché lo stato dovrebbe dare loro retta". E la risposta sta sempre nell'argomentazione successiva (quantomai ho scritto quel costituzionalmente). Se i piccoli imprenditori si ritrovano a chiudere le proprie attività e a licenziare la gente, poi come fai a pensare di ripartire tra due mesi con 30 milioni di disoccupati, 20 milioni in pensione e 5 milioni di abitanti in età scolare/pre-lavorativa?La differenza sta nella richiesta: chiedere stop alla tassazione e/o sgravi fiscali ok, chiedere un rimborso danni per tutte le mancate entrate subite dalla chiusura dei locali è un'altra cosa.
Il diritto alla salute è un valore riconosciuto universalmente ed è quello che deve venire prima, sempre. Va da sé quello al lavoro ne è connesso perché senza lavoro non mangi, se non mangi non stai in salute: ma se il lavoro di una minoranza danneggia la salute della maggioranza, va da sé che si capisce subito chi deve prevalere, anche se "costituzionalmente" le cose sono complicate. È proprio quella parola che hai usato ad avermi fatto storcere il naso, perché io un po' di diritto l'ho studiato e non mi pare di aver mai letto una cosa del genere.
Per sicurezza mi sono confrontato con una mia amica laureata in giurisprudenza, che mi ha più o meno confermato i miei pensieri, sottolineando come il diritto al lavoro e quello della salute teoricamente dovrebbero andare sempre di pari passo: per casi non chiari, si passa la palla alla magistratura, che avrà il suo bel da fare.
Scrivo dall'Irlanda, dove al momento ci sono stati relativamente pochi contagi, seppure gli infetti siano in rapido aumento da circa una settimana.
Ho seguito attentamente le notizie provenienti dall'Italia e mi dispiace constatare che la maggior parte delle persone che mi circondano qui non si rendano del tutto conto del tipo di situazione che si è creata in da voi, come se questa non li riguardasse affatto. Temo infatti misure restrittive adottate qui - che per ora si limitano a consigliare di lavarsi bene le mani ed evitare i luoghi affollati - serviranno ben poco ad evitare ciò che si sta già verificando in Italia. Al massimo qualche discussione è stata sollevata un pajo di giorni fa in seguito alla decisione di molte città Irlandesi di cancellare le varie parate di San Patrizio la settimana prossima, ma nonostante questo qualsiasi attività commerciale continua e continuerà a essere aperta almeno per il momento, (pub inclusi. Non avete idea di quante persone affollino i pub per la giornata di San Patrizio, almeno in condizioni normali) per cui mi aspetto un picco di infetti a breve.
Il mio ufficio open-space pieno di persone rimane drammaticamente aperto nonostante sempre più casi vengano confermati nelle nostre immediate vicinanze, e addirittura oggi hanno confermato l'infezione di un mio collega che lavora in un'altra sede poco lontana, per cui hanno messo in malattia solo lui e le persone che si trovavano a condividere con lui la scrivania. Ma ehi, ci danno il gel sterilizzante gratis quindi tutto a posto. Ormai è solo questione di tempo prima che becchi pure io il COVID-19; a vedere il bicchiere mezzo pieno se non altro mi farò un pajo di settimane pagate per fare quello che per quanto posso sto già facendo di mio, ovvero starmene chiuso in casa.
Gotcha. Io ho ancora mia madre che insiste nel dire che è colpa di Chinatown a Milano ignorando platealmente i dati che dicono che Milano nonostante sia nettamente la provincia più popolosa della Lombardia, ha un numero di casi ancora basso e che ormai è certo che il contagio sia arrivato in Italia da un altra parte d'Europa.ma mi viene da pensare che anche noi italiani abbiamo fatto così ai primi tempi nei confronti dei cinesi.
È una scelta coraggiosa che ti rende onore. Bravo.Io da studente all'estero potrei fare richiesta per interrompere l'Erasmus ma non mi sembra il caso, vivo al sud e sono il più giovane della famiglia. Se tornassi adesso è capace che mi ammali in viaggio senza accorgermene e faccia fare la quarantena ai miei in ospedale. Se proprio, facendo corna, dovessi contrarre il covid-19 qua almeno vivo con coinquilini e sono in una città importante dove la sanità funziona
Ah ma allora è un'usanza tradizionale europea 👍A noi poveracci invece ci stanno facendo stare in ufficio fino a che non ci ammaleremo tutti, probabilmente… 😷
[In chiarimento anche a quanto scritto sotto, visto che c'è un po' di confusione]Da un punto di vista costituzionale il diritto al lavoro dovrebbe venire prima di quello alla salute.
Siamo i primi ad essere finiti nel casino, in linea del tutto teorica saremo anche i primi ad uscirne. Presumibilmente mentre voi avrete i vostri picchi. Il che vuol dire che è un bene che non ti sposti, o potresti innescare focolai di ritorno, che sono un po' l'emergenza prossima appena termineremo questa.L’ho sempre detto che a questo paese mancano i sindacati, siamo completamente in balìa delle multinazionali americane.
Comunque – con tutto il rispetto – allo stato attuale delle cose l’Italia non mi vedrà per un bel po’.
Giuro, lezione recepita, non parlerò mai più di materie che non sono di mia competenza, ma ora per favore smettete di menzionare l'unica frase inesatta di quel post (che ora ho cancellato, non essendo nemmeno vagamente inerente al topic in questione) ignorando le 20 righe di argomentazione successiva.[In chiarimento anche a quanto scritto sotto, visto che c'è un po' di confusione]
Senza entrare nel merito della questione particolare, no: non è così semplice.
In Costituzione non esistono diritti di serie A e diritti di serie B, esistono solo i diritti che - in base all'interpretazione seguita attualmente dalla Corte Costituzionale - sono ritenuti "diritti supremi" (che non sono la stessa cosa dei "diritti fondamentali", cioè quelli ai primi 12 articoli) e che non possono essere limitati da processo di revisione costituzionale (sent. 1146/1988).
Quando vi è un contrasto tra due diritti sanciti in Costituzione la Corte deve pronunciare un "giudizio di bilanciamento". Deve cioè accertarsi che le disposizioni che fanno riferimento ai diritti chiamati in causa perseguano fini legittimi e utilizzino mezzi congrui al perseguimento di quei fini. Se l'antinomia persiste si cerca sempre la soluzione meno "dispendiosa" per entrambi i diritti e si cerca il più possibile di non scalfire il nucleo duro di entrambi. Il diritto preminente e quello soccombente sono sempre decisi caso per caso.
Ci vediamo alla prossima puntata di "è più complicato di così, signora mia".