Gkx ha scritto:
a parte le questioni semantiche che mi sembrano di rilevanza nulla - chiamateli come volete, basta che abbiano lo stesso valore di fronte alla legge di un matrimonio eterosessuale
John ha scritto:
Chiamateli pacs, unioni, relazioni stabili, ma lasciate stare gli istituti giuridici di derivazione romana.
A me la questione linguistica non pare tanto irrilevante, dato che, se si vuole fare ordine, bisogna anzitutto partire dai termini per sapere di COSA si sta parlando. Quindi anche quelle proposte da john mi andrebbero bene, purchè levi il disturbo la parola MATRImonio. E se a maggior ragione si vuole che siano equiparati in tutto e per tutto a quelli etero, chiamarli TUTTI (uomo+donna, uomo+uomo, donna+donna) con lo stesso nome (che non abbia in sè la radice mater) indifferentemente dai due componenti, mi pare un buon inizio quantomeno formale, per poi pervenire in seguito anche al compimento sostanziale, ancora purtroppo non pienamente raggiunto. Sappiate che molti denigratori delle unioni omo adducono a motivazione proprio MATER per sostenere che soprattutto nel caso tutto al maschile non abbia alcun senso...ecco, già togliere questa potenziale discordante tesi mediante l'eliminazione della parola arcaica e ormai superata MATRIMONIO, toglierebbe loro già buona parte dell'argomentazione contro.
Gkx ha scritto:
perché? francamente mi sembra molto più dannoso per un bambino crescere con un genitore solo, cosa che è per forza di cose permessa - vedi madri e padri single o un genitore morto o in carcere. inoltre gli orfanotrofi sono pieni di bambini che di genitori non ne hanno manco uno, e sfoltirli un po' per regalare loro un'infanzia con una qualche forma di affetto mi sembra il modo migliore per evitare che diventino dei sociopatici disagiati. le adozioni sono già parecchio complicate, molto più che procurarsi un bambino ex novo (tramite uteri in affitto, donazioni di sperma e via dicendo, come fanno già molte coppie omosessuali): andrebbero incentivate e aperte al maggior insieme possibile di persone meritevoli, indipendentemente dall'orientamento sessuale.
vietare le adozioni gay perché "la società non è pronta", a dispetto dell'evidente giustezza intrinseca della cosa, mi sembra un po' stupido, dato che ragionando in questo modo probabilmente oggi le donne non potrebbero indossare i pantaloni e i neri non potrebbero votare. la società si adegua a qualcosa quando questo qualcosa diventa di uso comune; se non gli si dà l'opportunità di diventarlo, è evidente che la società non potrà mai essere pronta. è un circolo vizioso che si può solo spezzare radicalmente.
Non esiste, non mi fate cambiare idea. E la mia posizione si spiega col fatto che infatti sono ANCHE contrario al divorzio/separazione in presenza di figli, mentre per coppie senza prole sono favorevole (il matrimonio è un contratto, al di la' dell'aspetto sacrale/religioso che non mi interessa, e prendendo in coniuge qualcuno ti impegni a riconoscere che è davvero la persona della tua vita - per questo si dovrebbero evitare matrimoni affrettati ma piuttosto passare tanti anni di fidanzamento, per conoscere davvero a fondo una persona e non pentirsene poi in un secondo momento - ma anche qualora ci si sia sbagliati nel valutarla, ci può stare un errore di valutazione, ma a quel punto NON FARCI FIGLI ASSIEME o quantomeno prima ASPETTA DI CONOSCERLO APPROFONDITAMENTE se non si è sicuri, altrimenti poi è solo la prole a subirne le conseguenze) e in generale a tutto ciò che possa portare conseguenze devastanti sulla psiche di un innocente ed indifeso bimbo, ivi appunto compresa l'adozione da parte di coppia omo, perchè, comè già è stato detto la società non è pronta, il pargolo verrebbe massacrato di insulti dai coetanei come dagli adulti, che sono i diretti responsabili dell'atteggiamento razziale dei più giovani. Ma è sbagliatissimo pensare che IMPONENDO (come suggerite voi giusto per "iniziare") una cosa a coloro che son contrari, la si possa far accettare per una sorta di "forza dell'abitudine" col tempo. Questa ormai è una generazione tarata e limitata mentalmente che verosimilmente non accetterà mai l'unione omosessuale, perchè schiacciata e soffocata da ignoranza e dogmi che ormai sono radicate nel loro modo d'essere, e non è con la forza che si possono sradicare. Più che la SOCIETA', direi che sono i TEMPI a non essere maturi, in quanto non resta che aspettare il passaggio di consegne ad una nuova e meno pregiudiziale generazione che sia aperta al nuovo che avanza, e solo in quel caso/tempo diverrò favorevole all'adozione omo. Quindi la mia è una contrarietà soltanto temporale e non perdurante, in attesa di tempi migliori.
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P.S. ho personalmente discusso con molti contrari alle unioni omo, e parecchi di loro argomentano la loro tesi sostenendo che è semplicemente "contro natura", perchè uomo e donna sono biologicamente/geneticamente/fisicamente creati da essa stessa in modo esclusivamente tale che assieme possono dar inizio ad una nuova vita, e non per altro scopo. Voi cosa rispondereste loro? Io che non sarebbe certo la prima azione contro natura dell'uomo ma nonostante ciò sono tutte diffusissime...basta pensare al disboscamento, all' inquinamento del mare, al surriscaldamento globale della temperatura e in generale a qualsiasi danno all'ecosistema... sono tutte azioni CONTRO natura (quanto e più delle unioni omo) e anzi a DISCAPITO della stessa, eppure nessuno si indigna. Perchè? Ve lo dico io: perchè a differenza delle unioni omo queste altre azioni producono business, e tutto ciò che fa circolare danaro è accolto a braccia aperte.
E poi ci stupiamo/lamentiamo se ogni tanto la natura si ribella con terremoti,maremoti,uragani (conseguenze scientificamente ovvie dell'alterazione dell'ambiente, non vengono per caso) e quant'altro alla venalità e alla crudeltà dell'uomo... sarà un caso, ma la natura non si è ancora ribellata all'omosessualità, o quantomeno non ha ancora mandato una punitiva epidemia di peste...Quindi finchè non causeranno conseguenze GRAVI per TUTTI come le suddette, non vedo dove sia il problema.