Sir_Porchetta
Amico
Siamo arrivati ad un punto, in questo 2019, anche se è già qualche anno che vengono sfornati sempre più giochi così, che l'open world sembra essere la chiave per la realizzazione di un videogioco.
Tutte le software house puntano sull'Open world come se fosse la chiave della riuscita di un videogioco, ma ne siamo sicuri? Ovviamente è un punto soggettivo, può piacere o non piacere, ma può anche, come nel mio caso, rompere le palle.
La fatidica goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato RAGE 2, metto subito le mani avanti, probabilmente facendo decadere la mia posizione, dicendo che non ho ancora giocato RAGE 2 fondamentalmente perché sono povero, però già nei trailer ID e Bethesda decantavano questo open world esplosivo. Era necessario? RAGE (l'1) è fra i miei giochi preferiti della generazione PlayStation 3, non perfetto ma divertente pur non avendo un vero e proprio open world, erano a tutti gli effetti dei tunnel che davano l'impressione di un mondo piccolo ma aperto e funzionava alla grande secondo me. Ho visto video controtendenza del recente A Plague Tale dove si lamenta proprio di questa sua impostazione "a tunnel" che non lascia spazio alla creatività del giocatore, anche in questo caso devo ancora recuperare il gioco, ma è davvero così pessima questa impostazione?
Parliamoci chiaro, l'80% degli Open world attuali, e qua mi collego a quanto detto da Croix89 in un vecchio video, sono sostanzialmente vuoti, riempiti con cianfrusaglie, "collezionabili" o missioni secondarie inutili riempitive utili solo per fare ore di gioco (altro punto che pare premere fortissimo alle software house) e riempire spazi di mappa altrimenti inutili. Sempre più collezionabili sempre meno voglia di trovarli, onestamente, in quanti si mettono d'impegno a trovare il 100% dei collezionabili? Ma non per ottenere il trofeo o l'obbiettivo, ma solo perché si vogliono davvero trovare? Si può fare in un gioco, il nostro preferito, massimo due, ma davvero li cerchiamo in ogni gioco che proviamo? Senza mai consultare nemmeno mezza guida magari.
Sono abbastanza sazio e stufo di vedere solo o quasi giochi open world onestamente, preferei si tornasse a puntare più su giochi "tunnel" dove vince la trama o l'emozione piuttosto che una mappa enorme con gusci vuoti per fare ore di gioco, The Last of Us insegna. Oppure nei mondi interconnessi che ci ha abituato a vedere From Software. Non come in Dark Souls 2 magari.
E voi? Siete sazi degli Open world? Non fareste mai a meno di un open world?
Tutte le software house puntano sull'Open world come se fosse la chiave della riuscita di un videogioco, ma ne siamo sicuri? Ovviamente è un punto soggettivo, può piacere o non piacere, ma può anche, come nel mio caso, rompere le palle.
La fatidica goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato RAGE 2, metto subito le mani avanti, probabilmente facendo decadere la mia posizione, dicendo che non ho ancora giocato RAGE 2 fondamentalmente perché sono povero, però già nei trailer ID e Bethesda decantavano questo open world esplosivo. Era necessario? RAGE (l'1) è fra i miei giochi preferiti della generazione PlayStation 3, non perfetto ma divertente pur non avendo un vero e proprio open world, erano a tutti gli effetti dei tunnel che davano l'impressione di un mondo piccolo ma aperto e funzionava alla grande secondo me. Ho visto video controtendenza del recente A Plague Tale dove si lamenta proprio di questa sua impostazione "a tunnel" che non lascia spazio alla creatività del giocatore, anche in questo caso devo ancora recuperare il gioco, ma è davvero così pessima questa impostazione?
Parliamoci chiaro, l'80% degli Open world attuali, e qua mi collego a quanto detto da Croix89 in un vecchio video, sono sostanzialmente vuoti, riempiti con cianfrusaglie, "collezionabili" o missioni secondarie inutili riempitive utili solo per fare ore di gioco (altro punto che pare premere fortissimo alle software house) e riempire spazi di mappa altrimenti inutili. Sempre più collezionabili sempre meno voglia di trovarli, onestamente, in quanti si mettono d'impegno a trovare il 100% dei collezionabili? Ma non per ottenere il trofeo o l'obbiettivo, ma solo perché si vogliono davvero trovare? Si può fare in un gioco, il nostro preferito, massimo due, ma davvero li cerchiamo in ogni gioco che proviamo? Senza mai consultare nemmeno mezza guida magari.
Sono abbastanza sazio e stufo di vedere solo o quasi giochi open world onestamente, preferei si tornasse a puntare più su giochi "tunnel" dove vince la trama o l'emozione piuttosto che una mappa enorme con gusci vuoti per fare ore di gioco, The Last of Us insegna. Oppure nei mondi interconnessi che ci ha abituato a vedere From Software. Non come in Dark Souls 2 magari.
E voi? Siete sazi degli Open world? Non fareste mai a meno di un open world?