dav ha scritto:
Ritornando al discorso delle materie, io sn convinto ke ci vorrebbe un sistema tipo quello che c'è negli USA...Lasciando perdere il fatto ke li ci sono scuole migliori o peggiori a seconda dei quartieri in cui si trovano (e di conseguenza uno x mandare i figli a una scuola decente deve risiedere in un quartiere decente e pagare più tasse in quanto quel quartiere ha più servizi di un altro), io conosco dei ragazzi che fanno la scuola in USA e si possono scegliere le materie da studiare, ad esempio questa ragazza ke conosco io studia greco e latino (perchè avendo origini italiane ci tiene a studiare quel genere di materie lì), ma ha anche la possibilità di studiare BENE fisica, chimica, francese..
No, ti prego, il sistema americano è proprio inutile dal punto di vista formativo.. A prescindere dal fatto che difficilmente uno studente a 14 anni ha già le idee chiare sulle materie che gli piacciono, la preparazione media data dalla scuola americana è proprio penosa. Per quanto in Italia riescano a farti odiare le materie, un anno di lingua straniera, fisica o storia da noi equivale più o meno a tre anni delle stesse materie da loro. Per dire, le cose che ho visto fare loro in quarta (QUARTA) superiore di italiano sono più o meno quelle che noi facciamo di inglese in prima o seconda, se non in terza MEDIA. La loro preparazione viene controllata solo mediante test a crocette periodici, in cui riescono anche a sbagliare (!!!). Oltre al fatto che la scuola in genere costi circa 10 volte più della nostra.
Non è sinceramente un caso che la maggior parte degli studiosi nelle università americane abbiano studiato fuori dagli States..
Il problema della scelta in Italia poi non sta propriamente nell'età, bensì nel fatto che non ti espongano mai adeguatamente le scelte a tua disposizione. Come fai a decidere se fare un classico o un istituto tecnico se non ti fanno capire a cosa servono l'una o l'altra cosa? Se sei fortunato e/o se hai un po' di capacità di cavartela puoi andar bene, altrimenti nel migliore dei casi sei costretto ad arrancare per 5 o più anni e uscire con uno stupido 60. E anche se tale studente probabilmente in un differente campo dell'istruzione se la caverebbe alla grande, guai a consigliargli di cambiare scuola! Un liceo italiano farebbe di tutto pur di tenersi un alunno che paga una tassa di iscrizione.
Ora, se c'è una cosa di cui non mi pento del mio corso di studi superiore è che almeno ho capito vagamente come funziona l'economia, e soprattutto ho compreso che in Italia QUALSIASI parte della società è vista come un'azienda. Non importa il tuo valore o la tua personalità, sei solo un'entrata o un'uscita nelle casse di un ente che produce strumenti,
pacchetti di funzioni pronti ad essere immessi sul mercato ad uso e consumo di chi invece tiene la baracca.
In tutto questo si dimenticano che un giorno saranno proprio questi prodotti di consumo a dover tenere in mano le redini della società, e che quanto più questi sono ignoranti tanto più le cose andranno a scatafascio. Ma tanto che gliene frega alla classe dirigente attuale? Loro saranno probabilmente morti per allora, e toccherà ai posteri rimettere assieme le macerie lasciate sul loro cammino.
Beh, cos'altro posso dire? A sto punto spero solo che la natura faccia il suo corso il prima possibile, di modo che chi si interessa del futuro dell'umanità possa sedersi di nuovo ai posti che gli spetta e iniziare a rifare tutto da capo.