sono rimasto piuttosto deluso perché a parte qualche significativa eccezione non ho mai trovato particolarmente interessanti i rapporti (specialmente sentimentali) tra i personaggi, e il finale è incentrato quasi esclusivamente su questi ultimi. inoltre vedo un po' come presa per il culo il fatto che per anni siano stati creati misteri su misteri, personaggi su personaggi, senza che gli autori si prendessero la briga di rispondere almeno a grandi linee, parandosi il culo con un finale del tipo "tanto i misteri non contano un cazzo, la serie sono i personaggi", discreto autogol che de facto annulla il 90% del senso delle prime cinque stagioni della serie. specialmente nell'ultima (imho piuttosto rovinosa) stagione, la prassi più comune sembra essere stata non provare proprio a spiegare niente, ma impilare nuove cose una sopra l'altra. per esempio jacob: fino a qualche puntata fa eravamo tutti praticamente certi che lui fosse uno dei pochissimi personaggi con una conoscenza in qualche modo "superiore" di ciò che stava succedendo, ma nell'episodio che spiega la storia di lui e suo fratello (manco si son degnati di dargli un nome...) scopriamo che lui è solo un'altra pedina e tutte le domande sul suo conto vengono spostate sulla madre. in sintesi, lost è una serie dove ognuno fa delle cose senza sapere perché, ma solo perché gli viene detto di farlo da qualcuno più "in alto" che a sua volta non sa assolutamente niente!, cosa che è riflessa anche nella piattezza della maggior parte dei dialoghi - vaghi, machisti e in retrospettiva composti da aria fritta.
ma, per quanto continui a ripetermi che la circolarità della narrazione sia uno degli espedienti narrativi più abusati di sempre per la sua facilità di utilizzo, mi basta l'ultima scena dell'ultima puntata per commuovermi e iniziare a frignare come un bimbetto.