Alla fine tutti ritornano migliori di prima.

YuseiFudo100000

Amministratore di condominio
Dopo quasi un anno di inattività, minimamente compensata da qualche accesso al Forum ogni tanto, e da ancor più rari commenti in alcuni Topic, sono tornato. Il motivo per cui faccio questo Topic non è per semplice egocentrismo, ma perché da qualche settimana sto facendo una riflessione, partendo direttamente dalla mia esperienza.
Nei Forum vi è la vita del Forum in generale, abbastanza monotona per quanto movimentata possa essere, e per questo si tende a vedere tutti gli utenti e i moderatori come dei personaggi piatti, che non maturano, che non hanno cambiamenti nella propria vita, o al massimo ne hanno nel Forum stesso dopo molto tempo; insomma, si tende a vedere ogni utente come in quel modo e basta, senza possibilità di cambiamento. Per carità, potrebbe essere soltanto una mia impressione, però è questo ciò che posso dedurre dalla mia esperienza non gigantesca, ma nemmeno irrilevante, nei Forum. Sì, ci sono comunque dei Topic in cui si condivide una parte della propria giornata, qui per esempio vi sono "Le arrabbiature della vita", "Sabato sera casalingo" e forse qualcun altro che mi sta sfuggendo, ma alla fin fine mi sembra che in ognuno di questi Topic (così come nella vita generale del Forum) si tenda più a narrare l'esperienza in sé piuttosto che riflettere su eventuali cambiamenti che essa possa averci portato. Ora non estremizziamo, non sto chiedendo che in ogni commento bisogni scrivere in che modo la nostra vita sia cambiata per un certo avvenimento (e non è nemmeno necessario che cambi), però ripensando alle mie esperienze "forumiane" mi sono accorto (pensando poi in particolare a questo, che è il Forum che ho seguito maggiormente negli ultimi anni) che non ho mai visto nessun Topic, commento, o qualsiasi altra cosa che abbia avuto come oggetto di discussione un cambiamento, una maturazione, un progresso nella propria vita (o se c'è stato, è stato rarissimo). Sia chiaro che io sono il primo a difendere la privacy su Internet (dopotutto sono comunque affari propri), ma un po' in generale secondo me non sarebbe male parlare di maturazione personale, anche per conoscere meglio i vari utenti, e poter abbattere la barriera dell'utente tipo.
Dopo averla fatta lunga, brodosa, complicata e magari anche antipatica e incomprensibile, il succo del discorso è uno: se doveste fare un bilancio del vostro ultimo anno (ma anche due, tre, quanti ne volete voi), potreste dire di essere in qualche modo maturati? Ciò che chiedo è di portare un po' di vento nuovo parlando delle riflessioni che abbiamo avuto recentemente, così che non sia necessario entrare nei dettagli delle proprie esperienze, in caso non vogliano essere condivise a pieno.

Personalmente posso dire che nell'ultimo anno io sia cambiato tantissimo, ma veramente tanto. È cominciato tutto questa estate che è passata, e sono tuttora in salita. Innanzitutto ho rivalutato completamente tutte le priorità della mia vita: mentre prima per me c'era solo lo studio (più per il piacere di studiare e di dedicarmi all'unica cosa in cui potessi eccellere) e il computer, adesso a questi due si sono affiancati cultura (che ha trasformato il mio modo di vedere lo studio come opportunità di acquisire un sapere sempre maggiore), palestra, amici, e in generale grande attenzione alle scelte con forte ricaduta positiva nel futuro, a tal punto che il computer, e qualsiasi altra forma videoludica, sono entrati talmente in secondo piano che sono stato anche settimane intere senza toccare il PC, abbandonando completamente qualsiasi hobby ad esso legato (Yu-Gi-Oh!, Pokémon, videogiochi in generale, Forum e social; e ahimé anche la programmazione), poiché non mi sembrano il punto focale della vita quotidiana, e, se non dosati per bene, possono invece essere grandissime distrazioni.
All'incirca, queste sono le maggiori novità che ho durante gli ultimi mesi che ho vissuto.

E voi invece, siete cambiati in questi mesi?


P.S. Se volete, si può usare questo Topic anche per parlare di maturazione personale in generale, senza essere legati da limiti di tempo, quindi se volete potete anche parlare di un particolare momento della vostra vita, presente o passato, nel quale siate cresciuti a vista d'occhio.
 

Dex

Smile
I cambiamenti con il passare degli anni hanno portato novità in tanti aspetti della vita. Sono arrivato qui 8 anni fa che ero una persona dal carattere frettoloso , impulso e isicuro. Col tempo sono diventato una persona calma , posata e paziente nella vita quotidiana e sul lavoro. Ci sono cose che potranno sembrare ridicole ma che mi fanno notare come sia cambiato con il tempo. Ieri ero io a chiedere sempre consigli dipendendo sempre da chi avevo intorno, mentre oggi sono io ad occuparmi di chi mi sta intorno prendendomene cura nella mia famiglia. Quelle che erano le scene con mio padre che mi insegna seduto a un tavolo saranno ribaltate con me all altro capo della sedia e una bimba che mi farà magari le stesse domande mie!
Sul lavoro il ragazzino che anni fa chiedeva sempre dritte e aiuto oggi segue i nuovi arrivati insegnando loro quelle stesse cose che un tempo erano difficili anche per me . L insicurezza che un tempo mi ha tenuto lontano dallo sport per un infortunio negli anni l ho trasformata in motivazione , sacrificio e dedizione arrivando fino agli agonisti nel podismo con partecipazioni a maratone . Una cosa che mi lascia il sorriso ? a quasi 30 anni della mia vita vedere ragazzini per la strada che chiedendoti un informazione si rivolgono con " mi scusi signore?" .... mi fa sentire vecchio!! 😆

Forse con gli anni abbiamo visto cambiamenti anche dentro la community che spesso ci appare più piatta ma secondo me non è da attribuire al forum , alla sua organizzazione ma semplicemente al fatto che noi siamo cambiati , siamo cresciuti e diciamo che rispecchia come siamo oggi. Il forum mostra di riflesso come quei ragazzini un tempo frenetici , iperattivi e scalmanati oggi siano persone adulte , tranquille e malinconiche con uno sguardo al presente ma sempre con la coda dell occhio al passato.
 

BlazePower

Abbi fiducia, Shelgon, e guarda ancora il cielo
Sai che ti dico, Yusei? Che hai proprio ragione!
Mi ha fatto molto piacere leggere questo topic: io, come sicuramente altri qua dentro, pensavo sempre a te come quello col nick a caso, quello di TEPIGHINO che tutti pigliavano in giro e quello che nel mezzo dell'ardua pugna Biduni VS Digimon aveva creato l'ordine dei cavalieri di Yusei di cui era l'unico membro. Ora sembri completamente diverso, più serio e maturo, e sono certo che non lo sembri solamente. Parteciperò anch'io a riempire questo topic ogni tanto, perché la tua è una richiesta interessante.

Io rifletto molto su me stesso e mi rendo conto di essere cresciuto caratterialmente negli anni, ma mi vorrei soffermare su un aspetto in particolare: la letteratura. Ho finito le scuole medie con una bella preparazione in matematica e ho fatto il liceo scientifico perché ero bravo in matematica. Sono uscito da lì che scrivevo poesie e ne scrivo tuttora. Sembra un controsenso eppure una spiegazione c'è e secondo me sono i professori in particolare, il metodo d'insegnamento scolastico in generale. La scuola, per quanto sia modernizzata o si spacci per tale, continua a concepire l'insegnamento come una trasmissione di nozioni dal professore all'alunno. È la stessa concezione vigente nell'antica Roma, con la differenza che stavolta lo studio è finalizzato, quando più quando meno, a trovare un impiego nel mondo del lavoro. Di conseguenza tutte le materie vengono spiegate in modo che tu, dopo averle imparate, sia in grado di utilizzarle per risolvere problemi pratici e\o di ripeterle per farle imparare a tua volta ad altri studenti. È una visione sterile e deprimente? Sì e spero vivamente di sbagliarmi ma purtroppo questo è quello che ho capito dalla scuola in sé. Un approccio così meccanico alle materie scientifiche me le ha fatte abbandonare man mano che lo studio diventava più difficile, mentre lo stesso approccio alle materie umanistiche mi ha spinto a guardarle con occhio critico e sviluppare, per contro, una mia forma di arte e filosofia. È per questo che ho iniziato a partorire quella che considero la mia ultima grande produzione letteraria, Pokémon Index, che vuole in qualche modo scardinare dalla letteratura classica quel timore reverenziale che siamo abituati a darle e che ci impedisce di leggerla e godercela appieno senza pensare a figure retoriche, analisi del testo, concezioni varie e tutte le altre informazioni aggiuntive che affollano le pagine dei libri di testo come le pubblicità sui siti web. Ti invito a leggere almeno la prima poesia perché sono sicuro che la apprezzerai!
 

Carmageddon

AGE IS JUST A NUMBER
Admin
Faccio lo stesso lavoro da prima del forum (vedere avatar), quindi ciò che faccio cambiare nei vari anni della mia vita è la quantità di [giappo]minchiate che mi girano per casa.
L'ultima è Nintendo Labo. ^^
 

Zax

"hai un garbodor al posto del cuore"

*entra sbattendo la porta*

Porco tensing, sei ritornato e hai fatto un wall of text come tuo solito, dove saresti cambiato di preciso??
E poi, complimenti, hai sbagliato pure sezione, questa andava in cervelloteca, una cosa dovevi fare!

*esce sbattendo la porta*

Bene ok, ora che ti ho mostrato che anche io non sono cambiato molto trattandoti come di consueto, torniamo seri.

Anche perché presumo che tu sia ancora un teenager, quindi i cambiamenti li vedi come qualcosa di eccezionale/meraviglioso nonostante nella tua fascia di età i cambiamenti sono più repentini di quanto tu possa pensare. Per me appare un po' differente anche perché i cambiamenti mi hanno sempre dato timori tali da falsare ogni mia autovalutazione sul mio operato nel lungo periodo.

Riesco solo a dire che sono passato dallo scrivere una tesi di laurea ad un altra e che mi sono rotto i cabbassisi di studiare. La vita universitaria è bella e da tante cose ma lo studio ha veramente rotto. Anche perché ho scelto una magistrale con pochi alti e tantissimi bassi a livello di programmi e saperi. Per dire, il mio ultimo esame che devo sostenere l'ho già dato in triennale, pensa quanto possa essere frustrante ripetere sempre le stesse cose e non fare qualcosa di nuovo.
E comunque preferisco che me lo dicano altri se sono cambiato o meno, da più soddisfazione credo.

S

Io rifletto molto su me stesso e mi rendo conto di essere cresciuto caratterialmente negli anni, ma mi vorrei soffermare su un aspetto in particolare: la letteratura. Ho finito le scuole medie con una bella preparazione in matematica e ho fatto il liceo scientifico perché ero bravo in matematica. Sono uscito da lì che scrivevo poesie e ne scrivo tuttora. Sembra un controsenso eppure una spiegazione c'è e secondo me sono i professori in particolare, il metodo d'insegnamento scolastico in generale. La scuola, per quanto sia modernizzata o si spacci per tale, continua a concepire l'insegnamento come una trasmissione di nozioni dal professore all'alunno. È la stessa concezione vigente nell'antica Roma, con la differenza che stavolta lo studio è finalizzato, quando più quando meno, a trovare un impiego nel mondo del lavoro. Di conseguenza tutte le materie vengono spiegate in modo che tu, dopo averle imparate, sia in grado di utilizzarle per risolvere problemi pratici e\o di ripeterle per farle imparare a tua volta ad altri studenti. È una visione sterile e deprimente? Sì e spero vivamente di sbagliarmi ma purtroppo questo è quello che ho capito dalla scuola in sé. Un approccio così meccanico alle materie scientifiche me le ha fatte abbandonare man mano che lo studio diventava più difficile, mentre lo stesso approccio alle materie umanistiche mi ha spinto a guardarle con occhio critico e sviluppare, per contro, una mia forma di arte e filosofia.

La scuola non si è per nulla modernizzata, non guardare le apparecchiature che girano ora nelle classi perché sono solo una facciata. A livello di curricola gli insegnamenti sono poveri e gli insegnanti sono inetti, non preparati ai nuovi bisogni sempre più emergenti. Gli insegnanti non sono preparati nel metodo di insegnamento. Vedo ancora professori che si accontentano di paginette imparate a memoria quando ci sono materie che meritano di essere sviluppate in maniera più attiva, dinamica e coinvolgente. Ecco, a causa degli insegnanti gli alunni non sono coinvolti. Ed è dimostrato che l'essere coinvolti da poco in più ma accelera di molto l'introiettazione dei concetti e dei contenuti, oltre che ad accendere l'interesse allo studio.

A parte il latino, sono contento che il latino stia per sparire lentamente dalle scuole come materia di punta dei licei; la stessa fine deve farla il greco dal classico. E il primo che mi dice che lo studio del latino è utile all'apprendimento della matematica, se non mi porta dei dati autentici e verificabili gli mando una cagata in mp.

(Ovviamente lo studio della letteratura è escluso)
 

Veemon Tamer

Momentai
D'accordo che alla fin fine il latino e il greco non sono seriviti a una cippa a me in primis, ma togliere il greco dal classico sarebbe come togliere direttamente il calssico. Chi sceglie il classico è perché ha scelto di passare 5 anni a triturarsi le palle con greco e latino, no excuses (rispetto per chi li ama alla follia)
 

Zax

"hai un garbodor al posto del cuore"
D'accordo che alla fin fine il latino e il greco non sono seriviti a una cippa a me in primis, ma togliere il greco dal classico sarebbe come togliere direttamente il calssico. Chi sceglie il classico è perché ha scelto di passare 5 anni a triturarsi le palle con greco e latino, no excuses (rispetto per chi li ama alla follia)
Il classico ha il greco perché è da sempre stata considerata una scuola di elite e, seppur non lo si percepisce forte come nella riforma gentile, lo è ancora. Il greco in teoria serviva ad aprirti alla filosofia e allo studio erudito delle lingue. Ora come ora servono ad un cazzo e tolgono ore importanti a materie più importanti.

Chi sceglie il classico è perché vuole farsi la ciolla grossa davanti agli altri. :)
 

Veemon Tamer

Momentai
Quella è una parte di quelli che lo scelgono. Un'altra parte, me compreso, lo sceglie perché detesta (o almeno detestava) la fisica e la matematica e non sa che caspiterina fare. Anche se regolarmente i prof all'inizio del primo anno ti fanno la domandina magica "Perché hai scelto questa scuola? Non vale rispondere perché non mi piace la matematica." e tu passi parola.

Sono d'accordissimo sul fatto che praticamente tutte le altre materie siano più importanti, ma se ne si è convinti non si va a scegliere il classico. Almeno, questa è la mia idea
 

Lucanik

SIC PARVIS BARBA 1991-2079
Il classico ha il greco perché è da sempre stata considerata una scuola di elite e, seppur non lo si percepisce forte come nella riforma gentile, lo è ancora. Il greco in teoria serviva ad aprirti alla filosofia e allo studio erudito delle lingue. Ora come ora servono ad un cazzo e tolgono ore importanti a materie più importanti.

Chi sceglie il classico è perché vuole farsi la ciolla grossa davanti agli altri. :)
o perchè era la scuola superiore più vicina a casa mia e mi pesava molto più camminare che tradurre Tacito od Erodoto :x (è davvero l'unico motivo! D'altronde mi han sempre fatto cagare - ovviamente non quanto matematica & co - anche ogni letteratura, italiana inclusa)

il latino agevola i futuri studenti di giurisprudenza [tranne me; ero un caso a parte ~ vedi citazione successiva] ed il greco quelli di medicina*, dai, non fare la volpe che non arriva al classico e dice che è inutile/snob x°

vorrei inoltre sapere quali sarebbero queste fantastiche materie penalizzate: scommetto...educazione fisica? L'unica veramente importante imho sarebbe grammatica inglese con ampliamento vocabolario ma purtroppo viene data maggior importanza alla parte letteraria e poi ci si meraviglia feat. lamenta che gli italiani sono uno dei popoli meno anglofoni

insomma mi piaceva solo abuso del linguaggio filosofia ma ciò mica la rende utile se non per confondere le idee all'interlocutore

*fonte ====> mio fratello oculista di 12 anni più grande. Mi chiedeva il significato dei termini medici d'origine greca per ricordarli meglio

Il latino ti dà una forma mentis che ti aiuta per tutta l'università.
😂
università abbandonata dopo 4 anni nonchè due facoltà diverse lulz
 

Mr Ponty

漱石
Il greco deve rimanere al classico, il latino deve andarsene dal pedagogico e forse dallo scientifico.
E comunque è assurdo escludere il greco dal classico essendo la scuola che meglio ti prepara per una universitá in area umanistica.
Quella è una parte di quelli che lo scelgono. Un'altra parte, me compreso, lo sceglie perché detesta (o almeno detestava) la fisica e la matematica e non sa che caspiterina fare. Anche se regolarmente i prof all'inizio del primo anno ti fanno la domandina magica "Perché hai scelto questa scuola? Non vale rispondere perché non mi piace la matematica." e tu passi parola.

Sono d'accordissimo sul fatto che praticamente tutte le altre materie siano più importanti, ma se ne si è convinti non si va a scegliere il classico. Almeno, questa è la mia idea
Non è vero che sono più importanti, sono più utili. Che è qualcosa di molto differente.
 

Veemon Tamer

Momentai
Senza voler spostare troppo il tema centrale della discussione, sono d'accordo sulla prima parte del tuo messaggio, ponty, ma imho importanti e utili vanno più o meno di pari passo e l'importanza è in parte soggettiva

Tanto per stare IT, dear Yusei, il tuo messaggio mi è piaciuto tantissimo. Non ho molto da dire personalmente, se non che la mia vita è cambiata molto e molto in meglio probabilmente. Invece, più penso che la mia personalità sia cambiata, più mi accorgo di essere sempre molto o troppo simile al me del passato
 

YuseiFudo100000

Amministratore di condominio
A parte il latino, sono contento che il latino stia per sparire lentamente dalle scuole come materia di punta dei licei; la stessa fine deve farla il greco dal classico. E il primo che mi dice che lo studio del latino è utile all'apprendimento della matematica, se non mi porta dei dati autentici e verificabili gli mando una cagata in mp.
(Ovviamente lo studio della letteratura è escluso)
Da studente dello scientifico mi permetto di dire la mia. Che la LINGUA latina sia abbastanza inutile, praticamente parlando, ai giorni nostri penso sia più o meno chiaro a tutti, e se un professore pensa il contrario allora dubito sulla sua effettiva competenza. Ma la LETTERATURA latina è di un'utilità veramente stratosferica: i contenuti presenti nelle opere degli autori, le varie riflessioni che vi si possono fare sopra (formativamente parlando), la possibilità di comprendere meglio la storia dell'Italia antica (a mio avviso d'obbligo per ogni italiano degno di questo nome), i vari parallelismi che si possono fare tra passato e presente (e accorgersi che, alla fin fine, tutta la merda che ci ritroviamo intorno esiste da sempre, e non è un'invenzione dell'ultimo decennio) penso siano i principali motivi per studiare la letteratura. Dov'è che casca l'asino? Per poter comprendere almeno un minimo la letteratura italiana e i suoi testi, è necessario conoscere quanto più possibile la grammatica latina (non azzardatevi a dire che si possono leggere le traduzioni, perché è una stronzata: sarebbe come voler leggere una poesia straniera in traduzione e analizzarla; si perde l'80% della sua bellezza). Quindi mi spiace, caro Zax, si può scappare poco dal latino xD.

P.S. Tranquillo, ho letto l'ultima frase tra parantesi, il mio messaggio è soltanto una precisazione che penso sia meglio fare.


Tornando IT, mi fa piacere che la discussione sia stata ben accolta. Avrei alcuni commenti da fare.

E comunque preferisco che me lo dicano altri se sono cambiato o meno, da più soddisfazione credo.
Questo senza dubbio, però è bene anche riflettere da soli su questo parametro, perché alla fin fine sono davvero poche le persone che sanno così tante cose su di noi da poter dire se siamo cambiati o meno (anche se i cambiamenti veramenti rivoluzionari sono più che certo che tutti li notino); in un certo senso, sei tu quello che meglio di tutti può dire se sei cambiato o meno, dato che sei tu l'unico che sa tutto di sé stesso (affermazione da prendere con le pinze, sia chiaro, in molti casi non vale affatto così, anzi, spesso e volentieri sono gli altri a farci rendere conto che noi siamo cambiati senza esserne stati consapevoli).

Invece, più penso che la mia personalità sia cambiata, più mi accorgo di essere sempre molto o troppo simile al me del passato
Non è che sia un male, eh! Alla fin fine siamo esseri umani, e in quanto tali siamo un misto di tantissimi caratteri diversi tutti aggregati in un unico essere, perciò è più che normale (e soprattutto umano!) avere certi comportamenti. Io, per esempio, prima di questa estate ero tremendamente insicuro di me su qualsiasi cosa (me ne sono dimenticato di scriverlo nel post iniziale xD), e per questo avevo un certo carattere che mi portava ad agire in alcuni modi; per questo carattere io ero certissimo che alcuni difetti non mi appartenevano proprio (invidia, arroganza, superbia, deridere gli altri, giudicare troppo presto le persone, per citarne alcuni), ma dopo questa estate, essendo diventato molto, ma MOLTO più sicuro di me (siamo proprio su un altro universo rispetto a prima), mi sono accorto che invece moltissimi di quegli atteggiamenti che credevo non mi appartenessero, e soprattutto che avevo sempre disprezzato, erano invece parte di me (non sempre, eh, ma ogni tanto sì). Ma questo appunto perché è una cosa umana: io stesso tuttora guardando ogni giorno il mio modo di agire, mi accorgo che alcune volte mi comporto proprio come ero prima, tutto insicuro di me. Perché, ripeto, è umano.
Detto ciò, ti dico, ma penso che tu lo abbia già capito, che non ha senso struggersi tanto per questa cosa, l'importante è che ogni giorno provi a dare sempre il meglio per ridurre al minimo quei comportamenti che non vuoi avere (sia chiaro, rimarranno sempre, ma possono essere ridotti al minimo, quello sì).

Forse con gli anni abbiamo visto cambiamenti anche dentro la community che spesso ci appare più piatta ma secondo me non è da attribuire al forum , alla sua organizzazione ma semplicemente al fatto che noi siamo cambiati , siamo cresciuti e diciamo che rispecchia come siamo oggi. Il forum mostra di riflesso come quei ragazzini un tempo frenetici , iperattivi e scalmanati oggi siano persone adulte , tranquille e malinconiche con uno sguardo al presente ma sempre con la coda dell occhio al passato.
Condivido pienamente, e penso sia proprio questa la causa che fa nascere alcune frasi come: "Bei tempi!", o "Siamo peggiorati" e cose simili.

Hanno rubato l'account di Yusei Fudo! 😱
Cazzo, mi hai scoperto!

Ti invito a leggere almeno la prima poesia perché sono sicuro che la apprezzerai!
Ci ho dato un'occhiata tempo fa quando il Forum era in manutenzione: è una figata assurda, continua così, che è un'opera meravigliosa!
 

Veemon Tamer

Momentai
Be' grazie per le parole, ma non volevo farla sembrare così triste, semplicemente mi rendo conto che ho ancora molti progressi da fare. Comunque ho apprezzato, thnx
 
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