Le malattie mentali.

Charmy

Dalla Luna.
Buonasera, apro questo topic per sapere un po' la vostra opinione sull'argomento "malattie mentali", mi spiego meglio.

Trovo sempre più gente che per definire comportamenti anomali o "strani" utilizzano la solita frase "ma questo/a è pazzo/a"; in compenso trovo sempre più gente che di questi comportamenti ne ha più spesso di un tempo.

Trovo sbagliato il fatto che se una persona ha una patologia mentale si debba vergognare a dirlo e trovo ridicolo che alcune persone associno le prime alla pazzia e quindi al pericolo, come se tutti quelli che hanno una patologia mentale siano dei pericoli pubblici.

Credo ci sia molta disinformazione a riguardo.

E voi? Che ne pensate? Quando qualcuno vi dice di essere malato mentale voi come la prendete? Quanto conoscete di questo argomento? Avete delle esperienze da raccontare?

E basta...non son molto brava a scrivere quindi finisco qui e spero si sia capito il punto del discorso.
 

Devil93™

More then devilish
Beh, io soffro di ansia e di attacchi di panico, chi li ha sperimentati su se stesso sa quanto sia facile venire fraintesi nei gesti/comportamenti o non riuscire a spiegare quello che succede in quei momenti risultando, appunto, "pazzo".
 

Carmageddon

AGE IS JUST A NUMBER
Admin
1) Trovo sempre più gente che per definire comportamenti anomali o "strani" utilizzano la solita frase "ma questo/a è pazzo/a"; in compenso trovo sempre più gente che di questi comportamenti ne ha più spesso di un tempo.

2) Trovo sbagliato il fatto che se una persona ha una patologia mentale si debba vergognare a dirlo

3) e trovo ridicolo che alcune persone associno le prime alla pazzia e quindi al pericolo, come se tutti quelli che hanno una patologia mentale siano dei pericoli pubblici.

4) Credo ci sia molta disinformazione a riguardo.
1) è un semplice modo di dire, che si usa da decenni, nulla di strano;

"gente che ha più spesso questi comportamenti di un tempo" ? Uhm... Nessuno di noi ha statistiche così ampie alla mano. Occhio a non farti ingannare dalla solita enfasi che dànno i media odierni: sembra tutto così "di più" rispetto ad un tempo, ma è solo perché abbiamo TV, internet e telefonini che ci rimbalzano mille cose tutti i momenti della giornata...

2) Eeeh anche qui non è facile: alcuni non si fanno problemi, ma molte persone proprio non ce la fanno ad ammettere i propri problemi, anche un piccolo sovrappeso di 5 kg., figuriamoci quelli più gravi...

3) Come già detto al punto 1), il linguaggio è infarcito di modi di dire, che non sono detti per cattiveria, ma per abitudini assocuative, un po' come dire che i gatti mangiano i topi, quando oramai oggigiorno si può dire che non sia più vero, e anzi, a momenti ci giocano assieme xd

4) Nah, più che disinformazione, è semplicemente leggerezza espressiva.
 

Lucanik

SIC PARVIS BARBA 1991-2079
se psichiatria fosse stato un corso di studi a parte (come odontoiatria, per intenderci) avrei sicuramente studiato quello all'università...l'argomento m'interessa parecchio, tant'è che sono un autodidatta, ma evidentemente - al contempo - non abbastanza da farmi superare il blocco mentale dell'iscrizione a medicina
 
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gGiova

e-ehi.
La "pazzia" è sempre relativa e soggetta a punti di vista. A seconda di chi sta a guardare, sono etichettabili come deviati mentalmente:

-  i gay;
- gli amanti dell'intrattenimento giapponese;
- i gamer;
- i praticanti di sport estremi;

Son davvero quattro esempi buttati lì, ma è per far intendere come nel giudizio umano tutto è soggettivo. Frasi come "ma quello è pazzo!" non vanno prese troppo sul serio in quanto sono sempre relative all'opinione personale di chi le dice, e spesso sono anche intrise di ironia e poca serietà.

Ovviamente tutto ciò non include le patologie vere, che sono un discorso completamente a parte, ma lì mi è capitato raramente di sentir parlare di pazzia. Si parla, al massimo, di malattia.
 

Charmy

Dalla Luna.
La frase "questo è pazzo"deve essere intesa in un contesto dove si sta parlando di malattia mentale. Esempio:

"sono bipolare"

"Ah, quindi sei matto?"

Quello che intendo io è associare la parola pazzia a qualunque genere di malattia mentale capiti a portata di mano.

Ovvio che la frase sopracitata è leggerezza espressiva in certi ambiti, ma non in questo.

Poi io ho aperto il topic proprio per sapere le varie opinioni : )
 
A: "sono bipolare"

B: "Ah, quindi sei matto?"
Beh, ma cosa stai rimarcando esattamente? La scortesia di B? Perché quella ci sarebbe anche se avesse usato un termine diverso: pensa se avesse risposto "Ah, quindi sei un malato di mente?". E' una domanda oziosa, che non presuppone niente di buono, il problema non è la terminologia.

Sì, una persona bipolare è malata di mente (quindi, in qualche definizione del dizionario, matto/a). Lo stesso una persona patologicamente ansiosa, depressa o psicotica. Fra l'altro, il fatto di definire una persona matta o pazza non implica che la si consideri pericolosa. La psichiatria è una scienza relativamente oscura anche adesso, e molti termini del linguaggio comune (come pazzia, melanconia ecc. ecc.) erano semplicemente vecchi termini medici, che chiaramente erano usati più o meno a casaccio, visto che la psichiatria era una scienza totalmente occulta e non esisteva un modo sistematico di analizzare la malattia psichica del paziente.

Non capisco nemmeno "lamentarsi" del fatto che la gente non vada in giro a sbandierare i propri problemi di salute... Secondo questo ragionamento, anche le persone con l'asma, il diabete o l'AIDS dovrebbero andare in giro appendendo manifesti? Ci sono cose private, che la gente ha tutto il diritto di non condividere con gli altri. 
 

Charmy

Dalla Luna.
No. Non intendo questo.

Col termine "matto" riassumo il modo in cui la gente (non tutti ovviamente, ma quasi) intenda quella parola. Ovvero, sei matto è uguale a pericoloso, quindi si ha timore di avere interazioni con lui/lei.

E soprattutto non sto dicendo che bisogna andare in giro col megafono urlando "HO UNA MALATTIA MENTALE GENTEEE" con tanto di carro commemorativo, dico solo che a causa dei pregiudizi delle persone a volte non si è così liberi di essere """"se stessi""".

se tu dici a qualcuno che hai l'asma fa un effetto diverso dal dire "sono schizofrenico".

quanta puntiglieria madò
 

CiaobyDany

あなたと見る絶望は あなた無しの希望など霞むほど輝くから
Wiki
Sinceramente sono d'accordo con TD. Alla fine si tratta di qualcosa di piuttosto intimo. Poi certo, in effetti in molti se scoprono che hai disturbi mentali potrebbero cambiare atteggiamento nei tuoi confronti, questo è sbagliato. Ma ad esempio, io di un mio amico ho scoperto dopo anni che prende tranquillanti o un altro tipo di psicofarmaco che non ricordo. Non ho mai insistito al riguardo perché alla fine è affare suo.

Comunque, per intendersi, uno non è che vada in giro a raccontare le proprie malattie, se questo è inutile. Un esempio banale che mi possa venire in mente sono i ragazzi con fimosi che sono stati circoncisi. Trovo obiettivamente difficile venire a scoprire se qualcuno sia circonciso o no, a meno che non ci finisci a letto. E non si tratta di nulla di strano o imbarazzante o che ti possa debilitare in qualche modo. Semplicemente non ha senso che un tizio a caso se ne esca durante una conversazione che x anni prima è stato circonciso. Allo stesso modo, non vedo che senso abbia dire "sono schizofrenico". Cioè, ok, figo, e a me? Come può questa informazione cambiare il rapporto tra noi due?
 

Lucanik

SIC PARVIS BARBA 1991-2079
a quanto ne so la schizofrenia non sarebbe neanche troppo inquietante come disturbo mentale, se non altro perchè non pericolosa per gli altri; ma - ad esempio - quando si ha davanti una persona che soffre di frequenti & violenti attacchi d'ira un minimo di cautela è quantomeno giustificato/a...o no?
 
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Lucanik

SIC PARVIS BARBA 1991-2079
è verissimo invece x:
nel giro di pochi giorni - mica mesi/anni - sei passato dallo stalkerarmi per aprire PCF Canta allo sparire dal forum; soltanto recentemente sei tornato più o meno attivo

ma, Charmy, nonostante ciò ho interazioni eccome con lui...ed anzi ci sono persino uscito assieme due volte (non erano appuntamenti galanti, eh)
 
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Charmy

Dalla Luna.
Il punto del discorso non è "ommiodio devo dire assolutamente a tutti che ho una malattia mentale è mio dovere farlo Gesù salvami" 

No.

Il punto è che certe e sottolineo certe persone quando vengono a scoprire che l'altra persona con cui interloquia (?) ha qualche disturbo psichico a volte sottolineo a volte potrebbe avere vari pregiudizi.

Detto questo, così acquietiamo le acque, a me interessa molto l'argomento in questione, tipo mi piacerebbe conoscere uno schizofrenico per vedere come si approccia a determinate cose

E niente, torno in vomitoteca.

: ' )
 

Mr Ponty

漱石
A detta di molti io soffro di disturbo della personalità. 

Vuoi sapere una cosa? 

Non è vero. 
concordo sul fatto che non sia vero.

Comunque, il concetto di pazzia è spesso mal visto per il semplice motivo che l'assocazione mentale che fai quando pensi ad un folle è solitamente di carattere negativo, creandoti quindi un pregiudizio. Partendo dal presupposto che un pregiudizio nascerebbe anche nel momento in cui io considerassi pazzia da un punto vi sita "positivo" e quindi si scadrebbe nello stesso problema di prima (solo con un risultato diverso), la follia/pazzia è soggetta ad interpretazioni variabili, il limite di demarcazione tra pazzia e follia è labile e si può scadere in una o nell'altra a seconda del contesto storico in cui si vive, un esempio su tutti Galileo Galiei, considerato folle ai tempi e successivamente ritenuto un grandissimo scienziato. Si potrebbe anche discutere sulla quantificazione della follia, se sia possibile giudicarla da persona "esterna" alla stessa, ma si ricadrebbe, probabilmente, nella relativizzazione del concetto. E quindi qua intervengono le convenzioni sociali che ci dicono cosa sia giusto e sbagliato. Il concetto di follia è visto generalmente come sbagliato, e visto che potenzialmente è sinonimo di pericolo, è più sicuro considerarlo in questo modo che come qualcosa di tranquillamente accettabile e sorvolabile.
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
in compenso trovo sempre più gente che di questi comportamenti ne ha più spesso di un tempo.
Ma quanti anni hai? Non credo che nella tua vita la percentuale di persone con disturbi mentali sia aumentata di tanto, semplicemente ne sei venuto a contatto di più per il semplice fatto che hai conosciuto più persone. Il tuo potrebbe essere semplicemente un bias.

Comunque trovo che in Italia molti siano affetti da attacchi di panico, cosa che a me non è mai successo. Posso immaginare cosa si provi grazie alle descrizioni di amici.

Parlando di disturbi vari, la situazione è più complessa di quanto si pensi. Prima di tutto, la psicologia è nata da un po' più di un secolo e non è assolutamente un campo di studi statico ma molto attivo e ci sono disturbi che vengono scoperti ogni anno. Poi c'è da considerare il fatto che la vita che viviamo secondo il modello Occidentale capitalista e consumistico ci porta a dissociarci sempre di più dai modelli di vita semplici che l'uomo ha portato avanti per millenni: agricoltura, vita di campagna in mezzo alla natura e agli animali, famiglie più estese (i figli unici erano molto rari), cibi semplici (senza coloranti, conservanti, esaltatori di sapidità, diossine, ecc.) . Semplicemente oggi siamo più portati a mostrare le nostre debolezze di carattere, senza considerare il fatto che queste debolezze vengono sfruttate dalla pubblicità e dalle aziende che vogliono solo profitto e alcuni invece assumono certi comportamenti per difendersi da questa invasione di "rumore" esterno nel loro spazio intimo.

Prima di dire che le persone sono disturbate forse bisogna considerare che i modelli adottati oggi potrebbero essere un tantino disturbati e malati.

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