16 anni, suicida per insulti.

Steph

Great Teacher
Mod
TK, SMETTILA DI COPIARMI LA FIRMA O TI CREPO DI MAZZATE.

Ho visto la notizia sui telegiornali. Ho visto i compagni che firmano un quaderno. Cosa pensano di dismotrare con ciò? Che bello piangere lacrime di coccodrillo...

Quoto in tutto e per tutto Carma.
 

Slayer

Rappresentante di classe
Slayer ha scritto:
Carmageddon ha scritto:
Ciò che è accaduto è ovviamente deprecabile, ma il bullismo esiste come minimo fin dai tempi di Cuore. Quel ragazzo avrebbe dovuto scrivere un SMS ai suoi genitori, o toh, alla preside (tanto ormai tutti hanno i numeri di tutti -_-), se proprio non riusciva a parlare.

Non trovo mai ammissibile un suicidio.

E poi fossero questi, i gravi problemi della vita...
A quella età potrebbero essere solo quelli
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Con questo non intendo giustificare il suicidio eh, penso che il suicidio sia una cosa esagerata...
 
Iroquis` ha scritto:
Il ti era in modo generico, ovviamente non intendevo te °_°

Orsacchio l'ho visto a mai dire martedì :*D è il classico personaggio strambo e fasullo del GF.
No no quello nn è fasullo...è genuinamente sfigato al 100% :D -.- (anche se spero che sappia almeno accendere una sauna con la sua laurea in ingegneria areobibimbibam!)

Posso dire di avere un buon rapporto con i miei compagni. Spesso mi confido di più con le ragazze che, mi dispiace per noi, sesso maschile, sono di gran lunga più profonde e mature psicologicamente (in certi ambiti, in altri sono la demenza fatta a genere sessuale, come noi in altri). Spesso vengo dato per ambiguo, ma io puntualmente ribatto dicendo che per ora sono sicuro della mia attrazione per la femme'na!

L'unica maniera per far smettere le voci è lasciarle scivolare, smentirle, e farsi rispettare!
 
No va beh, è vero! Sarà forse perchè le ragazze sanno che non possono essere giudicate negativamente se rispecchiano anche un po' dei loro sentimenti...se un ragazzo ci prova, pam! Ti titolano immediatamente, e non è molto piacevole!

Wolf...ma ti diverti a viaggiare per i forum all'1.46 della notte? Lodo la tua forza di volontà e soprattutto fisica di rimanere sveglio fino a quell'ora! :D
 

AMD

Amministratore di condominio
[email protected] ha scritto:
Wolf...ma ti diverti a viaggiare per i forum all'1.46 della notte? Lodo la tua forza di volontà e soprattutto fisica di rimanere sveglio fino a quell'ora! :D
a quell'ora sn sveglissimo che si gioca a dota ogni sera (venerdì e sabato no naturalmente)
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il problema è che ogni mattina mi alzo uno straccio dall'alto delle mie 4-5 ore di sonno
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...
 
XXXXXXX ha scritto:
a quell'ora sn sveglissimo che si gioca a dota ogni sera (venerdì e sabato no naturalmente)
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il problema è che ogni mattina mi alzo uno straccio dall'alto delle mie 4-5 ore di sonno
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...
XXXXXXX, non voglio provare a decifrare la prima smile (quella rossa)....

Io se nn dormo le mie 7-8 ore affronto la giornata in uno stadio zombiesco! :D Per non parlare delle occhiaie..... -.-

Ricordate di dormire tanto, bimbi!  -.-
 

Wolf

Parroco
[email protected] ha scritto:
No va beh, è vero! Sarà forse perchè le ragazze sanno che non possono essere giudicate negativamente se rispecchiano anche un po' dei loro sentimenti...se un ragazzo ci prova, pam! Ti titolano immediatamente, e non è molto piacevole!

Wolf...ma ti diverti a viaggiare per i forum all'1.46 della notte? Lodo la tua forza di volontà e soprattutto fisica di rimanere sveglio fino a quell'ora! :D
Magari sono tornato da una serata tra amici e ho fatto una capatina veloce qua -.-
 

Steph

Great Teacher
Mod
Iroquis` ha scritto:
Bah, l'italia. [cit]
Sono tornato adesso e ho poco tempo per scrivere una cosa che mi ero dimenticato l'altro giorno...

Non è l'Italia che fa schifo, o almeno non in questo caso. La popolarità, il bullismo, non erano nostri problemi fino a poco tempo fa. Molti giovani di oggi sono influenzati mentalmente da delle cazzate trasmesse in tv, programmi perlopiù americani o comunque stranieri. Sì, perché queste cose sono problemi solo in parte in Italia, l'origine non si ha da noi.

Ah, volevo anche fare una domanda. Il ragazzo si è suicidato perché veniva preso per gay, ma lo era davvero? Che dire, ho navigato su un paio di siti, quelli che ho avuto il tempo di vedere dato che ho fretta, e non è specificato se è stato solo preso in giro come tale o se lo era davvero. Ma perché ve lo sto chiedendo? Perché i gay, perdonatemi, come al solito si sono sentiti minacciati e vittima di tali atteggiamenti. Per carità, lo so benissimo che la discriminazione omosessuale è un argomento vastissimo e spesso trattato ecc, ma qui non si parla di omosessualità, almeno secondo me: qui si tratta delle idee di alcuni giovani oggi, idee che sono state inculcate nella società, che sono partite dalla "moda americana" fino ad arrivare oltre oceano, per avvolgere le menti di tutti i giovani d'oggi.
 

Iro

Amministratore di condominio
Ma si può dire che è maggiormente TRA noi. Ste cose succedono sempre qui.
 

Steph

Great Teacher
Mod
Nessuno ha mai visto Thirteen? O anche un qualsiasi telefilm americano: viene citata sempre almeno una volta la parola "popolarità" o "cheer leader".

I suicidi non avvengono maggiormente in Italia, ahimé oltre i giovani che si ubriacano e vanno a 180km/h ci sono anche quelli che la vogliono finire. Non è una cosa italiana...
 

Iro

Amministratore di condominio
non parlavo del suicidio, ma della catena in generale, oltre a fatti che c'entrano poco col topic.
 
IRDG ha scritto:
Nessuno ha mai visto Thirteen? O anche un qualsiasi telefilm americano: viene citata sempre almeno una volta la parola "popolarità" o "cheer leader".
Beh, l'ambiente scolastico americano è di gran lunga più pressante di quello Italiano e in generale Europeo. In America o sei popolare, o sei fuori. E' così deprimente, più che altro perchè poi si creano tanti piccoli automi che vanno a costituire la così tanto discussa "società americana", fatta soprattutto di eccessi (basti guardare gli americanissimo Spring Breaks).
 
L

Larm

[email protected] ha scritto:
Beh, l'ambiente scolastico americano è di gran lunga più pressante di quello Italiano e in generale Europeo. In America o sei popolare, o sei fuori. E' così deprimente, più che altro perchè poi si creano tanti piccoli automi che vanno a costituire la così tanto discussa "società americana", fatta soprattutto di eccessi (basti guardare gli americanissimo Spring Breaks).
A dir la verità non credo di poter pensare un ambiente scolastico più "pressante" sugli individui di quello dove sei costretto a gareggiare e competere coi voti e con la capacità mostrarsi dei propri compagni di classe, e dove se non sei adatto a quel gruppo di persone o non sviluppi forti capacità d'adattamento e autodifesa sei costretto perlopiù a passare la giovinezza nella triste consapevolezza di starla del tutto sprecando in un luogo che non ti rappresenta né ti soddisfa per nulla. Alias l'istruzione italiana pre-universitaria, fonte ed espressione suprema del dissidio campanilistico tra i gruppi sociali del nostro paese.

Perlomeno all'interno delle scuole americane, potendo ogni studente scegliere le proprie materie ed essendo ogni lezione frequentata da gente diversa dalle altre, la logica del gruppo viene abolita o molto ridimensionata in favore di una "spersonalizzazione" dell'insegnamento (buona o cattiva questa possa diventare). La logica del gruppo può spostarsi dalla classe alla high school, ma perlomeno all'interno di un ambiente così vasto senti meno forte il giudizio degli altri su di te ed ognuno tende (per fortuna) a farsi un po' i cazzacci propri.

Poi non ti insegnano una sega e spendi 10 volte rispetto all'Italia, ma è un altro discorso.
 
Larm ha scritto:
A dir la verità non credo di poter pensare un ambiente scolastico più "pressante" sugli individui di quello dove sei costretto a gareggiare e competere coi voti e con la capacità mostrarsi dei propri compagni di classe, e dove se non sei adatto a quel gruppo di persone o non sviluppi forti capacità d'adattamento e autodifesa sei costretto perlopiù a passare la giovinezza nella triste consapevolezza di starla del tutto sprecando in un luogo che non ti rappresenta né ti soddisfa per nulla. Alias l'istruzione italiana pre-universitaria, fonte ed espressione suprema del dissidio campanilistico tra i gruppi sociali del nostro paese.

Perlomeno all'interno delle scuole americane, potendo ogni studente scegliere le proprie materie ed essendo ogni lezione frequentata da gente diversa dalle altre, la logica del gruppo viene abolita o molto ridimensionata in favore di una "spersonalizzazione" dell'insegnamento (buona o cattiva questa possa diventare). La logica del gruppo può spostarsi dalla classe alla high school, ma perlomeno all'interno di un ambiente così vasto senti meno forte il giudizio degli altri su di te ed ognuno tende (per fortuna) a farsi un po' i cazzacci propri.

Poi non ti insegnano una sega e spendi 10 volte rispetto all'Italia, ma è un altro discorso.
Ecco, così mi hai un po' scombussolato l'ordinamento della scuola americana. Com è strutturata?

Per esperienza personale posso dirti che la scuola italiana non è poi così tanto male. In primo luogo (come dici tu) per il contenuto dell'insegnamento, ma poi anche perchè è molto più diluito il fattore dei compagni. Nella mia scuola esistono tantissime alternative, in tutte le classi. C'è sempre il compagno House, quello Rock, quello Pop, quello Hip Hop o quello Alternativo e Metallaro. C'è sempre quello che viene con l'auto del padre dal centro, e quello che prende il tram dalla più remota e malfamata periferia (alias: io). Insomma: per me c'è più libera scelta di aggregarsi a un "gruppo scolastico" perchè gli italiani sono diversi, e spesso amano la diversità.

Edit: Esistono purtroppo sempre, in tutte le società, molte persone che la diversità la odiano e che cercano di emarginarla.
 
L

Larm

[email protected] ha scritto:
Ecco, così mi hai un po' scombussolato l'ordinamento della scuola americana. Com è strutturata?
In America gli studenti delle high school hanno la possibilità, oltre ovviamente ad una serie di insegnamenti di base, di potersi organizzare il proprio curriculum di studi in modo più o meno autonomo tra una vasta possibilità di scelte. Mentre insomma da noi se un tipo di studi non è fatto per te devi cambiare scuola - cosa che ovviamente nessuno ti consiglia di fare, poiché perderebbe uno studente e dunque i soldi per il proprio finanziamento - lì trovi tutti gli indirizzi differenti in uno stesso luogo, peraltro spaziando anche in discipline come il canto corale, la culinaria, la fotografia ecc.

Pensavo fossero comunque cose che appaiono anche nei telefilm, gli studenti sono nelle stesse classi solo se hanno le stesse lezioni, altrimenti tutto si svolge sempre tra gli armadietti, le mense e i campi sportivi.

Per esperienza personale posso dirti che la scuola italiana non è poi così tanto male. In primo luogo (come dici tu) per il contenuto dell'insegnamento, ma poi anche perchè è molto più diluito il fattore dei compagni. Nella mia scuola esistono tantissime alternative, in tutte le classi. C'è sempre il compagno House, quello Rock, quello Pop, quello Hip Hop o quello Alternativo e Metallaro.
Anche se esistono tipologie diverse di persone, all'interno della classe si gareggia tutti l'uno contro l'altro per un medesimo scopo, ci si confronta a vicenda e ci si guarda con accidia e con diffidenza, parlando spesso ognuno alle spalle dell'altro.

Insomma: per me c'è più libera scelta di aggregarsi a un "gruppo scolastico" perchè gli italiani sono diversi, e spesso amano la diversità.
Quale libertà c'è se sei costretto a stare dalle 30 alle 40 ore alla settimana per 5 anni in classe con gente che ti è estremamente distante per sensibilità e attitudini? Hai libertà solo fuori da scuola, perché l'ambiente scolastico in Italia è ancora un dispositivo di controllo sotto stretta sorveglianza che in una società moderna dovrebbe essere abolito da almeno 50 anni.

Per quanto sia corretto imparare a convivere assieme anche alle persone che a pelle non si sopportano, la scuola italiana non fa davvero nulla per dare questo insegnamento agli studenti: mette semplicemente lì un tizio (insegnante) che eroga un servizio (insegna cose e dà voti), senza incentivare la crescita individuale di nessuno - tantomeno incentivano gli insegnanti, che per com'è fatto il sistema non sono minimamente motivati a dare agli studenti qualcosa. Si mette semplicemente un sacco di gente a caso nello stesso luogo e la si valuta con un unico metro di giudizio, cosicché a livello di studi emerge solo chi ha già sviluppato un suo metodo e/o ha un buon rapporto con i professori, e a livello di interrelazioni emerge solo chi ha già guadagnato più capacità di mostrarsi in pubblico.

Siamo ancora a livello di lotta per l'esistenza, una lotta peraltro nemmeno lasciata libera di svilupparsi per sé ma sempre rigidamente controllata da un sistema centrale.

In quest'ottica è logico - anzi, direi automatico - che se uno studente non entra nel gruppo, o guadagna a forza dei metodi razionali per giustificare e vivere la cosa o, se non è abbastanza forte, si abbatte e finisce per ammazzarsi.

Ma ovviamente tutto ciò è colpa del bullismo che impera, non del sistema che non funziona. Perché mai risalire dagli effetti alle cause? Fossimo matti se dopo secoli di noia statica e antivitale si muovesse qualcosa.
 
Larm ha scritto:
Anche se esistono tipologie diverse di persone, all'interno della classe si gareggia tutti l'uno contro l'altro per un medesimo scopo, ci si confronta a vicenda e ci si guarda con accidia e con diffidenza, parlando spesso ognuno alle spalle dell'altro.
Magari questa può essere stata la tua esperienza, ma io ti posso assicurare che non esiste nella MIA classe una competizione a questi livelli. Siamo ragazzi che vanno alle superiore dai 14 anni ai 19, cribbio! Non siamo degli acidi businessmen che fanno a gara a chi sputtana di più l'altro per ottenere la promozione! E'ovvio che nella vita ci siano persone a cui non vanno a genio e che esprimono il loro disappunto per te sparlandoti dietro, ma questo non significa che tutto il mondo sia così. Queste esperienze servono anche a insegnarti a selezionare chi è adatto a te e ti merita e chi no. E' un insegnamento di vita. La nostra esistenza non sarà sempre rose e fiori, per nessuno, e sono proprio queste difficoltà che s'incontrano nell'adolescenza a farci crescere realmente.

Larm ha scritto:
Quale libertà c'è se sei costretto a stare dalle 30 alle 40 ore alla settimana per 5 anni in classe con gente che ti è estremamente distante per sensibilità e attitudini? Hai libertà solo fuori da scuola, perché l'ambiente scolastico in Italia è ancora un dispositivo di controllo sotto stretta sorveglianza che in una società moderna dovrebbe essere abolito da almeno 50 anni.
Si ma credi che altrove non sia così? In qualunque posto tu vada, sarai costretto a stare un tot di ore con persone che odi e che ti sono ostili. Il mondo del lavoro è fatto di queste cose!

E poi ti ripeto: non siamo tutti uguali, fortunatamente! Troverai sempre qualche alternativa al noioso "modello" cool della classe. Però ti devi lanciare, "scoprire" i tuoi compagni; stare chiusi in sé stessi e nelle proprie convinzioni negative verso la società non porta di sicuro a buoni risultati!

Sul sistema scolastico italiano antiquato ti do ragione. Pensa troppo a formare intellettualmente i ragazzi, senza tener conto della loro fragilità emotiva, che spesso li porta anche a sbilanciarsi verso le scelte sbagliate, trascurando la stessa scuola.

Però già il fatto che in molte scuole ci sia la disponibilità di uno sportello di ascolto libero e gratis con alcuni psicologi è un passo avanti! Bisogna aver pazienza, si sa che l'Italia in fatto d'innovazioni...è famosa per la sua lentezza.
 
L

Larm

[email protected] ha scritto:
Magari questa può essere stata la tua esperienza, ma io ti posso assicurare che non esiste nella MIA classe una competizione a questi livelli. Siamo ragazzi che vanno alle superiore dai 14 anni ai 19, cribbio! Non siamo degli acidi businessmen che fanno a gara a chi sputtana di più l'altro per ottenere la promozione! E'ovvio che nella vita ci siano persone a cui non vanno a genio e che esprimono il loro disappunto per te sparlandoti dietro, ma questo non significa che tutto il mondo sia così. Queste esperienze servono anche a insegnarti a selezionare chi è adatto a te e ti merita e chi no. E' un insegnamento di vita. La nostra esistenza non sarà sempre rose e fiori, per nessuno, e sono proprio queste difficoltà che s'incontrano nell'adolescenza a farci crescere realmente.
Come già detto sono d'accordo sul fatto che abbia un intrinseco valore pedagogico l'imparare a stare con gli altri anche se non li si sopporta, ma esistono comunque dei limiti. Per quanto uno scoiattolo rinchiuso in una gabbia di lupi possa diventare agile e scaltro, se non ha spazio di movimento prima o poi verrà sbranato. Le alternative sono o imparare a cammuffarsi da orso, oppure dargli la possibilità di andare in una gabbia dove potrà trovare qualcuno che lo supporta nella sua battaglia di vita. E se nessuno ti apre la gabbia, o nessuno ti insegna l'arte del camaleonte, prima di ottenere qualcosa dalla vita dovrai farti molto male.

Si ma credi che altrove non sia così? In qualunque posto tu vada, sarai costretto a stare un tot di ore con persone che odi e che ti sono ostili. Il mondo del lavoro è fatto di queste cose!
Il problema è che non ti insegnano a convivere e collaborare con gli altri, bensì a tollerarli finché non te ne uscirai dalla scuola in cui ti tengono dentro a forza. Le superiori in Italia sono portate a mandare avanti gli studenti a calci e farli uscire dopo anni con 60/100 pur di tenerseli dentro il più possibile e guadagnare i soldi della tassa d'iscrizione. Non c'è alcuna differenza tra un'azienda e un liceo italiano: stessa totale disumanizzazione delle persone.

Sul sistema scolastico italiano antiquato ti do ragione. Pensa troppo a formare intellettualmente i ragazzi, senza tener conto della loro fragilità emotiva, che spesso li porta anche a sbilanciarsi verso le scelte sbagliate, trascurando la stessa scuola.Però già il fatto che in molte scuole ci sia la disponibilità di uno sportello di ascolto libero e gratis con alcuni psicologi è un passo avanti! Bisogna aver pazienza, si sa che l'Italia in fatto d'innovazioni...è famosa per la sua lentezza.
Lo sportello d'aiuto psicologico in questi contesti non aiuta, anzi garantisce solo ai ragazzi di venir emarginati ancora di più perché bollati come "malati" o necessitanti di aiuto da quelli che hanno avuto la fortuna di non averne alcun bisogno.
 

Slayer

Rappresentante di classe
[email protected] ha scritto:
Magari questa può essere stata la tua esperienza, ma io ti posso assicurare che non esiste nella MIA classe una competizione a questi livelli. Siamo ragazzi che vanno alle superiore dai 14 anni ai 19, cribbio! Non siamo degli acidi businessmen che fanno a gara a chi sputtana di più l'altro per ottenere la promozione! E'ovvio che nella vita ci siano persone a cui non vanno a genio e che esprimono il loro disappunto per te sparlandoti dietro, ma questo non significa che tutto il mondo sia così. Queste esperienze servono anche a insegnarti a selezionare chi è adatto a te e ti merita e chi no. E' un insegnamento di vita. La nostra esistenza non sarà sempre rose e fiori, per nessuno, e sono proprio queste difficoltà che s'incontrano nell'adolescenza a farci crescere realmente.
Scusa se mi intrometto, ma se loro ti sparlano alle spalle, tu come fai ad essere sicuro che non lo facciano?
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E poi al giorno d'oggi, è buffo dirlo, è normale che la gente ti sparli dietri.

Vuoi un esempio?

Interrogano te e un tuo compagno in Matematica, tu prendi 7 e lui prende 5.

Tu sei davvero convinto che quel tuo compagno non pensi neanche per un attimo "Guarda te quel leccaculo che ha preso 7, quello mica è intelligente, quello è solo un leccaculo di merda"

(Scusate, ma la frase andava scritta così, senza censure :D )

Ne sei davvero certo?

E' ovvio che se si parla di uno con cui hai stretto un rapporto non lo farà (e non ne sarei sicuro al 100%), ma se interroga te e uno che la massimo vi dite "ciao" quando vi vedete...
 

Steph

Great Teacher
Mod
Slayer ha scritto:
Interrogano te e un tuo compagno in Matematica, tu prendi 7 e lui prende 5.

Tu sei davvero convinto che quel tuo compagno non pensi neanche per un attimo "Guarda te quel leccaculo che ha preso 7, quello mica è intelligente, quello è solo un leccaculo di merda"
La maturità sta nel giudicare se stessi, se io non studio e prendo 5 non posso incazzarmi con uno che magari ha studiato e prende 7, se invece il prof fa preferenze, quello è un altro discorso, e quello che sbaglia è il prof, non l'alunno che ha preso 7.
 

Syrio

AppesitÃ
Bah.

Francamente questa storia mi ha fatto venire in mente il commento di beppe grillo su le malattie e le "non-malattie" fatto nel suo ultimo tour nel 2005.

Ora non ripeterò le parole, ne esprimerò le stesse sue opinioni ma dico solo che queste persone non si sono autogenerate.

Sono, imho, creati dalla standardizzazione dell'essere umano che deve essere in un certo modo per essere accettato in un gruppo di persone.

Appena un "newbie" cerca di addentrarcisi viene letteralmente scannerizzato e, se non rispetta i prerequisiti del essere umano "standard" viene cacciato dal gruppo.

Ora questo genera 3 tipi di persone:

-Adattati: Che non rispettano più loro stessi e si adattano a quello che fà il gruppo.

-Cercatori: Coloro che se ne fregano e vanno alla ricerca di altri gruppi.

-Depressi: Che, se non hanno una spalla su cui appoggiarsi fanno la fine della persona di cui si parla nel topic.

Ora l'ultima categoria non dovrebbe esistere, ma è anch'essa frutto della moda di lasciar perdere tutto se non si centra l'obiettivo...

Insomma siamo dei cazzo di schiavi della società moderna e non sappiamo fare altro che selezionare i nostri simili in base a criteri assurdi.

E devo dire che anch'io l'ho fatto, l'ho subito, e l'ho rifatto.
 
Larm ha scritto:
Lo sportello d'aiuto psicologico in questi contesti non aiuta, anzi garantisce solo ai ragazzi di venir emarginati ancora di più perché bollati come "malati" o necessitanti di aiuto da quelli che hanno avuto la fortuna di non averne alcun bisogno.
Non la vedrei così...

Io ogni lunedì puntualmente in 4a ora vado dalla psicologa della scuola. E' semplicmente una figura di ascolto nei momenti difficili che ti aiuta ad analizzare problemi che magari non hai voglia di condividere con altre persone. Anch io non sono sempre stato propenso allo psicologo, più che altro perchè avevo GIA' le figure di riferimento con cui parlare e perchè essendo testardo di mio, pensavo di poter risolvere tutto da me. Ci sono però situazioni che ci spaventano così tanto che, pur di non affrontarle con persone che pensiamo potremmo deludere in qualche modo, non risolviamo proprio. Tanto vale quindi confidarsi con una persona  sconosciuta che però ha la capacità di darci un'analisi dettagliata del nostro problema e quindi risposte mirate.

Questo non vuol dire che si è "pazzi", e se qualcuno mi crede tale, io lo smentisco e li faccio capire che ho le mie ragioni.

Slayer ha scritto:
Interrogano te e un tuo compagno in Matematica, tu prendi 7 e lui prende 5.

Tu sei davvero convinto che quel tuo compagno non pensi neanche per un attimo "Guarda te quel leccaculo che ha preso 7, quello mica è intelligente, quello è solo un leccaculo di merda"

(Scusate, ma la frase andava scritta così, senza censure :D )

Ne sei davvero certo?

E' ovvio che se si parla di uno con cui hai stretto un rapporto non lo farà (e non ne sarei sicuro al 100%), ma se interroga te e uno che la massimo vi dite "ciao" quando vi vedete...
Ma è certo che ci saranno sempre episodi del genere, però come dice IRDG

IRDG ha scritto:
La maturità sta nel giudicare se stessi.
E se questa maturità non si manifesta nei tuo compagni, allora non considerarli. L'invidia è purtroppo una spina del genere umano!

Slayer ha scritto:
Scusa se mi intrometto, ma se loro ti sparlano alle spalle, tu come fai ad essere sicuro che non lo facciano?
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E poi al giorno d'oggi, è buffo dirlo, è normale che la gente ti sparli dietri.
Slayer, io ho una speciale politica riguardo le voci dietro le spalle. Quando conosco bene una persona, per esempio motli dei miei compagni dopo due anni, capisco subito quali persone potenzialmente "mi sparlano dietro" e quali no. Ovviamente comparate le persone andrò a confidarmi con chi so mi ascolterà senza criticarmi alle spalle. Mentre quelle che lo fanno, non meriteranno la mia attenzione. Ho imparato a convivere con gli "sparlamenti". La cosa migliore è considerare quelli sensati e magari cambiare, e far scivolare quelli acidi e senza fondamento, perchè qualunque cosa tu possa fare per la società, ci sarà sempre quella parte che ti criticherà solo perchè è la cosa più immediata e semplice da fare.

Io? Io non sparlo dietro, preferisco dire le cose che penso in faccia alla gente. E' di gran lunga la cosa migliore, spesso però ti porta a usare talmente tanto questa modalità, che rischi di ferire atrocemente una persona.
 

Slayer

Rappresentante di classe
IRDG ha scritto:
La maturità sta nel giudicare se stessi, se io non studio e prendo 5 non posso incazzarmi con uno che magari ha studiato e prende 7, se invece il prof fa preferenze, quello è un altro discorso, e quello che sbaglia è il prof, non l'alunno che ha preso 7.
Come ha detto Lukka, però, questo può succedere.

Si tratta semplicemente di invidia.

E comunque, sempre nell'ottica dell'invidia, se uno prende sempre 8 è il preferito del prof, così come chi prende sempre 5 lo prende perchè è stato preso di mira
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Poi la situazione degenera quando accadono tipo che uno se ne esce "E in base a cosa lui ha preso 7 e io 5?!" con il classico tono di sfida.

Insomma, nella mia scuola è successo che un mio compagno di classe, dopo che il prof di ed. fisica gli aveva messo la nota perchè era stato fuori tutta l'ora (e poi si è scoperto che aveva passato l'ora a chiacchierare con il bidello), se ne è uscito dicendogli "Lei è un buffone e campa sui miei soldi"

Il professore gli ha messo un'altra nota e l'ha portato dal preside proponendo una sospensione.

Beh, sapete cosa ha fatto il preside? Ha detto che ci doveva pensare, e, dopo 3 mesi, ci sta ancora pensado °°

Questo perchè la madre di questo è rappresentante del consiglio d'istituto.

Quindi, se la scuola non difende e non fa rispettare i professori, come possiamo pretendere che difenda gli alunni che la frequentano?
 
Ultima modifica di un moderatore:

MC5

n00b ante litteram
quello che sto per dire è un po' OT e andava detto un po' di post fa:

[iMHO]ma voi veramente credete che l'Italia sia veramente l'unico paese in cui ci siano questi problemi e in queste proporzioni?

gli altri paesi potranno essere migliori di noi in svariate cose, ma è normale, come una persona normale ha i suoi problemi e in genere non è meglio di altri, così anche l'Italia, che però ad ogni minimo problema si fa venire le crisi di inferiorità...

cioè secondo voi in america non si suicida nessun ragazzo????[/iMHO]
 
Slayer ha scritto:
Quindi, se la scuola non difende e non fa rispettare i professori, come possiamo pretendere che difenda gli alunni che la frequentano?
I raccomandati ci sono e ci saranno sempre Slayer, ahimé.

Il sistema della scuola è molto grande, e sono altrettanto grandi i problemi che si vengono a creare al suo interno. Un'istituzione che funzioni bene è un'utopia. La situazione problematica cambia comunque tantissimo da zona a zona. Ti posso dire che tra la mia scuola (Milano) e quella di cui mi racconta mio cugino (Canosa di Puglia, Bari), c'è una spaventosa differenza. Con questo non voglio fare la parte del leghista incallito, però tra Nord e Sud Italia le problematiche sono affrontate in diverse maniere. Al Sud, dal quadro che mi è stato proposto fin ora, si tralasciano parecchie cose e si chiude un occhio per troppi episodi di negligenza. Al Nord, non azzardo a dire per quali motivi onde evitare incomprensioni, il fattore del rapporto tra i compagni è più sentito. Se si va dallo psicologo, solo una persona su 10 ti dirà che sei pazzo, se ti vesti da darkettone, al massimo 2 persone su 10 ti criticheranno. So che può non apparire così, ma io credo che al Nord la diversità sia ben accetta di più rispetto al Sud.

E' anche vero che poi ci si mettono quei decerebrati dei leghisti che danno a pensare l'opposto...
 
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