Sword Masters

KONGPANG.

Rappresentante di classe
che addestramento sanguinario!

comunque bello 
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Syrio

AppesitÃ
Sull'ultimo capitolo della fic?

Niente da dire. L'unica cosa è la scorrevolezza ma quella si apprende con l'esperienza.
 

~Nigeris.

Parroco
Capitolo 7

Il pericolo diventa sempre più... pericoloso

Deadis si era rifugiato in una grotta e si stava fasciando le ferite. Nel frattempo pensava "Quanto odio mio fratello e i suoi amici!". Quando finalmente finì di faciarsi le ferite, si alzò ed uscì fuori dalla grotta dove c'era un omone con martello gigante. "Chi.... chi... chi sei.... chi sei tu?" chiese Deadis un pò impaurito dall'aspetto temibile di quel bestione. "Non ti importa chi sono" Ti basti sapere che sono qui per una cosa che abbiamo in comune... l'odio per gli Sword Masters. "Parla" disse Deadis con tono più sicuro e rasserenato. Poi l'omone continuò "Gli Sword Masters hanno ucciso i miei fratelli solo perchè avevano tentato di assassinare l'attuale imperatore, che a quei tempi era il principe. Io sono qui per vendetta. Ma da solo non riuscirei mai a batterli, soprattutto se c'è..." "... mio fratello Nigeris", terminò Deadis. "Esatto. Per questo sono qui. Per chiederto di unirti a me nella ricerco della loro morte!". Dopo pochi attimi di silenzio Deadis rispose "Ok, ci stò. Però le loro spade me lo prendo io." "A me non interessano le spade. Voglio solo farli soffrire e farli perire ad uno ad uno, torturandoli nel modo peggiore che esista." finì il bestione. Infine tutti e due scoppiarono in una fragorosa fisata maligna.

non ho postato prima xhè ho avuto il torneo^^
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
The Legend ha scritto:
Capitolo 7

Il pericolo diventa sempre più... pericoloso

Deadis si era rifugiato in una grotta e si stava fasciando le ferite. Nel frattempo pensava "Quanto odio mio fratello e i suoi amici!". Quando finalmente finì di fasciarsi le ferite, si alzò ed uscì fuori dalla grotta dove c'era un omone con martello gigante. "Chi.... chi... chi sei.... chi sei tu?" chiese Deadis un pò impaurito dall'aspetto temibile di quel bestione. "Non ti importa chi sono" Ti basta sapere che sono qui per una cosa che abbiamo in comune... l'odio per gli Sword Masters. "Parla" disse Deadis con tono più sicuro e rasserenato. Poi l'omone continuò "Gli Sword Masters hanno ucciso i miei fratelli solo perchè avevano tentato di assassinare l'attuale imperatore, che a quei tempi era il principe. Io sono qui per vendetta. Ma da solo non riuscirei mai a batterli, soprattutto se c'è..." "... mio fratello Nigeris", terminò Deadis. "Esatto. Per questo sono qui. Per chiederto di unirti a me nella ricerca della loro morte!". Dopo pochi attimi di silenzio Deadis rispose "Ok, ci stò. Però le loro spade me le prendo io." "A me non interessano le spade. Voglio solo farli soffrire e farli perire ad uno ad uno, torturandoli nel peggiore modo che esista." finì il bestione. Infine tutti e due scoppiarono in una fragorosa risata maligna.
Secondo me gli episodi che scrivi sono troppo corti per rendere la letture piacevole e intrigante..
 

Syrio

AppesitÃ
liuton2005 ha scritto:
Secondo me gli episodi che scrivi sono troppo corti per rendere la letture piacevole e intrigante..
Stessa cosa che ti ho detto io un pò di post fà.....

cmq ti volevo dire che nell' ultima puntata c'erano evidenti errori di grammatica e di scorrevolezza.
 

~Nigeris.

Parroco
Capitolo 8

Comincia l'allenamento

Firow era rimasto solo in quel villaggio. Piano piano però le persone uscivano dalle case e i bambini saltavano fuori dalle porte come cavalli.

Dopo essere uscito dalla città Firow si sedette violentemente, quasi si buttò, su un sasso.

Una lacrima scese lenta e implacabile sul volto rivudo di Firow.

"Sarà stato per il dolore?" si chiese. Era molto incerto, dato il fatto che non aveva mai versato una lacrima in vita sua, neanche da bambino.

"Ma che mi chiedo a fare il perchè se lo so? Sono un incapace. Ecco cosa sono. Un puro e semplice incapace. E vecchio per giunta.". Senza neanche accorgersene, Firow, aveva esrpesso i suoi pensieri ad alta voce.

Una bambina che lo aveva ascoltato gli si avvicino e disse "Sei triste? Che hai? Io sono Mary. Tu?" e dopo abbraccio Firow.

Davanti alla devastante tenerezza di quella bambina, Firow si scordò tutti i suoi malanni e i suoi problemi e, abbracciandola anche lui e asciugandosi una lacrima che gli scendeva dal volto molto lentamente lasciando una piccola scia di bagnato sul viso, rispose "No, grazie. Non ti preoccupare, sto benone. Io invece mi chiamo Firow. Mary, eh? Bellissimo nome. Mia sorella minore si chiamava Mary.". "Perchè hai detto si chiamava?" chiese la bambina con la sua ingunuità, tipica dei bambini. "Bè.... diciamo che degli uomini cattivi l'hanno portata via da me e non me l'hanno data più". La bambine, diventata triste in viso, disse "Mi dispiace. Non volevo riaprirti una vecchia ferita.". "Di niente. Non c'è bisogno che ti scusi. Invece adesso mi scuso io perchè devo andare."

Dopo essersi allontanato....

Firow era in un bosco molto fitto, ma dei raggi di solo riuscivano a penetrare, rendendo possibile vedere. Una leggera brezza si snodava tra tutti gli alberi e faceva muovere le loro foglie in un movimento fluido. Quella vista faceva rilassare ed era piacevole. Il rumore era sottile, quasi imperscrutabile, ma se ci si concentrava lo si riusciva a sentire, ed era come una splendida melodia. "Ora basta. Cominciamo gli allenamenti" disse Firow. Si scolse la benda che aveva nel braccio e si distese per terra. Cominciò a fare addominali, flessioni ecc. Dopo diverse ore Firow era stravaccato a terra, distrutto, affaticato e ricoperto di sudore.
 

Syrio

AppesitÃ
The Legend ha scritto:
i bambini saltavano fuori dalle porte come cavalli.
LOOOOL, ma che paragone è? LOL

Per il resto è scritto molto bene e sto dubitando che sia scritta da te visto le precedenti fic.

Cmq l'unica cosa da migliore (che ho notato) è il dialogo in cui, dopo un pò, ci si si perde

X il resto davvero una bella fic. complimenti. 
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~Nigeris.

Parroco
Sirius ha scritto:
Per il resto è scritto molto bene e sto dubitando che sia scritta da te visto le precedenti fic.
noo... questo pure nooooo

cmq grazie per i complimenti

non è che sono migliorato a vista d'occhi

dipende dagli argomenti

se un argomento mi piace mi vengo tante idee e quindi ne esce una bella fic

Le avventure di Devil e Bob lo sfigato non le ho sapute migliorare xkè gli argomenti non mi intrigavano più di tanto

vi prego, non dubitate che lìabbia scritta io 
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P.S.: ebbene si, i bambini saltavano fuori dalle porte come cavalli imbizzarriti XDDDDDDDD
 

~Nigeris.

Parroco
Capitolo 9

Icet

Aereis era un tipo solitario. Anche da piccolo non gli piaceva essere circondato da persone. Lui, fin da piccolo, si rifugiava nello studio. Si allenava ogni giorno per incrementare la percentuale di possibilità di entrare a far parte degli Sword Master.

Però nessuno può crescere in perfetta solitudine. Non avendo parenti o amici con cui parlare e confidarsi, Aereis certe volte si sentiva solo.

Per questo a 19 anni si comprò un cane, un aski, che chiamò Icet. Gli aski gli erano sempre piacuti, come il freddo e il ghiaccio. Inoltre, vivende nelle zone nord, l'aski si sarebbe trovato a suo agio come clima.

Questo cane era straordinario e Aereis gli era molto affezionato. Non avrebbe mai permesso a nessuno di fargli del male.

Però quando meditava e il suo cane massava dananti a lui percepiva onde negativa emanare da lui, come se dovesse morire dopo poco. Quando lo vedeva triste, subito cominciava a meditare per cercare di capire il malanno.

Negli ultimi tempi era indeciso se lasciarlo libero perchè da quel momento la vita di Aereis sarebbe cambiata radicalmente.

"Il male e alle porte. Devo scendere in campo" pensava. E per lui sarebbe stato troppo pericoloso portare il cane con esso. Ma non ci riusciva. Vedere quel suo musetto morbido ,quel naso nero e umido, e quei suoi occhioni azzurri, in qualeche strano modo lo rassicurava e gli dava un senso di benessere.

Non poteva fare a meno di Icet. Quindi doveva in qualche modo riuscire a trasformare il suo cane in un animale in grado di difendersi...
 

~Nigeris.

Parroco
Capitolo 10

Un cane da guerra

Aereis si alzò presto e uscì subito di casa, portando con se Icet. Una tempesta imperversava,ma ne Aereis ne Icet sembravano intimoriti.

Continuavano a camminare senza fermarsi. Dopo diverse ore di cammino Aereis indicò un puntino giacente sulla montagna."Dobbiamo andare lì" disse. Poi ripresero a camminare però più velocemente, come  se fossero impazienti di arrivare.

Passarono un altro paio d'ore, ma alla fine arrivarono a quello che prima era un puntino, e da vicino era un enorme baita. "Qua dentro c'è un mio amico, Megnois. Lui ti potrà traasformare in un animale in grado di potersi difendere da qualuncue nemico." disse Aereis aprendo la porta.

Icet era un pò spaventato e esitava ad entrare, ma quando il suo padrone lo chiamò, entrò subito, nascondendosi dietro le sue gambe. Una personcina, piccola piccola, spuntò dall'ombra, dicendo "We Aereis. Como stai?? E' tanto ca un ci si vire!!!". "Ciao... Bene grazie, e tu?" rispose con tono insicuro Aereis. "Benone. Che te porta ca, cucì?". Sempre con tono insicuro Aereis disse "Be.... hai ancora i tuoi poteri? Se li hai, sei in grado di trasforamre Icet in un cane da combattimento?". "Ca cieitro ca li aio. Fammi pensare n'anticchia... ah! -Benkinorm Sunfutam Icet Trasfutam-!!!". Un luce accencante invase la stanza, illuminando anche gli angoli più buoi. Sembrava che Icet non fosse cambiato. Aereis diede un calcio a Icet, che lo schivò facilmente e ne diede uno al suo padrone. "U viristi? Cieitre vote, disidererei di non averli avuti sti poteri. Ma sono in mumenta como chisti, ca mi sieirbono..". Aereis uscendo disse "Ciao e grazie. Sempre in gamba!"

Fine cap.

**Aggiunta di un dialetto per dar un toccp do novità**
 

Mens

Amministratore di condominio
Si scrive "husky" e "qualunQue". Il dialetto ci sta anche, ma credo che dovresti dire anche perché Megnois parla in dialetto. Ad esempio, potrebbe essere un vecchio o un solitario che non si è mai dato pena di imparare seriamente la lingua principale del posto e si è tenuto il suo dialetto.

A proposito, che dialetto è?
 

Syrio

AppesitÃ
Mens ha scritto:
Si scrive "husky" e "qualunQue". Il dialetto ci sta anche, ma credo che dovresti dire anche perché Megnois parla in dialetto. Ad esempio, potrebbe essere un vecchio o un solitario che non si è mai dato pena di imparare seriamente la lingua principale del posto e si è tenuto il suo dialetto.

A proposito, che dialetto è?
di sicuro non abruzzese. forse del nord....
 

~Nigeris.

Parroco
Capitolo 10

La battaglia finale si avvicina

Deadis e l'omone camminavano in cerca di persone da cui estrapolare informazioni per localizzare gli Sword Masters quando Deadis chiese" Ma tu come ti chiami? Io Deadis.". L'omone, dopo un attimo di silenzio, rispose " Crunch. Piacere... Deadis". Mentre stavano passeggiando Crunch si fermò di botto e poco dpoo anche Deades che disse "Che c'è?". "C'è qualcuno. Qualcuno forte... e cattivo" rispose guardandosi in torno l'omone.

Ad un certo punto Deadis cadde e terra. Aveva il volto lacerato, come da una specie di coltellino. Poi davanit a lui e a Crunch apparve una personicina piccolissima alle cui mani era legato un colteltellino per nocca.

"Io sono Nisol... la vostra fine..." si presentò Nisol. Poi continuo a vce più bassa "... e anche quella degli Sword Masters". Dopo questa frase Deadis e Crunch lo guardarono a lungo, osservandolo attentamente, e poi dissero "Che hia detto? Vuoi uccidere gli Sword Masters? Bene... anche noi. Che fai allora? Ti unisci a noi nella ricerca della loro morte?"

Nisol li fissò, e poi disse"Si... ok, mi unirò a voi. Ma state attenti... una volta fatti fuori gli Sword Masters, potrei anche mettermi contro di voi..."

"Ah... ho un animaletto con me.. si chiama Spike" conitnuò, mostrando a Crunch e a Deadis una tarantola tutta nera che girava per la mano di Nisol.

Nel frattempo...

Nigeris era seduto a terra, contemplando un uccello multicolore appeso ad un ramo. Di bottò si alzò, facendo volare vià l'uccellino che si era spavantato e sussurrò "La fine è troppo... troppo vicina. Devo riunire Aereis e Firow e parlargli..."

se nn è venuto bn è xkè sono un pò arrugginito
 

~Nigeris.

Parroco
Capitolo 11

La squadra si riunisce.

Nigeris camminava a passo svelto in modo da raggiungere il prima possibile Firow. Aveva percepito la presenza della sua spada che, naturalmente e giustamente, porta smerpe con se. All'improvviso Nigeris si fermò pensieroso. Fischiò. Il rumore fuoriuscito dalla bocca di Nigeris era molto acuto, quasi impossibile da sentire per un umano. Nigeris guardò il cielo. Dopo un pò un enorme figura si presentò. Volava molto in alto. Piano piano atterrò davanti a Nigeris che disse " Quattordici secondi e tre quarti. Devi essere più scattante. Comunque ciao Dragony... come va?". L'enorme dragone si avvicinò, abbassò la testa mentre veniva rimproverato e quando il rimprovero terminò e ricevette la domanda, Dragony alzò la testa e con un sorrisino ruggiì, come stesse salutando il suo padrone. Nigeris ricombiò il sorriso e gli salì in groppa. "Portami da Firow. E' a 58 Kilometri a nord da qui. Ok?" disse Nigeris. Il drago annuì e poi partì in volo. Ci mise un quarto d'ora ad arrivare. Con un salto Nigeirs,  prima che il drago potesse toccare terra, scese. Si girò e vide Firow a torso nudo che stava abbattendo un albro a pugni e a calci. "Cioa Firow. Mettiti i vestiti. Andiamo a prendere Aereis e ad portare la pace nel modo" disse Nigeris. Con tono ironico Firow rispose "Cosucciole da tutti i giorni". Poi salirono sul drago che partì in volo di nuovo. Nigeris chiuse gli occhi per un attimo e poi disse rivolgendosi a Dragony "Questa volta il viaggio sarà lunghetto. Dobbiamo dirigerci a nord-ovest e dobbiamo percorrere 1529 Kilometri. Preparati Firow. Ti avevo detto di vestirti. Ora morirai di freddo mi sa." "Non ci fa niente" rispose Firow.

Il viaggio durò molto. Nigeri e Firow osservavano gli splendidi paesaggiom i verdi alberi, i profodni oceani pieni di pesce splendidi, le spiagge con tutta quella gente felice.... quella gente felice.... era per quella che erano  nati gli  Sword Masters. Subito Nigeris e Firow tornarono seri. "Quanto manca ancora?" chiese Firow. "Be, se mettiamo che stiamo volando da 3 ore.. dovremmo atterrare.... adesso!". L'aria mancò a Firow. Stavano per schiantarsi sompra un bosco. All'immprovviso Dragony allargò le ali e la caduta fu attutita. I due Sword Masters saltarono a terra. Appena scesi videro Aereis allenarsi con... allenarsi con il suo cane?!?!? Non potevano crederci, ma era così. "Ciao ragazzi. Vi presento Icet." disse Aereis parando un morso del cane. Semrpe con aria stupita Firow e Nigeris drisposero in coro "Ciao. Bel cane"."Grazie. Se non mi sbaglio siete quiper andare a salvare il mondo. Giusto?". Nigeris rispose di si. Allora tutti e quattro, compreso il cane, saltarono in groppa al drao che risentendo un pò del pesò, esitò a partire, ma dopo aver agitato a lungo le ali riuscì a mettersi in volo.  "Bene ragazzi.... destinazione.... covo dei malvagi!"

Fine cap. di m***a
 

~Nigeris.

Parroco
Nigeris guidava sicuro il suo drago prima a nord, poi a sud, dopo a est.... All'immprovviso Aereis chiese con aria insospettita "Ma sai dove si trova tuo fratello almeno? Un silenzio inquietante calò. Le goccie di sudore percorrevano tutto il viso degli Sword Master. Un stranissima suspense si creò. Il fiatone di Firow agitava ancor di più l'aria. La tensione era salita alle stelle. Icet si nasocse dietro ad Aereis. A Firow venne un tic nervoso all'occhio. All'immprovviso Nigeris si girò e con tono sicuro ma cauto, disse "No"

Firow svenne. Aereis si diede un pugno in testa per svenire. Icet si buttò dal dragone.

Il dragone con fare tipo "Sempre la stessa storia" andò a recuperare il cane. Vagarono ore e ore, quasi giorni e giorni, alla ricerca di suo fratello. Niente. O meglio... nessuno. Firow era ancora svenuto e penzolava di qua e di la. Aereis si era svegliato con la testa gonfia. Sembrava un melone.

"Mi sa che dobbiamo chiedere informazioni" disse Nigeris. Aereis svenne. Icet si buttò dal dragone. Firow, che si stava risvgliando, si strangolò.  Dragony raccolse il cane dalla coda con la bocca e si guardò intorno. Immprovvisamene parti radissimo. Icet gli penzolava dalla bocca con la lingua di fuori e gli occhi spalancati dal vento.

Il cane morse il drago. Quest'ultimo resistette ancora un pochino e poi butto con una violenza inaudita Icet verso il terreno. Poi scese anche lui. Aereis, che nel frattempo si era ripreso inseme a Firow, disse "Hai visto che ha fatto il tuo drago? EH? Lo hai visto? HA UCCISO IL MIO CANEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!". Prese la spada e cercò di conficcarla nella schiena del dragone. Però Nigeris lo bloccò. "Guarda..." disse NIgeris rivolto ad Aereis

CHe dovrebbe vedere Aereis? Che fine ha fatto Icet? Farà successo Nigeris nel mondo della commedia?

Forse questa fic sta prendendo una svolta come la fic di ROby...
 
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