Pokémon Focus - Bulbasaur, Ivysaur, Venusaur!

Ricominciamo! Dove tutto ebbe inizio...

Bulbasaur, Ivysaur, Venusaur

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Bulbasaur, noto come Pokémon Seme, è un pokémon di tipo Erba/Veleno. Le sue due evoluzioni Ivysaur e Venusaur mantengono medesimi tipo e categoria.

Fisionomia

Bulbasaur è una creatura quadrupede rettiliana dalla pelle color verde acqua e con macchie più scure sul corpo. Ha tre artigli su ogni zampa, occhi rossi accesi e due piccole zanne visibili quando la bocca è aperta. La sua caratteristica più nota è il bulbo color verde chiaro sulla schiena. La sua altezza media è di 0.7 m e il suo peso medio di 6.9 Kg.
Con l’evoluzione in Ivysaur il bulbo diviene un grosso fiore rosa con attorno quattro grandi foglie. Le zanne divengono più lunghe e sono ora esposte mentre le zampe sono più robuste. La sua altezza media è di 1.0 m mentre il suo peso medio di 13.0 Kg.
Quando Ivysaur raggiunge il suo stadio finale, Venusaur, il fiore sboccia definitivamente ergendosi su di un piccolo e ampio fusto. Il corpo diviene enorme e tozzo e le orecchie si sviluppano appieno. La sua altezza media è di 2.0 m mentre il suo peso medio di 100.0 Kg.

Biologia

I Bulbasaur sono simil-rettili che hanno sviluppato nel corso di vari processi evolutivi un fortissimo legame simbiotico con la specie floreale Rafflesia verrucosa. Alla nascita la madre innesta il seme di questa pianta sulla schiena del pokémon e da quel momento i due esseri divengono inseparabili.
Entrambi traggono vantaggi da questo legame: il bulbo, che si sviluppa in pochissimo tempo sulla sua schiena, viene spostato dall’animale nelle zone più soleggiate cosicché esso possa effettuare più facilmente la fotosintesi. Il Bulbasaur invece ricava benefici per quanto riguarda la dieta: le radici del bulbo infatti raggiungono il sistema nervoso periferico del pokémon e le sostanze nutritive ottenute con la fotosintesi vengono spartite con lo stesso.
Grazie al suo bulbo inoltre Bulbasaur può usare svariate mosse offensive: non solo può manipolare le varie radici della pianta per attaccare direttamente (Frustata, Foglielama) ma può anche usufruire di una vasta gamma di semi (Parassiseme, Affannoseme, Semebomba) o polveri (Velenpolvere, Sonnifero, Profumino). La mossa più caratterizzante di Bulbasaur è però Solaraggio: il bulbo può accumulare una quantità enorme di energia solare tramite fotosintesi che se concentrata in un punto può essere rilasciata a una potenza incredibile.
Grazie al bulbo può poi giovare dal processo di fotosintesi aumentando la propria forza (Crescita) o migliorando la propria salute (Sintesi).
Anche il pokémon in sé può usare alcuni attacchi, per lo più da contatto (Azione, Riduttore, Sdoppiatore) oltre che emettere un potente Ruggito.
La maggior parte dei Bulbasaur subisce un aumento dell’adrenalina nei momenti di difficoltà grazie al bulbo, in grado di agire sul sistema nervoso del pokémon e di potenziare quindi le mosse Frustata, Foglielama, Semebomba e Solarraggio (Erbaiuto).
Alcuni esemplari piuttosto rari invece non dispongono di questa possibilità a causa di un diverso assetto degli agganci tra radici e nervi: in compenso la loro pianta è direttamente collegata alle funzioni motorie del Bulbasaur ed è quindi in grado di aumentare esponenzialmente la loro velocità in presenza di energia solare (Clorofilla).
Il bulbo dei Bulbasaur si schiude attorno i 16 anni di vita, determinando l’evoluzione in Ivysaur. Il fiore che sboccia, anche se non ancora totalmente sviluppato, rilascia un fortissimo profumo e rende più forte il pokémon, che in compenso deve sviluppare delle zampe e in generale una corporatura più robusta per sopportarne il peso.
Le polveri, le abilità e i vari attacchi tipici di Bulbasaur rimangono per lo più invariati ma divengono molto più potenti. Un tempo si supponeva che la maggior parte degli Ivysaur non fosse in grado di usare i semi prodotti come arma offensiva (Semebomba) a causa della nuova conformazione della pianta; gli studi più recenti hanno invece dimostrato l’infondatezza di tale ipotesi.
All’età di circa 34 anni, o quando ha accumulato abbastanza energia solare, il fiore sulla schiena di Ivysaur raggiunge il massimo sviluppo facendo evolvere il pokémon in Venusaur.
Da allora fino alla morte della creatura l’energia solare sarà la sua unica fonte di sostentamento e ne sarà totalmente dipendente. Il fiore infatti ha raggiunto con le sue radici la quasi totalità del sistema nervoso periferico e del midollo spinale e i due organismi sono oramai un unico individuo. Le abilità e le mosse usate da Venusaur sono molto simili a quelle di Ivysaur, seppur molto più potenti, ma i profumi in particolare giocano un ruolo importante nella sopravvivenza del pokémon: molte sono infatti le fragranze emanate dal fiore in base alla situazione. In lotta il profumo emanato rilascia feromoni e altre sostanze chimiche che rilassano l’avversario in modo da poterlo abbattere facilmente. Dopo un temporale invece l’odore rilasciato è molto simile a quello della carne così da attirare piccoli pokémon che verranno poi digeriti dalla pianta stessa.
Oltre le mosse di Ivysaur tuttavia Venusaur ha anche accesso a un altro potenziale offensivo: i petali. Il fiore infatti, totalmente sviluppato, può produrre e sostituire una quantità incredibile di petali al secondo (anche se ciò può essere fatto solo per breve tempo e sotto volere del pokémon stesso in quanto la produzione di petali necessita di energie e dell’impiego di svariate sostanze). Su questo fattore si basano le mosse Petalodanza e Fiortempesta.
Alcuni esemplari di Kanto hanno dimostrato di poter apprendere anche le mosse Amnesia (negli esemplari più mansueti e sbadati sono frequenti i vuoti di memoria - anche a causa del cervello non proprio sviluppatissimo del pokémon; ciò può essere usato a proprio favore annullando la pressione del momento in una lotta particolarmente ardua) e Vigorcolpo (una versione più potente di Frustata).
I Venusaur sono pokémon molto longevi e possono vivere fino a circa 60 anni.

Una rarissima variante di Bulbasaur presenta un colore più chiaro della pelle. Questo perché i pigmenti della clorofilla raggiungono anche gli strati più esterni del derma del pokémon. Con Ivysaur e Venusaur questo difetto genetico è accentuato in quanto il fiore assume una colorazione sbiadita: ciò a indicare che non solo la clorofilla viene distribuita sulla pelle del pokémon, ma che la pianta ne viene addirittura privata.

Per quanto concerne la lotta la linea evolutiva è incredibilmente bilanciata. Mentre in Bulbasaur e Ivysaur l’attacco speciale e la difesa speciale sono le statistiche che spiccano, pur non peccando nelle altre, Venusaur risulta perfettamente adatto a usare qualsiasi mossa. Pur eccellendo sempre nelle statistiche speciali e anche se non è un asso in velocità non è lento come si potrebbe essere portati a pensare (se è vero che è rallentato dal peso della pianta la stessa è responsabile della diffusione di adrenalina e in alcuni casi delle funzioni motorie del pokémon).

Megaevoluzione

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La Megaevoluzione è un processo che porta a un temporaneo mutamento del genoma in seguito all’intersezione di vari tipi di onde. Venusaur è uno dei pokémon in grado di attuare questo processo.
Mega Venusaur diventa più grasso e robusto e sulla fronte gli appaiono tre macchie verdi simili a quelle delle sue pre-evoluzioni di cui la cui centrale è a forma di rombo e le altre di triangolo. Sopra di queste macchie ha ora un fiore rosa a sei petali e le foglie sulla schiena sono più scure mentre non presenta più la foglia che gli copriva la fronte.
Oltre alla pianta principale, che sembra essere più cresciuta, ne ha altre due più piccole e meno evidenti che sembrano due palme con tre foglie ciascuna rivolte verso la parte opposta della pianta principale. Il tronco di queste palme è più scuro di quello della principale ed esse sono collegate alla maggiore tramite delle liane. I petali della pianta principale hanno solamente una macchia rosa chiaro ciascuna, molto più grossa e a forma di triangolo arrotondato.
La sua altezza raggiunge ora i 2.4 m mentre il suo peso aumenta a 155.5 Kg.
Grazie a questo singolare processo la difesa aumenta esponenzialmente a causa della sua imponente statura e anche l’attacco e le statistiche speciali subiscono degli incrementi. La peculiarità della Megaevoluzione è però il fatto che la pianta passa, per la prima volta, in secondo piano. Durante il processo infatti i due organismi tornano ad essere due creature separate e lo strato di grasso che ora ricopre interamente Venusaur rende impossibile per le radici del fiore raggiungere le terminazioni nervose. Per questo Mega Venusaur perde l’abilità Erbaiuto o Clorofilla in favore di Grassospesso, che protegge il pokémon sia dalle alte che dalle basse temperature rendendolo un avversario temibile anche per i pokémon Ghiaccio e Fuoco che in precedenza erano gli unici a poter affrontare Venusaur in tranquillità (assieme ai tipi Volante e Psico).

Gigamax
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Il Dynamax è un processo che permette a un qualsiasi pokémon, in corrispondenza di un particolare punto energetico e di una Desiostella che funga da canalizzatore, di aumentare esponenzialmente le proprie dimensioni, la propria resistenza e la potenza dei propri attacchi.
Le dimensioni del pokémon in realtà non aumentano davvero: attorno a esso si crea un’enorme proiezione energetica che assume la forma della creatura stessa. Il corpo composto da questa misteriosa energia non è propriamente fisico ma il campo di forze che ne scaturisce fa sì che questo possa interagire con l’ambiente circostante.
Alcuni individui appartenenti a un ristretto insieme di specie sono disposti di un complesso di geni denominato Fattore Gigamax, risvegliato tramite la prolungata esposizione a un punto energetico o l'assimilazione di specifici promotori presenti nella Zuppamax: questo permette al pokémon di usufruire del Gigamax, una forma potenziata del Dynamax che crea una proiezione dall’aspetto differente e permette l’utilizzo di una mossa peculiare.
L’energia che ricopre Venusaur Gigamax fa crescere esponenzialmente le dimensioni del suo fiore, che ora ricopre la maggior parte del corpo del pokémon. I petali sono spessi ma molto elastici e vengono utilizzati come scudo o addirittura per riflettere le mosse più deboli.
I punti di forza di questa forma sono principalmente due: le robuste liane e l'intensa produzione di pollini. Le prime vengono utilizzate in combattimento agitandole con forza; sono così resistenti che possono abbattere con facilità un edificio di dieci piani!
Il polline viene prodotto dal fiore e dalle stesse liane in quantità industriali, tanto che il pokémon sembra un vero e proprio vulcano in eruzione. Non mantenendo una distanza di sicurezza adeguata da questa creatura è frequente respirare polveri che possono portare a svariati sintomi, dal raffreddore allo svenimento. I pollini contengono però anche alcuni agenti chimici che fungono da fertilizzante che stimola all'inverosimile la crescita delle piante: secondo recenti studi l'abbondanza di piante più grandi del normale a Galar è causata proprio da Venusaur Gigamax.
La combinazione delle liane e delle polveri permette al pokémon di apprendere la mossa peculiare Gigasferzata: prima il nemico viene colpito violentemente con le escrescenze vegetali le quali poi rilasciano grandi quantità di pollini nocivi che danneggiano in maniera prolungata chiunque si trovi nei paraggi.
In questa forma Venusaur può superare i 24.0 m di altezza mentre il peso (trattandosi solo di una proiezione energetica) rimane invariato.

Tassonomia

Bulbasaur, Ivysaur e Venusaur sono dei sinapsidi appartenenti all’ordine Anomodontia, alla famiglia Anomocephaloidea e al genere Bulbasaurus. La pianta invece appartiene alla specie Rafflesia verrucosa. Anche se hanno svariati tratti anatomici degli anfibi e dei rettili diapsidi (tutti i rettili moderni ad esclusione della tartaruga) il muso, la struttura della mascella, la presenza di un padiglione auricolare sviluppato e il corpo tozzo li riconducono inevitabilmente ai sinapsidi. Questa classe è cladisticamente separata dai rettili e costituisce il primo passo di un percorso evolutivo che porterà ai mammiferi (Bulbasaur ed evoluzioni in ogni caso appaiono come sinapsidi arcaici: nulla a che vedere con i mammiferi moderni).

Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Synapsida
Ordine Anomodontia
Famiglia Anomocephaloidea
Genere Bulbasaurus
Specie
  • Bulbasaurus arboris [Bulbasaur]
  • Bulbasaurus floris [Ivysaur]
  • Bulbasaurus venus [Venusaur]
Sottospecie
  • B. venus venus [Venusaur comune]
  • B. venus superior [Mega Venusaur]
  • B. venus gigas [Venusaur Gigamax]

Riproduzione

Bulbasaur, Ivysaur e Venusaur appartengono ai gruppi uova Erba (il bulbo/fiore) e Mostro (il pokémon) e loro embrioni impiegano circa 21 cicli per svilupparsi.
Anche se la riproduzione è una prerogativa dei Venusaur sia gli Ivysaur che i Bulbasaur hanno già raggiunto la maturità sessuale. Le femmine di Venusaur feconde posseggono un seme in cima al fiore, che verrà poi impiantato sulla schiena del nascituro.
La riproduzione dell’animale al livello naturale è possibile con quasi tutti i pokémon del gruppo Mostro a esclusione delle seguenti categorie, per i quali è necessario il trapianto di cellule riproduttive:
  • Anfibi: Slowpoke, Slowbro, Lickitung, Slowking, Mudkip, Marshtomp, Swampert, Lickilicky, Salandit, Salazzle
  • Piante: Snover, Abomasnow [particolarmente complessa, ma è possibile con il bulbo]
  • Creature inorganiche: Bergmite, Avalugg [particolarmente complessa]
La pianta può riprodursi mediante spore con tutti i pokémon del gruppo Erba e considerando che i semi hanno bisogno di un Bulbasaur per sopravvivere al meglio è molto probabile che fecondino nelle vicinanze di un gruppo di Venusaur (in alternativa il bulbo secerne un odore che attrae altri Bulbasaur appena nati). In natura i Bulbasaur nascono con la frequenza di una femmina ogni sette maschi. Ciò è probabilmente dovuto a una mutazione genetica che rende squilibrati in favore dei maschi i fattori cromosomici che determinano il sesso del nascituro.

Comportamento

I Bulbasaur sono pokémon molto pacifici e per questo vengono spesso affidati agli allenatori in erba. Facili da allenare, sono talvolta tenuti come pokémon domestici.
Gli Ivysaur sono più aggressivi della loro forma precedente ma rimangono in ogni caso abbastanza mansueti e possono essere tenuti come pokémon da compagnia. Sono molto fedeli e non si allontanano mai dal loro allenatore se non prima dell’evoluzione, quando si radunano in giardini segreti per accumulare moltissima energia solare.
I Venusaur, al contrario delle loro pre-evoluzioni, sono molto più calmi e mansueti anche se non sono da sottovalutare: nel caso dovessero arrabbiarsi diventerebbero tra i pokémon più pericolosi e feroci al mondo (proprio per questo alcuni allenatori li considerano vere e proprie guardie del corpo).
Allo stato brado i Bulbasaur, gli Ivysaur ed i Venusaur vivono in piccole comunità e hanno una natura prevalentemente pigra, trascorrendo la maggior parte della propria giornata a crogiolarsi al sole.

Dieta

Grazie alla pianta che hanno sulla schiena, collegata direttamente al sistema nervoso, i Bulbasaur e gli Ivysaur fanno del loro alimento prediletto la luce del sole dalla quale traggono beneficio tramite fotosintesi.
Proprio per questa loro caratteristica i due pokémon possono stare anche mesi senza mangiare cibo vero e proprio. Quando sono costretti a farlo divorano di tutto: sono infatti onnivori.
Quando evolvono in Venusaur divengono ancora più dipendenti dalla luce solare. Difficilmente metteranno di nuovo qualcosa sotto i denti (tuttavia in caso di necessità non rifiutano bacche, per lo più amare); piuttosto è la pianta che, usando il suo forte odore, inghiotte e digerisce piccoli pokémon insetto.
Nella piramide alimentare la famiglia di Bulbasaur è sul gradino più alto e pochissimi pokémon considerano queste creature prede alla portata.

Distribuzione

I Bulbasaur sono estremamente rari in natura e considerati a rischio di estinzione. Per questo sono nate riserve a Kanto (regione di cui è autoctono; sono recentemente stati trovati esemplari nel Bosco Smeraldo) e a Kalos per la tutela di questa specie i cui avvistamenti sono sempre meno.
Alcuni esemplari sono stati trovati però a Fiore (Selva Serenella, Piana Rigoglio) e a Oblivia (Dolcegoccia, Capo Tam Tam), il che indica che sono ancora presenti tribù di Bulbasaur al di fuori di Kanto. Alcune fonti confermano avvistamenti di esemplari anche nella regione di Alola (Percorso 2).
Gli Ivysaur sono ancora più rari e sono distribuiti per lo più nelle stesse zone delle pre-evoluzioni (non sono stati osservati a Dolcegoccia).
Per Venusaur invece la situazione è ancora più critica: quasi tutti gli Ivysaur in natura non raggiungono mai la fase adulta e anche i pokémon delle riserve sono pochissimi. L’ultimo avvistamento di un Venusaur allo stato brado lo si ha avuto presso il Passo Latra di Oblivia.
La famiglia evolutiva di Bulbasaur non rientra tra le specie aliene bandite dall’iniziativa governativa di preservazione dell’ecosistema di Galar. Tuttavia la stessa non sembra essere presente sul territorio. Tuttavia la stessa non sembra essere presente sul territorio. Sono però presenti allevamenti artificiali sull’Isola dell’Armatura.

Etimologia

La specie Bulbasaurus arboris viene chiamata Bulbasaur, dal galariano “bulb” (bulbo) e “sauros” (che in una lingua antica ha il significato di "lucertola"), nelle regioni di Unima, Alola, Galar, Auros e Guyana e nelle città autonome di Pokétopia e Ryme City.
Nelle regioni di Kanto, Settipelago, Johto, Hoenn, Sinnoh, Fiore, Almia, Oblivia e Ransei il pokémon è invece conosciuto come Fushigidane, che dal kantoniano può essere tradotto come “strano bulbo”. A Kalos e a Carmonte il suo nome è Bulbizarre, dal kalosiano “bulbe” (bulbo) e “bizarre” (bizzarro, strano). Nella regione di Ferrum è noto come Isanghessi, letteralmente “strano seme”.
In altre parti del mondo sono in uso le denominazioni Bisasam e Miàowāzhǒngzǐ.

La specie Bulbasaurus floris viene chiamata Ivysaur, dal galariano “ivy” (edera) e “sauros”, nelle regioni di Unima, Alola, Galar, Auros e Guyana e nelle città autonome di Pokétopia e Ryme City.
Nelle regioni di Kanto, Settipelago, Johto, Hoenn, Sinnoh, Fiore, Almia, Oblivia e Ransei il pokémon è invece conosciuto come Fushigisou, che dal kantoniano può essere tradotto come “strana pianta”. A Kalos e a Carmonte il suo nome è Herbizarre, dal kalosiano “herbe” (pianta) e “bizarre”. Nella regione di Ferrum è noto come Isanghepul, letteralmente “strana erba”.
In altre parti del mondo sono in uso le denominazioni Bisaknosp e Mìaowācăo.

La specie Bulbasaurus venus viene chiamata Venusaur, dal galariano “venus” (dionea) e “sauros”, nelle regioni di Unima, Alola, Galar, Auros e Guyana e nelle città autonome di Pokétopia e Ryme City.
Nelle regioni di Kanto, Settipelago, Johto, Hoenn, Sinnoh, Fiore, Almia, Oblivia e Ransei il pokémon è invece conosciuto come Fushigibana, che dal kantoniano può essere tradotto come “strano fiore”. A Kalos e a Carmonte il suo nome è Florizarre, dal kalosiano “flore” (flora) e “bizarre”. Nella regione di Ferrum è noto come Isanghekkot, letteralmente “strano fiore”.
In altre parti del mondo sono in uso le denominazioni Bisaflor e Miàowāhuā.
 
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