Il settore alimentare è molto articolato e non tutte le sue parti sono effettivamente di prima necessità. Supermercati, ipermercati ecc. non hanno applicato conversioni di prezzo arbitrarie. I piccoli negozi, qualcosina hanno ritoccato, ma poca roba. Tutti questi, proprio perchè rivendite di beni di prima necessità, sono stati sottoposti a diversi controlli, non al 100% (sfido chiunque a riuscirci) ma abbastanza capillari.Sirius ha scritto:Comunque a me risulta che il settore alimentare rientri nei beni di prima necessità
Come ho cercato di spiegarti più sopra, ristoranti & c. non sono proprio beni essenziali alla sopravvivenza ed i gestori se ne sono purtroppo approfittati, protestando poi per il conseguente calo di clienti (ma non sempre di fatturato) puntualmente avvenuto.
Non nego che possa essere capitata, ad esempio, la salumeria che ha rincarato e l'ha fatta franca, ma ci andrei cauto a generalizzare il caso.