Convenzioni sociali

Lucanik

SIC PARVIS BARBA 1991-2079
le convenzioni sociali non hanno mai fatto per me, lo ammetto; ma una cosa che mai capirò - nemmeno se rinasco - è perchè alle persone reincontrate dopo tanto tempo o agli sconosciuti si usi chiedere << che fai nella vita? >> [domanda alla quale sono sempre tentato di rispondere con un sonoro "mi faccio gli affari miei a differenza tua/sua"]

solo al sottoscritto non frega nulla di cosa studia o del lavoro che fa la gente? Ad esempio mi interessa molto più sapere se beve o no il caffè e soprattutto come (addolcito od amaro)

voi invece? Vi stanno sul cu...cchiaino particolari usi feat. costumi?
 
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Zaffira

Avicoltrice
Tutto quando si tratta di irl. Mi piace quando mi chiedono sui videogiochi, tipo: "a cosa giochi?"
 

Carmageddon

AGE IS JUST A NUMBER
Admin
Beh, dopo un tot di anni che non ci si vede, mi sembra naturale chiedere ad una persona cosa faccia nella vita... a mio avviso denota una certa attenzione nei confronti degli altri, soprattutto quando in passato i contatti erano stati frequenti (esempio, vicini di condominio o compagni di scuola o di sport)...
Tutt'al più, se detta domanda risulta "scomoda" per l'interpellato, potrà comunque essere dribblata in uno dei tanti modi possibili... Non la ritengo quindi impicciona, come domanda, ecco.
 

Zaffira

Avicoltrice
A me fanno questa domanda anche gente sconosciuta con cui gioco e chatto su Discord, ritengo come curiosi.
 
U

Utente cancellato 10682

Dipende chi me lo chiede. Se è uno sconosciuto, se è un vecchio amico con cui andavo d'accordo o se è uno che odiavo. In generale non ho problemi a rispondere a domande come ''cosa fai nella vita'' o ''a cosa giochi''. Si fa sempre in tempo a mentire, nessuno mi obbliga a dire la verità. Quello che invece non sopporto sono le domande fatte da sconosciuti. Non se a voi è mai successo ma capita sempre l'impiccione che vuole farsi gli affari degli altri. In questo caso lo ignoro o rispondo vagamente. Se io gioco al DS in pubblico capita il rompiscatole che mi chiede a cosa gioco. Non so perchè ma se si gioca allo smartphone nessuno ti caga ma se giochi ad una console portatile in pubblico tutti sono li a vedere cosa giochi. Questo non lo sopporto. Stessa cosa quando scrivo qualcosa. Se ho carta e penna e scrivo da più di 5 minuti, c'è sempre quello che mi chiede cosa sto scrivendo. Una volta una donna mi ha anche chiesto di farle vedere il quaderno dove stavo scrivendo cose mie. Ma fatti gli affari tuoi no? Cosa te ne frega di cosa scrivo? Oppure chi ti chiede dove abiti, anche questo può capitare soprattutto se vedono che sei un turista. Io ovviamente non ti dirò mai dove vivo. Se sono all'estero dico semplicemente Italia, se sono in Italia mi invento un paese a caso. E ovviamente non dico nulla nelle chat online.
 
Siamo proprio un forum di misantropi.

A me la domanda "che fai?" oppure "che combini nella vita?" non dà fastidio più di tanto, anche perché spesso all'interlocutore non interessa davvero: è solo un modo per avviare una conversazione e non lasciare che il silenzio imbarazzante prenda il sopravvento, evitando anche un saluto fin troppo fugace che potrebbe risultare scortese. Puoi rispondere, divagare, generalizzare, o mentire del tutto, e dalla risposta che dai una persona con un sufficiente grado di giudizio capisce quanto puoi andare in dettaglio nel dialogo.
 
U

Utente cancellato 10682

Direi che al giorno d'oggi un pò misantropi lo siamo tutti, vista la società in cui viviamo. Come ho già detto prima, basta non dire la vertià. Soprattutto a chi non si conosce e vuole solo attaccare bottone. E' ovvio che se incontro un mio amico che non vedo da un pò, è naturale chiedere come sta e cosa fa nella vita. In questo caso non ci trovo nulla di male e io non ho problemi a dire che lavoro faccio.
E' un pò il ''come stai'' in inglese, ''how are you?''. Tutti lo dicono in Inghilterra ma è solo un modo per approciarsi alle persone amichevolmente e non è necessario rispondere.
 

Ff300

fanbase Nintendo =/= fanbase Pokémon
Wiki
Quello sempre.

Comunque anche a me il "cosa fai nella vita?" non dà fastidio se arriva da una persona che conosco, ci sta che sia interessato a sapere cosa ho fatto negli ultimi anni in cui non ci siamo visti, e alla peggio posso restare sul vago. Al contrario se uno sconosciuto mi fa la domanda (ma in generale quando vengono ad attaccare bottone) cerco di rispondere in fretta e troncare la conversazione.
 

Lucanik

SIC PARVIS BARBA 1991-2079
Beh, dopo un tot di anni che non ci si vede, mi sembra naturale chiedere ad una persona cosa faccia nella vita... a mio avviso denota una certa attenzione nei confronti degli altri, soprattutto quando in passato i contatti erano stati frequenti (esempio, vicini di condominio o compagni di scuola o di sport)...
Tutt'al più, se detta domanda risulta "scomoda" per l'interpellato, potrà comunque essere dribblata in uno dei tanti modi possibili... Non la ritengo quindi impicciona, come domanda, ecco.
no ma mica dico sia impicciona, NON come il classico << E IL FIDANZATOOOOOOOOOO? >> della zia almeno...è proprio che non me ne impippa davvero nulla; quindi nel mio caso anche semplicemente per attaccare bottone si presta male (tranne se mi risponde che raccoglie chicchi di caffè o studia psichiatria) perchè la conversazione è comunque destinata a morire dopo poco

io poi non sono affatto bravo nel mentire. Per fortuna sono orgoglioso del mio lavoro part-time con Cambridge English e perciò posso dirlo tranquillamente a chiunque lo chieda

ritengo ci siano millanta altre domande conoscitive più discrete/versatili: tipo "che musica ascolti?" [sicuramente invade molto meno la sfera personale dell'interlocutore] oppure "abiti sempre lì?" qualora sia una vecchia conoscenza
 
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Lucanik

SIC PARVIS BARBA 1991-2079
io dal fratello di mia nonna materna x°

ma ero solo un bambino ai tempi: quand'è morto io non avrò avuto più di 10 o 11 anni...madò che personaggio era :°D e la chiamava pure "ragazza", mica "fidanzatina"
 

Mr Ponty

漱石
Mi sembra assurdo e folle ritenere "come va/che fai nel(la) vita?" una domanda sbagliata o strana o fuori luogo o quelchevuoi.
Viene posta per iniziare una conversazione, niente di più niente di meno. E mostra anche interesse per la persona con cui si sta dialogando.
Il fatto che possa darti fastidio parlare dei fatti tuoi è un altro discorso, ma è proprio sbagliato prendersela perché non è una domanda da ficcanaso... è una domanda fatta o per genuino interesse o per iniziare a discutere essendo vaga e pratica, un po' come quando chiamo mia nonna e le chiedo com'è il tempo a casa, da lì costruisco la discussione e la espando come mi gira.
 

Carmageddon

AGE IS JUST A NUMBER
Admin
Non solo, ma appunto in genere delle persone si vuol sapere la loro "evoluzione" negli anni.
Chiedere dei gusti musicali non è quindi la stessa cosa, perché detti gusti possono cambiare e ricambiare, e perché invece il lavoro riguarda la componente principale della vita di [quasi] tutti, specie se lo si chiede a qualcuno che è stato, per esempio, un compagno di classe, che si rivede dopo 10 anni.
 

Lucanik

SIC PARVIS BARBA 1991-2079
(Carma, anche il lavoro può cambiare e ricambiare...soprattutto oggi coi tempi che corrono)

Mi sembra assurdo e folle ritenere "come va/che fai nel(la) vita?" una domanda sbagliata o strana o fuori luogo o quelchevuoi.
Viene posta per iniziare una conversazione, niente di più niente di meno. E mostra anche interesse per la persona con cui si sta dialogando.
Il fatto che possa darti fastidio parlare dei fatti tuoi è un altro discorso, ma è proprio sbagliato prendersela perché non è una domanda da ficcanaso... è una domanda fatta o per genuino interesse o per iniziare a discutere essendo vaga e pratica, un po' come quando chiamo mia nonna e le chiedo com'è il tempo a casa, da lì costruisco la discussione e la espando come mi gira.
è proprio questo il punto x° tendo a non interessarmi degli altri, caratteristica strettamente collegata alla mia mancanza di curiosità che @Sir_Porchetta mi rimprovera sempre

in ogni caso - come ho scritto qualche post fa - credo ci siano opzioni meno inutili [meteo, altra domanda ricorrente cui proprio non riesco ad abituarmi: perchè dovrei chiedere com'è il tempo a centinaia di km dal sottoscritto se devo restare dove sono?] e potenzialmente meno imbarazzanti [se ti risponde d'esser disoccupato da anni od appena stato licenziato si verrebbe a creare un momento awkwardissimo per entrambi] qualunque sia l'interlocutore ~ sconosciuto o amico d'infanzia

ritengo ci siano millanta altre domande conoscitive più discrete/versatili: tipo "che musica ascolti?" [sicuramente invade molto meno la sfera personale dell'interlocutore] oppure "abiti sempre lì?" qualora sia una vecchia conoscenza

^ difficilmente qualcuno risponderà che vive sotto i ponti ponty oppure s'è fatto un cd musicale coi cori sacri della chiesa
 
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Carmageddon

AGE IS JUST A NUMBER
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Ammetto che il meteo appartiene alle domande jolly che ho fatto/faccio a gente da cui già so che non sentirò novità: una parente che era rincoglionita e lo è ancora, un'altra parente che nella vita non ha fatto altro che ciabattare per casa tutto il santo giorno, ecc.

Questo è perché ogni tanto mia madre mi tira in mezzo a tradimento quando telefona a dette persone da sempre inutili, in occasione del loro compleanno, con la fatidica frase "TE LA PASSO!" affibbiandomi la cornetta con un movimento della mano più veloce della bocca di un carlino che acchiappa un biscotto, con mio conseguente cringe ed imprecazioni mentali verso molte divinità.

Quindi comincia il penoso "dialogo" sul come sta, e quindi, subito dopo, per riempire il vuoto imbarazzante di queste telefonate, la domanda sulla situazione meteo... E poi basta. Non potrei mica chiedere se pure loro aspettano Nintendo Labo VR...
 
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Zaffira

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A me non piace parlare in generale in irl. Se me lo chiedono scrivendo mi trovo a mio agio. In irl preferisco di più ascoltare e stare zitta.
 

Zax

"hai un garbodor al posto del cuore"
A me la domanda non dispiace, anzi. Certe volte sono io che non chiedo e penso di essere una persona orribile perché dimostro di non interessarmi proprio al mio interlocutore, e la cosa mi va a genio :D

Sicuramente con gente che conosco da tanto non si inizia una conversazione con un “che fai nella vita?” ma con un classico “come va?”. Tanto lo sanno tutti che nella vita faccio schifo.

la chiamava pure "ragazza", mica "fidanzatina"
Pensa che a me la chiamavano “pracchjia” (termine dialettale molto vecchio e scurrile usato per indicare lo spazio tra le due labbra dell’organo genitale femminile)
 
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