Anoressia

dav

Passante
Salve, ho un piccolo problema (e non solo io ovviamente) con una mia compagna di classe che ultimamente si comporta in modo davvero strano...

L'anno scorso era piuttosto grassottella, dopo l'estate è arrivata a scuola ed era magra.. ma niente di allarmante. Sono passati circa 7 mesi e ci siamo accorti che ormai le si vede la spina dorsale attraverso la maglietta e che ha le cosce grandi come un braccio di una persona normale... Stando tutti i giorni con lei, non è così evidente la differenza che notiamo e poi non ha mai dato segnali di instabilità, non ha mai parlato del fatto che magari possa avere dei problemi relativi al suo aspetto fisico oppure problemi familiari..

Ora, noi non sappiamo a cosa è dovuto questo fatto, però sappiamo che la madre le regge il gioco (perchè anche lei è un tipo strano: ha 60 anni e ne dimostra 25).. mentre il padre è preoccupato e si comporta in modo piuttosto duro (chiede a noi, ad esempio, se mangia quando usciamo fuori a cena) ma comunque lui lavora in una città lontana dalla nostra e non ha modo di stare molto tempo con la figlia.. l'altro giorno ad esempio ci ha detto che è stata portata in ospedale perchè si era tagliata la trachea... la mamma ovviamente ha detto a noi e ai professori che aveva mangiato un osso di pollo ma mi hanno detto che dalla voce si sentiva che era una bugia.. noi pensiamo che abbia provato a rimettere x l'ennesima volta e che si sia fatta male in questo modo.

Naturalmente qualcuno ha provato a parlarci  (anche facendo piccole battute) e lei si è sempre mostrata offesa o quantomeno infastidita...

Conclusione: il problema non si è ancora risolto e la vediamo peggiorare tutti i giorni...

A voi è mai capitato qualcosa di simile? Che avete fatto?
 

Steph

Great Teacher
Mod
Al di fuori della tipica madre che vuole rimanere 20enne e si rivede nella figlia, qualcuno a cui lei tiene molto dovrebbe provare a ri-parlarci, evitando in primis battute e non toccando subito l'argomento. In fondo farle aprire gli occhi è l'unica soluzione.

Un'idea (rischiosa) sarebbe quella di invitarla per pranzo/cena a casa...
 
S

Super Warrior

Un'idea (rischiosa) sarebbe quella di invitarla per pranzo/cena a casa...
E perchè mai rischiosa?È naturalissimo che tra compagni di classe ci si inviti a pranzo a vicenda o meno.
 

dav

Passante
Per battute intendevo tipo dei complimenti... non è ke le diciamo "sembri uno scheletro"! Magari scherziamo sul fatto che mangi poco pur essendo magra.

E' difficilissimo che accetti un invito a cena.. una sola volta siamo andati in pizzeria e lei ha mangiato una pizza intera (solo con la mozzarella). Il problema comunque non si risolve perchè magari quella volta lì mangia ma poi sta a digiuno tre giorni, oppure è stata  a digiuno prima di venire fuori a cena... e poi come ho già detto, il padre la obbliga a venire a cena fuori e poi chiede a noi se ha mangiato o meno. Quindi lei lo fa per non far arrabbiare il padre che, comunque, non sa cosa fa lei durante la giornata perchè non c'è.

Comunque sono d'accordo anch'io che affrontare l'argomento in modo diretto è l'unica strada perseguibile per farle capire che quello che fa è grave.
 

Steph

Great Teacher
Mod
Essevuh ha scritto:
E perchè mai rischiosa?È naturalissimo che tra compagni di classe ci si inviti a pranzo a vicenda o meno.
Non è mica scema, intuisce che le vuoi parlare, soprattutto dopo che già qualcuno ci ha provato, e in questi casi è sempre difficile che accetti.

Ah, stare a digiuno prima/dopo per tanto tempo non è la cosa più sana del mondo, qui oltre che vomitare si va oltre.

Il padre è il tipico ficcanaso, e questo (provando a pensare per lei) dà sui nervi non poco. Inutile provare a coinvolgerlo quindi: meno si impiccia, più lei sarà aperta verso gli altri.
 
dav ha scritto:
Comunque sono d'accordo anch'io che affrontare l'argomento in modo diretto è l'unica strada perseguibile per farle capire che quello che fa è grave.
Non è facile. L'anoressia convince le persone in modo ferreo del loro "apparente" problema di linea.

L'anoressia nasce da un lungo e complesso lavoro di autoaccettazione in senso negativo che, incentivato anche da problemi gravi che si hanno nella vita, portano a un tale compatimento del proprio ego e ad un tale rifiuto della propria condizione fisica e psicologica, che ci si sfoga pensando alla via più veloce per correggere i vari problemi. Nel caso del peso il mezzo più veloce è quello di rifiutare il cibo, o peggio, nella bulimia, di privarsi fisicamente delle sostanze nutritive. In questo modo, dopo i primi giorni i risultati estetici si cominciano a vedere, ma dentro di noi il metabolismo e in generale tutto l'organismo comincia a disintegrarsi. I problemi che inducono all'anoressia sono molteplici, e vanno ricercati negli episodi negativi della vita. La situazione ostile in famiglia, la non accettazione da parte degli amici, la scuola che non va, il fidanzamento che non regge...

Risolvere questi problemi spesso comporta uno sforzo psicologico che molte persone non sanno affrontare. I problemi sembrano sempre più grandi, gravi e irrisolvibili. Ci si affida quindi all'unica cosa di cui siamo diretti arbitri: il nostro corpo. Esso è direttamente condizionato da quello che vogliamo, può comportarsi come NOI vogliamo che faccia. Abbiamo tutto apparentemente sotto controllo.

L'anoressia, e in particolare la bulimia è anche visto come uno dei metodi più diffusi per "infliggersi del male". Quando le cose vanno male, si pensa quasi sempre che la colpa sia nostra, del nostro operato e dei nostri comportamenti. Cresce quindi l'irrefrenabile desiderio di punire noi stessi, e mettersi le dita in gola o privarsi del sostentamento  principale lo soddisfa, oltre a distoglierci dal dolore dovuto dagli stessi problemi.

"Parlare" con una persona anoressica e/o bulimica è praticamente inutile, perchè la fissa del peso è una delle poche idee ferme che le persone hanno. E' difficile convincere una persona a dimagrire quanto è impossibile far mettere su peso ad un'anoressica. Al massimo è possibile rassicurarla sulla situazione della sua vita, consigliandole cosa fare per risolvere ogni singolo problema. Quindi la risoluzione delle cause dei disturbi alimentari può essere affrontata con un aiuto esterno, ma è del "disturbato" il compito di colmare il vuoto lasciato dalla non-accettazione. Vedere il mondo con una visione più ottimista, capire che non tutto ciò che succede è colpa nostra, è solo con questi metodi che è possibile guarire.
 

Pigkappa

Passante
Lukk@, non è che sarebbe bene dare qualcosa da fare a psicologi e psichiatri, magari?

Comunque il problema è grave e non sosaprei che fare in quella situazione...
 
Pigkappa ha scritto:
Lukk@, non è che sarebbe bene dare qualcosa da fare a psicologi e psichiatri, magari?

Comunque il problema è grave e non sosaprei che fare in quella situazione...
Psicologi e psichiatri non servono a molto. Solo tu puoi uscire dal baratro che ti sei creato attorno. Credimi....

Certo, gli altri sono fondamentali per creare un'atmosfera di conforto attorno a te, senza la quale ogni sforzo è vano. Gli altri ti devono stare molto vicini, ma solo tu puoi porre fine al problema. L'intervento esterno accresce in te il pensiero che i loro aiuti siano solo mossi dal compatimento...
 

dav

Passante
Il problema di questa ragazza non è sicuramente la scuola, perchè è piuttosto brava e, come ho già detto, ha  cominciato a non mangiare d'estate, e non è neanche il fatto di non piacere perchè anche prima che non era magra (ma non era grassa e tantomeno brutta) piaceva... Secondo me è qualcosa di + complicato e legato inevitabilmente alla madre.

"Parlare" con una persona anoressica e/o bulimica è praticamente inutile, perchè la fissa del peso è una delle poche idee ferme che le persone hanno. E' difficile convincere una persona a dimagrire quanto è impossibile far mettere su peso ad un'anoressica.
Si ma a volte le persone anoressiche, come quelle obese, hanno anche un cervello e so che lei ce l'ha perchè la conosco da 3 anni.. Inoltre non penso che sia produttivo parlare di questo problema alle sue spalle senza fare niente..... anche perchè lei SA che noi sappiamo del suo problema, ma finchè non le diciamo niente lei continua per la sua strada. Certamente bisogna affrontare l'argomento con il tatto giusto!
 

Tibbo

Amico
Psicologi e psichiatri non servono a molto. Solo tu puoi uscire dal baratro che ti sei creato attorno. Credimi.
Servono a molto, invece. Se la madre non la caga e il padre non ha il coraggio di parlarle probabilmente ha bisogno solo di qualcuno che le dia ascolto.
 

dav

Passante
L'aiuto di psicologi serve eccome... ma serve se si interviene entro certi limiti... altrimenti poi vieni ricoverato e messo in una comunità e sei costretto ad abbandonare la tua vita di sempre!... E poi serve anche per i genitori (dal modo di fare presumo che i genitori della mia amica non lo abbiano ricevuto).
 

Steph

Great Teacher
Mod
Sì, l'aiuto serve. Ma io eviterei quello di psicologi e psichiatri in generale: potrebbe vederla come una minaccia/tortura anziché come aiuto e scappare da tutti. Sono gli amici che si devono fare avanti, non gli psicologi.
 

Ombra

Dragoran, immer besser!
Admin
É pur sempre una malattia, ed anche molto seria. Dei consigli e suggerimenti medici sul comportamento da adottare, anche solo ad amici e conoscenti, sono indispensabili.
 
Convicete la madre a parlarne (o parlate con il padre), questa ragazza ha un bisogno serio di vedere qualche psicologo, prima che la situazione peggiori ancor di più.
 
L

Larm

[email protected] ha scritto:
"Parlare" con una persona anoressica e/o bulimica è praticamente inutile, perchè la fissa del peso è una delle poche idee ferme che le persone hanno. E' difficile convincere una persona a dimagrire quanto è impossibile far mettere su peso ad un'anoressica.
Più che altro, le persone che si rifugiano in questi stati lo fanno proprio perché convinti che la forma fisica o corporea sia una cosa priva d'importanza, in rapporto alla società che vi dà un'attenzione eccessiva; così facendo si rischia di dimenticarsi che è il corpo a sostenere la testa, e quando il corpo funziona male la mente funziona anche peggio.

L'unico modo per aprirsi verso questa ragazza e spingerla ad un riequilibrio è mostrare proprio che non si dà alcuna attenzione all'aspetto corporeo e che non lo si considera determinante per nessun motivo. Se si vuole parlare con lei bisogna escludere _del tutto_ l'attenzione alla sua esteriorità e cancellare il problema, come se non ci fosse, almeno fino a quando lei non sarà spinta a iniziare a confidarsi con qualcuno che le faccia capire che questi sono problemi comuni, che lei è una grande persona (perché se ha la forza di mantenersi in quello stato deve avere sicuramente un carattere potentissimo) e che un po' di buon cibo e di attività fisica la renderanno ancora più splendida di quello che è, permettendo al suo carattere di svilupparsi attraverso il corpo e non contro il corpo.

Se il problema invece è la madre, beh, fate presente questa situazione a molti (in primis al padre) di modo che rinchiudano questa malata in un'ospedale psichiatrico e la figlia resti in affidamento a qualche altro familiare con più cervello. Contattare la madre per capire meglio il suo punto di vista sarebbe comunque un buon punto di partenza per chiarificare il problema.
 

dav

Passante
ci sono stati alcuni sviluppi. La scuola ha organizzato degli incontri con degli psicologi e la nostra classe è stata sorteggiata (chissà se lo è stata davvero...) e già dal primo incontro che abbiamo avuto la settimana scorsa la ragazza si è un po' esposta... in pratica lo psicologo ci ha chiesto di descriverci e lei ha detto cose abbastanza gravi.... vedremo ai prossimi incontri cosa succederà!... speriamo che tutto vada x il meglio
 
Larm ha scritto:
che lei è una grande persona (perché se ha la forza di mantenersi in quello stato deve avere sicuramente un carattere potentissimo)
Beh su questo avrei dei dubbi.. credo che la mania della magrezza venga da qualcosa di più profondo del pensiero cosciente di una persona.
 
L

Larm

Ipergorilla ha scritto:
Beh su questo avrei dei dubbi.. credo che la mania della magrezza venga da qualcosa di più profondo del pensiero cosciente di una persona.
E da quando il carattere di una persona è cosciente?
 
Dho! Ieri ho saputo che vomitare porta all'annerimento dei denti dovuto agli acidi gastrici che corrodono lo smalto bianco! Cazzo...quest ann ci voleva!! Stravolge tutti i miei programmi :D
 

Steph

Great Teacher
Mod
Larm ha scritto:
E da quando il carattere di una persona è cosciente?
Beh, il carattere di una persona non può essere definito cosciente, ma neanche potentissimo. Piuttosto si può parlare di forza di volontà potentissima, anche se col passare del tempo l'anoressia la volontà te la annienta. Credo si possa solo dire che in quello stato la ragazza sta sicuramente soffrendo, il dolore è enorme e deve avere davvero un'enorme forza di volontà per tollerare la sua situazione e per andare avanti...

[email protected] ha scritto:
Dho! Ieri ho saputo che vomitare porta all'annerimento dei denti dovuto agli acidi gastrici che corrodono lo smalto bianco! Cazzo...quest ann ci voleva!! Stravolge tutti i miei programmi
Sei deficiente o hai cercato di fare la battuta?
 

Ombra

Dragoran, immer besser!
Admin
IRDG ha scritto:
Beh, il carattere di una persona non può essere definito cosciente, ma neanche potentissimo. Piuttosto si può parlare di forza di volontà potentissima
Trovo le due cosa abbastanza connesse. Un carattere debole mal si abbina ad una volontà forte.

[email protected] ha scritto:
Sono sovrappeso...è diverso!
Il topic sull'obesità è qui a fianco.
 
L

Larm

IRDG ha scritto:
Beh, il carattere di una persona non può essere definito cosciente, ma neanche potentissimo. Piuttosto si può parlare di forza di volontà potentissima, anche se col passare del tempo l'anoressia la volontà te la annienta. Credo si possa solo dire che in quello stato la ragazza sta sicuramente soffrendo, il dolore è enorme e deve avere davvero un'enorme forza di volontà per tollerare la sua situazione e per andare avanti...
Considerando che carattere e volontà sono strettamente correlati (vedi Schopenhauer), il resto vien da sé.
 

Lem

Passante
dav ha scritto:
Salve, ho un piccolo problema (e non solo io ovviamente) con una mia compagna di classe che ultimamente si comporta in modo davvero strano...

L'anno scorso era piuttosto grassottella, dopo l'estate è arrivata a scuola ed era magra.. ma niente di allarmante. Sono passati circa 7 mesi e ci siamo accorti che ormai le si vede la spina dorsale attraverso la maglietta e che ha le cosce grandi come un braccio di una persona normale... Stando tutti i giorni con lei, non è così evidente la differenza che notiamo e poi non ha mai dato segnali di instabilità, non ha mai parlato del fatto che magari possa avere dei problemi relativi al suo aspetto fisico oppure problemi familiari..

Ora, noi non sappiamo a cosa è dovuto questo fatto, però sappiamo che la madre le regge il gioco (perchè anche lei è un tipo strano: ha 60 anni e ne dimostra 25).. mentre il padre è preoccupato e si comporta in modo piuttosto duro (chiede a noi, ad esempio, se mangia quando usciamo fuori a cena) ma comunque lui lavora in una città lontana dalla nostra e non ha modo di stare molto tempo con la figlia.. l'altro giorno ad esempio ci ha detto che è stata portata in ospedale perchè si era tagliata la trachea... la mamma ovviamente ha detto a noi e ai professori che aveva mangiato un osso di pollo ma mi hanno detto che dalla voce si sentiva che era una bugia.. noi pensiamo che abbia provato a rimettere x l'ennesima volta e che si sia fatta male in questo modo.

Naturalmente qualcuno ha provato a parlarci  (anche facendo piccole battute) e lei si è sempre mostrata offesa o quantomeno infastidita...

Conclusione: il problema non si è ancora risolto e la vediamo peggiorare tutti i giorni...

A voi è mai capitato qualcosa di simile? Che avete fatto?
Dav, io ho avuto modo di avere esperienze dirette con una persona anoressica e vorrei esporti un mio parere.

Data la precedente situazione, quando era "grassottella" come tu hai detto, deve aver ricevuto tutta una serie di rimproveri e di regole sbagliate da parte non tanto dei suoi coetanei, ma piùttosto dai suoi genitori. Visto che tu li descrivi come persone che tendono molto all'estetica (la madre) e sono molto autoritari e non tanto presenti (il padre), questo mi ha portato alla conclusione precedente.

Spesso molte persone, per ignoranza, sono convinte che bisogna seguire un certo regime alimentare, o peggio ancora "avere un certo aspetto in proporzione all'età e all'altezza"... Niente di più sbagliato. Purtroppo, spesso, sono i genitori a trasmettere queste false credenze (magari in totale buona fede) e se una persona è molto introversa, sensibile, in un certo senso fragile (e sopratutto ha dei genitori che in parte teme o non vede) rischia di cadere nel vortice dell'anoressia.

Questa ragazza è stata lasciata molto a sè stessa, ignoro i motivi ma la questione rimane questa, e oltre ai fattori precedenti, sicuramente la sua mente ha somatizzato tutta una serie di negatività che la portata a "finire di vivere" (morire) in questo modo, non agendo consapevolmente, ma tutto a livello inconscio...

Il problema in questione non è semplice da risolvere, e si viene a creare dai condizionamenti che si hanno dall'ambiente; è un problema di carattere psicologico e va affrontato come tale: ossia con estrema calma, pazienza e sopratutto cercando di cambiare "l'ambiente" in famiglia. Bisogna avere molta sensibilità ed empatia. Anche voi come classe, cercate di farle trovare una situazione calma, accogliente e coinvolgente. Non dovete mai parlare di questo problema. Mettetevi daccordo anche con gli insegnanti così che anche loro seguano lo stesso modo di fare.

La tua compagna di classe non deve asolutamente ricevere stress, da parte di nessuno. Cercate, quindi di fare in modo che anche i genitori sappiano come fare (magari potete chedere ai professori di organizzare un incontro).

Come detto dal buon Larm: mente e corpo sono due cose che vivono in simbiosi; se l'una stà male, lo stà anche l'altra.  Quindi bisogna prima fare in modo di ripristinare il suo equilibrio interiore, con molta calma e pazienza, solo così  si potrà iniziare il cammino di miglioramento.

Se però è in una fase già molto avanzata, è neccessario l'aiuto di uno psicologo.

Spero di esserti stato d'aiuto e che i miei consigli ti possano tornare utili.

Tienici informati.
 

dav

Passante
Mettetevi daccordo anche con gli insegnanti così che anche loro seguano lo stesso modo di fare.
Perchè esistono le teste di ca?????? E' una cosa incredibile.. la prof di ginnastica le ha messo 6 in pagella e questa mi ha detto su msn che ha pianto tutto il giorno dopo che l'ha visto.... Ma dico io, non lo vedono in che stato è? Poi oltretutto questo voto le ha pregiudicato una certa media e un certo numero di crediti quindi è ancora più demoralizzata. Può quello della prof essere un atteggiamento che mira a qualcosa oppure è la scuola italiana che penalizza chi è anoressico? Lei ha già detto che farà l'esonero x l'anno prossimo
 

Carmageddon

AGE IS JUST A NUMBER
Admin
Riguardo quel 6 in ginnastica: bisogna vedere come rendeva quella ragazza. Anche l'educazione fisica è una materia che va seguita adeguatamente. Non è che siccome la ragazza è anoressica, mo' diventa intoccabile, eh! Rende? Okay. Non rende? O le si fa fare l'esonero fin dall'inizio dell'anno, o prende il voto che merita. Non ci devono essere alunni di serie A e di serie B. Perché avrebbe dovuto prendere 8 come chi si è fatto il mazzo tutto l'anno?

Secondo me la prof ha fatto bene. Quel voto basso lo vedo come un tentativo di 'svegliarla fuori', di spronarla ad uscire da quel tunnel. Che senso ha che si preoccupi degli altri suoi voti se tra poco non riuscirà nemmeno a reggersi in piedi?
 
L

Larm

Carmageddon ha scritto:
Riguardo quel 6 in ginnastica: bisogna vedere come rendeva quella ragazza. Anche l'educazione fisica è una materia che va seguita adeguatamente. Non è che siccome la ragazza è anoressica, mo' diventa intoccabile, eh! Rende? Okay. Non rende? O le si fa fare l'esonero fin dall'inizio dell'anno, o prende il voto che merita. Non ci devono essere alunni di serie A e di serie B. Perché avrebbe dovuto prendere 8 come chi si è fatto il mazzo tutto l'anno?

Secondo me la prof ha fatto bene. Quel voto basso lo vedo come un tentativo di 'svegliarla fuori', di spronarla ad uscire da quel tunnel. Che senso ha che si preoccupi degli altri suoi voti se tra poco non riuscirà nemmeno a reggersi in piedi?
"Rende"? Ma che è, un'investimento in borsa o una studentessa delle superiori?

Mi pare ovvio che la ragazza fosse in una situazione psicofisica particolare che per la maggior parte non dipendeva da lei ma dall'educazione malata recepita da uno dei suoi genitori. Si tratta di capire dunque se questo 6 sia arrivato perché pareggiata con tutti gli altri alunni a livello di rendimento fisico, oppure perché si sia rifiutata d'impegnarsi nelle discipline fisiche. E' logico che in una stessa fascia di età e con gli stessi parametri che non tengono conto della peculiarità di ogni fisico al test di Cooper una persona con un ottimo metabolismo prende naturalmente 9 mentre una in situazioni particolari non riuscirà a prendere più di 7. Se alle superiori ho preso un solo 5 di ginnastica in cinque anni è stato correttamente non perché per la mia stazza fisica non potessi raggiungere la sufficienza, bensì perché in quell'anno non ci ho mai voluto nemmeno provare. Il fatto è che a me questo è successo in prima, quando la cosa non mi pregiudicava la media; poi ho capito che bastava un poco più di impegno e potevo cavarmela senza problemi, aiutato dai docenti che mi avrebbero permesso comunque di avere la sufficienza in qualche modo (prove extra, arrotondamenti ecc).

Ora, se la ragazza ci è rimasta così male, mi pare di capire che non vivesse con tanta felicità quella situazione e che evidentemente era suo interesse prendere voti alti in quella materia. Tantopiù che quel semplice voto, a quanto pare, le deve aver pregiudicato la possibilità di ottenere un credito in più per la maturità.

Può quello della prof essere un atteggiamento che mira a qualcosa oppure è la scuola italiana che penalizza chi è anoressico?
La scuola italiana in genere penalizza chiunque non si adatti ai suoi standard. Si valutano gli studenti come un branco di vacche da latte per l'industria: non importa se una di esse, nutrita in modo particolare e con una certa cura, potrebbe produrre il latte di qualità migliore in assoluto; l'importante è che essa produca una certa quantità di latte, che verrà immediatamente comparata su scala numerica alle altre quantità. Cosa importa se una persona prende l'8 impegnandosi, studiando e dimostrando capacità di rielaborazione e ragionamento, mentre un'altra lo prende recitando le cose a memoria? Agli occhi di tutti restano due voti identici. La quantità dovrebbe essere una manifestazione empirica della qualità, non il contrario. E niente è peggio a mio avviso della ginnastica moderna in questo senso, dove si valutano solamente il tempo che fai alla corsa campestre, i metri percorsi in una gara a tempo, e raramente un professore è abbastanza avveduto da capire che i 15 secondi fatti da un ragazzino obeso negli 80 metri piani valgono migliaia di volte più degli 8 fatti dal calciatore.

Se si vuole fare "educazione fisica" non si può guardare a dei ragazzini come a degli atleti professionisti, ovvero gente che ha scelto di dedicare la propria vita al perfezionamento del corpo al fine di ottenere certi risultati atletici: quelli sì che hanno bisogno di essere valutati per le loro prestazioni, per la loro "rendita" in termini quantitativi. Ma un ragazzino va educato a esercitarsi su se stesso, a guadagnare delle tecniche per capirsi meglio e dunque migliorarsi.

Spingere i ragazzi ad educare il proprio fisico secondo quanto esso permette, non costringerli ad uniformare il loro fisico ad un ideale: è questo ciò che una buona educazione dovrebbe fare, e che quella nostra, intesa con ogni sforzo a creare dei "tipi", dei "personaggi" da inserire come mattoncini Lego nel mondo del lavoro, evita di fare con ogni forza. Si diventa tanto conformi ad uno standard che ci si meraviglia possano esservene altri. L'anoressico, il bulimico, l'obeso e il magrolino sono qualcosa di troppo deviato dal normale perché i professori meno avveduti (cioè purtroppo la maggioranza) possano riconoscervi un modo di trattarli conforme agli schemi ideali che conosce, imparati anch'essi ovviamente ad imbuto (perché l'insegnamento che si può impartire è precisamente quello che è stato ricevuto) senza garantire la possibilità di uno sviluppo personale.

Dobbiamo ricordarci una volta tanto che siamo tutti diversi, e se già due singoli ragazzi tra di loro presenteranno tendenze e differenziazioni marcate (anche se talvolta tentano di coprirle con mode uniformi) figuriamoci in classi di 15 o 20 studenti..
 
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