Ah, sorry, quando sono tornato mi sono dimenticato.
; Ho trovato il tempo di scrivere una risposta adeguata :)
Inutile dire che ci sono professori e professori, questo è scontato. Diciamo che tu probabilmente hai avuto dei professori più umani dei miei alle medie e che al liceo la situazione si è invertita. Personalmente non ho notato questo grande cambiamento, forse perché ho avuto dei compagni di classe pessimi alle elementari e alle medie che mi hanno "fatto crescere" in fretta, quindi non ho mai avuto un insegnante con il ruolo di guida spirituale, perché per molti anni (troppi a mio parere) sono risultato più maturo dei miei coetanei, e i professori hanno preferito curarsi più degli altri (sempre posto che pochi cercavano di avere questo ruolo). Ripendendo le parole della prof delle medie di mia sorella dette durante il discorso di inizio anno scolastico ai genitori dei primini: "voi ci date dei bambini e noi vi restituiamo dei ragazzi". I bambini hanno bisogno di molto supporto per crescere, quindi i professori delle medie cercano di instaurare un rapporto più amichevole come hai detto tu, al liceo arrivano già dei ragazzi (o meglio, dovrebbero arrivare, il condizionale è d'obbligo per la maggior parte del discorso), ragazzi di solito in crisi adolescenziale che vogliono essere il più indipendenti possibile, e che si possono chiudere a riccio davanti ad un atteggiamento espansivo del professore. Inoltre bisognerebbe anche considerare che dal liceo si esce dopo aver fatto la maturità, diventando appunto "maturi" per entrare nella società. Sto per fare una che deplorevole, di cui mi pentirò in futuro e che sono pronto a smentire se la dovessi rendere pubblica. Hegel quando parla della famiglia (primo momento dell'eticità), dice che il suo momento finale (della famiglia) è l'educazione dei figli, che li rende autonomi dalla famiglia, permette loro di costruirne una propria e di entrare a far parte della società civile, che è il secondo momento dell'eticità. La società civile in cui si entra al termine dell'insegnamento è anche detta stato esterno (perché sono all'esterno della famiglia), o stato dell'intelletto (cito la mia prof di filo adesso): l'intelletto è la facoltà di astrazione/separazione dell'individualità perché nella società civile gli individui si presentano ognuno a sé stante nella loro singolarità e nella loro relazione che può essere anche conflittuale.
Capisci ora che il professore del liceo deve permettere allo studente di presentarsi sé stante davanti al resto del mondo, senza bisogno di supporto esterno. E questo compito lo svolge meglio cercando di mantenere le distanze con l'alunno, non nego che non siano molti i professori che sembrano disinteressati per questo motivo, ma di fatto non sbagliano. Poi va be', puoi beccare i professori sadici come la mia di mate di quest'anno che secondo me si ritroverà qualche gomma bucata, che abbassa di un voto a tutti le verifiche che per lei sono troppo facili (ovvero riporta l'ordine mettendo un'insufficienza a più di metà classe), oppure la mia professoressa di sto e filo che fino all'anno scorso volevo uccidere, poi ho capito che a modo suo ci tiene a noi, n particolare ho notato che fa fare milioni di interrogazioni di recupero anche quando non ce n'è bisogno, anche su argomenti vastissimi, ma alla fine non ha mai messo un debito. Sembra che sia interessata solo alla sua materia, ma in fondo ha un cuore (che probabilmente non avremmo scoperto se non fosse che quest'anno abbiamo scoperto che c'è di peggio).
Ok, mi sono perso nel discorso, non mi ricordo nemmeno se dovevo dirti anche qualcos'altro, al massimo mi verrà in mente.
Questo poema l'ho scritto sa Tablet, spero non ci siano errori di correzione automatica sbagliata.