Columbine is f'cking back

Iro

Amministratore di condominio
Usa, strage in un campus: morti 32 studenti L'assassino ucciso, Bush scioccato

La polizia ha riferito che vi sono state due diverse sparatorie nel campus della università Virginia tech nel corso della mattinata. La prima è avvenuta nel dormitorio West Ambler Johnston Hall, dove sono alloggiati gli studenti del primo anno, con il bilancio di un morto e di un ferito. Una seconda sparatoria sarebbe avvenuta in un altro settore del campus, a Noris Hall, un edificio dove si tengono lezioni. In questa sparatoria ci sarebbero diversi morti e sarebbero rimasti feriti altri sette studenti. L'incidente ha gettato nel caos il campus con decine di auto della polizia nell'area, compresi agenti dell'Fbi. Ritorna negli States l'incubo de La Columbaine mentre George Bush di dice "inorridito". Nella scuola anche una quindicina di studenti italiani.

E' una vera e propria strage quella che si è verificata nel campus della grande università Virginia Tech: un killer ha ucciso almeno 32 persone, in gran parte studenti, prima di perdere a sua volta la vita. Altre 21 persone sono rimaste ferite. Il massacro, il maggiore mai avvenuto in una università Usa in un attacco del genere, è cominciato poco dopo le sette del mattino. L'emitennet Fox News parla di un bilancio ancora più grave: 32 morti.

LA STRAGE. Manca poco all'inizio delle lezioni quando l'assassino ha aperto il fuoco alla West Ambler Johnston Hall, un dormitorio che ospita circa 900 studenti, uccidendo una persona e ferendone un'altra. Mentre scattava l'allarme nel campus e le autorità ordinavano agli studenti di restare chiusi nei dormitori e negliedifici dove si trovavano, lo sparatore si è spostato in un altro edificio del campus, Norris Hall, dove si tengono lezioni di chimica e di ingegneria. Qui il killer ha aperto il fuoco sulle persone che ha incontrato prima di raggiungere un'aula dove ha sparato contro gli studenti che si trovavano nella stanza. Non è uscito vivo dall'edificio, che era stato circondato dalla polizia. Ma non è ancora chiaro se si sia ucciso o sia stato ucciso dalla polizia. "La nostra università è stata colpita da una tragedia di monumentali proporzioni - ha detto il presidente della Virginia Tech, Charles Steger - La nostra università è sotto shock per questo orrore". Subito dopo la prima sparatoria le autorità avevano cancellato tutte le lezioni mentre decine di vetture della polizia erano giunte nel campus per dare la caccia al responsabile. Secondo alcune testimonianze l'autore della strage stava cercando una ragazza. Una volta entrato nella Norris Hall il killer avrebbe allineato lungo una parete alcune delle persone incontrate uccidendole "stile esecuzione". La Virginia Tech è una delle più grandi università della Virginia con oltre 26 mila studenti. È situata in una regione piena di boschi e di verde ed ha un campus di oltre mille ettari, una estensione notevole anche per lo standard delle grandi università americane. La università si trova a circa 400 chilometri da Washington. Nella strage della Università di Columbine due studenti avevano ucciso altri dodici studenti ed un professore prima di uccidersi, con un bilancio finale di 32 morti. Un portavoce del più vicino ospedale della Virginia ha detto che oltre venti perone sono rimaste ferite nella sparatoria. Almeno uno dei feriti è definito "in condizioni critiche".

LA CASA BIANCA. Il presidente americano George W. Bush ha espresso "orrore" per la vicenda ed espresso le sue condoglianze ai familiari delle vittime. Quella della Virginia Tech è una delle più gravi stragi mai avvenute nei campus americani. Nel 1966 Charls Whitman si era appostato su una torre della Università del Texas, ad Austin, aprendo il fuoco contro la gente 27 piani sotto di lui, uccidendo 15 persone e ferendone altre 31. Tutte le lezioni sono state annullate per il momento alla Virginia Tech mentre consulenti psicologici e spirituali sono stati portati nel campus per parlare agli studenti della università, che sono tutti traumatizzati dall'accaduto. All'inizio dell'anno scolastico, in agosto, le lezioni erano

state annullate alla Virginia Tech perchè un detenuto, dopo avere ucciso due poliziotti, era evaso nei pressi del campus innescando una drammatica caccia all'uomo.

STUDENTI ITALIANI. Si dicono "scioccati dal numero dei morti", raccontano scene di panico, ma anche di efficiente reazione delle forze dell'ordine e concludono che,nonostante tutto, non lasceranno il campus del Virginia Tech. La

piccola pattuglia degli studenti italiani nel politecnico in mezzo ai boschi della Virginia è al sicuro, dopo una mattinata di paura e dopo essere stati testimoni della più grave tragedia nella storia delle università americane. Una quindicina di italiani vivono e studiano nel campus e come migliaia di altri studenti hanno trascorso le ore successive alla sparatoria chiusi nelle camere. Dopo aver rassicurato parenti e amici in Italia, i loro pensieri vanno ora alle vittime e al loro futuro in Virginia. Su quest'ultimo punto, però, sembrano avere pochi dubbi. "Nonostante tutto - dice all'Ansa Marina Cogo, 24 anni,

milanese - considero questo posto un campus sicuro, non credo che quello che è successo mi faccia cambiare idea o decidere di tornare in Italia prima della fine dei miei studi". "Ho fiducia nelle forze dell'ordine, che hanno reagito con grande efficacia e velocità - le fa eco Giancarlo Bordonaro, 28 anni, anche lui di Milano - e non penso certo di andarmene". Marina era nella camera del proprio dormitorio quando è scattato l'allarme, Giancarlo invece stava lasciando la biblioteca, non lontano da dove è avvenuta una delle sparatorie. "C'erano sirene e polizia dovunque - racconta Marina - sono arrivate subito le ambulanze e noi studenti siamo stati immediatamente avvertiti via email dai responsabili dell' università di restare in camera, lontani dalle finestre. Hanno praticamente chiuso l'intero campus in mezz'ora, ci hanno avvertito su cosa fare sia con le email, sia con auto con altoparlanti che giravano tra i dormitori". Giancarlo Bordonaro non ha sentito gli spari, ma racconta scene di grande agitazione nei pressi del suo ufficio subito dopo: "La polizia gridava: 'Via dalle aule, salite sugli autobus!'. Hanno fatto evacuare sui bus chi si trovava nelle zone a rischio e hanno sigillato tutti gli edifici. I ragazzi erano tutti attaccati ai telefonini per avvertire amici e parenti. C'era paura, ma anche ordine e la polizia è stata eccezionale".

America patria di democrazia.
 

Gkx

Admin
mi sembra un po' prematuro parlare della nuova columbine, dato che

a) non si sa ancora chi è il killer

b) non si sa ancora il movente

c) non è un liceo, è un'università

d) il killer sembra sia un asiatico — non so se sia cittadino americano, ma potrebbe comunque essere un "esterno"
 
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