Anoressia

dav

Passante
Non è che siccome la ragazza è anoressica, mo' diventa intoccabile, eh! Rende? Okay. Non rende? O le si fa fare l'esonero fin dall'inizio dell'anno, o prende il voto che merita. Non ci devono essere alunni di serie A e di serie B. Perché avrebbe dovuto prendere 8 come chi si è fatto il mazzo tutto l'anno?
Guarda che essere anoressici è come avere un braccio rotto e nasconderlo. E in genere se il prof è intelligente non dà 10 a quelli con il fisico perfetto e 2 a quelli che non ce l'hanno. Si tende a valutare di più l'impegno e la frequenza e lei a lezione c'è sempre stata...

E' logico che in una stessa fascia di età e con gli stessi parametri che non tengono conto della peculiarità di ogni fisico al test di Cooper una persona con un ottimo metabolismo prende naturalmente 9 mentre una in situazioni particolari non riuscirà a prendere più di 7. Se alle superiori ho preso un solo 5 di ginnastica in cinque anni è stato correttamente non perché per la mia stazza fisica non potessi raggiungere la sufficienza, bensì perché in quell'anno non ci ho mai voluto nemmeno provare
Io presi 5 e mezzo al test di Cooper... Come molte delle altre attività che si fanno a scuola a ginnastica il mio fisico e la mia preparazione erano poco adeguati a questo tipo di test . Faccio tennis da 8 anni e sono anche discretamente bravo, però nessuno mi ha mai chiesto per vincere una partita di correre delle maratone (nel tennis è inutile talvolta recuperare palle a destra e a manca, tanto anche se le butti di là l'avversario può fare punto in mille modi sfruttando una tua risposta debole)... e tantomeno dare forza ai colpi sfruttando le gambe (la mia incapacità in quest'ultima attività mi è costata un bel 5 a pallacanestro) perchè nel tennis la forza alla palla la dai con il movimento del braccio o con la rotazione del corpo (nel rovescio a 2 mani)... quindi quando lanciavo la palla da pallacanestro la lanciavo con la forza di un braccio e non con la forza delle gambe ... Ora, siccome è impossibile che in una palestra scolastica sia allestito un campo da tennis, spesso il professore ci fa giocare a calcio e per me andrebbe anche bene se non desse nove a quelli che giocano nelle squadre e 5 o 6 a me che faccio altro.

Quest'anno grazie a dio ho fatto parte della squadra di pallavolo della mia classe e siamo arrivati alla finale d'istituto (che comprende sia il classico che lo scientifico) per cui alla fine mi sono preso 8 in pagella...

Perché avrebbe dovuto prendere 8 come chi si è fatto il mazzo tutto l'anno?
Forse perchè anche alle altre materie certe persone che non hanno fatto niente hanno preso lo stesso voto di chi si è fatto il mazzo tutto l'anno. Questa però è tutta un'altra storia....

Lei comunque si è fatta il mazzo... i voti ce li aveva sul registro.. non si era rifiutata di fare le attività..
 

Lem

Passante
Larm ha scritto:
La scuola italiana in genere penalizza chiunque non si adatti ai suoi standard. Si valutano gli studenti come un branco di vacche da latte per l'industria: non importa se una di esse, nutrita in modo particolare e con una certa cura, potrebbe produrre il latte di qualità migliore in assoluto; l'importante è che essa produca una certa quantità di latte, che verrà immediatamente comparata su scala numerica alle altre quantità. Cosa importa se una persona prende l'8 impegnandosi, studiando e dimostrando capacità di rielaborazione e ragionamento, mentre un'altra lo prende recitando le cose a memoria? Agli occhi di tutti restano due voti identici. La quantità dovrebbe essere una manifestazione empirica della qualità, non il contrario. E niente è peggio a mio avviso della ginnastica moderna in questo senso, dove si valutano solamente il tempo che fai alla corsa campestre, i metri percorsi in una gara a tempo, e raramente un professore è abbastanza avveduto da capire che i 15 secondi fatti da un ragazzino obeso negli 80 metri piani valgono migliaia di volte più degli 8 fatti dal calciatore.

Se si vuole fare "educazione fisica" non si può guardare a dei ragazzini come a degli atleti professionisti, ovvero gente che ha scelto di dedicare la propria vita al perfezionamento del corpo al fine di ottenere certi risultati atletici: quelli sì che hanno bisogno di essere valutati per le loro prestazioni, per la loro "rendita" in termini quantitativi. Ma un ragazzino va educato a esercitarsi su se stesso, a guadagnare delle tecniche per capirsi meglio e dunque migliorarsi.

Spingere i ragazzi ad educare il proprio fisico secondo quanto esso permette, non costringerli ad uniformare il loro fisico ad un ideale: è questo ciò che una buona educazione dovrebbe fare, e che quella nostra, intesa con ogni sforzo a creare dei "tipi", dei "personaggi" da inserire come mattoncini Lego nel mondo del lavoro, evita di fare con ogni forza. Si diventa tanto conformi ad uno standard che ci si meraviglia possano esservene altri. L'anoressico, il bulimico, l'obeso e il magrolino sono qualcosa di troppo deviato dal normale perché i professori meno avveduti (cioè purtroppo la maggioranza) possano riconoscervi un modo di trattarli conforme agli schemi ideali che conosce, imparati anch'essi ovviamente ad imbuto (perché l'insegnamento che si può impartire è precisamente quello che è stato ricevuto) senza garantire la possibilità di uno sviluppo personale.

Dobbiamo ricordarci una volta tanto che siamo tutti diversi, e se già due singoli ragazzi tra di loro presenteranno tendenze e differenziazioni marcate (anche se talvolta tentano di coprirle con mode uniformi) figuriamoci in classi di 15 o 20 studenti..
Sono assolutamente daccordo... Insegnare non è cosa per tutti, bisogna esserci portati...Umanamente, e attualmente solo 10 su 1000 lo sono...
 

LIbycocco

Divin Marchese
Io ne sono uscito da solo, informandomi, e chi verrà al pDay potrà rendersene conto... Ma non ero grasso, anzi, era come sfogo.
 

Lem

Passante
Manek ha scritto:
Io ne sono uscito da solo, informandomi, e chi verrà al pDay potrà rendersene conto... Ma non ero grasso, anzi, era come sfogo.
Sei stato in gamba. Hai un carattere forte, una grande forza di volontà e fiducia in te stesso. Purtroppo, però,  ci sono persone più "fragili" che non riescono proprio a fronteggiare problematiche come queste. Come dicevamo, uscire da quel tipo di situazioni, se hai quella "personalità", è più arduo.

Data la tua esperienza, potresti dare qualche consiglio che possa aiutare la compagna di Dav?
 

LIbycocco

Divin Marchese
Lem ha scritto:
Sei stato in gamba. Hai un carattere forte, una grande forza di volontà e fiducia in te stesso. Purtroppo, però,  ci sono persone più "fragili" che non riescono proprio a fronteggiare problematiche come queste. Come dicevamo, uscire da quel tipo di situazioni, se hai quella "personalità", è più arduo.

Data la tua esperienza, potresti dare qualche consiglio che possa aiutare la compagna di Dav?
Io ho una situazione fisica che mi porta spesso e volentieri a baratri di depressione nel modo più assoluto dato che metà delle attività che di norma fa un giovane mi sono precluse fino al compimento di almeno 25 anni. Diciamo che questo è stato forse il momento più brutto (risale all' anno scorso), ma ne sono uscito un pò da solo, un pò con gli amici (la forza più grande che una persona sola può avere). Ho accuratamente evitato il parentado etc.. sarebbero solo capaci di farti ricovere e bene o male non si sono accorti di molto.
 

Lem

Passante
Manek ha scritto:
Io ho una situazione fisica che mi porta spesso e volentieri a baratri di depressione nel modo più assoluto dato che metà delle attività che di norma fa un giovane mi sono precluse fino al compimento di almeno 25 anni. Diciamo che questo è stato forse il momento più brutto (risale all' anno scorso), ma ne sono uscito un pò da solo, un pò con gli amici (la forza più grande che una persona sola può avere). Ho accuratamente evitato il parentado etc.. sarebbero solo capaci di farti ricovere e bene o male non si sono accorti di molto.
Ho capito.

Certo, sono d'accordo con l'idea che spesso il gruppo dei pari, sopratutto gli amici, riesca a fare di più rispetto alla famiglia (che spesso si allarma in maniera spropositata, creando più danni che altro), però è meglio non escluderla mai del tutto.

Nel caso della compagna di Dav, la madre (che a quanto pare non ha una giusta cognizione della realtà) ha piena conoscenza della cosa e, dato il suo carattere, ora potrebbe rappresentare un'ulteriore problema per la compagna in questione...Tu che ne pensi?
 

LIbycocco

Divin Marchese
Penso che se è coscente del problema della figlia dovrebbero fare terapia di famiglia, dato che il problema non è della figlia ma della madre... Comunque è chiaro che poi se il prolema è tuo lo risolvi tu ma se la csa è ben più estesa, è chiaro che va affrontata in tutt' altra maniera.
 

dav

Passante
E' quello che dicevo anch'io... ci vuole uno specialista non per la ragazza ma per i genitori.. per capire come comportarsi. Inoltre noi compagni di classe siamo suoi amici, ma non lo siamo in modo stretto.. Questa ragazza non ha degli amici stretti, tende un po' a isolarsi, o semplicemente a non avere amicizie che vanno oltre la scuola e qualche uscita insieme e questo è uno svantaggio. Comunque lei è una forte e anche intelligente (altrimenti non sarebbe potuta arrivare a tanto) e si vedrà cosa succede nei prossimi mesi...
 

LIbycocco

Divin Marchese
dav ha scritto:
E' quello che dicevo anch'io... ci vuole uno specialista non per la ragazza ma per i genitori.. per capire come comportarsi. Inoltre noi compagni di classe siamo suoi amici, ma non lo siamo in modo stretto.. Questa ragazza non ha degli amici stretti, tende un po' a isolarsi, o semplicemente a non avere amicizie che vanno oltre la scuola e qualche uscita insieme e questo è uno svantaggio. Comunque lei è una forte e anche intelligente (altrimenti non sarebbe potuta arrivare a tanto) e si vedrà cosa succede nei prossimi mesi...
Io ho citato la mia esperienza per porvi un' esempio.. Ogni caso poi è a se.
 
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